L’UNICA E VERA VIA UNIVERSALE

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HO POTUTO VEDERE COME LA QUINTESSENZA DELLE GENTI DELLA CONOSCENZA SIANO LE GRANDI PERSONALITA’ TRA I SANTI. QUESTI SONO COLORO NEI CUI CUORI SONO APPARSI LE LUCI DIVINE (tradotto NELLA CUI ANIMA SI SONO MANIFESTATE LE SANTE INTUIZIONI-ILLUMINAZIONI), E IN CUI I FUOCHI DELL’AMORE ESSENZIALE HANNO TOCCATO I LORO SPIRITI, SCIOGLIENDOLI ALLA LORO PRESENZA. HANNO GUSTATO LA DOLCEZZA DEL RICONGIUNGIMENTO, BEVUTO L’ACQUA DELLA LIMPIDEZZA, SICCHE’ I FUOCHI DELL’ARDENTE DESIDERIO SI SONO RAVVIVATI NEI LORO CUORI, AL MOMENTO DEL RITORNO A LORO STESSI. HANNO PERCIO’ ABBANDONATO, NELLA SUA RICERCA, I PIACERI DELL’ESISTENZA PERITURA, PER GIUNGERE AL LUOGO DOVE SGORGANO LE CONONOSCENZE DIRETTE E LE IDEE SPIRITUALI (archetipi eterni)

Questo è il prezioso insegnamento del maestro sufi Al Qaysari (XIV secolo) ne LA SCIENZA INIZIATICA. A voi meditarlo e capire una volta e per tutte quale sia la vera via in tutte le tradizioni, sintetizzata qui in quell’espressione HANNO ABBANDONATO, PER CERCARE DIO IN LORO (ovvero se stessi), I PIACERI DELL’ESISTENZA PERITURA PER RAGGIUNGERE QUELLI DELL’ETERNITA’. Ora, questo abbandono è  espresso simbolicamente nella Bibbia in più punti:

1)   IL SIGNORE DISSE AD ABRAM: VATTENE DAL TUO PAESE, DALLA TUA PATRIA E DALLA CASA DI TUO PADRE, VERSO IL PAESE CHE IO TI INDICHERO’ (GENESI 12:1)

commento: il celebre Lekhlekkha (vattene) di Dio-Melkizedek  ad Abramo è l’invito a lasciare non un luogo esterno ma, sul piano morale, un modus vivendi, per abbracciare altro modus vivendi; e sul piano spirituale, abbandonare l’esclusività di questo nostro stato di coscienza, per esprimere ben altri stati di coscienza. Non più camminare nelle tenebre ma nella luce, avere rispetto, amore e timore reverenziale per la parte divina che portiamo nel nostro intimo.

2)  IL SIGNORE DISSE A MOSE: ORA VA’, IO TI INVIO DAL FARAONE. FA USCIRE IL MIO POPOLO DALL’EGITTO

commento: il messaggio, seppur nella lettera apparentemente diverso, attiene allo stesso invito: abbandonare l’Egitto, simbolo della vita uman-animale, e entrare nella terra promessa. Qaysari parla di “LUOGO OVE SGORGANO LE CONOSCENZE DIRETTE E LE IDEE IMPERITURE”. Questo luogo è uno stato di coscienza, cui non siamo più abituati. Ecco perchè Giacobbe, nel sogno della scala multidimensionale, afferma: QUANTO E’ TERRIBILE QUESTO LUOGO (Genesi 28:17). E’ un luogo dell’Intelletto, della mente, è Dio stesso in noi, la nostra immagine eterna, che ci terrorizza nel suo splendore, poichè noi siamo ormai esseri delle tenebre, ciechi.

3) Matteo 19,5 Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Luca 14,26 Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

commento: Cristo porta alle estreme conseguenze il principio del passaggio da una riva all’altra, e di fatto illumina un pò di più sulla VIA DELLA GIUSTIZIA. Dice che occorre rinnegare il padre e la madre, ossia gli ARCONTI, genitori dell’umanità carnale, e riabbracciare la moglie, ovvero l’anima, riportandola all’interno e non più cercandola all’esterno (diverranno una carne “spirituale” sola). Giunge al punto di dire che bisogna utilizzare l’ODIO, l’odio giusto e santo, l’odio per tutto ciò che non è spirituale in noi. La VIA DELL’AMORE di Melkizedek passa per l’odio e la guerra a se stessi. Se questa guerra non c’è, siamo e saremo schiavi in eterno dei nostri genitori: GLI ARCONTI. O li abbandoniamo, rinnegando la loro eredità in noi, e abbracciamo l’anima divina, oppure moriremo per l’eternità, sempre se va bene.

A proposito della guerra santa nell’intimo: vi ho sempre svelato che Yeshua, nella lingua celeste, ha il significato nascosto di GRANDE DI GUERRA. Il suo simbolo nell’antico testamento, è GIOSUE’, identico nome ebraico se non fosse che noi lo pronunciamo in questo modo. GIOSUE’ è simbolo dello spirito guerriero indomito che muove guerra alla natura arcontica nella nostra psiche. GIOSUE’ è colui che conduce gli israeliti in terra promessa, ovvero le potenze dell’anima alla loro piena riabilitazione. Che lui sia figura del GRANDE DI GUERRA, lo mostra il Libro di Siracide 46:1:

GRANDE IN GUERRA GIOSUE’ FIGLIO DI NUN…EGLI, SECONDO IL SIGNIFICATO DEL SUO NOME, FU GRANDE PER LA SALVEZZA DEGLI ELETTI DI DIO

Fu perchè sarà….commento mio. Qui vedete come lo scriba di Siracide fonda i due significati terreno  (YHWH salva) e celeste (GRANDE DI GUERRA) del gran nome Yeshua, il nome superiore ad ogni altro nome secondo Paolo (Filippesi 2:9), nome superiore ai nomi angelici (Ebrei 1:4). Ebbene, voi qui vedete come Siracide conosca anche il significato segreto di YESHUA e, fondendo i due sensi, dica: GRANDE PER LA SALVEZZA. Quindi la via è una GUERRA VIOLENTA CONTRO SE STESSI al fine di salvare la propria anima (principessa) dalle grinfie del dragone.

Se dobbiamo imitare il Cristo, dobbiamo divenire anche noi GRANDI DI GUERRA, come disse il sacerdote dei Dogon,OGOTEMMELI, a Marcel Griaule:

sii VIZE’ KARANDIANG

sii UN GUERRIERO DALLA FORZA INVINCIBILE

L’inizio della Guerra Santa implica il pentimento, che è una presa di consapevolezza di essere ciò che Dio non vuole che siamo. PENTIMENTO E CONVERSIONE ci insegnò il Battista, e ciò non può che avvenire nel deserto, qualunque cosa sia il deserto

L’UNICA E VERA VIA UNIVERSALEultima modifica: 2010-02-05T13:35:00+01:00da mikeplato
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18 Responses

  1. maxmerlino
    at |

    Il pentimento e la conversione avvengono nel deserto, cioè si fanno da soli, non in gruppo. Ognuno deve essere solo con se stesso, faccia a faccia, perché il Dio da trovare è in se stessi.
    Grazie Mike

  2. antonlogos
    at |

    E’ inevitabile, poi, che dovremo essere disposti a metterci contro tutto e tutti, contro il mondo, e vivere da solitari. Contro tutti, soprattutto contro i nostri familiari che, credendo di fare il nostro bene, ci spingono a vivere questa vita, ad evitare la solitudine, a farci una famiglia, e non ci lasceranno mai in pace. Bisognerà staccarsi da tutti questi legami perchè sono deleteri per la nostra evoluzione spirituale. Nessuno nel mondo capirà mai le nostre scelte, ci definiranno pazzi, gente che ha perso il contatto con la realtà, e cercheranno con tutte le forze di farci perdere la nostra FEDE per trainarci dentro Matrix. E qui bisognerà essere bravi a non lasciarsi ingannare, e ricordarsi cosa ha detto Cristo:
    NON FATEVI INGANNARE, IL FIGLIO DELL’UOMO E’ SOLTANTO DENTRO DI VOI, CHI LO CERCA LO TROVA
    Ciao a tutti
    Antonio

  3. cubica
    at |

    Non è necessario isolarsi e vivere da eremiti, rinnegando gli affetti.

    Il distacco dal mondo deve essere interiore, vivendo esteriormente una vita normale, rispettando i nostri cari.

    Dobbiamo amare tutti, anche se il loro comportamento può crearci delle difficoltà. Non sono loro i responsabili delle nostre difficoltà.

    L’uomo che vive una vita naturale non ha colpa per questo, è perfettamente coerente con la natura caduta.

    I noi vi è un punto inviolabile dalle forze di questa natura caduta, questo punto è la scintilla divina in noi.

    E’ proprio nella vita quotidiana che dobbiamo vivere la nostra battaglia interiore per riuscire sempre più ad accordare la nostra vita con il Divino in noi.

    Buon cammino!

  4. antonlogos
    at |

    Scusa Cubica, rispetto il tuo parere, ma devo puntualizzare una cosa.
    Non ho detto che bisogna disprezzare il prossimo, e nè la guerra che dobbiamo fare è contro la gente del mondo. La gente che ci sta vicina, e quindi anche i nostri familiari, in fondo non hanno colpe per quello che fanno, loro credono di agire per il nostro bene, per cui vanno perdonati tutte le volte che ci mettono i bastoni tra le ruote.
    Non dimenticarti, però, che le loro azioni, indirizzate all’esaltazione di questo mondo, sono comunque sempre l’effetto di una Causa Prima. E’ vero, agiscono in buona fede e non ne sono consapevoli. Non sanno dell’esistenza di Matrix, però agiscono per conto dei guardiani di questa realtà virtuale, pur ignorando completamente l’esistenza dei loro governatori.
    E’ vero che il deserto deve essere interiore, ed ovviamente non possiamo pensare di vivere completamente da eremiti soprattutto nella società di oggi. Ma anche il deserto esteriore è necessario, e bisogna staccarsi da tutti quei legami inutili e infruttuosi. Ci sono persone che si continua a frequentare solo per evitare di stare da soli ma con cui non si ha nessuna vera affinità. La solitudine è necessaria anche per raggiungere quello svuotamento del nostro sè umano, della personalità, che deve farci diventare NULLA per poter ricevere il TUTTO. Se non ci svuotiamo di tutto, l’anima non potrà mai accogliere lo Spirito.
    Cubica, stare in mezzo a tanta gente ci riempie sempre più di cose inutili. Si discute mai di Dio? Macchè, si parla del futuro lavorativo, dell’uscita del sabato sera, delle vacanze, ecc., tutte questioni mondane, e quasi ti devi vergognare se vuoi mostrarti per quello che sei. Con la gente non hai la possibilità di esporti e parlare liberamente, condividere esperienze spirituali, o fare un lavoro serio e costruttivo su certe tematiche per avere nuovi spunti di riflessione.
    Cristo viveva solo con i suoi Fratelli Spirituali, rispettava certo l’altra gente, ma la sua era una vita di voluta solitudine.
    Ciao
    Antonio

  5. cubica
    at |

    Caro Antonio, non scusarti non serve, ciascuno di noi può esprimere il proprio pensiero.

    Desidero aggiungere qualcosa a quanto ho scritto. Cristo non si è isolato dal mondo per vivere in comunità con i suoi discepoli. La sua comunità, la sua Scuola Spirituale l’ha costruita proprio nel bel mezzo di questo mondo.
    Seneca riusciva a distaccarsi pur vivendo in un appartamento sopra le terme, sempre sottoposto all’inquinamento acustico di coloro che andavano a sollazzarsi alle terme.
    Dovremmo lavorare nel luogo in cui siamo e giungere ad essere “nel mondo ma non più del mondo”.
    Per chi si impegna in un cammino di ricerca spirituale è importante stare fra la gente cosidetta comune, per essere una contaminazione positiva alla rete di condizionamenti tessuta dalle forze che chiamiamo Arconti.
    Certo è difficile parlare della resa dell’io o interrogarsi sulla profondità del piano di Salvezza che Dio ha per il mondo e l’umanità, a lavoro con i colleghi che parlano solo di calcio o di F…, però questo è solo un nostro limite.
    Se riusciamo a comprendere che non possono parlare di altro e li rispettiamo perché quello è lo stato di coscienza che hanno, se non ci poniamo su di un piedistallo a motivo della nostra ricerca, se proviamo sempre più a vivere il nostro rapporto con gli altri sulla base dell’Altro, del Divino in noi, questo nostro modo di vivere contribuirà ad avvicinare l’appello del Padre anche a queste persone.
    Magari non potranno reagirvi, magari non parleranno mai con noi di certe cose, ma chi può dire che un domani qualche loro scelta di vita non li porti ad incrociare o addirittura incamminarsi su di un percorso, che pur senza esserne coscienti hanno sempre avuto vicino?
    Se riusciamo a fare silenzio dentro di noi, in chiasso attorno a noi non ci può toccare.

    Un’altra osservazione. In tutti i tempi, quindi anche ai nostri giorni, sono esistite e tuttora esistono delle Scuole dei Misteri, nelle quali tutti coloro che cercano la via dello Spirito, possono lavorare assieme, possono condividere il desiderio di Salvezza e lo sforzo per realizzarlo.

    Antonio, sia chiaro che questo ovviamente è solo il mio pensiero e non intendo certo convincerti di nulla.

    Ti auguro una buona serata e Buon Cammino!

  6. Chiara Rovigatti
    at |

    Personalmente credo che deserto significa anche distacco nell’accezione più completa del termine, quindi anche quella di allontanarsi da un consesso umano se questo non ci apporta alcuna ricchezza. E questo, si badi bene, non significa mancanza di rispetto o defilarsi, ma unicamente seguire un percorso scelto. Le Scuole dei Misteri: sì sono sempre esistite (quelle di oggi sono ridicole parodie), ma bisogna anche ammettere che i discepoli erano scarsi in numero e molto selezionati perché il viaggio di ritorno a Casa dal Padre non è una gita turistica all-inclusive, non ci si presenta in gruppo ma individualmente dato che la porta di entrata è molto molto stretta.
    Buon Cammino a tutti anche da parte mia, Chiara

  7. cubica
    at |

    Cara Chiara, il cammino è individuale ma il gruppo è un importante strumento a beneficio di tutti.
    Nessuno può fare per il nostro cammino quello che non facciamo noi stessi.
    Se siamo veri cercatori dello Spirito, vuol dire che una Scintilla di tale Spirito è attiva anche in noi.
    Se immaginiamo un fiammifero acceso, un po’ di aria lo spegne facilmente.
    Se però ne mettiamo un fascio, anche un forte vento non può spegnerne la fiamma, anzi contribuisce ad attizzarla dipiù.
    Questa è la forza del gruppo. Ciascuno deve essere consapevole di dover condurre il proprio lavoro interiore, ma il farlo assieme ad altri, costituendo così una comunità spirituale, rafforza le possibilità di ciascun membro.
    Per quanto riguarda poi le Scuole dei Misteri, non tutte quelle dei nostri tempi sono ridicole parodie, il Logos ha agito e continua ad agire mediante simili Scuole d’Iniziazione e di Realizzazione. Se siamo pronti e disposti a cercare … cercate e troverete …

    Buon cammino!

  8. Chiara Rovigatti
    at |

    Grazie per risposta Cubica però francamente la mia esperienza personale (che ti assicuro pluridecennale) non mi rende così positiva come te per quel che riguarda il valore del gruppo nel lavoro spirituale: di gruppi ne ho sperimentati tanti, dalla Massoneria, a Samale Aun Weor, Yogananda, ecc. ecc. perchè la lista è lunga. Questo se non altro testimonia la mia pervicacia nel perseguire il mio obiettivo, ma me ne sono sempre allontanata perchè il gruppo alla fine era più elemento di disturbo che di costruzione. No, non ci sono più le Scuole dei Misteri dell’antichità e ciò ha la sua ragione d’essere perchè questi non sono più i tempi di “Maestri” e di discepoli. Le Scintille (sempre che io lo sia cosa che non giurerei davvero) non devono più avere dei supporti esterni ma unicamente quello interiore di Dio in noi. Siamo lasciati soli e, nel contempo, non lo siamo. Sono sempre più convinta che il Logos suonerà la Sua adunata IN noi ecco perchè dobbiamo vivere il deserto: nel silenzio – soprattutto lontano dal clangore caotico che disunisce – si potrà affinare il nostro orecchio interno ed udire QUELLA flebile, meravigliosa Voce, musica eccelsa e imperio al contempo.
    Un abbraccio, Chiara

  9. cubica
    at |

    Cara Chiara,
    Per quel che mi riguarda la mia esperienza è di altro genere. Anche io ho trovato gruppi nei quali non mi riconoscevo, ma al momento opportuno ho trovato una Scuola nella quale sperimento e vivo il valore del lavoro di gruppo. In una Scuola spirituale autentica, tutti sono allievi, anche i più anziani poiché l’unico vero Maestro è il Cristo in noi.
    Magari in futuro avremo occasione di parlare più approfonditamente di questi aspetti.
    Per ora mi sento di dirti che, chi cerca lo spirico con tanta pervicacia è difficile che non abbia una Scintilla Divina che scalpita per tornare alla casa del Padre.
    Buon cammino!

  10. antonlogos
    at |

    Da quanto già detto, è ovvio che mi trovo più vicino alla visione di Chiara che a quella di Cubica, il quale comunque ammiro molto per la profondità dei suoi pensieri.
    Sono infatti convinto che la solitudine sia l’arma indispensabile per il raggiungimento dei nostri obiettivi, del resto è solo con una vita di raccoglimento interiore che possiamo affinare i nostri sensi per captare segni, archetipi e messaggi del Logos. E se abbiamo veramente quella Scintilla di Luce, la solitudine potrà metterci nelle condizioni ideali per riuscire ad ascoltare la VOCE.
    E’ ovvio, poi, che il banco di prova per i nostri progressi spirituali deve essere il mondo. Un’anima elevata, infatti, dovrà essere in grado di mantenere stabile il contatto con la Fonte anche quando si trova in mezzo alla gente. Per dirla in parole povere, il deserto equivale un po’ ad una fase di preparazione, di training, per allenare i nostri sensi sottili e stabilire un contatto con lo Spirito.
    Riguardo il lavoro di gruppo, ritengo che possa essere utile solo se fatto con anime speciali, con dei Fratelli Spirituali che condividono le nostre stesse esigenze di vita. Mettere in moto una tempesta di cervelli può essere davvero importante per l’evoluzione di un’anima, così come condividere esperienze e confrontarsi su numerose tematiche. Possiamo trainarci tutti a vicenda ma, ripeto, bisogna incontrare le persone giuste e questo non è per niente facile.
    Un abbraccio a tutti
    Antonio

  11. lestat
    at |

    io non andrei da nessuna parte senza la mia compagna.

  12. teresa
    at |

    Sono sostanzialmente d’accordo sia con Chiara che con cubica, entrambe toccano aspetti diversi dello stesso problema…l’unione con il nosto “io”con il divino in noi.
    Personalmente io ho un problema che è quello del carpe diem…ossia dell’attimo presente.
    Mi accorgo che spesso sono proiettata o nel passato o nel futuro, mai nel presente; faccio un esempio mentre mangio penso cosa ho fatto ieri o altro…
    Mi sono chiesta questo è il punto! se vivo in matrix nel futuro e nel passato, non sono nel presente ergo io non sono….ecco perchè non riesco a sentire la voce del divino in me.M ike mi potresti aiutare ad essere presente? ciao a tutti e grazie

  13. mauriziox
    at |

    Credo che in sostanza, non posso che essere d’accordo con antonio

  14. richmond
    at |

    x Teresa
    Credo che fai un errore fondamentale, affermando che “io non sono”…Afferma il contrario e lascia che fluisca in te la Presenza Divina, sii lo strumento in cui agisce la Luce. Quel “Io non Sono” è la Coscienza che tu non permetti di penetrare e di riempirti della sua Rettitudine, della Sua Perfezione, della Sua Beatitudine, poiche tutto ciò ch’è Dio è perfetto.
    Il presente è solo un attimo tra il passato e il futuro, esistono contemporaneamente, come le fermate di un treno, è la nostra coscienza a spostarsi.
    Se tu cominci a ragionare in questi paramentri, il fluire del tempo perde il suo potere, perché se diventi IO SONO PRESENZA e Manifestazione della Fonte Eterna, passi al di là del tempo-spazio, entrando in sintonia col SenzaTempo o col TempoEterno, a meno nelle tue dimensioni più sottili che sempre mantengono un tale collegamento.
    Il movimento crea lo spazio e il tempo. Esistono vari tipi di movimento. Quello meccanico crea lo spazio-tempo nell’ universo fisico, poi ci sono movimenti-onde di un’ origine più sottile – biologica, intellettuale, volitiva, intuitiva, mentale ecc. Nel mondo astrale il tempo viene creato dai movimenti emozionali, nell’ universo mentale- dalle onde intellettuali ecc. Tutte queste forme di movimento sono forze motrice che costituiscono la multidimensionalità del tempo-spazio sui piani sottili dell’ esistenza.
    Tempo-spazio-movimento sono indispensabili, generano uno l’altro e passano uno nell’altro. Tre ipostasi dell’ Altissimo, lo stesso principio della Trinità.

    Perciò , amore mio, stai attenta ai movimenti che fai, alle affermazioni, perche tutto diventa te, sei tu con i tuoi pensieri a creare il tuo spazio-tempo.

    Un saluto speciale a Mauriziox

  15. mike platoo
    at |

    E’ INTERESSANTE VEDERE COME OGNUNO DI VOI DIFENDA LA PROPRIA POSIZIONE INDIVIDUALE…
    TUTTI HANNO RAGIONE, MA QUI IL PROBLEMA E’ SEMPRE LO STESSO, COME MI DISSE:

    SE VUOI TUTTO DALLO SPIRITO, DAGLI TUTTO

    PIU VI SACRIFICATE, MAGGIORE SARA’ PROTEZIONE E GLORIA…LA RICETTA E’ BANALE…

    CRISTO PARLO’ DEGLI EUNUCHI IN SPIRITO

    TUTTO E’ LECITO, TUTTO PUO’ ESSERE UTILE, MA CI SONO COSE PIU UTILI DI ALTRE

  16. mike platoo
    at |

    IL PROBLEMA E’ LA SCELTA…FATE IN MODO CHE LA SOLITUDINE SIA UNA SCELTA BEN PONDERATA. SE LA SUBITE O NON SIETE PRONTI…LASCIATE PERDERE

    A OGNUNO IL SUO

  17. teresa
    at |

    Grazie, Richamond, da ieri che rifletto…ora ho capito grazie infinite….Teresa

  18. richmond
    at |

    Tere, stai scherzando, non ringraziare me…che Dio ti benedica, dolce Anima!

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