IL MARCHIO ALFA

481366_611486875544869_1934004113_nOSSERVATE BENE IL MESSAGGIO IMPONENTE IN UN SEMPLICE LOGO….

CIO’ NON FU CERTO VOLUTO DA CHI CREO’ TALE MARCHIO…

STORIA UFFICIALE: Quando nel 1910 viene fondata l’Alfa, i dirigenti della società scelgono come Marchio due noti emblemi del capoluogo lombardo: la croce rossa dello stendardo comunale e il Biscione visconteo. Sono simboli distanti tra loro per significato e tradizione che si incontrano e diventano uno solo, dando così vita ad uno degli stemmi più famosi nel mondo automobilistico. Un Marchio destinato, salvo piccole modifiche, a restare immutato per novant’anni. Il primo scudetto appartiene al periodo che va dal 1910 al 1915. Di forma circolare, è diviso in due parti: nella metà sinistra porta una croce rossa su fondo bianco; in quella destra, il serpente-drago dei Visconti che divora un nemico. A separare le parole Alfa e Milano, due nodi Savoia. La croce ricorda il fregio del battaglione lombardo partito per la Prima Crociata nel 1095. A capo dell’esercito, diretto in Terra Santa, c’era Ottone Visconti, signore di Invorio e di Oleggio Castello, antenato di quei Visconti che, trecento anni più tardi, sarebbero diventati signori di Milano. Cinque anni dopo, al ritorno in patria dei crociati lombardi, la città adotta la stessa croce come insegna del comune, a riconoscimento del valore militare dimostrato in battaglia dai suoi cavalieri.Più curiosa ancora la storia del Biscione. Il simbolo, che rinvia alla forza, alla sagacia e alla potenza, appartiene alla tradizione dei Longobardi, presso i quali il serpente in campo azzurro era considerato un portafortuna e utilizzato sulle bandiere di guerra. Nel 1295 Matteo Visconti – diventato signore di Milano – chiede agli scrittori di corte di creare una “saga dei Visconti” che nobiliti un passato non particolarmente brillante. La scelta cade sul retaggio longobardo e il serpente diventa l’emblema dello stemma trecentesco. Per rafforzare ancora più il fantasioso legame tra la famiglia dei Visconti e l’antica popolazione, nasce la leggenda del longobardo Uberto, antenato di Matteo, che liberò le campagne circostanti uccidendo un terribile drago. A questo punto gli araldisti di corte creano il Biscione: il corpo è del serpente longobardo, la testa del drago.

INTERPRETAZIONE ESOTERICO-CABALISTICA:

DIO è IL MIO FARO
AL (così si scrive Dio-EL in ebraico) FARO MEO (MIO)

IL FARO è IL SIMBOLO DELLO JEDH, POTERE DELL’ASSE CEREBRO-SPINALE. NELL’INDUISMO è LA KUNDALINI, RAFFIGURATA DAL SERPENTE. SERPENTE CHE UFFICIALMENTE DIVORA UN UOMO….

POSSIAMO INTENDERE IN DUE MODI: O LO DIVORA O LO EMETTE….

SE LO DIVORA, IL MESSAGGIO è LO STESSO DI QUEL CELEBRE VERSETTO DI TOMMASO IN CUI IL LEONE DEVE MANGIARE L’UOMO, OSSIA DIO DEVE ASSSIMILARE A SE’ LA COMPONENTE UMANA DI CUI è RIVESTITO

SE LO EMETTE, VUOL DIRE CHE DAL POTERE EMERGE UN ALTRO UOMO. IO L’HO SEMPRE VISTO COME UN BAMBINO, IN QUEL CASO è IL VERBO….

LA CROCE ROSSA SU SFONDO BIANCO SARA’ PURE UFFICIALMENTE LA CROCE DEI CROCIATI LOMBARDI, MA DI FATTO RIMANDA ALLA CROCE TEMPLARE E AL PANE (BIANCO) E VINO (ROSSO) DELL’ORDINE DI MELKIZEDEK…

DIO è IL MIO FARO…E CI INVITA AD EMETTERE L’UOMO NUOVO DIVORANDO QUELLO VECCHIO NON SENZA PATIMENTI E TRIBOLAZIONI

IL MARCHIO ALFAultima modifica: 2014-04-19T23:42:36+02:00da mikeplato
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