SIAMO TUTTI ZOMBIE PRIMA DI ENTRARE NEL MONDO SUPERIORE

Domande sul riconoscimento del male e lo studio della Kabbalah:

Domanda: cosa dobbiamo fare dopo essere giunti al riconoscimento del male?

La risposta di Rav Laitman: se avessi riconosciuto il male dentro di te, lo odieresti così tanto che indirizzerestii tutte le tue energie per sradicarlo fuori da te. Questo è ciò che devi fare. Comunque, mi chiedi cosa dovrai fare perché non lo hai ancora raggiunto e sei ancora in grado di vivere con esso.

Domanda: cosa devo fare se insieme al mio grande desiderio per la spiritualità, ho paura di perdere quelle poche cose che ho ancora in questa vita?

La risposta di Rav Laitman: se pensi ancora che c’è qualcosa di buono nello stato presente, significa che non hai ancora raggiunto il riconoscimento del male.

Domanda: capisco che tutti dobbiamo unirci in un’unica aspirazione per il Creatore. Ma come si evita di diventare uno zombie?

La risposta di Rav Laitman: devi studiare il materiale e le istruzioni scritte dai Kabbalisti. Segui loro, evoca l’influenza della Luce Superiore su di te –ed Essa ti cambierà nel modo necessario. La Luce agisce rivelando e occultando sé stessa. Questo è il modo in cui sviluppa una persona, rendendola libera. Come risultato, lo rende Umano –compreso dell’intero desiderio creato e di tutto il suo riempimento. La Luce è chiamata la Luce di Hochma –la Luce della saggezza. Gli zombie sono le persone senza desiderio libero –coloro che sono in questo mondo, prima di entrare nei Mondi Superiori. Coloro che hanno solo un’egoistica natura di ricezione. 

Domanda: è possibile che dall’Alto venga impedito ad una persona lo studio della Scienza della Kabbalah perché non è ancora tempo di raggiungere la correzione completa, nonostante gli sforzi e il desiderio di studiare?

La risposta di Rav Laitman: non ci sono restrizioni dall’Alto per nessuno! Tu vedi in modo errato gli ostacoli intesi per lo sviluppo del tuo desiderio, come fossero restrizioni. L’occultamento, l’occultamento parziale e il “flirt” del Creatore con una persona, sono necessari allo sviluppo delle sue aspirazioni verso l’obiettivo.

SIAMO TUTTI ZOMBIE PRIMA DI ENTRARE NEL MONDO SUPERIOREultima modifica: 2011-05-19T13:22:00+02:00da mikeplato
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9 Responses

  1. Trisixnine
    at |

    Domanda: capisco che tutti dobbiamo unirci in un’unica aspirazione per il Creatore. Ma come si evita di diventare uno zombie?

    La risposta di Laitman riassume tutto anche se, per mio parere, non occorre seguire le istruzioni dei Kabbalisti, ma ovviamente puo’ aiutare.

    Volendo approfondire, quando Laitman dice “Gli zombie sono le persone senza desiderio libero” si riferisce alle persone che come Zombie seguono invece di “essere guidati”.
    Gli zombie sono coloro che seguono la loro parte materiale, ed essendo in un mondo dove la materia prevale sullo spirito, essi si fanno trasportare da tutto cio’ che in loro viene inculcato dall’esterno con promesse che vanno a solleticare la nostra brama di fama, successo, potere etc… l’ego appunto
    Mentre coloro che “si fanno guidare” (mia espressione) sono le Persone che accettano la vita cosi come essa viene, senza opporsi alle scelte da “essa” operate. In questo modo ci si oppone al proprio “desiderio egoistico”.

    Ecco, questa e’ la via piu’ facile e di immediata percezione della illuminazione spirituale. Lasciarsi guidare dalla vita senza opporre ad essa le proprie volonta egoistiche, la luce (che non cessa mai di essere emanata) si rivelera’ a poco a poco e infondera’ nel recipiente cio’ che per il recipiente e’ possibile contenere.
    Ovviamente l’ego si opporra’ sempre e comunque rendendo tal volta di difficile comprensione se la strada scelta e’ frutto della divina provvidenza e del suo lato oscuro.

    Ma quanto e’ difficile “farsi guidare” dalla volonta’ divina?
    pensate se siete ricchi e la volonta’ divina si manifesta chiedendovi di abbandonare tutto (S.Francesco), o se la volonta’ divina si manifesta chiedendovi di abbandonare la vostra famiglia (P.Pio) o se vi chiede di aiutare i sofferenti abbandonando qualsiasi pretesa per il proprio benessere (M.T. di Calcutta).
    Ecco come e’ difficile ed ecco quello che e’ il premio a noi promesso… un cielo d’amore!

  2. tabor
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    Non avrei capito quasi niente…menomale c’è un intervento chiarificante, spiegato in un modo capibile…un nonsense. Che illuminante

    Laitman dice che siamo tutti zombati in queso piano di realtà (zombie alla lettera-cadaveri rianimati). La cosa da fare e identificare il male dentro se stessi, poiché

    “se avessi riconosciuto il male dentro di te, lo odieresti così tanto che indirizzerestii tutte le tue energie per sradicarlo fuori da te”.

    La luce vuole che le venga preparato un recipiente completamente vuoto, solo per Lei, sicché Dio è uno geloso. Ciò che dovrebbe avvenire attraverso ” il flirt” del Creatore con il suo prediletto.

  3. Trisixnine
    at |

    bene il tuo intervento aggiunge ulteriore chiarezza e forza allo stesso argomento.

    una cosa solo aggiungo, giusto per provare umilmente a dare un ulteriore contributo alla discussione, Dio ci vuole puliti (contenitore vuoto) ma qui, sulla terra d’oggi, l’ego non possiamo scrollarcelo di dosso o solo “uniche” persone riescono in questo, ma possiamo e dobbiamo tappetizzarlo, renderlo il meno invasivo possibile… “svelarlo”, appunto!

    un modo per farlo (a Mio Personale avviso) e’ la pratica.

    cosa fai per far colpo sulle ragazze… vai in palestra ogni giorno e ripeti una sequenza di 50 panche da 50kg, 20 flessioni, 100 gargarismi… etc…
    sul lato spirituale non alleni i muscoli, ma non significa che non devi allenarlo costantemente, e siccome non ti trovi in un mondo spirituale (non ancora) devi allenarla molto di piu’ del tuo fisico! Amin!

  4. tabor
    at |

    Mah!…porta contributi, bla-bla-bla-beliar, della “terra d’oggi”(?) bohhhhh!?

    Io preferisco portare i frutti della vigna, della terra promessa interiore. E non certo a te.

    100gargarismi

  5. mirvena
    at |

    … .amici… ogni uomo contribuisce in modo diverso all’evoluzione dell’umanità…non sta a noi giudicare nessuno…
    369…bisogna cercare sempre , essere ricettivi e cercare gli elementi spirituali che ci permettano una diretta e continua comunicazione con Dio…. Mike parla di Cabala, traducibile con ‘tradizione’ ma anche come ‘ricezione’….
    bisogna guardare le cose con neutralità , distacco e consapevolezza … riflettere prima di parlare e scrivere… dare il ‘giusto’ peso ai giudizi altrui, ricordando che le reazioni sono frutto della conformazione psichica e spesso non rappresentano la verità assoluta….
    comunque resto della mia idea che i fratelli dovrebbero porgersi la mano ed aiutarsi… aiutare le varie scintille a riunirsi nella luce…

  6. tabor
    at |

    Giusto Mirvena, non intendevo, ma siccome mi hanno tirato in ballo, ho risposto. Anche questo è giusto. Tutti portiamo piccoli frutti alla Fonte, e basta una parola per accedere ai tesori, incommensurabilmente più grandi che il Re della Giustizia porti a noi. Ci arricchiamo a vicenda. Anzi, quelli che vibrano più in alto, grazie all’impatto sulle anime nella via, riescono a produrre veri miracoli, invisibili su questo piano, ma cumulando, si manifestano poi, trasmutando la quantità in qualità. A patto che ognuno lavori su se stesso.

  7. Trisixnine
    at |

    Tabor: “A patto che ognuno lavori su se stesso.”

    ecco, appunto, la pratica a cui mi rivolgevo (per inciso, io non scrivo solo per far leggere i miei commenti a te, magari, spero, c’e’ un pubblico piu’ ampio e il mio modo di scrivere/interpretare la spiritualita’ e’ preferito ad qualcuno di questi).

    Giusto l’intervento di Mirvena, ma mi sembra un po’ troppo orientato…
    voglio dire, se non dobbiamo dare giudizi, perche’ ne hai affibiato uno a me?
    cito: “riflettere prima di parlare e scrivere..”

    Non mi sento ferito, io ho un approccio alla spiritualita’ diverso dal vostro (non nei contenuti, al quale mi sento vicino a voi) ma nel tramandare questi ad altri.
    E si che in un forum del genere se scriviamo non e’ per noi stessi (o non solo) dato che la spiritualita’ si raggiunge soprattutto concentrandosi su se stessi ed osservandosi, compiacendosi o cirticandosi, durante la giornata ordinaria.
    Quindi se ribatto al Vostro modo di scrivere e’ solo per la mia ferma convinzione che le parole semplici raggiungono piu’ facilmente colui che legge e deve ancora aprirsi alla meraviglia della vita.
    Detto questo non critico i vostri “Maestri” (i libri, saggi, e altro) anche io ne ho (non solo in carne ed ossa, ma anche libri saggi etc..) ma il tramandare cio’ che ho appreso da questi, deve a mio avviso essere semplice, lineare e soprattutto riscontrato nella nostra vita quotidiana.

    Tabor, ti ho dato altri spunti per acrivere boh! bah ble! buh!, io ho fatto critiche anche severe ma mai da ragazzino immaturo e ho rivisto il mio modo di fare quando mi sono accorto dell’eccesso… Non si puo’ essere spirituali ed immaturi allo stesso tempo… e questo non vale solo per me!

  8. mirvena
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    … ok, ok… come diceva un vecchio proff di latino: parlo a Sparta affinchè Atene ascolti!
    fai conto che parlassi a me stessa… il che poi è in parte vero, poichè siamo scintille di uno…
    comunque… andiamo avanti, per favore… non ci possiamo fossilizzare sempre su : con me, contro di me… giudica qui , ragiona lì…. se siamo ‘cresciuti’..veramente… ci spetta un lavoro ben diverso!!!!

  9. mike plato
    at |

    QUANTE CHIACCHIERE INUTILI! NON MI CI RITROVO PIU’

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