SOFFERENZA O NO?

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POSTO QUI IL MIO INTERVENTO SU FaceBook A RIGUARDO DELLA QUESTIONE DELLA “SOFFERENZA” E DELL’EVITARE LA SOFFERENZA INIZIATICA, SECONDO ALCUNI INGANNEVOLI E ANTI-TRADIZIONALI POSTULATI IMPOSTI DALLA NEW AGE E DA CERTO ESOTERISMO ORMAI DEGRADATO. LO SPUNTO ME LO HA OFFERTO L’INTERVENTO DEL PROF. SERI, MEMBRO AUTOREVOLE DELLA MASSONERIA LEGATA AL RITO DI MEMPHIS-MISRAIM E DEL MARTINISMO ITALIANO, ALLA CONFERENZA DEL 14 NOVEMBRE 2010 AL CASTELLO BRANCACCIO DI ROVIANO. SE LA MIA SCELTA E’ QUELLA DI DIFENDERE LA TRADIZIONE A TUTTI I COSTI, ALLORA NON POSSO TACERE RIGUARDO A CERTE AFFERMAZIONI, CHE POSSONO TOTALMENTE FUORVIARE UNA PERSONA VOTATA ALLO SPIRITO MA INESPERTA. MOLTI DICONO OGGI CHE QUEL MODELLO CRISTICO E’ TRAMONTATO. DICO A QUEI MOLTI CHE ANCORA NON E’ GIUNTO A NOI ALCUN MESSIA CHE HA PORTATO UN NUOVO LOGOS CHE SOSTITUISCA QUELLO VECCHIO. SE NESSUNO CI DICE NULLA, VALE ANCORA IL PRINCIPIO CRISTICO: “SEGUITEMI…RINNEGATE VOI STESSI…CHI FA LE COSE CHE IO FACCIO FARA’ PRODIGI PIU GRANDI DEI MIEI”. E COMUNQUE QUESTI PRINCIPI SONO LEGATI AD UNA TRADIZIONE ETERNA, VALGONO IN OGNI TEMPO, E CERTAMENTE NON SARANNO MUTATI.


RINGRAZIO LEO ZAGAMI PER AVERCI FATTO INTERVENIRE IN QUEL DI ROVIANO IERI GIORNO 14 NOVEMBRE. VORREI PERO’ MUOVERE UN APPUNTO AD UNA DICHIARAZIONE FATTA DAL GRAN MAESTRO SERI, CHE HA RELAZIONATO SUBITO DOPO DI ME. HO CONDIVISO GRAN PARTE DEL SUO DISCORSO, MA IL SUO APPUNTO FINALE HA FATTO CROLLARE L’INTERO IMPIANTO E LE SUE BUONE INTENZIONI. PROF. SERI, QUELLO CHE HA DETTO SULLA “VIA DI SOFFERENZA” PUO’ ANCHE ESSERE SUGGESTIVO PER COLORO CHE NON HANNO ESPERIENZE SPIRITUALI PROFONDE E UN CONTATTO ANCHE MINIMO CON IL PROPRIO ANIMICO E SPIRITUALE INTERIORE. MI E’ SEMBRATO CHE LEI APPOGGIASSE CERTA deleterea new age che punta non al LAVORO INTERIORE MA AL BENESSERE. IN SOSTANZA SERI HA DETTO:

“NON VI LASCIATE ABBINDOLARE DA CHI VI PROPONE LA VIA DELLA SOFFERENZA E LA STESSA SOFFERENZA COME FINE DELL’ITER SPIRITUALE”.

QUESTA IO LA TROVO UN’AFFERMAZIONE DI UNA GRAVITA’ INAUDITA, PERCHE’ SONO PROPRIO I POTERI IMMONDI A PROSPETTARE NEGLI ADEPTI UNA VIA COMODA SENZA SOFFERENZA: “I REGNI DELLA TERRA SONO MIEI, E LI DO A CHI VOGLIO”….DICE SATANA A CRISTO.

DICO A SERI: SE VADO IN PALESTRA PER FARMI I MUSCOLI E LA SERA, DOPO UNA SEDUTA, I MUSCOLI NON MI DOLGONO, HO LAVORATO BENE O MALE? LA RISPOSTA E’ SCONTATA: HO LAVORATO MALISSIMO O NON HO LAVORATO AFFATTO. ALLORA MI SI DEVE SPIEGARE UNA COSA, E PARLO ANCHE E SOPRATTUTTO A QUELLI CHE A ROVIANO IERI C’ERANO: MA CHE CREDETE SIA La “VIA”? CHE CI SI OCCUPA A FARE DI MISTERO, DI ESOTERISMO, SE QUESTO NON E’ PROPEDEUTICO AD UN LAVORO INTERIORE? E COS’è DAVVERO SIFFATTO LAVORO SE NON UNA QUOTIDIANA DEMOLIZIONE DEL PROPRIO EGO? E SE FAI QUESTO, NON SOFFRI? SE PARTI DI TE SE NE VANNO, SE ABBANDONI TE STESSO PER L’ALTRO TE, NON SOFFRI INEVITABILMENTE? AL PROF. SERI PROPONGO IL POTENTE SIMBOLO DELLA CIPOLLA. LA CIPOLLA E’ IL SIMBOLO DELL’ANIMA COLMA DI VELI E SOZZURE. SFOGLI LA CIPOLLA E PIANGI INEVITABILMENTE. SERI HA POSTO LA QUESTIONE IN TERMINI COMPLETAMENTE ERRATI. LA SOFFERENZA NON E’ IL FINE DELL’INIZIATO, MA SE C’è , E’ LA PROVA CHE SI STA LAVORANDO BENE. SERI E’ PRIMA DI TUTTO UN “MARTINISTA”. RICORDO A TUTTI CHE MARTINISTA E’ SEGUACE DI LOUS CLAUDE DE SAINT MARTIN, LA CUI INIZIAZIONE ERA DI TIPO MISTICO-CARDIACO, AL CONTRARIO DI QUELLA TEURGICA DEL MAESTRO MARTINEZ DE PASQUALLY. ESSENDO UN MARTINISTA DEVE ESSERE PER FORZA UN VERO CRISTIANO, COME LO FU PASQUALLY. E CRISTO DISSE DI SEGUIRE LA VIA STRETTA, E NON QUELLA LARGA. E LA VIA STRETTA E’ UNA VIA DI SOFFERENZA, INEVITABILMENTE. NON ESISTE BENESSERE NELLA VERA VIA. IL MOTTO DELLA TRADIZIONE E’: “SOFFRI NELLA GIOIA”. OSSIA: “QUANDO SOFFRIRAI PERCHE COMBATTI TE STESSO E IL TUO MONDO VECCHIO CROLLA, SAPPI CHE DIO E’ CON TE, ERGO GIOISCI”. PRINCIPIO STRAORDINARIO. MOLTI ESOTERISTI MI DICONO CHE LA VIA IN QUESTI TEMPI NON PUO’ PIU ESSERE DI SOFFERENZA. NO, IO DICO, NON PUO’ PIU ESSERE DI MARTIRIO, QUESTO E’ CERTO. MA SE LAVORI, LA SOFFERENZA INTERIORE ARRIVERA’. UN FABBRO BATTE PIU E PIU VOLTE LA SUA SPADA, LA MARTELLA FINCHE LA SPADA NON SARA’ BEN TEMPERATA. GLI ALCHIMISTI CHIAMAVANO QUESTO: “MARTIRIO DEI METALLI”. E INFINE DICO AL PROF. SERI: GESU’ E’ STATA L’ANIMA PIU’ ECCEZIONALE CHE ABBIA MAI CAMMINATO IN MEZZO A NOI, E PURE LUI SI E’ DOVUTO SOTTOPORRE AD UN PROCESSO DI GRANDE SOFFERENZA. E CHI SIAMO NOI PER DIRE DI NON AVERNE BISOGNO? CHE POSSIAMO ANDARE OLTRE QUESTO SCHEMA? CHI SIAMO NOI, SUPERUOMINI PER CASO? EGLI CI DISSE CHE DOVEVAMO SEGUIRLO E IMITARLO. E PARE CHE INVECE MOLTI DICANO: “NO, NON LO ASCOLTATE, LA VIA STRETTAQ NON SERVE A NULLA”. QUESTO E’ IL MOMENTO DI SCEGLIERE: O SIAMO CON DIO, O SIAMO COL MONDO. E PER SEGUIRE DIO ALTISSIMO DOBBIAMO DENUDARCI. NON SENZA SOFFERENZA E INCIDENTI. MA PARE CHE QUALCUNOCI VOGLIA CONVINCERE DEL CONTRARIO. SERI, DA INIZIATO AD INIZIATO: MI HAI PROFONDAMENTE AMAREGGIATO DENTRO, IERI. Seri è 33 del Rito Memphis e Misraim. E’ un’anima interssante da ascoltare, su molti argomenti ma ciò non vuol dire che abbia la verità in pugno tutta intera. Nessuno la possiede. Qui nessuno ha il fegato di seguire la VIA dell’allontanamento dal mondo pur rimanendo nel mondo. Credi che un’anima che sta cercando di recuperare se stessa non soffra se un mondo intero gli dice PAZZA…CHE FAI TORNA INDIETRO…TORNA AGLI AFFETTI? Per tornare alla Fonte occorrerà combattere contro un mondo che ti combatterà.

E’ DA TEMPO CHE AI MIEI AMICI MASSONI VADO DICENDO: “ABBIATE IL CORAGGIO DI LASCIARE L’ISTITUZIONE…NON C’è VIA DI SALVEZZA LA’ DENTRO”. NESSUNO MI PUO’ CONTRADDIRE SUL PUNTO CHIAVE: L’ASCESA IN GRADI DELLA LIBERA MURATORIA, ANZICHE’ CANCELLARE L’EGO, LO ACCRECE. MA I MASSONI DAVVERO CREDONO DI POTER GIUNGERE A DIO CON UN GRADO 28 o 30 O QUANT’ALTRO? QUESTE SONO ISTITUZIONI UMANE GESTITE DA UMANI IMPERFETTI. IL TEMPIO DI DIO E’ UN’ALTRA COSA. MA SANTI NUMI: DIO E’ DENTRO DI VOI? SIETE CONVINTI CHE SIA DENTRO DI VOI? E ALLORA LASCIATE PERDERE SCUOLE, FRATELLANZE, TEMPLI E MURATORIE. ANDATE DENTROOOOOO. VOI VOLETE FARE L’ESPERIENZA IN MASSONERIA? FATELA PURE, MA ABBIATE IL CORAGGIO POI DI USCIRVENE. IMPARATE QUEL CHE DOVETE IMPARARE, PRENDETE LA CONOSCENZA CHE RITENETE UTILE, ARRICCHIVITI DELLE ESPERIENZE RUITUALI, MA NON INSABBIATEVI, PERCHE PIU DI TANTO, DA UN PUNTO DI VISTA ESOTERICO-SPIRITUALE, LA MASSONERIA NON PUO’ DARVI.  C’è UNA SCALA DI GIACOBBE CHE PORTA A DIO? E ALLORA PERCHE TUTTI VOI VI FERMATE AD UN PIOLO? ANDATE OLTRE…SEMPRE PIU’ OLTRE. ABBIATE IL CORAGGIO DI FARE “ESODO”…DI SGANCIARVI. NON VI RENDETE CONTO CHE VI SVEGLIATE AL MATTINO E AVETE UN SENSO DI INSODDISFAZIONE DENTRO? NON MORITE DA MASSONI, MORITE DA VOI STESSI…Appunto per questo dico che tutte le iniziazioni attuali sono inutili, sostanzialmente quasi una perdita di tempo. Una volta un Maestro mi disse: “NESSUNO QUI HA LE CHIAVI ULTIME DELLA RESURREZIONE”…ero uno stupido allora, e gli chiesi: “ E CHI LA POSSIEDE? CHI CE LA PUO’ OFFRIRE?”. E lui rispose: “IL MESSIA CHE E’ DENTRO DI TE, IL MELKIZEDEK, LUI LA DA A CHI VUOLE QUANDO VUOLE E COME VUOLE”….
Ergo, a che mi serve enrare in Massoneria se per tutta la vita questo maestro interiore non mi si palesa e non mi parla neanche una volta? Un buon maestro esterno, o una buona organizzazione iniziatica mi dovrebbe solo insegnare a coome convincere Dio a istruirmi. Se non lo fa, è da scartare senza riserve. Esempio….entro in una scuola di REIKI. Questa scuola mi insegna la salvezza? Mi insegna a connettermi con l’anima? MI insegna a fare in modo che lo SPIRITO MAESTRO E REGALE mi istruisca sui grandi misteri e sull’iter salvifico? Se non lo fa è PURA ILLUSIONE, INGANNO, PERDITA DI TEMPO PREZIOSO. Quante persone qui passano da scuola a scuola senza ottenere un fico secco? Quante persone qui mi stanno leggendo e non intervengono per paura di fare una brutta figura perchè sanno di buttare il loro tempo? SIAMO ALLA FINE DEL CICLO, e di trappole in giro ve ne sono milioni. Sfuggi ad una ed incappi in un’altra. Continuate a perdere il vostro tempo, cyhe poi nessuno ve lo restituirà.
“SAPPI…QUEST’UMANITA’ E’ ALLA DERIVA” MI DISSE LO SPIRITO UNA NOTTE DI ANNI FA….
INFATTI NEL VEDERE IL LIVELLO DEI POST A NATURA SPIRITUALE QUI ANCHE SU FACEBOOK, INORRIDISCO. L’UMANITA’ NON HA SPERANZA DI SALVEZZA. 2000 ANNI DOPO IL SACRIFICIO IMMANE DEL MESSIA LA DEGENERAZIONE SPIRITUALE E L’ALLONTANAMENTO DAL CENTRO HANNO TOCCATI VERTICI MAI EGUAGLIATI. ALL’INIZIO MI DISSI CHE DOVEVO RACCONTARE A QUANTE PIU PERSONE POSSIBILI CIO’ CHE DIO MI AVEVA RIVELATO…. ORA SO CHE QUESTO ERA IL MIO EGO.
NON DOVEVO NULLA A NESSUNO. SE LO AVEVA DATO A ME SIGNIFICA CHE ERO PRONTO… PER QUESTO NOI DICIAMO “PRONTO” QUANDO QUALCUNO CI CHIAMA A TELEFONO. NON SI E’ ELETTI,SI E’ SOLO PRONTI…MI INSEGNO’… E QUI DI ELETTI NESSUNO, E DI PRONTI FORSE LE DITA DI UNA MANO IN TUTTO IL GLOBO.
DE PROFUNDIS, UMANITA’ ALLA DERIVA

POI ALESSANDRA RICCI MI RISPONDE E MI SCRIVE:

Concordo in buona parte con Mike… ma sento che con la sofferenza bisogna stare in guardia: se da un lato la sofferenza è indice di “demolizione dell’ego”, di “purificazione”, dall’altro, quando è troppa e cede la “resistenza interiore”, può portare anch’essa all’ottundimento, a “perdere il senso” della via che si sta percorrendo. Come salvaguardarsi da questo rischio? Come comprendere la differenza? Come fare a gioire nel dolore?

IO RISPONDO:

ALESSANDRA…NOI GIA VIVIAMO IN UN PIANO DI SOFFERENZA…CHE GLI ARCONTI CI NASCONDONO CON UN FALSO BENESSERE. BUDDHA SI AVVIDE DI QUESTO RUMORE DI FONDO DELL’ESISTENZA. EGLI SI AVVIDE DEL FATTO CHE L’ANIMA, E NON TANTO L’EGO, SOFFRE LA PERMANENZA A TEMPO INDETERMINATO NELLA CARNE. TI DICO QUESTO: UNA NOTTE SOGNAI DI ESSERE IN UN’ASCENSORE, QUESTA SI FERMO’ TRA UN PIANO E UN ALTRO, OSSIA INNANZI ALLA PARETE. NON C’ERANO VIE DI FUGHE. SENTII UNA VOCE FUORI CAMPO CHE DISSE: “QUESTA E’ LA TRISTE CONDIZIONE DELL’ANIMA”. E ALLORA BASTA RIGUARDARSI IL MITO DI OSIRIDE INTRAPPOLATO IN UNA BARA PER CAPIRE COME VIVE IL NOSTRO IO INTIMO, IL NOSTRO VERO IO. FACCI E FATECI CASO. NOI SIAMO NON UN CORPO MA INTRAPPOLATI IN UN CORPO. SE NON LO FOSSIMO, SAREMMO LIBERI DALLE FORZE E DALLE LEGGI DI QUESTO UNIVERSO. ATTRAVERSO IL CORPO SIAMO DOMINATI DALLA GRAVITA, DALL’ACCELERAZIONE, DALL’ELETTRO-MAGNETISMO ECC. DI FATTO IL CORPO PER L’ANIMA E’ COME LA PALLA AL PIEDE PER UN DETENUTO. GLI ARCONTI CI INTRAPPOLANO IN UN CORPO PER ESSERE DOMINATI TOTALMENTE DALLA LORO LEGGE. MA OCCORRE PRENDERNE CONSAPEVOLEZZA, ALTRIMENTI PER NOI TUTTO è SCONTATO, TUTTO E’ NORMALE. E SE MI SI CHIEDE COME E’ POSSIBILE CHE UN CORPO SOTTILE NON RIESCA A SGANCIARSI DA UN CORPO ELEMENTALE COME IL NOSTRO, QUESTO RIMANE UN MISTERO. NESSUNO NE HA MAI PARLATO. COSA E’ CHE FA SI’ CHE IL CORPO ETERICO-ASTRALE SIA CROCIFISSO ALLA CARNE E NON RIESCA A LIBERARSENE CON LA FORZA DI VOLONTA? C’è INDUBBIAMENTE UNA MESCOLANZA FRA SPIRITO E CARNE, COS’è CHE TRATTIENE L’ANIMA AL CORPO? UNA FORZA MAGNETICA? UNA FORZA DI NATURA ASTRALE-MAGICA? NESSUNO LO SA E QUESTO E’ UN GRANDE MISTERO. PROPRIO QUESTA IGNORANZA CI FA PERCEPIRE COME UN CORPO E CI RENDE IGNARI DELLA VITA DELL’ANIMA, LE CUI ESIGENZE RISPETTO ALL’UOMO CHE LA OSPITA SONO PROFONDAMNENTE DIVERSE. E’ QUESTO IL PUNTO. SE RIUSCISSIMO A CAPIRE LA VERA NATURA DI QUESTO INSANO MATRIMONIO, POTREMMO SCIOGLIERLO, POTREMMO DIVORZIARE. MA NON VI RIUSCIAMO, E RIMANIAMO INEVITABILMENTE LEGATI AD UN CORPO PER EONI. ORA SE LA SOFFERENZA E’ DELL’ANIMA, QUELLO CHE SI CHIEDE ALL’INIZIATO E’ DI LENIRE LA SOFFERENZA DELL’ANIMA ACCOLLANDOSI SACRIFICIO E SOFFERENZA. ALESSANDRA, QUELLO CHE DICI E’ GIUSTO E IO TI RISPONDO: IL GRADO DI SOFFERENZA NON PUOI DECIDERLO TU, MA DIPENDE DAL TUO KARMA E DIPENDE ANCOR PIU DALL’UNITA’ DI TEMPO IN CUI VUOI SMALTIRE QUESTO KARMA. AMMETTIAMO CHE TI MANCHINO 2 KM PER GIUNGERE A CASA. TUA E ‘ LA SCELTA: O LI FAI DI CORSA, E SOFFRI DI PIU, O LI FAI PIU LENTA E SOFFRI DI MENO MA IMPIEGHI PIU TEMPO. E’ OVVIO CHE SE DECIDI DI ACCELERARE IL LAVORO SU TE STESSA, LA SOFFERENZA SI CONCENTRERA’ INEVITABILMENTE. E’ UNA SCELTA. MA COMUNQUE IL TUO MAESTRO INTIMO TI FARA’ ANDARE AD UNA VELOCITA’ TALE DA NON CARICARTI DI UNA SOFFERENZA CHE NON PUOI SOPPORTARE. QUINDI IL DISCORSO NON E’ QUANTO SOFFRIAMO, MA CHE TIPO DI LAVORO VOGLIAMO FARE SU NOI STESSI: PIU INTENSO? MENO INTENSO? E’ UNA NOSTRA SCELTA. TUTTO QUA. MA SEMPRE SOFFRI, PER MILIONI DI KOTIVI. ECCO PERCHE’ DIFFIDO FORTEMENTE DI CHI VA IN GIRO A DIRE “DIFFIDATE DELLA VIA STRETTA E LUNGA”, OSSIA “VOI NON DOVETE SOFFRIRE, GIAMMAI”. QUESTO E’ UN INVITO ALLA DERESPONSABILIZZAZIONE…AD ES: IL VERO LAVORO ALCHEMICO CORRODE IL BAGAGLIO KARMICO PIU IN FRETTA DI QUALSIASI ALTRO LAVORO, ERGO LA SOFFERENZA E’ PIU ELEVATA. RIPETO, E’ UNA SCELTA

SOFFERENZA O NO?ultima modifica: 2010-11-16T15:47:00+01:00da mikeplato
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47 Responses

  1. lestat
    at |

    Grazie. Bellissimo post.

  2. mauriziox
    at |

    idem.

  3. Nico
    at |

    Questo post spiega la “SOFFERENZA VOLONTARIA” di G, I Gurdjieff.

  4. Laura
    at |

    La risalita è un riscatto e ogni riscatto è una perdita compensata…questa è una legge universale… il problema sai qual’è Mike è che su questo piano anche la caduta è una perdita compensata…così le verità si ribaltano ed è impossibile per molti ammettere il contrario…

  5. lestat
    at |

    Da cui in altri termini, la “fascinazione del male”? Laura? Ci sta?

  6. patrizia
    at |

    la prima sofferenza che ho provato ,ero molto giovane ,è stata quella di sentirmi fuori posto che non c’era niente che mi interessava veramente, sapevo di vivere ma non ero padrona del mio destino,volevo capire ,ma non avevo risposte che risuonassero dentro di me,la solitudine interiore è dura, sapevo che dovevo cercare.Sono passati anni prima che approdassi alla gnosi,che scoprissi che siamo vittime asservite agli arconti finchè non avremo costruito nuovamente il corpo di luce e abbattuto il nostro drago, il nostro io..,poi fu tutto più chiaro ma da sempre sono accompagnata da una inquietudine,che mi ricorda che non sono a casa mai, la vita non è mai stata facile ,chi sceglie di provare ad incontrare Melkisedek a lui la gloria,non ha molti amici su questa terra,la trdizione ci dice che la sofferenza è il metro di paragone dei nostri sforzi ,ma dobbiamo distinguere attraverso la conoscenza di noi stessi quando è l’ego che soffre o il nostro se superiore,questa distinzione può essere fatta solo con un’attenta osservazione di noi stessi,in ogni momento con cinismo ma senza sensi di colpa che portano al vittimismo che è retaggio dell’io arcontico tutto parte da lì e lì che avviene la battaglia.Questo salva dalla depressione. L’io influenza il corpo e la mente …..la mente forma la forma mente,finchè non useremo il discernimento e la conoscenza…ciò non avviene senza sofferenza e senza dedizione.un abbraccio fraterno patrizia e i fratelli di torino

  7. mike plato
    at |

    BRAVA PATRIZIA…OTTIME PAROLE E UTILE TESTIMONIANZA….

    QUESTI SOLONI CON I GRADI MILITARI MASSONICI PURTROPPO HANNO INFLUENZA SULLE MENTI DEBOLI. PENSO SOLO A QUALE PREGIUDIZIO, O SAREBBE MEGLIO DIRE “FORMA-PENSIERO” POTENTE POSSA AVER INCULCATO SERI NELLA MENTE DI COLORO CHE ERANO IN CONFERENZA E CHE MAGARI VORREBBERO INIZIARE UN PERCORSO. E’ SCONTATO CHE IL SUO DISCORSO APPARE BELLO A QUELLI DI FUORI, MA COLMO DI PUTREDINE PER CHI SA E CHI HA VISSUTO E VIVE….

    SE QUALCUNO ANDRA’ VICINO A QUELLE PERSONE DICENDO: “SII PRONTO A SOFFRIRE PERCHE SENZA SACRIFICIO NON OTTIENI UNA CIPPA”, PENSATE QUALI PERNACCHI DOVRA SUBIRE DA COSTORO CHE RICORDERANNO PER SEMPRE, PER TUTTA LA VITA, LE PAROLE DI SERI: “SE SI AVVICINA QUALCUNO A VOI PROPONENDOVI LA VIA DELLA SOFFERENZA, MANDATELO A QUEL PAESE…E’ UN MENZOGNERO”…

    E NON E’ QUESTA LA VOCE DI SATANA CHE PARLA ATTRAVERSO I SUOI VOLENTEROSI CARNEFICI?

  8. mike plato
    at |

    NON SI RIPROPONE, CON SERI, QUELLA FAMOSA ARCHETIPALE SEDUZIONE DEL SERPENTE CHE INVITA I NOSTRI PROGENITORI A MANGIARE DELL’ALBERO DELLA CONOSCENZA? OSSIA A SPERIMENTARE LA VIA FACILE, CHE POI SI RIVELA ALLA FINE DI GUSTO AMARISSIMO E TALE DA UCCIDERTI?

    E’ UNA GUERRA SENZA QUARTIERE….

    NON ME NE FREGA NULLA DEI SOLONI…E SE MI GIRANO LE PALLE MI FACCIO UNA SFERZA DI CORDICELLE…E CHI VUOL CAPIRMI MI CAPISCA

  9. Patrizia
    at |

    Carissimo,ho notato in molte persone che ho conosciuto il desiderio di confrontarsi con la loro sofferenza che percepiscono come un tormento interiore slegato tuttavia, dal loro quotidiano , questa sofferenza produce la santa inquietudine, ed è l’unica cosa che smuove le croste ……..non viene riconosciuta come, passami il termine ,una richiesta di aiuto del grande vecchio in noi che vuole uscire dalla tomba della materia e in fondo a noi grida liberami….. col sacrificio del tuo io,l’endura dei catari…. no…. e non può esserlo perchè la maggior parte di loro non conosce l’insegnamento della tradizione Nella nostra attuale società temiamo il dolore e di conseguenza la sofferenza mentale e spirituale,ma noi non potremmo sopravvivere senza il dolore poichè ci preserva ,ci avverte del pericolo ,ci trafiggeremo con ogni oggetto appuntito o ci bruceremo facilmente; non potremo distinguere la realtà.Non si tratta di diventare masochisti ,semplicemente smettere di aver paura perchè se indaghi sulle tue sofferenze e le riconosci per quello che veramente sono ti salvi la vita .Carissimo non sai quanta gente dirotto sul tuo blog ,che è un punto di raccolta di informazioni utili e di spunti di riflessioni immediato, aiuta a comprendere anche le ragioni della sofferenza ,perchè posti la tradizione non le tue opinioni.grazie a presto patrizia e i fratelli di torino

  10. khayel
    at |

    Interessante il riferimento di Patrizia all’endura dei Catari, ma se di sacrificio deve trattarsi…dai Catari attingerei anche altro!
    Che dire del loro totale rifiuto dei beni materiali e di tutte le espressioni della carne?
    Della loro visione dell’atto sessuale e del matrimonio?
    L’unione carnale, suggellata dal matrimonio, oppure no, era vista come responsabile, attraverso la procreazione, di “nuove prigioni” per l’anima.
    Avevano idee molto particolari i Catari…eppure anche una certa consapevolezza di quello che definire il top del piano arcontico.

    Per quanto difficile, anzi difficilissimo da mettere in pratica, uno dei modi per aprirci la porta della non-dipendenza è sottrarsi alla pulsione sessuale, alla ricerca dell’accoppiamento, al culto estetico che eccita l’attrazione dei corpi.

    Dovremmo almeno tentare di farlo, altrimenti non serve lagnarsi del nostro “malessere” o credere fermamente, come anche io credo, che l’unica via sia quella del sacrificio e della sofferenza.

  11. James
    at |

    Mike, seguo da tempo il tuo blog e hai grande talento esoterico. Ho notato però che spesso tendi ad avere atteggiamenti da “Savonarola”, ma ti consiglio di andarci piano perchè dobbiamo sempre tenere presente che quanto affermiamo poi deve essere messo in atto. Prima di andare a dire alla gente come deve comportarsi, prima di metterci a predicare distacco, sacrificio e rinnegamento di sé, dovremmo porci una domanda: noi saremmo in grado di applicare tutto questo nella nostra vita? Certe volte ho l’impressione che la gente parli di gnosticismo con troppa libertà e che non si renda neanche conto di cosa stia dicendo, perchè se sapesse cosa davvero comporta la via gnostica, non abuserebbe di questo termine. Ora non so tu come ti comporti nel privato, ma credo che questo monito possa essere utile a tutti noi per “ricordarci” la nostra misera condizione di poveri pellegrini sulla Via, e che senza il Suo aiuto noi siamo perduti. Quindi, un minimo di umiltà sarebbe di rigore.
    Saluti

  12. patrizia
    at |

    Certamente i catari ,i perfetti ,avevano regole precise erano vegetariani e vedevano l’unione sessuale come hai postato, Khayel, ma il processo di riconoscimento del se superiore è sicuramente più interessante ,il primo sistema di imprigionamento è l’impossibilità dell’anima di ricordarsi da dove viene, quando sopraggiunge la reminiscenza ,che provoca sempre scompensi e sofferenze,siamo programmati a dirottarla mentalmente attribuendo a quel disagio altre cause,per questo la tradizione ci ricorda che devi essere come un assetato verso la conoscenza, devi desiderare, allora comincerai a sentire come qualcosa o qualcuno che dentro di te cerca di comunicare, quando Mike dice che è una perdita di tempo seguire dottrine o gruppi o peggio sedicenti maestri ricorda che senza questo riconoscimento non possiamo avanzare .Prendere in cosiderazione astinenze e altre forme di disciplina senza questo passaggio è rischioso e ci si può bruciare ,per questo un tempo c’erano dei gradi di iniziazione che dovevi percorrere ,non erano vuoti riti ma livelli interiori da sbloccare.Occorre sentirsi nel deserto e riconoscerlo per quello che è allore desideri veramente tornare dal Padre Misericordioso,a lui ogni gloria,tutto il resto è vanità .un abbraccio fraterno patrizia

  13. Chiara Rovigatti
    at |

    “Prendere in considerazione astinenze e altre forme di disciplina senza questo passaggio è rischioso e ci si può bruciare …”
    Cara Patrizia mi appare quanto meno strano che tu asserisca che le astinenze (di qualsiasi tipo siano) siano rischiose senza il passaggio del riconoscimento da parte dell’anima di ciò che era prima dell’obnubilamento della materia, in quanto i due processi sono palesemente interdipendenti. Prima si avverte un certo qual malessere di non sentirsi a “casa” e poi ci si rende conto che, per ricordare ciò che si è, bisogna togliere tutti i gusci profani fra i quali, il più potente è proprio il giogo sessuale perché va a toccare il nostro male inteso senso di onnipotenza e immortalità. Il paradigma per essere valido deve contenere entrambi gli aspetti: non si può tenere il piede in due scarpe. A tal fine, ti ricordo che proprio Mike non ha mai cessato di chiarire (anche spesso con veemenza) questo fatto, e prova ne sono gli innumerevoli suoi contributi su questo blog. Summa di tutti è il suo PRINCIPI SPIRITUALI NELLA BIBBIA (del 27/03/2010) di cui mi permetto di suggerire vivamente la rilettura e che, senza alcun fraintendimento, è “astinenza” in ogni suo articolo.
    Con affetto, Chiara

  14. Patrizia
    at |

    Per usare un termine rosicruciano, devi riconoscere l’altro in te ,tu devi diminuire lui deve crescere, senza questo riconoscimento interiore ,è rischioso intraprendere il distacco dalla materia o astinenza o disciplina, non ho detto che non è necessario ,è fondamentale ma senza il giusto discernimento mi permetto di dire che è insidioso .Arrivi a trascendere la materia tutti giorni con l’osservazione di te non abbassando la quardia non alimentando io ,e togli i vizi e le abitudini e purifichi anche il corpo e arrivi a non mangiare carne ad astenerti ,an lasci spazio all’altro, sono trent’anni ormai che con fede incrollabile cammino all’ombra degli insegnamenti e confido in Melchisedek.abbracci fraterni patrizia

  15. Patrizia
    at |

    Per usare un termine rosicruciano, devi riconoscere l’altro in te ,tu devi diminuire lui deve crescere, senza questo riconoscimento interiore ,è rischioso intraprendere il distacco dalla materia o astinenza o disciplina, non ho detto che non è necessario ,è fondamentale ma senza il giusto discernimento mi permetto di dire che è insidioso .Arrivi a trascendere la materia tutti giorni con l’osservazione di te non abbassando la quardia non alimentando io ,e togli i vizi e le abitudini e purifichi anche il corpo e arrivi a non mangiare carne ad astenerti ,an lasci spazio all’altro, sono trent’anni ormai che con fede incrollabile cammino all’ombra degli insegnamenti e confido in Melchisedek.abbracci fraterni patrizia

  16. Chiara Rovigatti
    at |

    Tutto bello ed esaltante. Ma non ho ancora visto porre la dovuta insistenza su un punto per me basilare: alla predica deve sempre seguire la pratica. Siamo esseri umani e, in quanto tali, siamo soggetti a ripensamenti e a cadute, ma un minimo di coerenza è richiesta a chi si espone pubblicamente e indica ad altri la linea di comportamento da seguire. Può darsi che dal di fuori si possa equivocare, può succedere ma, appunto per questo e in nome di una coerenza e pulizia interiori, si devono delle spiegazioni per comportamenti che possono sembrare non più in linea agli occhi esterni. Se la confusione si ingenera ne può soffrire proprio il più debole, quello che si sta affacciando da poco alla realtà interiore. Il dubbio può fare danni immensi. Chiarezza viene richiesta il che non significa giudizio. Che il Padre protegga tutti noi!
    Chiara

  17. khayel
    at |

    Sono assolutamente d’accordo con Chiara.

    A tal proposito ricordo, oltre a quello da lei menzionato, un altro post, proprio nello stesso periodo (19-03-2010), dal titolo IL SESSO SECONDO GLI OPHITI, dove era chiaramente espresso che (cito quasi testualmente) l’unione sessuale tra gli umani esclude l’unione mistica e che tutto ciò che contrasta e cospira contro la nostra natura divina è iniquo in senso spirituale. In più veniva fatto notare che la nostra natura divina e androgina non ha bisogno dell’unione con un essere separato, ma dell’unione con se stessa, quindi con Dio.

    Aggiungerei che la consapevolezza di se stessi è l’inizio e anche la dimensione totale, ma certo non la attueremo con l’appagamento dei desideri transitori.

    Di fuori da noi non troveremo nulla.

    E’ solo diminuendo il turbamento prodotto dai sensi, eliminando l’incidenza delle cognizioni mondane che potremo aumentare la percettività.
    E’ necessario pulire lo specchio incrostato al fine di poter vedere veramente se stessi e quindi Dio.

    PER FARLO DOBBIAMO ANCHE TRADURRE LA TEORIA IN PRATICA…dunque sforzo (jihad), solitudine e astinenza.

    Che il Padre ci dia la pazienza, la perseveranza, la forza e la sapienza per avere successo nella Via.

  18. lestat
    at |

    Finchè percepiamo il mondo dualistico, vi ci dobbiamo conformare come “uomini di buona volontà”, tanto per il momento abbiamo tutti bisogno, penso, di mangiare, bere, vestirci. Lo stesso vale anche per altri bisogni, sottili e non. L’importante è l’equilibrio: i vizi capitali sono eccessi, non divieti nel merito. Intanto continuare a sentirsi stranieri in terra straniera, come dice Patrizia, senza cedere completamente al mondo. La “direzione d’efficacia”, le pratiche, amplieranno la coscienza, determinando al momento giusto cambiamenti spontanei, non forzati.

  19. James
    at |

    Scusa, Lestat, che significa sentirsi stranieri in terra straniera e allo stesso tempo sentire il bisogno di cedere alle pulsioni istintuali? Se ci si sente estranei in questo tipo di realtà allora bisogna dare prova di distacco da tutto. Se non siamo ancora in grado di staccarci dal mondo, facciamocene una ragione e viviamo la nostra vita, lasciando fare le prediche a chi dimostra più coerenza di noi.
    Ragazzi, qui non si sta forzando la gente a cambiare, ognuno è libero di fare ciò che vuole in privato, chiedo solo un minimo di coerenza. Il discorso è semplice. Se vogliamo farci portabandiera della Tradizione e metterci a predicare alle masse, dobbiamo chiederci se noi poi siamo in grado di applicare quanto affermiamo. E’ comprensibile che si senta ancora la necessità di cedere ai piaceri terreni, ma in tal caso bisogna avere quell’onestà intellettuale di saper ammettere le nostre debolezze.
    Non posso andare vicino a una persona a dirle come deve comportarsi se non sono in grado di mettere in atto quanto affermo.

  20. Patrizia
    at |

    Ringrazio Lestat,per aver compreso perfettamente cosa intendevo esprimere ,parlo per esperienza vissuta in tanti anni, e ho visto fratelli sulla via cadere ,per aver forzato se stessi ,seguire la via dell’annientamento dell’io è un impegno costante e deve essere sentito come una necessità indissolubile da noi stessi ,sentire l’altro in noi che ci guida, stranieri al mondo ma di questo mondo ,per ovvie ragioni hai da vivere ma è nel quotidiano che ti sfiancano è lì che devi reggere ,come fai a sacrificare te stesso se non senti dentro che è l’unica cosa da fare .Il tema dibattuto è la sofferenza ,l’io ci incatena in subdoli meccanismi che ti spingono ad accettare la realtà senza che tu ti accorga di nulla ,un framassone indaga continuamente per scoprire questi meccanismi anche e soprattutto le pulsioni emotive ,le emozioni sono una fregatura sempre creano aspettative e desideri.Il sesso ,argomento che sembra appassionare ,perche visto come scoglio difficile da superare in quanto fa parte delle pulsioni primarie o come nemico ,in questo caso gli insegnamenti del Tao Te Ching per me sono stati illuminanti..cito :impiegando la forza,gli esseri invecchiano,così facendo si oppongono al Tao….la semplicità senza nome li renderebbe senza desideri ….discernimento e oro potabile e si va avanti e la preghiera aiuta :umilmente tutti i giorni cerco di rendermi più accettabile a Melchisedek sempre benedetto . un abbraccio fraterno patrizia

  21. Chiara Rovigatti
    at |

    E’ davvero molto curioso quello che sta succedendo in questo blog: dal particolare si è scivolato una volta di più sul generale, come se l’impatto diretto da me sostenuto non sia stato colto (per incomprensione cosciente o incosciente). Credo che non si sia voluto capire che io non ho fatto una disquisizione da salotto o da social network (come si usa oggi), bensì una richiesta di chiarificazione ben circostanziata e personale e, guarda caso, la persona a cui era diretta non mi/ci ha ancora risposto. Mi spiace dirlo, ma credo di star scoprendo che il re… è nudo. Ne provo dolore e infinito rammarico: che peccato che le cose abbiano preso questa piega. Comunque spero ancora che mi si faccia comprendere il perché.
    Chiara

  22. emanuele
    at |

    @ Chiara,
    vediamo se ho capito bene: la tua richiesta di chiarificazione ben circostanziata, è forse rivolta al gestore di questo blog’? Lo dico perchè, almeno , io l’ho intesa in questa maniera e credo che la tua non sia una richiesta di poco conto.

  23. mirvena
    at |

    Chiara… non affrettare il giudizio… Il giardiniere di questo giardino meraviglioso ha fatto molto per tutti… tutti coloro che volevano ascoltarlo…. forse è in un momento di riflessione e si rammarica di ripetere molte volte gli stessi concetti…. tutti noi abbiamo molte domande e vorremmo risposte… ma forse se i fondamentali li abbiamo avuti -sta a noi comprenderli- le risposte dobbiamo cercarle da soli. Senza nasconderci, con uno sguardo onesto su noi stessi e la vita … e la Vita….
    sei sulla ‘via’ da tempo, lo si capisce da come scrivi…. cerca in te… te lo dico per esperienza personale….so che si vorrebbero risposte e risposte personali…. ma intanto guarda in te stessa … vedrai che il giardiniere tornerà a risponderti …

  24. antispecista
    at |

    qui come dissi temp’addietro non s’ottengono risposte logiche . qui dalla logica si rifugge per arrampicarsi su cumuli di fresco letame e cosi perennemente scivolando alla fetida arrampicata sarà per disperazione o per un inaspettato spazio ( altrimenti piu facilmente definibile stazzo in onore al bloggheri facilmente identificabili come comunissimo abitanti di tale area ) s’accampano malgiustificati : poteri , conoscenze , misteri per adepti , melchisedecchi , melchiorri senza ne gaspari ne baldassarri , qui il birraio fà la birra senza luppolo e sostiene che è tradizionalmente preferibire sopratutto se presa calda dalla sorgente umana , qui antiche tradizioni , arconti , arconauti , ed ancora , vampiri , kabala , salmi ebraici e se possibile etruschi e vedici ecc…al tutto consigliai un pò di condimento a siffatto minestronaccio che c’ho da ridere daccordo ma devo badare acche non mi si pianti tutto sullo stomaco …ciò nonostante di tanto in tanto mi diletto a ricordare , qualora ce ne fosse dabbisogno , che qui è come alle giostre di primo 900 dove c’era il mangiatore di fuoco la donna baffuta il saltimbanco ed il nano , perchè allora era di prassi cercare di divertirsi con tale genere di buontemponi , oggi nel 2010 ci si diverte leggendo stà monnezza l’importante è ricordarsi che monnezza è e monnezza rimane .

  25. Chiara Rovigatti
    at |

    Mirvena, Mirvena l’ho già detto 2 post fa: la richiesta è per avere chiarezza e NON E’ ASSOLUTAMENTE UN GIUDIZIO. Domandare è lecito anche se si fa introspezione (anzi soprattutto quando si fa introspezione) e rispondere è quanto meno cortesia. In un lavoro interiore i pezzi del puzzle devono sempre incastrarsi a vicenda altrimenti significa che appartengono a puzzle differenti… La scienza dello Spirito, proprio perché in quanto tale, è pura matematica. E non lo dico io che sono poca cosa, bensì tutti i grandi che si sono battuti perché essa sopravvivesse. E’ da tempo che viene usato in questo blog il termine “Fratello” che ha un significato non solo linguistico. Un Fratello è chiamato ad aiutare e a comprendere, ma anche fare in modo di non ingenerare dubbio e confusione. Il motto è ordo ab chao e non chao a ordo cara Mirvena. Personalmente ho le spalle grosse e, in fondo, da esperienze simili sono passata più di una volta; mi metto però nei panni di un “neofita” che non è sicuramente così temprato come noi e verso il quale si deve avere quella cura affinchè non equivochi. La mia è una voce in difesa di costoro.
    Chiara

  26. mike plato
    at |

    CHIARA CARISSIMA, TU SAI QUANTO TI STIMO E TI VOGLIO BENE….

    TI RINGRAZIO PER QUEL “IL RE E’ NUDO”. MAGARI LO FOSSI, PURTROPPO AL NUDO INTEGRALE MI MANCA ANCORA, E LA STRADA E’ ANCORA LUNGA PER SPOGLIARSI DEGLI ABITI TERRENI…

    IO NON SONO QUI 24 ORE SU 24. SONO IMPEGNATO ANCHE SU FB, E IL LIBRO SU MELKIZEDEK MI IMPEGNA ALQUANTO.

    NESSUNO QUI E’ UN CRISTO, TANTOMENO IO. VI SONO PRINCIPI INELUDIBILI CUI TENDERE, E IO VI TENDO. VI POSSONO ESSRE CADUTE, QUI E LI’, MA VI TENDO, E QUEI PRINCIPI RIMANGONO PER ME LO “STANDARD IDEALE”….

    NON COMPRENDO QUESTO ASTIO. HO DATO DUE ANNI DELLA MIA VITA PER QUESTO BLOG. HO LAVORATO INTERI FINE SETTIMANA PER SCANSIONARE MATERIALE DI PRIMISSIMO ORDINE E POSTARLO NEL BLOG. QUELLO CHE LEGGETE IN 15 MINUTI, IMPIEGO 2 GIORNI PER LAVORARLO E POSTARLO.

    SONO ANCORA UMANO COME LO SIETE TERRBILMENTE ANCHE VOI….

    SIETE LIBERISSIMI DI SPEDIRMI A QUEL PAESE…MA SE MI DOVETE SINDACARE SULLA MIA VITA PRIVATA, BEH…IO NON VENGO A METTERE IL NASO NELLA VOSTRA…

    E’ DA TEMPO CHE UNA PERSONA STA CERCANDO DI FARMI PASSARE PER UN INCOERENTE SOL PERCHE’ LE HO CHIESTO PRIMA GENTILMENTE E POI CON LA FORZA DI FARSI DA PARTE. LA MIA COMPAGNA E’ UNA PERSONA FANTASTICA, MOTIVATISSIMA, CONSCIA CHE STA INIZIANDO AD ATTRAVERSARE UN SENTIERO DIFFCILE E IRTO DI PERICOLI E RINUNCIE. SE STAVO AL 5° PIANO, ORA SONO SCESO AL 1° PER ANDARLA E PRENDERE E PORTARE SU. COME GESTIREMO LA NOSTRA VITA PRIVATA SONO SOLO AFFARI TRA NOI E LO SPIRITO DIVINO.

    COME HO DETTO, IN QUEI PRINCIPI DI OUREZZA SONO IL PRIMO A CREDERE E A TENDERE. ERGO VORREI CAPIRE COS’è QUESTA SORTA DI PROTESTA SE NON AMMUTINAMNTO IN ATTO. CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA, SE MI SI ACCUSA DI UN QUALCHE PECCATO.

    MAGARI FRA NON MOLTO MI FARETE PASSARE PER UN FALSO MAESTRO, E SAREBBE UN ASSURDO GIACCHE’ NON SONO NE’ FALSO NE’ MAESTRO, MA UN ‘ANIMA SULLA VIA DEL PERFEZIONAMENTO….

    CHIARA…HAI LETTO BENE? VIA DI PERFEZIONAMENTO….E QUESTO NON SIGNIFICA CHE SONO L’UOMO PERFETTO. MAGARI IN QUESTO MOMENTO LO FOSSI. MA PERFETTI SONO GLI IDEALI CUI TENDERE CON TUTTE LE FORZE, TRA CADUTE E RISALITE…

    CHIARA..TI FACCIO PRESENTE CHE PERSINO L’UOMO PERFETTO, 2000 ANNI FA, EBBE UNA CADUTA TERRIBILE SUL GETSEMANI, QUANDO ERA SUL PUNTO DI NON VOLER ANDARE FINO IN FONDO. NOI SIAMO DIVINI, MA AL CONTEMPO UMANI. TI RICORDO, CHIARA, CIO’ CHE DICE PAOLO AL RIGUARDO DEL CRISTO:
    “CRISTO OFFRI’ PREGHIERE E SUPPLICHE CON FORTI GRIDA E LACRIME A COLUI CHE POTEVA LIBERARLO DA MORTE E FU ESAUDITO PER LA SUA PIETA. PUR ESSENDO FIGLIO, IMPARO’ L’OBBEDIENZA DALLE COSE CHE PATI’ E RESO PERFETTO DIVENNE CAUSA DI SALVEZZA ETERNA” (EBREI 5:7)…

    COSA SIGNIFICA CIO? SIGNIFICA CHE PERSINO LUI EBBE MOLTE CADUTE, DISOBBEDI’ A PIU RIPRESE, MA AVEVA BEN IN MENTE COSA DOVEVA FARE. IL PADRE IN LUI LO CORRESSE CON L’ESPERIENZA DI VITA, E LO SOTTOMISE, COME UN UOMO FA CON UN CAVALLO IMBIZZARRITO.

    QUI NESSUNO E’ PERFETTO, MA ALCUNI DI NOI SONO SU QUELLA VIA….

    VORRESTE DIRE CHE SONO COME QUELLI CHE DICONO “ARMIAMOCI E PARTITE”? O CHE “PREDICA BENE E RAZZOLA MALE”?

    SIETE LIBERI DI LEGGERE QUEL CHE SCRIVO O DI CONSIDERARMI UN IMPOSTORE. FRANCAMENMTE, ORMAI, NON MI FREGA PIU DI NULLA

  27. patrizia
    at |

    Chiara non mi capita quasi mai di intervenire….questa volta…. come molte altre volte Plato ha messo il dito in una piaga :sofferenza usata come deterrente ,se soffri nell’intraprendere la via spirituale sei in errore,è pericoloso.Tali affermazioni sono il batterio della pestilenza per un cercatore.E’ come se si dicesse al malato di non curarsi perchè la medicina gli farà male.In cosa abbiamo equivocato? Ricapitoliamo…mi sembra chiaro che non possiamo parlare troppo personalmente delle nostre esperienze o sarebbe dispersivo,cerchiamo di mediare tra il vissuto di ognuno di noi e gli insegnamenti della tradizione.Siamo tutti d’accordo che la via è stretta e richiede forza e si arriva ad essa quasi sempre attraverso la sofferenza,non andiamo oltre già l’abbiamo detto,sappiamo che necessita il distacco dall’io e dalla materia ,e qui mi sembra che abbiamo avuto problemi quando mi sono permessa di dire che ciò deve avvenire gradualmente e in sintonia con la voce interioriore, se l’io tace si udrà.Sappiamo che molti ordini religiosi praticano astinenze ,digiuni e altro ,vedi chiesa cattolica per esempio ,ma sappiamo che senza comprendere realmente le ragioni di tali pratiche non otteniamo la diminuzione dell’io ,anzi creiamo un nuovo tranello per l’anima,quindi discernimento e conoscenza che deve divenire un possesso del sangue ,osservazione a tutti i livelli.Infine dipendiamo dalla grazia.Credo che su queste basi tutti conveniamo.Fratello…..sento fratelli molte persone pur sapendo delle nostre debolezze e imperfezioni,ci si confronta .Quando ho conosciuto Mike ho sentito un fratello risuonava dentro di me non è spiegabile, fratelli senza sesso senza presunzione,accumunati dalla via e da Melchisedek a lui tutto dobbiamo soprattutto il nostro risveglio. Abbraccio fraterno patrizia

  28. Chiara Rovigatti
    at |

    Caro Mike prendo atto della tua risposta e mi spiace notare che non hai compreso lo spirito dei miei post. Lungi da me polemiche, accuse e tantomeno astio che mi sembra un termine davvero improprio in questo contesto, ma ti conosco come persona intelligente e, proprio in virtù della stima reciproca, mi auguro che le mie parole, ad una considerazione più attenta e serena, non restino fraintese.
    Ogni bene a te e al tuo percorso interiore.
    Chiara

  29. Comprare Online
    at |

    Bella foto e gran bel blog.
    Complimenti e continua a cosi!!!!!!!!

  30. mike plato
    at |

    CHIARA…COME TI HO SEMPRE DETTO “TI SENTO COME UN FRATELLO”…

    TUTTAVIA TU HAI DETTO CHE “IL RE E’ NUDO”, COME AD INDICARE CHE ORMAI SONO USCITI GLI SCHELETRI DALL’ARMADIO.

    CONTINUO A RINGRAZIARE PEGASO PER QUESTO SUO IRRITANTE ATTEGGIAMENTO E PER IL FIO DI AVER VOLUTO FAR CONOSCERE AL MONDO COME SI E’ SENTITA TUTRLUPINATA DAL SOTTOSCRITTO, LADDOVE IL PROBLEMA ERA TUTT’ALTRO. SE PEGASO AVESSE AGITO DA PERSONA NON TANTO INIZIATA MA MATURA, QUESTO CAOS NON SAREBBE ACCADUTO…

    PEGASO…MA TE L’HANNO INSEGNATO CHE SE I PANNI LI RITIENI SPORCHI…SI LAVANO IN FAMIGLIA? O IN MOLDAVIA SIETE PIU ABITUATI DI NOI ITALIANI A FARE GOSSIP?

    RIPRENDIAMO A TRATTARE TEMI BEN PIU’ ELEVATI…BASTA CON QUESTE MISERIE UMANE

  31. patrizia
    at |

    Chiedo scusa a Mike per non essermi accorta che il desiderio di Chiara di proteggere i neofiti non si basava su principi di onesta intellettuale e filosofica ,ma mirava a destabilizzare questo blog tirando in causa cose personali ,ieri sera coi fratelli si parlava e ho domandato cosa ne pensavano di questa discussione e soprattutto di questa insistenza sul sesso e l’astinenza ora conveniamo che si trattava di provocazione. Chiara complimenti per i tuoi alti principi. Un fraterno abbraccio dai fratelli di torino che ti aspettano patrizia.

  32. Chiara Rovigatti
    at |

    A questo punto no comment su tutta la linea. E un grazie particolare a Patrizia che sembra conoscermi così bene, ne farò sinceramente tesoro. Tolgo il disturbo. Definitivamente.
    Chiara

  33. mike plato
    at |

    PATRIZIA…CHIARA LA CONOSCO ED E’ AL DI LA’ DI OGNI SOSPETTO. E’ UNA SORELLA…IL SUO INTENTO NON ERA DESTABILIZZARE IL BLOG. HO LA NETTA SENSAZIONE CHE ABBIA MALINTERPRETATO CERTI EVENTI, E PROBABILMENTE NON NUTRE IN ME LA STESSA FIDUCIA CHE NUTRIVA FINO A QUALCHE TEMPO FA

    PIUTTOSTO CHIEDO UFFICIALMENTE A CHIARA DI FARE-mi si perdoni- CHIAREZZA. CHIARA CARISSIMA, MI DEVI DIRE PERCHE’ HAI SCRITTO CHE “IL RE E’ NUDO”. A COSA TI RIFERIVI?….

    CHIEDO A TUTTI DI USARE EQUILIBRIO. CHIARA, PATRIZIA, IL SOTTOSCRITTO E ALTRI SONO ANIME DI UNA CERTA CARATURA CERCHIAMO DI NON SBRANARCI A VICENDA. I NEMICI SONO BEN ALTRI.

    TUTTAVIA, CHIARA, FRATELLO MIO, MI DEVI DELLE SPIEGAZIONI. E QUELLE SPIEGAZIONI LE MERITO. QUINDI FATTI FORZA E SPIEGAMI. FUGHERO’ OGNI TUO DUBBIO; LADDOVE POSSIBILE

  34. mike plato
    at |

    NOI TUTTI ABBIAMO BISOGNO DI TE…CHIARA….

    E PER ME E’ UN ONORE AVERTI QUI…LO SAI MOLTO BENE

  35. antispecista
    at |

    poffarbacco , suvvia ! voi onest’uomini , m’affondate nello specifico tralasciando l’immagginifico ? eccheccazzo ! ops m’he scappato , nell’ordo mefistefilico m’incappaste ? o che caste ! ops m’he sfuggito ! a voi saltimbanchi di magnifica inetitudine v’è chiaro chè l’essere necessita l’essere ? oppure tra corbezzoli e frinzillaccheri v’addolcite di stracazzi ?….

  36. lestat
    at |

    Chiara, dove vai? Sei una “storica” del blog. Scusa se mi permetto, ma considera un atteggiamento più morbido…questo blog, unico, è una palestra animica: si parla, ci si confronta, e via. Ti prego rimani.

  37. patrizia
    at |

    Bene allora mi perdoni anche Chiara ,e mi unisco a loro per chiederti di rimanere con noi ,chiara se Mike ,Lestat ti considerano un fratello allora mi fido di loro e ti rinnovo le mie scuse dicendoti che spesso ho visto infangare Mike ,se devi chiarirti con un fratello bene ,è vero i nemici sono altrove un fraterno abbraccio .patrizia e i fratelli di torino

  38. lestat
    at |

    Mi viene in mente un passo della fantastica prefazione di Elemire Zolla al “Signore degli Anelli”. In sostanza, cito indirettamente, il Male si manifesta nella sua eclatanza, proprio nello straniamento che invade coloro che maggiormente vogliono combatterlo…….

  39. Chiara Rovigatti
    at |

    Mio caro Mike, tu mi chiedi di darti spiegazioni e, in certo qual modo, mi ribalti la questione perché (pensavo fosse chiaro) le mie motivazioni erano insite nella mia richiesta di spiegazioni a te… Tantè, premetto che, chi indica e decide di seguire la via stretta della rinuncia al mondo, non ha diritto a una vita privata perché questa diventa giocoforza lo specchio delle regole che sostiene pubblicamente. Diventa l’esempio vivente, Mike, l’esempio da seguire, l’archetipo al quale conformarsi. E, se avviene che l’esterno per qualsiasi ragione sembri non conformarsi più con l’interno, la confusione che ne esce è tanto più dannosa per chi non è preparato e si affaccia da poco a tale pensiero. Non si tratta di essere implacabili giudici farisei quando si cerca di far notare questa discrepanza, ma di avvertire che urge una chiarificazione affinchè ciò che appare e sembra non infici l’originale disegno propugnato: vale a dire quelle regole che si sono veementemente così sostenute (e si continuano a sostenere). Dal pubblico si reclama il diritto al privato? Ognuno può decidere benissimo cosa fare della propria vita, ma deve anche tenere presente che questo saltare dall’uno all’altro (dal pubblico al privato), se non adeguatamente sostenuto da valide argomentazioni, porta inevitabilmente ad una richiesta di chiarezza. Tutto qui: il mio è ovviamente un punto di vista manicheo (e quindi estremo, forse), ma è la regola alla quale tento di conformarmi, e maggiormente consona al mio modo di essere interiore.
    Non c’è da perdonare né da scusare nessuno: né io te (chi sono io per farlo?), né tu me: mi auguro che sia chiaro questo punto fondamentale. Per riassumere, Mike, sei ovviamente libero di portare avanti il tuo percorso come meglio ritieni (ci mancherebbe altro), ma fermati ogni tanto a considerare se l’esempio che sei e dai (che ti piaccia o no sei diventato un esempio) possa confondere chi è fanciullo sulla Via. Questo succede a chiunque si esponga, e va tenuto in debita considerazione.
    Ho postato presto questa mattina dopo una notte di travaglio intenso, avendo preferito frapporre del tempo prima di risponderti. Mi sono messa nelle mani del Padre e l’ho pregato di guidarmi. Spero di aver spiegato esaurientemente la questione che mi ha spinto a dare il via a tutto quanto, e mi auguro che non susciti quei tristi (e immeritati) commenti viscerali della prima ora. Scelgo di ritirarmi nelle retrovie pur continuando a seguire il blog, perché questa è la strada che ho scelto di seguire essendo la mia, ma preferisco servirmi d’ora in poi di altre modalità di espressione. Ora chiudo perché ahimè i lavori domestici si devono pur fare…
    Un affettuoso triplice abbraccio a tutti, e uno speciale a te, Mike, che hai fatto da battistrada alla mia più recente ricerca.
    Chiara

  40. mirvena
    at |

    carissima Chiara.. le tue parole sono molto chiare… e lo erano a dir il vero dall’inizio… ma siamo tutti ancora molto umani…. e le risposte, spesso ancora troppo ‘viscerali’ e non mediate da profonda riflessione e spesso mancanti di quel vero spirito fraterno che tutto dovrebbe permeare, lo rispecchiano spesso…
    i tuoi contributi sono sempre interessanti, per cui , se puoi, ogni tanto almeno mantieni il contatto con chi ancora arranca all’ingresso di questa impervia via…
    per il resto, vi prego fratelli, torniamo a rivolgere la nostra attenzione ai temi fondamentali…. e speriamo che ognuno di noi abbia la Forza di giudicare onestamente la propria scelta privata…

  41. Hermann
    at |

    Conosco bene Giancarlo Seri, ero massone del rito Memphis e Misraim e portavo alti “gradi militari massonici” sia nell’Ordine che nel Rito: mi sono assonnato perché, a mio avviso, c’era più “puzza di zolfo” che di “incenso”. Seri non crede nella metempsicosi, la considera roba da new age (… io invece ci credo) : ecco dunque la ragione della sua affermazione. Durante la mia iniziazione al Rito gli diedi una risposta che credo ancora si ricordi. Alla domanda : perché sei in questo mondo? La mia risposta fu “per relizzare la volontà superiore del Grande Architetto dell’Universo”! Sembra tutto facile, possiamo coinvolgerci intellettualmente leggendo libri sulle Piramidi, sul faraone Akenaton, su Mosé, sulla Gnosi, i Templari, le Cattedrali Gotiche, i Rosacroce. C’é però una regoletta cui non si trova risposta:” Dio si manifesta in molti modi : il male può essere la premessa del bene ed il bene la premessa del male” ! Già … e allora quale é la Giustizia del bene, la Verità del bene , la Libertà del bene, l’Io del bene, il pluralismo del bene, il partito del bene, i soldi onesti… e chi più ne ha più ne metta! Se fossi un relativista, ci sguazzerei in questa tematica (… come fanno molti massoni), ma non lo sono. La risposta classica é : dobbiamo trovarne la ragione in noi stessi, ma non può essere così se “il bene é la premessa del male ed il male é la premessa del bene” ! Quindi ? Quindi l’unica risposta possibile é : vivi il tuo Karma con il suo carico di sofferenza e di soddisfazione (… ho del Karma una visione “contabile a partita doppia”, ossia é un “dare e avere” , con un “saldo” finale in funzione della prossima reincarnazione). Cerca di parlare, se ti può capitare, con qualcuno che “vede” e cerca di “discernere” se abbia una visione in “bianco” oppure in “nero”… in attesa di poter vedere da solo!

    P.S. : sono entrato solo oggi a visitare il tuo blog. Lo trovo molto interessante !

  42. puzzle bubble
    at |

    ottimo post

  43. lestat
    at |

    Io credo invece che siamo “qui” per recuperare Noi stessi, e cmq noi non sappiamo chi siamo, abbiamo solo un’opinione di ciò. Il nostro Io, è il riflesso di una candela su di uno specchio: rotto quello, niente Io. Quindi, niente “reincarnazione”; in ogni caso, non ne saremmo consapevoli, dato appunto che non ci conosciamo. La metempsicosi, oltre alla metemsomatosi, in senso platonico, è invece consequenziale (purchè presa nella sua vera accezione), poichè tutto si disfa e viene riciclato. La Natura ha sempre praticato la raccolta differenziata…

  44. Hermann
    at |

    Lestat, sono daccordo con te sul “riciclo”, anche quello dell’anima (Steiner insegna…). Solo con la reincarnazione si spiega nell’esistenza umana il mistero del bene e il male, come quello della sofferenza. Non intendo dilungarmi sulle prove anche scientifiche della reincarnazione, dico solo che rifiutarla significa crogiolarsi in esercizi intellettuali che possono portare all’ arricchimento dell’ Io, ad una migliore comprensione dei rapporti umani e del mondo sia materiale che spirituale, ma che cadono inevitabilmente nel relativismo. E’ su questo meccanismo che il “male” può contare per potersi realizzare. Ecco perché gli esercizi intellettuali della Massoneria, come quelli della Chiesa Cattolica ed altri ancora, devono a mio avviso essere “superati” per poter progredire, ma “non rifiutati” in quanto si tratta parti costitutive della nostra cultura.

  45. mike plato
    at |

    SONO D’ACCORDO CON HERMANN…SONO SCALINI…

    VEDERE MIO POST SU LAURENCE GARDNER PER CAPIRE IL SENSO DELLO “SCALINO” O “MAKAM-STAZIONE” PER USARE UNA TIPICA TERMINOLOGIA SUFICA

  46. mike plato
    at |

    Alessandra Ricci mi ha riferito di non riuscire a postare un suo commento. Mi ha scritto su FB e ora lo riporto a suo nome:

    “Complimenti a tutti per i vostri contributi, è stato molto interessante seguire il filo del dibattito… per chi, come me, è intento ad approfondire gli aspetti di questo percorso, ogni intervento è prezioso e di grande aiuto. Grazie a tutti voi e, con questo blog, all’impegno straordinario di Mike!”

  47. pegaso
    at |

    ciao, Mike…. :)))

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