LETTERA SULLA PEDOFILIA PRETESCA

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Pubblico qui una lettera inviata da anonimo al direttore di Simmetria, Claudio Lanzi, atta a stemperare i toni dell’accesa polemica sulla pedofilia clericale. Segue poi il mio commento


Caro direttore,

ti premetto una dichiarazione di rito necessaria per evitare qualche accusa di apologia di reato: gli abusi sui minori sono una cosa riprovevole e giustamente perseguita dalla legge.

Ma come giudicare il profluvio di notizie che si sono riversate sui giornali al punto da avere l’impressione che in tutta l’America del nord e in tutta Europa sia in atto una ondata bestiale di massa di abusi compiuti da sacerdoti cattolici, anche se spalmati su diversi anni (il caso irlandese, che avrebbe bisogno di un serio approfondimento sociologico, va dagli anni 50 circa agli anni 70, vale a dire una quindicina di casi l’anno contro un numero sicuramente maggiore nel resto della società)?

Perciò ho deciso di affidarti queste mie riflessioni.

In primo luogo come si fa a pensare che il superamento della situazione psicologica delle vittime e il loro risarcimento passi con una campagna mediatica che ha criminalizzato praticamente tutta l’istituzione ecclesiastica a cominciare dal suo vertice? Ma il reato penale non era strettamente personale? E non sono le aule di tribunale che devono accertare i fatti e comminare le pene ai singoli? Quasi tutti questi reati dei sacerdoti che hanno abusato di minori a loro affidati, a leggere le notizie, si sono consumati in massima parte più o meno fino al 1975, diminuendo drasticamente negli anni 80, fino a non saperne  quasi niente in seguito. Sempre a leggere le notizie, bisogna presumere che quindi da circa trent’anni non se ne compiono più. Forse che la chiesa ha fatto tale pulizia che questi reati si sono quasi estinti?

Sarà un fatto positivo? Non si sa e non sembra.

Ma se è così, a rigor di  logica, dato che Ratzinger su questo tipo di problemi si è attivato fin dal suo insediamento alla Congregazione per la dottrina della fede, come è riconosciuto da molti commentatori laici (=atei) compresi, non dovrebbe essere ascritto questo a titolo di merito e non di biasimo? Non si sa, anzi sembra che sia lui il solo colpevole, anche per fatti risalenti agli anni ’50 e ’60, quando era un semplice sacerdote.
Sempre a leggere i giornali si apprende che dopo aver spennato parecchie diocesi americane e dato fondo a tutte le denunce possibili negli anni scorsi, i casi attuali negli Stati Uniti sono diventati pochi -e forse poco redditizi-: per questo forse bisogna spostarsi in Europa e colpire al centro, che è verosimilmente più ricco di beni che la periferia?

Non si capisce.

Leggo da qualche parte che potenti studi americani di avvocati intendono aprire filiali in Europa per promuovere le class action, che in America rendono tanti soldi (agli avvocati). Non sarà che un argomento più facile per iniziare sia la pedofilia? Magari con la massima pubblicità contro un’istituzione “ricca” in modo da poter lucrare il massimo? Intanto per ora mancano notizie da Africa e Asia, forse perchè lì le diocesi sono piuttosto povere e quindi –non si sa perché- gli abusi inesistenti (si spera).

Sarà vero?

Sempre a leggere i giornali – qualunque sia la loro idea di sessualità che promuovono- viene affermato perentoriamente di tanto in tanto che il 90% di abusi avverrebbe in famiglia. Veramente poi non si ha notizia di campagne mondiali contro l’istituzione della famiglia e i capifamiglia, di qualunque tipo siano.

Come mai, visto che si parla del 90%? Sarà vero?

Ancora sui giornali si è letta la tesi di Hans Kung: « Abusi sessuali in massa ai danni di bambini e giovani ad opera di preti cattolici, dagli Usa alla Germania, passando per l’ Irlanda: un enorme danno di immagine per la chiesa cattolica, ma anche segno palese della sua crisi. E indiscutibile che tali abusi si verifichino anche in seno alle famiglie, nelle scuole, nelle associazioni e anche nelle chiese in cui non vige la regola del celibato. Come mai si registrano in massa proprio nella chiesa cattolica, guidata da celibatari? Queste colpe non sono attribuibili solo al celibato. Ma questo resta la più importante espressione dell’approccio teso che i vertici cattolici hanno sulla sessualità»

Non sarà mica che ogni celibe è un potenziale stupratore di bambini?

Sempre sui giornali si è letto di un’associazione cattolica tedesca “di base” che ha chiesto le dimissioni di Benedetto XVI, mentre due corti federali statunitensi devono decidere se convocare il Papa in tribunale. Essendo fino a prova contraria la responsabilità penale assolutamente personale non si capisce bene di cosa dovrebbero imputarlo. E se riescono a trascinare il Papa in tribunale: cosa intendono chiedergli? Incrimineranno il papa per favoreggiamento? Favoreggiamento degli abusi? Concorso “esterno” in associazione pedofila? Per fare un esempio.
Nessuno saprà mai quanti giudici (cui vengono affidate le nostre persone senza scampo alcuno dai loro verdetti) corrotti esistano in giro per il mondo – forse spesso, quando scoperti, sono rimossi, coperti, spostati – ma quando uno viene denunciato risulta una campagna mondiale contro l’istituzione giudiziaria cui appartiene, chiedendo le dimissioni del suo responsabile al vertice?

Non sembra: forse vale soltanto per la Chiesa cattolica?

Insomma, il risultato vero che si cerca di ottenere con questa campagna, oltre i risarcimenti economici a torto o a ragione a seconda dei casi, mi sembrano due: quello di distruggere nella testa della gente l’idea di prete (o di suora) come persona che ha scelto Dio, e di conseguenza una disponibilità verso il prossimo, poi ovviamente la distruzione – nei fatti, facendole perdere totalmente credibilità – dell’istituzione ecclesiastica così come l’abbiamo conosciuta nei secoli.

Però caro direttore, a conclusione ti dirò che una cosa è certa e ci conforta: non si trova nè in Europa nè in America un rabbino, un imam, un pastore valdese, un pastore protestante, un monaco zen, un monaco buddista, un monaco taoista, un mormone, un avventista del settimo giorno, un vescovo luterano, uno sciamano siberiano, un testimone di geova, un anglicano, un prete ortodosso, un monaco copto, un ulema sunnita, un ayatollah sciita, un sacerdote melchita, un sacerdote vodoo, un maestro jainista, un sacerdote shintoista, un bramino induista, che si sia mai reso responsabile di abuso su minore.

Se qualcuno è stato trovato non se ne è saputo granchè, nessuno ha fatto campagne di stampa mondiali contro istituzioni cui appartenesse il reo, e nessuno ha chiamato in causa il capo supremo di quel movimento. Ti sembra poco? Si può sperare in un mondo migliore allora.

Nick

Ps. A proposito degli obiettivi di questa campagna (Vaste programme, come disse il Generale De Gaulle riferendosi all’insulto “Morte agli idioti!”, che una donna gli aveva rivolto) ti dirò che non è così difficile come potrebbe sembrare. E a riprova di ciò sono costretto a confessarti come io stesso lo abbia sperimentato.

L’altro giorno ero in metropolitana, e c’era un piccolo gruppo di persone, tra cui un giovane sacerdote, che teneva affettuosamente un braccio sulla spalla di un ragazzino di circa dieci anni, il quale ogni tanto lo abbracciava, cercando una coccola. In altri tempi la scena mi avrebbe suscitato soltanto tenerezza, ma nel mio cervello invece si è affacciata orribilmente, sia pure per poco, un altro pensiero. Mi sono vergognato un attimo dopo, ma già era troppo tardi: anch’io sotto l’incalzare della campagna sono stato sporcato, ho fatto entrare in me il tarlo del sospetto. E così, a questo punto anch’io sono stato fregato, nonostante tutto quello che ti ho scritto finora.

 

Rispondo indirettamente alla persona che ha scritto questa missiva. Capisco, si fa fatica a pensare che il clero, che tanto fa per spingere verso Dio (quale dio?) i fedeli, che tanto opera per indurre tutti alla purezza (tranne pensare alla propria impurità), si possa macchiare di un tale crimine e così diffuso. Si fa fatica a vedere con occhi ingenui e immacolati un bambino in braccio ad un sacerdote che cerca le sue coccole e non pensare che vi possa essere un inizio di ttentativo di abuso, anche solo a concepirlo con la mente. L’autore della missiva afferma che abbiamo a che fare con casi individuali e isolati, e non certo con la pedofilia di massa che sembra trasparire dalle cronache ultime. Eppure due persone anziane, a me vicine, hanni subito abuso o tentativo di abuso da preti in età infantile. Uno se ne fuggì dal seminario, una notte, per non tornare mai più; e fu la sua fortuna, giacchè era destinato a diventare un clericale. L’altro non ha mai dimenticato quell’evento che, comunque, ha segnato la sua esistenza, in quanto la rimozione è praticamente impossibile. Dico all’autore della lettera, con garbo ma con fermezza, che la sua difesa del clero non regge. Se la Chiesa fosse quel che dice di essere, ossia il difensore del messaggio della perfezione criustica, avrebbe dovuto fare MEA CULPA e dire pubblicamente:

“C’è UN CANCRO NELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE, IL MALE E’ PIU DIFFUSO DI QUEL CHE NOI PENSASSIMO. NULLA SIGNIFICA CHE LA PEDOFILIA SIA UN MALE GENERALIZZATO; CHE VADA OLTRE LA CLASSE CLERICALE. NOI CI SCUSIAMO E CI SENTIAMO PROFONDAMENTE UMILIATI PER QUEL CHE E’ ACCADUTO E QUEL CHE ACCADE, PER I DANNI FISICI E PSICOLOGICI ALLE VITTIME E ALLE LORO FAMIGLIE”.

Niente di tutto questo, niente di niente, neanche una scusa. Vedere Cantalamessa agitare i fantasmi ebrei mi ha fatto salire il sangue al cervello, perchè so, dentro di me, che chi ha fatto quella affermazione non avverte un briciolo di pentimento e umiliazione per tutto quel che è accaduro in Irlanda, negli Usa e anche da noi. Qualcuno ha detto che molti individui, inclini alla pedofilia, fingono una conversione e indossano la nera divisa per consentirsi più facili “pasti”. Forse ciò è vero, ma non toglie nulla alla vergogna pretesca, in quanto un’Organizzazione Pulita che scopre panni sporchi, O LI LAVA O LI BUTTA. Ciò che voglio rispondere al nostro anonimo amico è che rifletta sul fatto che il Vaticano non espella i suoi agenti pedofili ma che si limiti a trasferirli affinchè essi nella nuova sede possano riprendere la loro ludica attività come e più di prima. In questo senso, il Vaticano appare come una Massoneria, poichè è noto che i fratelli massoni si difendono vicendevolmente e cercano di difendere ogni membro da qualsiasi attacco, giustificato o meno che sia.

L’autore scrive: Quasi tutti questi reati dei sacerdoti che hanno abusato di minori a loro affidati, a leggere le notizie, si sono consumati in massima parte più o meno fino al 1975, diminuendo drasticamente negli anni 80, fino a non saperne  quasi niente in seguito. Sempre a leggere le notizie, bisogna presumere che quindi da circa trent’anni non se ne compiono più. Forse che la chiesa ha fatto tale pulizia che questi reati si sono quasi estinti?

Ma il nostro amico lo sa o non lo sa che ci vuole coraggio per denunciare gli abusi preteschi? Che c’è ancora molta ignoranza, alimentata per secoli dalla stessa Chiesa, che spinge sempre e comunque a pensare che se fai qualcosa alla Chiesa lo fai a Dio, e ciò un pò ovunque? Voi fratelli del Blog sapete come la penso sulle “anime pretesche”. Ho sempre detto che un’anima proveniente dal superiore potere non entra in un’organizzazione “abusiva” quale sempre si è rivelata la Chiesa Romana. Io ho in dispregio il loro attaccamento al potere, al denaro, al controllo sulle masse. Ho in dispregio il loro appoggio secolare alle inquisizioni, che hanno spazzato via con violenza e iniquità tutte le voci dissidenti. Ho in dispregio la loro politica del terrore, il loro ben riuscito tentativo di svuotare i simboli della scienza sacra. Non ho alcuna considerazione  e rispetto per chi si professa amico di Dio e di Cristo, e poi non muove un dito per assurgere al livello cristico.

Molti si sono risentiti per quello che è considerato un ignobile attacco alla Santa Sede, ma chi è che si risente davvero? Sono quelle anime che per secoli sono vissute nell’ignoranza delle cose e nel terrore dell’inferno, anime che presentano un blocco indistruttibile nei riguardi della ricerca della verità.

Questa storia presenta molte analogie con lo scandalo del calcio truccato. I preti, come Luciano Moggi, inneggiano al “tutti colpevoli tutti innocenti”, come se la corruzione globalizzata nel calcio o la pedofilia collettiva siano normalità e non aberrazione. Come fa la Santa (?) Sede a difendersi in TV affermando attraverso i suoi portavoce che tutto sommato la pedofilia non è solo un fatto limitato al Clero? Una difesa ignobile. Ergo ritengo che l’attacco dei media (non italiani, i quali, servili, se ne guardano bene, anzi si attivano a difesa) stranieri è giusto, legittimo. Da chi pretende di essere mediatore tra Dio e l’uomo (sigh!) ci si attende ben altro stile di vita che quello di predare bambini per i propri deviati sollazzi sessuali. ABOMINEVOLE! E non credo che la responsabilità di questi comportamenti deviati sia la continenza sessuale. Ma a chi vogliono darla a bere? I preti continenti? Credo che questa gente abbia un’attività sessuale decisamente più gratificante della mia. Lo sanno anche i ciechi che i preti non osservano la continenza, in nessun modo possibile. E mi fermo qui, per decenza, perchè nessuno qui vuole passare per fesso.

E infine, caro amico, si vede che le anime pretesco-romane sono davvero le peggiori (attento! sono cristiano nella mia essenza, quindi non sono prevenuto per appartenenza ad altro dogma), anche se sarei pronto a scommettere che anche altri RELIGIOSI siano inclini al vizietto, perchè, per definzione, IO NON CREDO NELLA RAZZA UMANA, MEN CHE MENO NELLA RAZZA PRETESCA, QUALUNQUE SAIO INDOSSI. Essendo un cristiano gnostico credo all’esistenza di Luce e Tenebre, e so che le Tenebre hanno gran presa sulle menti deboli. Inoltre, le anime che sono emanate dalla loro sostanza astrale vengono nel mondo e sono come demoni in forma umana.

Amico mio, te lo dico con tutto l’affetto e la stima possibili. Apri la mente alle parole del Cristo che ieri come oggi sempre si scaglia contro i PRETI, contro quelli che  DICONO E NON FANNO, CHE AMANO IL SALUTO DELLE FOLLE E DELLE PUBBLICHE PIAZZE, CHE AMANO I PRIMI POSTI, AMICI DI MAMMONA, CHE BRAMANO RICCHEZZA, CHE ALLARGANO I FILATTERI DELLA BORSA QUANDO DEVONO PRENDERE E LI STRINGONO QUANDO DEVONO DARE. SETTE GUAI LANCIO’ IL CRISTO A QUESTA RAZZA. PER CUI I FATTI PRETESCHI DEGLI ULTIMI TEMPI SONO SOLO IL SEGNALE CHE FINALMENTE IL RE DI GIUSTIZIA HA INIZIATO LA SUA ATTIVITA’ DI GIUDIZIO.

Posso mai meravigliarmi che il prete della Chiesa di Potenza abbia tenuto celata per anni la terribile verità di Elisa Claps nascosta in fondo al sottotetto della chiesa della Santissima Trinità? E chi mi diche che quel prete non abbia anche lui….????

Io non giudico niente, ma dico solo che  I TEMPLARI NON SONO CARNE MORTA. E chi può capirmi, mi capisca!

LETTERA SULLA PEDOFILIA PRETESCAultima modifica: 2010-04-14T16:02:00+02:00da mikeplato
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2 Responses

  1. claudio Lanzi
    at |

    Caro Mike.
    Avendo estrapolato dal sito di Simmetria (www.simmetria.org) la lettera del nostro amico sulla pedofilia, rischiamo, a mio avviso, di fare un po’ di confusione in quanto tale lettera ha un senso proprio perché inserita nel nostro sito, con i suoi scopi e con i commenti che seguiranno. Ti prego, se non ti costa molto, di avvisarci in caso di futuri “prelievi” non perché ciò sia indispensabile, ma in nome di una consolidata conoscenza che, per lo meno a me, porterebbe a chiederti cortese autorizzazione prima di importare qualcosa da un tuo blog o da un tuo sito. Premesso quanto sopra avviserò l’autore dell’intervento (che… non sa ancora di essere stato importato) che, se vorrà, potrà risponderti direttamente.
    Un caro saluto
    Claudio Lanzi

  2. mike plato
    at |

    Claudio, tra persone intelligenti ci si capisce. Hai perfettamente ragione. Giorni fa un tuo amico e collaboratore mi ha chiesto di inserire anche la fonte da cui traggo gli articoli, e l’ho fatto. Sai bene che ho stima di te, dei tuoi articoli e dei tuoi amici articolisti. Spero sia reciproca. D’ora in poi, essendo questo il tuo volere, ti avviso preventivamente sull’estrazione di articoli del tuo sito e tu mi dirai.
    Con immutata stima
    Mike

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