Zeitgest

 

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Zeitgeist (tendenza culturale predominante in una data epoca) the movie è un web film non profit del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph; è uscito in lingua inglese sottotitolato in diverse lingue, tra cui l’italiano ed è da poco disponibile anche doppiato in italiano. È un documentario diviso in tre parti, apparentemente distinte ma rivolte verso un unico messaggio. Quella che ci riguarda e che io ho trascritto integralmente, che esaminerò e confuterò,  è la prima, la quale tratta della religione cristiana come fosse un mito, comparando la storia del Cristo con quella di diverse religioni precedenti, in particolare con il mito di Horus. Così facendo propone una lettura astrologica della Bibbia.

Parte I: “La più grande storia mai venduta”
La Parte I prende in esame le credenze cristiane stabilite nella Bibbia e ne critica la storicità. Il titolo (The Greatest Story ever Sold) è un riferimento a La più grande storia mai raccontata (The Greatest Story ever Told), con un gioco di parole tra told (“raccontata”) e sold (“venduta, gabellata”).  Nella prosecuzione dell’ipotesi sul mito di Gesù, questa parte del film sostiene che il Cristo della storia sia un ibrido letterario ed astronomico e che la Bibbia si basi su principi astronomici documentati da molte antiche civiltà, specialmente pertinenti al movimento del Sole attraverso il cielo e le costellazioni. Il film specificamente menziona i collegamenti storici tra Gesù Cristo e la divinità egizia solare Horus. Secondo questo film, la religione ed i miti in generale, possono essere impiegate per indurre le persone ad osservare principi di bontà o a ricordare eventi astronomici importanti e ricorrenti, ma in fin dei conti, se la maggior parte delle persone credono in qualcosa di fittizio, possono cadere nel pericolo di sopprimere la propria coscienza critica ed essere controllati (oppure oppressi). Il film evidenzia tutte le narrazioni in comune riguardo le principali divinità solari (Horus, Mitra, Dioniso, ecc), segnalando, ad esempio, come abbiano la loro data di nascita tradizionale fissata al 25 dicembre, tre giorni dopo il solstizio d’inverno.

Osservazioni e critiche
“Zeitgeist” si basa soltanto su evidenza aneddotica, mentre altre pubblicazioni l’hanno criticato per l’utilizzo di citazioni di libri, commenti a voce, fonti varie, notizie e video clip senza fornire l’esatta indentificazione della fonte e l’indirizzo librario. Una recensione nel giornale Irish Times lo definisce senza fonti (“unhinged”) e accusa il film di offrire null’altro se non “perversioni surreali di dibattiti su problemi genuini”   


La trascrizione integrale della 1a parte di ZEITGEIST

Più inizi a porti domande su tutto ciò che crediamo di comprendere, su da dove veniamo, su ciò che pensiamo delle nostre azioni, e meglio vedi che ci è stato mentito, ogni istituzione ci ha mentito. Cosa vi fa pensare il fatto che l’istituzione religiosa sia l’unica a non essere mai stata toccata? Le istituzioni religiose di questo mondo stanno in cima al sudiciume. Le istituzioni religiose di questo mondo sono create dalle stesse persone che vi danno il vostro governo, la vostra corrotta educazione, che creano i cartelli internazionali delle banche. Ai nostri potenti non interessa affatto di te o della tua famiglia. Tutto ciò che gli interessa è quello che gli è sempre interessato: controllare tutto questo dannato mondo. Siamo stati allontanati dalla Presenza del Divino e della Verità nell’universo, che gli uomini hanno chiamato Dio. Io non so cos’è Dio ma so cosa non è, e fino a quando non sei preparato a considerare tutta la verità, ovunque tale ragionamento ti conduca, qualsiasi siano le conclusioni, potrai, se vorrai, guardare altrove, ignorare tutto ciò. Tuttavia ad un certo punto scoprirai di trovarti di fronte alla giustizia divina. Più cerchi di informarti, più comprendi da dove proviene tutto, anche le cose più ovvie cambiano e inizi a vedere menzogne ovunque.

Consideriamo il Sole. A partire dal 10.000 a.C. la storia è piena di graffiti e scritture che rappresentano il rispetto e l’adorazione della gente verso questo oggetto. E’ facile comprendere il perché: ogni giorno il sole sorge, porta la luce, il calore, la sicurezza, salvando l’uomo dal freddo, dall’oscurità e dai predatori notturni del buio della notte. Le civiltà capirono che senza il sole il grano non crescerebbe e gli esseri viventi sul pianeta non sopravviverebbero. Questi dati di fatto hanno reso il sole la cosa più adorata di tutti i tempi. Allo stesso modo gli antichi prestavano molta attenzione anche alle stelle. Il rilevamento delle stelle consentiva loro di riconoscere ed anticipare eventi che si ripetevano nel corso di lunghi periodi di tempo, come le eclissi e le lune piene. Hanno pertanto catalogato in gruppi la mappa celeste in quelle che oggi conosciamo come costellazioni. La croce dello zodiaco è una delle immagini concettuali più antiche della storia umana. Essa rappresenta il sole come se metaforicamente attraversasse le 12 costellazioni nel corso di un anno. Rappresenta anche i 12 mesi dell’anno, le 4 stagioni, i solstizi e gli equinozi. Il termine Zodiaco si riferisce al fatto che le costellazioni erano antroporfizzate o descritte come animali e persone. In altre parole, le civiltà antiche non osservavano solo il sole e le stesse costellazioni, ma le personificavano elaborando mitologie circa i loro movimenti e legami. Il Sole, con il suo potere di dare la vita e il potere salvifico, era personificato come un rappresentante del Creatore invisibile o Dio, era conosciuto come il Sole di Dio, la luce del mondo, il salvatore del genere umano. D’altro canto, le 12 costellazioni rappresentavano tappe del viaggio del Sole Dio e venivano identificate con nomi, che spesso rappresentavano particolari elementi della natura che si manifestano in quel periodo dell’anno. Per esempio, Acquario, l’uomo che versa l’acqua, che porta le piogge di primavera. Horus era il Dio Sole dell’Egitto risalente al 3000 a.C.,  la divinità sole antropomorfa, e la sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo. Dagli antichi geroglifici in egitoo, conosciamo molto di questo messia solare. Infatti il termine Horizon (Orizzonte) viene dalla frase Horus has risen (Horus è risorto). Hours (ore) anche esso viene da Horus, in quanto rappresentano il percorso del sole nel corso della giornata. Anche il termine sunset (tramonto) ha origine da questa mitologia, dato che Horus aveva un fratello malvagio chiamato Set, e Set era la personificazione dell’oscurità. Infatti ogni giorno Horus vinceva la sua battaglia con Set, mentre alla sera Set aveva il sopravvento su Horus, mandandolo negli inferi. Di qui il termine Sunset. E’ importante sapere che l’oscurità contro la luce o il bene contro il male sono dicotomie mitologiche fra le più onnipresenti, mai conosciute, ed è una dicotomia ancor oggi presente a vari livelli. Sinteticamente la storia di Horus è la seguente. Horus nasce il 25 dicembre dalla vergine Isis-Meri. La sua nascita era accompagnata da una stella dell’est che i re seguirono per trovare il salvatore e portargli doni. All’età di 12 anni era già un bambino prodigio che insegnava. All’età di 30 viene battezzato da una figura nota come Anup e da quel momento inizia il suo ministero.  Horis aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, compiva miracoli, come la guarigione dei malati e il camminare sull’acqua. A lui venivano attribuiti divesi nomi simbolici, come la verit, la luce, il figlio eleto di Dio, il buon pastore, l’agnello di Dio e molti altri. Dopo essere stato tradito da Set, Horus venne crocifisso, sepolto per tre giorni dopodichè è risorto. Qursti attributi di Horis, sebbene possano non essere reali, hanno permeato molte culture planetarie, in quanto molte altre divinità sembrano avere la stessa struttura mitologica generale: attis in Frigia, Krishna in India, Dioniso in grecia, Mithra in Persia, Buddha Sakia in India, Salivahana delle Bermuda, Odino in Scandinavia, Jao nel Nepal, Tammuz in Siria, Xalmoxis in Tracia, Adad in Assiria, Deva Dat del Siam, Mikado nello shinto nipponico, Cadmo in Grecia, Fo-Hi in Cina, Prometeo del Caucaso. Ciò che conta è che ci sono dozzine di salvatori nati da una vergine e crocifissi, in numerose parti del mondo, che corrispondono a questa descrizione. Resta una domanda: perché queste caratteristiche? Perché la nadcita da una vergine il 25 Dicembre? Perché morto per tre giorni e poi l’inevitabile resurrezione? Perché 12 discepoli al seguito? Per scoprirlo esaminiamo i più recenti Messia legati al sole. Gesù Cristo è nato il 25 dicembre dalla Vergine Maria a Betlemme, la sua nascita è stata annunciata da una stella dell’est che tre magi hanno seguito per trovare il Nuovo Salvatore e portargli doni. Fu un insegnante bambino all’età di 12, all’età di 30 venne battezzato dal Battista e da allora iniziò il suo ministero. Gesù aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, e compieva miracoli come guarire i malati, camminare sull’acqua, resuscitare i morti. E’ anche conosciuto come Re dei re, il figlio di Dio, Luce del Mondo, Alfa e Omega, Agnus Dei e molti altri. Dopo essere stato tradito dal suo discepolo Giuda, venduto per 30 denari d’argento, fu crocifisso, sepolto in una tomba. E dopo tre giorni è rosorto ed asceso nei cieli. Spieghiamo. In primo luogo la sequenza della nascita ha un’origine del tutto astrologica. La stella dell’est è Sirio, la più luminosa del cielo, che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione. Queste tre stelle sono chiamate oggi come lo erano nei tempi antichi: i Tre Re. Per questo i Tre Re seguono la stella dell’est, in modo da trovare l’alba: la nascita del sole. La Vergine Maria è la costellazione Virgo, la Vergine dei cieli. Il geroglifico antico per Virgo era la M modificata (con la stilizzazione di un pesce sulla destra). Questa è la ragione per cui la madre del Sole è Maria, come molte altre madri vergini. Ad es. la madre di Adone, Mirra, o la madre di Buddha (Maya) iniziano per M. Alla costellazione Virgo ci si riferisce anche come Casa del Pane, e la rappresentazione di Virgo è una vergine che tiene un covone di grano. Questa Casa del Pane e il simbolo del grano rappresentano i mesi di agosto e settembre, il tempo della mietitura. Proprio Betlemme si traduce come Casa del Pane, ed è quindi un riferimento alla costellazione Virgo, un posto che si trova in cielo, non in terra. C’è un altro fenomeno molto interessante che si verifica attorno al 25 Dicembre e al solstizio d’inverno. Dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno, i giorni diventano più corti e freddi, e dalla prospettiva dell’emisfero nord, il sole appare muoversi verso sud e diventare più piccolo e più debole. Avvicinandosi il solstizio d’inverno, l’accorciarsi delle giornate e la fine dei raccolti simboleggiavano un processo di morte per gli antichi. Ciò simboleggiava la morte del Sole. Il 22 Dicembre, la morte del Sole si realizzava completamente, in quanto il sole, muovendosi continuamente verso Sud per sei mesi, ha raggiunto il punto più basso nel cielo. La cosa curiosa che accade nei giorni 22, 23 e 23 Dicembre è che il Sole smette di muoversi verso Sud (almeno in modo impercettibile) per tre giorni. Durante questa pausa di tre giorni, il Sole rimane in prossimità della Croce del Sud, la costellazione Crux. E dopo questo periodo, il 25 Dicembre, il sole si muove di un grado, questa volta a Nord., facendo presagire giorni più lunghi, calore e primavera. E così fu detto: il Sole è morto sulla croce, morì per tre giorni, solo per risorgere di nuovo. Per questo Gesù e numerose altre divinità legate al Sole, condividono queste idee di crocifissione, morte di tre giorni e resurrezione. E’ il periodo di transizione nel quale il Sole modifica la sua direzione di nuovo verso l’emisfero Nord, portando la primavera e quindi la salvezza. Tuttavia non celebravano la resurrezione del Sole sino all’equinozio di primavera, o Pasqua. Questo perché a partire dall’equinozio di primavera, il Sole ufficialmente supera la forza maligna dell’oscurità, in quanto il giorno da quel momento diventa più lungo della notte, e le condizioni rivitalizzanti della primavera emergono. Probabilmente il più ovvio dei simbolismi astrologici concernenti Gesù è quello dei 12 discepoli, che sono le 12 costellazioni con le quali il Cristo-Sole viaggia. Infatti il numero 12 è ripetuto di continuo nella Bibbia: le 12 tribù di Israele, i 12 fratelli di Giuseppe. I 12 Giudici di Israele, i 12 grandi patriarchi, i 12 profeti, i 12 re di Israele, i 12 anni di Gesù. La Bibbia ha a che fare con l’astrologia più di qualsiasi altro. Ritornando alla croce dello Zodiaco, la rappresentazione della vita del Sole, questa non era solo un’espressione artistica o uno strumento per identificare i movimenti del Sole, ma è anche un simbolo spirituale pagano, che veniva identificato con questo simbolo grafico. La croce non è un simbolo esclusivo della cristianità, ma una sintesi del simbolo della Croce zodiacale per i Pagani. Per questo nell’arte antica Gesù viene sempre mostrato con la sua testa nella croce, in quanto Geù è il sole, il Sole di Dio, la Luce del Mondo, il Salvatore risorto, che tornerà ancora, come ritorna ogni giorno la gloria di Dio che difende contro le forze dell’oscurità. E lui rinasce ogni giorno e può esser visto giungere dalle nuvole, con la sua corona di spine (i raggi solari). Ora, fra le metafore astrologico-astrnomiche della Bibbia, una delle più importanti ha a che fare con le ère: Io sono con voi fino alla fine dell’èra (Matteo 8:20)…né in questa èra né in quella a venire (Matteo 12:32)…la mietitura rappresenta la fine di questa èra (Matteo 13:39)…Dicci quale sarà il segno della tua venuta e della fine di quest’era (Matteo 24:3)…che non riceva molto di più nell’èra presente e la vita eterna nell’era successiva (Luca 18:30). In tutte le scritture ci sono riferimennti alle ère. Al fine di comprenderne il significato, deve essere per noi familiare il concetto di precessione degli equinozi. Gli antichi egizi, assieme a molte altre culture molto prima di loro, hanno roconosciuto che approssimativamente ogni 2156 anni il Sole, nel giorno dell’equinozio di primavera si troverà in un differente segno dello zodiaco. Questo è dovuto ad una lenta rotazione angolare che la Terra mantiene mentre ruota attorno al proprio asse. E’ chiamata precessione in quanto le costellazioni vanno all’indietro anziché nel normale ordine dell’anno normale. Il periodo di tempo necessario affinchè questa precessione attraversi tutti i 12 segni è circa 25.765 anni. Questo era il Grande Anno zodiacale o Anno Platonico, e le antiche civiltà ne erano ben consapevoli, e si riferivano a ciascuno di questi 2156 anni comme ad un’Era. Dall’anno 4300 a.C. fino all’anno 2150 a.C. era l’èra del Toro. Da qui al 1 d.c. era l’èra di Ariete, e dal 1 al 2150 abiamo l’èra dei pesci, l’era che stiamo attraversando. Circa nel 2150 d.C. dovremmo entrare in una nuova Era, quella dell’Acquario. La Bibbia si riferisce, parlandone in generale, ad un movimento simbolico entre 3 ère, presagendone una quarta. In esodo, quando Mosè scende dal Sinai con i 10 comandamenti, si infuria vedendo il suo popolo venerare un vitello d’oro. Quindi scaglia le tavole e invita la gente ad uccidersi gli uni con gli altri per purificarsi. Molti esegeti attribuiscono questa furia al fatto che gli Israeliti stavano venedrando un falso idolo, o qualcosa che lo rappresentava. La verità è che il vitello d’oro rappresenta Taurus, mentre Mosè rappresenta la nuova èra di Aries. Ed è per questo che gli ebrei suonano ancor oggi il corno di ariete, simbolo dell’annuncio della nuova èra. Mosè è il messia della nuova èra di Ariete e con l’arrivo della nuova èra tutti devono abbandonare quella vecchia. Anche altre divinità mettono in evidenza queste transizioni fra ère: Mithra che uccide il toro, o Teseo che fa lo stesso col minotauro. Gesù fa lo stesso chiudendo Ariete e introducendo l’èra dei Pesci. Pochi sanno cosa significa davverp questo simbolo. E’ un simbolo astrologico pagano per il regno del sole durante l’èra dei pesci. L’èra dell’acquario è la prossima. In Luca 22:10 quando i discepoli chiedono a Gesù dove si preparerà la pasqua dopo la sua morte, Gesù replicò: appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua, seguitelo nella casa dove entrerà. Questa scrittura è di gran lunga uno dei più significativi riferimenti astrologici dell’intero testo biblico. L’uomo che versa la brocca d’acqua è l’Acquario, l’uomo che versa l’acqua, che è sempre rappresentato come un uomo che versa acqua da una brocca. Rappresenta l’èra successiva a quella dei Pesci, e quando il Sole lascerà l’èra dei Pesci, entrerà nell’Acquario dato che Aquario segue i Pesci nella Precessioni equinoziale. Gesù annuncia che dopo l’èra dei Pesci si passerà in Acquario. Abbiamo sentito tutti parlare della Fine del Mondo o della Fine dei Tempi. Questa idea viene soprattutto da Matteo 28:20 dove Gesù dice: io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Ma il termine mondo è una traduzione inesatta del termine greco Aion, che significa èra. Quindi Gesù ci dice che sarà con noi fino alla Fine dell’Era dei Pesci. L’intero concetto di fine dei tempi e fine del mondo è un classico errore di interpretazione di un’allegoria  astrologica. Diciamolo a quei circa 100 milioni di americani che credono nella prossima fine del mondo. Inoltre il personaggio di Gesù, essendo un ibrido letterario ed astrologico, è più esplicitamente un plagio della figura del Dio sole egiziano Horus. Graffiti di oltre 3500 anni fa delle mura del tempio di Luxor  riportano immagini dell’annunciazione, dell’immacolata concezione, della nascita e dell’adorazione di Horus. Le similitudini letterali tra Horus e Gesù sono sbalorditive. Giustino Martire ed altri paleocristiani sapevano quanto simili fossero la Cristianità e le religioni pagane, ma essi si inventarono che era stato Satana a spargere certe similitudini prima di Cristo, per svilire il Cristo. La Bibbia non è altro che un’opera letteraria ibrida astro-teologica come pressocchè tutte le precedenti mitologie religiose. Questa abitudine di trasferire le caratteristiche di un personaggio ad un nuovo personaggio si trova anche all’interno della stessa Bibbia

Zeitgestultima modifica: 2009-03-01T22:21:00+01:00da mikeplato
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One Response

  1. Giovanni Ioannoni
    at |

    Papa Benedetto XVI, con le sue dimissioni, assurge a vero Eroe contemporaneo mondiale della Chiesa Cattolica Romana, sua Santità si è immolato ( simbolicamente ) sulla Croce, come, Gesù Cristo.

    Giovanni Ioannoni (alias) JURM Ben ISman

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