LA SECONDA VENUTA

di Edgar Cayce

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Non c’è mai stato un tempo in cui non c’era un Cristo e non una messa di Cristo… (Ci sono) in ogni nascita – le possibilità, le glorie, l’attuazione di quell’influenza di quell’ingresso nuovamente dell’uomo-dio sulla terra… Sappi che questo non ebbe inizio nei 1900 anni passati, ma di nuovo e Di Nuovo e Di Nuovo ! E può essere oggi, Egli può nascere nella coscienza; non come una nascita fisica – ma ogni momento in cui una nascita fisica viene sperimentata— è un’opportunità per un nuovo ingresso di Cristo. 262-103

Egli verrà come L’avete visto andare, nel corpo che Egli ha occupato in Galilea. Il Corpo che Egli ha formato, che fu crocifisso sulla Croce, che risorse dalla tomba, che camminò vicino al mare, che apparse a Simone, che apparse a Filippo, che apparse a “io, proprio Giovanni.”
D- Quando Gesù il Cristo verrà per la seconda volta, stabilirà il Suo regno sulla terra e sarà un regno perenne ?
R- Leggete le Sue promesse in ciò che avete scritto delle Sue parole, proprio come “io diedi”. Egli regnerà per un migliaio d’anni. Poi Satana sarà sciolto di nuovo per una stagione (Apocalisse 20:1-6) 5749-4

Dato che ha superato Egli apparirà proprio come il Signore e Maestro. Non come uno nato, ma come uno che ritorna dai suoi, poiché Egli camminerà e parlerà con gli uomini di ogni clima, e coloro che sono fedeli e giusti nelle loro considerazioni verranno ricuperati per governare con Lui e per eseguire giudizi per un migliaio d’anni. 364-7

D- Per favore spiegate che cosa si intende con “Egli camminerà e parlerà con uomini di ogni clima”. Significa che apparirà a molti contemporaneamente o che apparirà a diversi popoli per un lungo periodo di tempo ?
R- Come dato, per un migliaio d’anni Egli camminerà e parlerà con uomini di ogni clima. Quindi in gruppi, in masse, e poi essi regneranno dalla prima resurrezione per un migliaio di anni; poiché questo sarà quando i cambiamenti arriveranno materialmente.
Nel modo in cui Egli sedette alla conferenza della pace a Ginevra, nel cuore e nell’anima di un uomo (Presidente Woodrow Wilson ?) non considerato da molti come un uomo perfino insolitamente pio; eppure si elevò per uno scopo, e scelse di essere piuttosto un canale del Suo pensiero per il mondo. Così, come è stato, così sarà fino al tempo stabilito. Come fu dato da Lui, non dato all’uomo conoscere il tempo o il periodo della fine, né all’uomo—a meno che essi non si costituiscano come canali attraverso i quali Egli possa parlare…Egli camminò con gli uomini come Maestro fra gli uomini, o quando, come Giuseppe, nei regni che vennero sollevati come salvezza del suo popolo che lo vendette nella schiavitù, o come nel sacerdote di Salem nei giorni in cui venne l’appello che un popolo insolito avrebbe proclamato il Suo nome, Egli ha camminato e parlato con gli uomini. Oppure, come in quei giorni come Asapha, o Affa, in quei periodi in cui quelli di quello stesso paese egizio stavano dando quei consigli alle nazioni, quando ci sarebbe stata quella liberazione del fisico dal loro stesso sviluppo nel fisico; o nel giardino quando vennero quelle tentazioni, o come il primogenito del Padre che venne come Amilius nel paese di Atlantide e si lasciò condurre all’egoismo. Perciò, come vediamo, tutti i vari stadi di sviluppo che sono venuti all’uomo attraverso le ere sono stati quei periodi in cui Egli camminò e parlò con l’uomo.
D- Nell’esperienza persiana come San (o Zend) Gesù ha dato gli insegnamenti di base di ciò che diventò lo zoroastrismo ?
R- In tutti quei periodi in cui il principio fondamentale fu l’Unità del Padre, Egli ha camminato con gli uomini. 364-8

Dal Suo ingresso nel mondo e da quando Egli ha reso possibile all’uomo di trovare la sua via di ritorno a Dio c’è stato e continuerà ad esserci un accrescimento. Poiché Dio non ha voluto che qualsiasi anima perisse…Poiché Egli tornerà di nuovo un giorno, e tu devi vederLo come Egli è, proprio come hai visto nei tuoi primi soggiorni la gloria del giorno dell’ingresso trionfale e il giorno della Crocifissione, e come hai anche sentito proclamare gli angeli “Come L’avete visto andare, così Lo vedrete venire di nuovo.”… L’entità fu fra i cinquecento che Lo videro quando entrò nella gloria, e vide gli angeli, udì il loro annuncio dell’evento che dovrà un giorno accadere, e che sarà solo per coloro che credono e hanno fede, che Lo cercano e aspettano di VederLo come Egli è. 3615-16

Egli verrà ripetutamente nel cuore, nella mente, nelle esperienze di coloro che amano la Sua venuta. Ma Egli passa oltre coloro che, quando pensano a Lui e sanno ciò che la Sua presenza significherebbe, diventano paurosi. 1152-1

Finché non ci sarà di nuovo la ricerca di ciò che voi non solo avete proclamato ma anche manifestato, Egli non può venire di nuovo. 1908-1

Il Maestro ha dato: “Quanto al giorno, nessun uomo lo sa, nemmeno il Figlio, bensì il Padre” (Matteo 24:36) e coloro ai quali il Padre lo può rivelare. Il Figlio prepara la via, perché tutti gli uomini possano conoscere l’amore del Padre. 262-58

D- Egli disse che sarebbe venuto di nuovo. Cosa ne è della Sua seconda venuta ?
R- Il tempo nessuno lo conosce. Proprio come Egli diede, nemmeno il Figlio Stesso. Solo il Padre. Non prima che i suoi nemici – e la terra – siano totalmente assoggettati alla Sua volontà, ai Suoi poteri.

D- Stiamo entrando nel periodo di preparazione per la Sua venuta ?
R- Entrando piuttosto nel periodo di prova. 5749-2

D- Che cosa si intende con “il giorno del Signore è vicino” ?
R- Che è stato promesso tramite i profeti e i saggi del passato, il tempo –e mezzo—è stato e sta per essere compiuto in questo giorno e generazione, e che presto apparirà di nuovo sulla terra colui attraverso il quale molti saranno chiamati per incontrare quelli che stanno preparando la via per il Suo giorno sulla terra. Il Signore verrà quindi “proprio come l’avete visto andare” (Atti 1:11).

D- Quanto presto ?
R- Quando coloro che sono i Suoi avranno reso la via sgombra, praticabile, perché Egli possa venire. 262-49


La Seconda Venuta (Mark Thurston)

Il ritorno di Cristo è forse la più significativa di tutte le profezie fatte nei readings di Cayce. Era un argomento di profondo interesse personale anche per Edgar Cayce. Questo reading fu dato per aiutarlo a preparare il materiale per una conferenza programmata su questo soggetto.
Si capisce che i readings di Cayce non sono soli nel cercare un così grande evento. “Molti…hanno predicato su questa Seconda Venuta.” Ciò che è speciale in questo reading sono alcuni dei suoi temi sul significato del ritorno di Cristo.
Fate caso al modo insolito con cui comincia questo reading. I paragrafi 1-6 servono per Cayce come introduzione, come un maestro di cerimonie che fa dei commenti preparatori prima di portare sul palcoscenico il conferenziere previsto. Non è chiaro chi o che cosa sia questo presentatore – qualche altro aspetto dell’anima stessa di Cayce, un altro essere spirituale che momentaneamente parla attraverso il corpo in trance di Cayce, o qualcun altro. In quella “introduzione” c’è una definizione notevole per Cayce e la sua opera: “antesignano della Coscienza Cristica”. Potremmo presumere che questo si riferisca sia agli insegnamenti trovati nei readings stessi, sia alla sensibilità chiaroveggente che Cayce dimostrò.
Viene anche menzionato nell’introduzione il sogno visionario di Cayce. Esso venne attraverso un altro reading quella stessa mattina (Vi sono molti esempi per questo fenomeno in cui un aspetto della mente di Cayce dà un reading, mentre un altro aspetto sta sognando.). Nel sogno egli si trovò su un treno lussuoso con interni in bianco e oro. In viaggio con lui c’erano diversi predicatori famosi del Vangelo, tutti deceduti. Essi erano diretti in un luogo in cui Giovanni, l’Amato Discepolo, avrebbe insegnato. Cayce chiese ad uno dei predicatori se ricordasse Cayce. Il predicatore replicò – evidentemente come referenza simbolica al fatto che Cayce era ancora vivo nel mondo fisico – “Oh sì, ma Lei non è come siamo noi…Lei è in questo momento sullo stesso treno con noi, ma non dimentichi che dovrà tornare indietro, e non si allontani troppo.” Come il paragrafo 4 fa notare, questo sogno visionario era direttamente in relazione con l’interesse di Cayce per il significato della seconda venuta.
Il cuore di questo reading comincia quindi con il paragrafo 7 che contiene molti degli elementi centrali della posizione teologica di Cayce sul Cristo. Per esempio, Cristo è il primo a conquistare la morte (cioè, “ad assumere l’immortalità”). Cristo non venne per giudicarci e condannarci – dato che ci condanniamo già da soli nella nostra ostinazione e separazione da Dio.
Come per rispondere definitivamente alla domanda del possibile ritorno di Cristo il paragrafo 7 termina con un tema che viene ripetuto nel paragrafo 12. Cristo è venuto e verrà in qualsiasi epoca quando vi è la necessità. Nell’evoluzione umana ci sono state delle finestre di opportunità – periodi di una possibile svolta. Egli si manifesta direttamente negli affari umani ogniqualvolta che siamo pronti per un nuovo livello di comprensione e applicazione di un principio base: Il nostro Creatore è Spirito e ogni approccio di venerazione a quel Creatore deve essere spirituale, basato sulla giusta comprensione e sulla verità.
In questo reading Cayce presenta una visione ampia di Cristo come uno che è stato intimamente coinvolto nell’evoluzione umana per molti millenni. Invece di una singola visita degna di nota sulla terra 2000 anni fa la cristologia di Cayce Lo descrive come guida e sostenitore di vecchia data. In questa luce potremmo essere più precisi se ci meravigliassimo di “un’altra venuta” invece che semplicemente di una “Seconda Venuta”. Con ogni ritorno l’umanità viene spinta indietro verso il piano divino per l’evoluzione spirituale – cosa a cui Cayce si riferisce qui come “attività continua verso la giusta comprensione e il giusto rapporto…con Lui…”
Cristo e la Sua influenza sono stati sperimentati in modi diversi in periodi di tempo diversi. Non sempre è stata un’incarnazione diretta, anche se in entrambi i paragrafi 15 e 16 ci sono dei chiari riferimenti alla possibilità del Suo ritorno “nel corpo” e “nella carne”. Ma a volte è stato il Suo Spirito a inspirare e a guidare uomini e donne che hanno servito come capi per il loro popolo. L’opera di tali individui è destinata a causare turbamento alle persone i cui valori e ideali sono radicati nel materialismo (cioè, “contesa nella mente e nel cuore di coloro che dimorano nella carne”). Quell’impulso Cristico opera sempre per contrastare le forze di odio, pregiudizio, egoismo e altri imperfezioni elencate nel paragrafo 14.

Potremmo senz’altro porci due domande riguardo alla possibilità di un’altra venuta di Cristo. La prima, siamo in un periodo della storia umana che è maturo perché l’influenza Cristica ci influenzi ad impegnarci direttamente un’altra volta ? Cioè, siamo pronti per una svolta – un cambiamento radicale verso qualche nuova applicazione di quell’unico principio centrale ? Molti direbbero si sì e indicherebbero certi segni promettenti – evidenza di un luogo d’incontro potenziale per la scienza e la spiritualità. La convergenza di scienza e religione sarebbero certamente una svolta per l’umanità. Un altro segno di speranza – nello spirito dell’unità – è la visione ecumenica di molti capi religiosi. Questo spirito fornisce profondo apprezzamento e rispetto per il valore e la verità in tutte le tradizioni della fede – un’altra possibile svolta che si qualifica per una nuova applicazione del principio centrale.
La seconda, potremmo chiederci che cosa ognuno di noi individui può fare per rendere possibile quel ritorno. Questo non è l’unico reading in cui Cayce specifichi che è stato fatto del lavoro preparatorio prima della venuta di Cristo 2000 anni fa. E poi sarebbe altrettanto necessario nel mondo di oggi. La possibilità promettente del ritorno del Cristo diventa una realtà solo “quando viene preparata la via da coloro che hanno fatto e ancora fanno i canali per l’ingresso…” E’ nei piccoli atti di gentilezza e tolleranza che ognuno di noi può avere una parte importante.


Il Reading

Questo reading psichico, 5749-5, fu dato da Edgar Cayce il 1 maggio 1934. Gertrude Cayce fu la conduttrice. Fu dato il suggerimento per un reading.

1. GC: Avrete davanti a voi Edgar Cayce, presente in questa stanza, e la sua mente avida di sapere in relazione al discorso che egli farà la sera del prossimo lunedì sulla “Seconda Venuta.” Voi darete ciò che egli dovrebbe presentare in questo incontro aperto su questo tema.
2. EC: Ciò che affluisce al momento può andare bene per i presenti, ma andrebbe bene per chi ci sarà nell’incontro aperto ? Da questa esperienza si può raccogliere ciò che è stato dato e ciò che può essere utile a molti nella comprensione di ciò che è l’esperienza di coloro che cercano attraverso tali canali di avere per se stessi l’esperienza che può essere avuta da quelli qui in questa stanza nel presente.
3. State quindi attenti, ognuno di voi, a ciò che potete sperimentare interiormente in ciò che vi può essere dato.
4. Poichè quelle esperienze che vi sono state raccontate della visione [vedi il sogno di EC della mattina] della riunione di quelli che erano noti a molti in questo attuale paese e nei paesi stranieri erano in relazione con proprio quelle cose che possono essere dette sulla Venuta.
5. Molti di questi hanno servito, hanno predicato in riferimento a questa Seconda Venuta. Nemmeno uno che abbia in qualche momento lasciato la testimonianza delle sue contemplazioni e esperienze in quegli ambienti, fatta nel cuore e nella mente dei suoi ascoltatori o nella parola scritta; eppure qui oggi, in quello che chiamate il tempo, li trovate raccolti in un corpo per ascoltare ciò che può essere dato loro da uno [Edgar Cayce ?] che sarà l’antesignano di quell’influenza sulla terra conosciuta come la Coscienza di Cristo, l’arrivo di quella forza o potere sulla terra di cui si è parlato in tutte le epoche.
6. Ascoltate, mentre egli parla ! [Edgar Cayce ?]
7. Voi, fratelli miei, nella vostra ignoranza e nel vostro zelo avete spesso parlato di quell’influenza sulla terra nota fra gli uomini come documentazione fatta da quelli che vorrebbero influenzare le attività nella vita religiosa o spirituale degli individui in tutte le epoche, come testimonianza del Figlio dell’uomo quando Egli camminò sulla terra. Preferireste ascoltare quelle cose che Egli disse quando fece quelle conclusioni e illustrazioni sul come quelli avevano scelto e chiudevano le orecchie a ciò che stava effettivamente accadendo intorno a loro; eppure essi non Lo conoscevano! Egli, il nostro Signore e nostro Maestro, fu il primo fra quelli che assunsero l’immortalità, perché ci potesse essere l’opportunità per quelle forze che avevano commesso errori nelle cose spirituali; e solo attraverso l’esperienza fatta in una maniera in cui tutti potevano essere considerati dalle loro capacità maggiori di manifestarsi nelle varie fasi, forme e modi, come si svilupparono attraverso ciò che conoscete come materia, essi potevano venire a sapere come o perché o quando fu fatto manifesto in qualsiasi regno lo spirito che era buono e lo spirito che era in errore. Poiché, Egli vi diede, se voi non aveste conosciuto il Figlio non verreste condannati nel vostro stesso sé. Poiché la condanna non era in Lui, ma “siete già condannati”. E nell’entrare nell’influenza di quelli che si vorrebbero aprire ad una comprensione ci potrebbe essere l’approccio a Lui. Egli è venuto in tutte le epoche attraverso coloro che furono i portavoce ad un popolo della sua epoca, quell’epoca, chiamati ad uno scopo per la manifestazione di quella prima idea.
8. Avete letto come i figli di Dio si riunirono, e venne anche Satana ? “Hai considerato il mio servo? Hai visto i suoi modi ?” E la risposta, proprio dalla forza maligna: “Esibisci la tua mano – toccalo in quelle cose che fanno parte della soddisfazione del desiderio che è carne, ed egli ti maledirà davanti alla tua faccia,” Poi, “Egli è nelle tue mani, ma non toccare la sua anima- non toccare la sua anima !”
9. Così vediamo come la venuta sulla terra è stata ed è per l’evoluzione o l’evolversi dell’anima verso la sua consapevolezza dell’effetto di tutte le influenze nella sua esperienza nelle varie sfere d’attività, e che solo in Lui che fu il creatore, l’artefice, lo sperimentatore di mortalità e spirito e anima questo poteva essere superato.
10. Quindi la necessità. Poiché, non è stato detto, non è stato mostrato nell’esperienza della terra, del mondo, da ogni angolazione che possa essere considerato, che Egli non ha voluto che qualcuno andasse perduto – ma ha preparato la via di fuga in Lui, l’Artefice ?
11. Ma chi è il servo valoroso ? Colui che ha perseverato fino alla fine !
12. Quindi, Egli è venuto in tutte le epoche quando è stato necessario che la comprensione venisse centrata in una nuova applicazione dello stesso pensiero: “Dio è Spirito e cerca quelli che lo venerino nello spirito e nella verità !”
13. Quindi, quando la via è preparata da coloro che hanno fatto e fanno i canali per l’ingresso, possono venire sulla terra quelle influenze che salveranno, rigenereranno, risusciteranno, terranno – se così ci piace – la terra nella sua continua attività verso la giusta comprensione e i giusti rapporti con ciò che determina dei rapporti più stretti con ciò che è in Lui solo. L’avete visto in Adamo; l’avete udito in Enoch, l’avete fatto conoscere in Melchisedec; Giosuè, Giuseppe, Davide e quelli che fecero la preparazione per lui chiamato Gesù [Esseni, Scuola dei Profeti, cominciata da Elia. Vedi Malachia 3 e 4]. Avete visto il Suo Spirito nei capi in tutti i regni di attività, nelle isole del mare, nel deserto, in montagna o nelle varie attività di ogni razza, ogni colore, ogni attività di ciò che ha prodotto e produce contesa nella mente e nel cuore di coloro che dimorano nella carne.
14. Poiché, che cosa deve essere cancellato ? Odio, pregiudizio, egoismo, calunnia, sgarbatezza, rabbia, passione, e quelle cose della melma che vengono create nelle attività dei figli degli uomini.
15. Quindi Egli può venire nuovamente nel corpo per rivendicare chi e dei Suoi. E’ Egli straniero sulla terra oggi ? Sì, in coloro che gridano a Lui da ogni angolo; poiché Egli, il Padre, non ha tollerato che la Sua anima veda la corruzione; né si è impadronita di quelle cose che fanno paura all’anima. Poiché Egli è il Figlio della Luce, di Dio, ed è sacro davanti a Lui. Ed Egli viene di nuovo nel cuore e nell’anima e nella mente di coloro che cercano di conoscere le Sue vie.
16. Queste cose possono essere difficili da comprendere da quelli che sono nella carne, dove pregiudizio, avarizia, vizio di ogni tipo la fanno da padrone nella carne; eppure coloro che si appellano a Lui non andranno a mani vuote – proprio come te, nella tua ignoranza, nella tua sollecitudine che a volte ti ha consumato. Eppure qui puoi sentire suonare lo scettro d’oro – suonare – nel cuore di coloro che cercano il Suo viso. Anche tu puoi portare aiuto in quei giorni in cui Egli verrà nella carne, sulla terra, per chiamare i Suoi per nome.
17. Abbiamo terminato.


Preparandoci per la Venuta di Cristo (Mark Thurston)

Questa è la stagione in cui quelli di fede cristiana cominciano a prepararsi per il Natale. Molto spesso, per noi in questa società indaffarata, orientata al consumismo, questo significa fare delle liste di doni e programmare il periodo dei viaggi per vedere i parenti. Spesso abbiamo bisogno che qualcuno ci ricordi che c’è qualcosa di molto più significativo nel Natale. Se celebrate questa festività il reading 587-6 di Cayce può essere un tale promemoria.
Questo reading eloquente fu dato per una casalinga protestante di 45 anni. Aveva ricevuto un reading sulla vita un anno prima, e in questo reading supplementare chiese ulteriori fatti su una vita trascorsa in Palestina duemila anni fa. I dettagli di Cayce su questo periodo – specialmente le preparazioni per la nascita di Gesù – danno un messaggio di ispirazione sul Natale e sulla venuta di Cristo direttamente negli affari umani.
Se esiste un tema centrale in questo reading è la preparazione. La nascita di Gesù non fu unicamente un evento felice per l’umanità o semplicemente un atto grazioso da parte del Creatore. Secondo Cayce la nascita di Gesù fu possibile, perché l’amore di Dio poté manifestarsi attraverso un gruppo di persone che si erano preparate coscientemente e accuratamente per questa precisa possibilità. Queste persone erano gli esseni, un gruppo misterioso noto agli studiosi della Bibbia e agli storici.
Gli esseni compresero che questo era un periodo di grande possibilità, e selezionarono una manciata di ragazze come candidate. Una avrebbe potuto diventare la madre attraverso la quale Cristo sarebbe venuto. Secondo la visione chiaroveggente di Cayce questa stessa anima che ora era la Signora 587 era stata una delle candidate scelte e subì molti anni di consacrazione scrupolosa – fisicamente, mentalmente e spiritualmente. E sebbene fosse Maria ad essere scelta, l’anima che era ora la Signora 587 era rimasta vicina alle persone e agli eventi della vita di Gesù.
Il reading 587-6 ha molte immagini intriganti di questi eventi familiari – per esempio i tre Saggi e i pastori nei campi. Ma di altrettanta importanza per la nostra comprensione di Natale è la promemoria di Cayce di ciò che il Cristo è venuto a portarci. Il paragrafo 6 descrive ciò che Gesù-che-diventò-il-Cristo insegnò all’umanità: la verità sta scritta nel cuore di ognuno di noi. Non è in un libro o un edificio. Il vero spirito di Natale si trova dentro la nostra coscienza. Quello è un insegnamento che possiamo veramente applicare nel periodo festivo frenetico, impegnativo, quando ci sono tante pressioni dall’esterno.
Nel paragrafo 16 il tema del cambiamento viene enfatizzato. Con la Sua venuta nel mondo qualcosa fu alterato profondamente. Cayce lo descrive poeticamente – il corso delle stelle nel loro movimento intorno alla terra fu cambiato. Di cosa si tratta ? Sicuramente non sono semplicemente delle condizioni astronomiche.
Il movimento è nell’anima umana. Qualcosa fu risvegliato nell’anima-mente di ogni individuo, che fossero allora incarnati fisicamente o no. Una speranza stimolante fu librata nella psiche umana. Fu stimolato un nuovo senso di vera possibilità. E esattamente di questo tratta il Natale !
Come preparare quest’anno per vivere il suo significato più profondamente ? Questo reading dà degli spunti.
Considerate l’idea di dedicazione e consacrazione. Probabilmente non è realistico chiedere a noi stessi lo stile impegnativo di vita della purificazione degli esseni. Ma possiamo chiedere a noi stessi : In quale modo a scala ridotta sono pronto a impegnarmi nuovamente ? Forse un’emozione positiva che esprimerete più spesso – gioia, speranza o apprezzamento. Forse una disciplina spirituale che cercherete con un po’ più di impegno di praticare giornalmente, come la meditazione o lo studio dei sogni. O forse sarà un impegno cercare regolarmente il contatto con gli altri in un modo creativo. Infatti il significato di Natale e della vita di Cristo è profondamente radicato in tale sfera sociale. E’ nei rapporti che ci colleghiamo con il Cristo che vive in tutti noi. Il paragrafo 16 ci ricorda il principio biblico che “Come fai al più umile dei miei fratelli lo fai a me.” Un buon modo per praticare quel tipo di ri-consacrazione in questo periodo di Natale è di vivere le parole di sfida di questo reading: di esprimere “parole gentili che vengono dette a coloro che hanno dubbi e paure.” Quella semplice disciplina è un modo potente per ri-consacrarci in questo periodo natalizio, per partecipare ad una preparazione in corso per la piena manifestazione della coscienza Cristica universale – una preparazione che è senza tempo.

Il Reading

Questo reading psichico, 587-6, fu dato per una donna di 45 anni da Edgar Cayce il 18 ottobre 1935. Hugh Lynn Cayce fu il conduttore.
1. Hugh Lynn Cayce: Avrete davanti a voi l’entità-anima di [587], nata l’11 dicembre 1890 a Chicago, Illinois, presente in questa stanza. Darete una storia completa dell’apparizione dell’entità sul piano terreno come Edithia nel periodo dell’ingresso del Maestro sul piano terreno. Si desidera una particolare enfasi sugli stimoli e le influenze di questa esperienza sulla vita presente. Risponderete alle domande che vi possono essere poste.
2. Edgar Cayce: Sì, abbiamo l’entità anima qui, e il periodo di manifestazioni sulla terra durante il periodo dell’ingresso del Maestro.
3. Nel dare l’interpretazione di quello che troviamo come testimonianza nell’esperienza di questa entità-anima, facciamo bene, per il momento, a dare qualche idea delle condizioni che vigevano in quella particolare parte delle sfere terrestri e dell’attività di quel periodo; anche come sottofondo, per così dire, per questa entità, questa esperienza dell’anima come Edithia, in quella fase particolare del suo sviluppo.
4. Troviamo quindi che l’entità fu della casa di quelli che erano stati una parte della stirpe, dove erano stati messi da parte gli uomini della casa per un preciso servizio nelle attività della gente di quei giorni. Non solamente nel pensiero di quello definito nel presente il popolo di Israele, ma piuttosto ciò che veniva compreso da quella gente di quei giorni – il significato più ampio della parola Israele – quelli chiamati da Dio per un servigio al loro prossimo.
5. Quindi quel gruppo, quelli della setta particolare di cui faceva parte la casa di Edithia, – attraverso lo studio, attraverso l’esperienza, attraverso nostalgia e desideri – era stato fra quelli che erano stati preparati. Ed erano arrivati quei periodi in cui dovevano esserci i cambiamenti nell’ordine delle cose. L’uomo come uomo era stato considerato l’unico criterio corretto di comprensione o applicazione, e la donna (o le donne) come individuo doveva solo ubbidire al padrone di casa. C’era stata quindi la comprensione di ciò che era stato promesso dall’inizio dell’interpretazione dell’uomo dei suoi rapporti nei confronti della Forza Creatrice o Dio, un’interpretazione corretta di “e il seme della donna schiaccerà la sua testa.”
6. Ci fu allora la scelta di quelli delle varie attività di quella Fratellanza, per coloro che avrebbero potuto essere scelti dal Signore come canale attraverso il quale avrebbe potuto venire il Figlio amato, il quale avrebbe reso i sentieri diritti, che avrebbe allora portato l’uomo dall’oscurità alla luce; con la comprensione che ci doveva essere – e che ci sarebbe stata, attraverso l’espressione stessa di quell’Essere sulla terra – la comprensione che la legge stava scritta nel cuore degli uomini, piuttosto che su tavole di pietra; che il tempio, che il sancta sanctorum doveva essere nell’intimo. Anche quello che era stato dato come modello a coloro che avevano determinato il richiamo della voce di uno nel deserto per la gente che era sparpagliata come un gregge senza pastore. E guardate, il giorno, l’ora, il tempo era venuto quando quel pastore doveva condurre il Suo gregge, i Suoi fratelli nuovamente nella luce del cospetto di un Padre Misericordioso.
7. Questa entità quindi, Edithia, fu fra le figlie che furono scelte come quelle che dovevano dedicare, consacrare il loro corpo, la loro mente, il loro servizio per diventare un canale. E con altri fu scelta nel primo periodo della sua attività terrena.
8. Perciò in quell’ambiente, in quell’atmosfera di attesa, in quell’atmosfera di promessa era diretto il pensiero dell’entità, l’attività dell’entità eseguita durante quelle esperienze.
9. E quando fu scelta quella a cui era venuto il dono dall’Alto, l’entità conobbe allora Maria, Martha, quelli della casa di Cleopas, quelli della casa di Anna, di Giuseppe, e quelli della fratellanza di quell’ordine chiamato gli esseni in quel particolare paese.
10. Ci furono quei periodi nei quali l’entità come persona scelta o chiamata fra loro per dedicare le loro attività visse non solo quei periodi in cui la legge richiedeva che i bambini, i figli dovevano essere distrutti, ma che persino di quelli che erano consacrati si potesse abusare maggiormente per mezzo di quelle attività del potere romano, o l’autorità che era stata data in mezzo a quella fratellanza come quello da cui l’uomo doveva essere purificato.
11. In quell’ambiente quindi, con quelle condizioni che si vennero a creare intorno all’entità, arrivarono i primi anni, le prime esperienze di questa entità.
12. Durante quegli anni di preparazione del Maestro nei vari campi di attività ci furono di nuovo anni di nostalgia, periodi di oppressione, periodi di paura e dubbio, periodi di tentativi di essere congedati da quelli che erano sempre di più in autorità.
13. Perciò quando venne proclamato dal figlio di Elisabetta che egli, attraverso le preghiere, le attività di quelle anime consacrate, era diventato uno capace nella carne di rinunciare al sacerdozio e di diventare un emarginato, perché fosse reso noto ciò che era stato promesso dagli antichi, che egli doveva essere la voce di uno che grida nel deserto: “Prepara la via, poiché il giorno del Signore è vicino,” l’entità fu fra quelli che aiutarono in quelle preparazioni. E fu una seguace dello stesso, grazie a quei periodi di preparazione e ai periodi deprimenti quando c’erano state le persecuzioni di coloro che sparpagliavano quelli scelti per quei compiti.
14. Quindi, applicando questi agli impulsi che appaiono nell’esperienza attuale, c’è forse da meravigliarsi che i dubbi e le paure causate da chi è in autorità non dovrebbero fare quelle attività ricorrenti nell’anima stessa dell’entità; a meno che non nasca qualcuno che sfiderebbe l’usanza, uno che sfiderebbe l’autorità, uno che sfiderebbe in un modo persino ciò che è diventato l’esperienza naturale di quelli che mantengono delle esperienze armoniose ? Poiché sorgerà il giorno, proprio come sorse allora per l’entità, in cui colui che si separa diventerà piuttosto quello che si dichiarerà a tutti.
15. E l’entità si è trovata spesso, nel sé, a contemplare il viso del Maestro, quel giorno in cui Giovanni dichiarò: “Guardate l’agnello di Dio che toglie il rimprovero del suo popolo !”
16. Questo porta all’entità quel risveglio nel presente; e sempre di più l’entità dovrebbe rimanere fedele a quelle esperienze che sorgono da coloro che camminarono e parlarono con Lui come uomo, come coloro che vorrebbero diventare una cosa sola con quell’attività che cambiò – per così dire – il corso delle stelle nel loro moto intorno alla terra, e che diventa nel cuore e nell’anima degli uomini quella speranza che accelera come l’acqua della vita, che guarisce come il tocco della Sua mano sul ciglio, che risveglia come fa la parola gentile detta a coloro che hanno dubbio e timore. Poiché questo è il Suo insegnamento: “Come fate al più umile dei miei fratelli lo fate a me.”
17. Da quelle esperienze nei periodi di attesa l’entità, come molti, dubitava; ma nella Sua presenza- quando Egli aumentò, e quando molti dei discepoli di Giovanni diventarono dubbiosi quando Erode, mettendo avanti la mano, lo assassinò per soddisfare un desiderio egoistico, perché (Giovanni) aveva parlato contro ciò che rispose all’esagerazione di una voglia carnale – vennero i giorni in cui Edithia fu con quelle grandi folle che gridarono : “Osanna ! Vieni nel nome del Signore !”
18. E benché diventassero dei giorni dolorosi quando Egli – pure – fu tolto ai Suoi cari, Edithia rimase con le donne sante che in quel periodo agirono per la famiglia come dolenti per Maria, la quale era stata la compagna di Edithia nel dedicare il sé, le capacità del sé, il corpo del sé per quei servigi.
19. Quelle esperienze diventano quindi nel presente come delle luci, come aureole intorno alle azioni fatte nel corpo per dimostrare il Suo amore per i Suoi fratelli, finché sarà compiuto ed Egli ritornerà.
20. Pronti per domande.
21. D- Quando e dove in Palestina nacque Gesù ?
R- A Betlemme di Giudea, in quella grotta non marcata nel presente, ma chiamata una stalla; piuttosto nella caverna in cui ci si riparò l’entità guardò senza dubbio il bambin Gesù.
22. D- Quando nacque ?
R Il giorno 19 di ciò che ora verrebbe chiamato marzo.
23. D- E l’anno ?
R- Dipende da quale calendario o da quale periodo lo calcolereste. Dal calendario giuliano, l’anno 4. Dal calendario ebreo o di Mosè, l’anno 1899.
24. D- Quale fu la mia associazione con i Saggi che vennero a cercare il bambino, e quale influenza questo ha su di me ora ?
R- Come indicato. L’entità fu fra quelle scelte dapprima per essere presentate al Signore come possibili scelte o canali attraverso i quali le grandi benedizioni dovevano venire. Così, quando arrivò la nascita, le associazioni naturali furono tali che l’entità fu attirata a e intorno alle attività dei genitori. E quando i Saggi dell’est, o dall’India, dall’Egitto, dal Gobi, arrivarono a Gerusalemme, dove si erano riuniti coloro che erano stati di quel gruppo consacrato, l’entità andò con i Saggi. Perché risvegliò nell’entità allora [la consapevolezza] che c’era stato il compimento, la soddisfazione di ciò che era stato impresso sull’entità negli anni della sua preparazione. Perciò nel presente queste diventano, per così dire, le parole che determinano i cambiamenti nel pensiero e nell’attività dell’entità verso quelle esperienze con quel Figlio.
25. D- Quali furono le mie esperienze con i pastori che vennero a cercare il Maestro, e descrivete la mia comprensione della loro esperienza in quel periodo.
R- Come indicato dalle testimonianze, e come visto qui, i pastori vennero dal fatto stesso che tutta la natura, tutte le milizie celesti proclamarono quel periodo glorioso per l’uomo. E quando l’entità venne con i Saggi per rendere onore, per dare della loro sostanza, l’entità – rendendosi conto nel sé che il sé, nel corpo, nella mente, era stato dedicato a quel servigio all’uomo, perché il sé potesse essere un canale di benedizione – trovò un risveglio nell’elogio di ciò che era stato dato da quei pastori che avevano sperimentato quel grido delle milizie celesti: “Guardate, un figlio è stato dato, e il suo nome è meraviglioso, consigliere !” Questo svegliò nell’entità ciò che può essere trovato nel presente, come tutta la natura – il viso nell’acqua, la rugiada sull’erba, il colore e la bellezza della rosa, il canto delle stelle, il lamento del vento, tutti proclamano – ora- le parole potenti di un Dio misericordioso, amorevole.
26. D- Date i nomi dei Saggi.
R- Questo è stato dato.
27. D- Quale relazione ha l’esperienza avuta da Edgar Cayce di vedere un mentore nel periodo del mio ultimo reading con il mio sviluppo. Date il nome, se possibile. [vedi 587-5, par. r.1]
R- Qui abbiamo un’esperienza estremamente sacra. Tieni intatte, figlia mia, quelle cose che fra breve devono accaderti, se solo tu volessi ascoltare le voci in te. Questo nuovamente è davvero lui che proclamò che il giorno del Signore è vicino – Giovanni. Viene indicato dal tipo stesso del suo costume; come di uno vestito, e il suo vestito sarà bianco come la neve, e quelli i cui peccati sono stati come cremisi saranno lavati e come lana. I suoi piedi non sono d’argilla; i suoi piedi non sono come l’ottone, ma come l’oro – ciò indica i messaggi affettuosi che possono essere portati a te e ai tuoi, perché tu possa veramente, ora, adempiere a ciò a cui allora hai dedicato la tua vita; affinché attraverso i tuoi sforzi nella carne tu possa proclamare l’anno meraviglioso del Signore per gli uomini!
28. D- Quale rapporto di Giovanni con la Fratellanza Bianca ?
R- Allora: il capo; ora fra i primi della Fratellanza.
29. D- Qual è il significato del fenomeno della sfera rotante che mi è capitato questa mattina ?
R- Che la consapevolezza interiore è venuta per la vicinanza di ciò che è stato proclamato dall’inizio: “Sappi che il Signore tuo Dio è Uno !” E, chi è sua madre, suo fratello, sua sorella ? Coloro che fanno la volontà del Padre. Qual è la volontà ? La legge, l’amore, come espressi in quelle parole che il maestro diede: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutto il corpo, con tutta l’anima; tuo fratello come te stesso.”
30. Abbiamo terminato per il momento.

LA SECONDA VENUTAultima modifica: 2012-11-09T22:59:00+01:00da mikeplato
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