MICHAEL LAITMAN, PENSIERO e OPERE

Michael_Laitman_Teaching

di Mike Plato

Il cabalista ebreo bielorusso Michael Laitman fonda la scuola Benei Baruch, un gruppo di studenti cabalisti che raccolgono l’eredità di Rav Baruch Shalom Ashlag, promuovendo studi e ricerche sulla Cabala e sulla via iniziatica di tradizione ebraico-cabalista, anche attraverso un broadcast televisivo giornaliero. Rav Laitman denomina il suo gruppo Bnei Baruch (figli di Baruch) in memoria del suo mentore, a fianco del quale visse, senza mai lasciarlo, per 12 anni, dal 1979 fino al 1991. Rav Laitman era lo studente prediletto nonché assistente personale di Rabash, ed è riconosciuto come il successore del suo metodo d’insegnamento. Laitman ha ricevuto il suo dottorato in filosofia e Cabala dall’Accademia Russa delle Scienze. Nel 1996, Laitman lancia l’ormai popolare www.kabbalah.info. Nel 2000, l’Enciclopedia Britannica ha eletto kabbalah.info come uno dei migliori siti su Internet in base alla quantità e qualità del materiale didattico e informativo sulla Cabala. I suoi trent’anni di ampia ricerca nella scienza della Cabala sono universalmente riconosciuti tra rinomati scienziati e ricercatori. Il Professor Laitman ha anche collaborato con altri scienziati nel delineare le connessioni tra la fisica quantistica e la Cabala. Una delle più grandi collaborazioni del Professor Laitman è stata con il Dottor Jeffery Satinover, psichiatra e fisico teorico di Princeton e dell’Università di Nizza (famoso per il suo ruolo fondamentale nella realizzazione del film-documentario What the Bleep do we know!?). Tutto questo è sfociato in un libro: Cabala, Scienza del significato della vita. Il Professor Laitman ha anche collaborato con un noto filosofo e presidente del Club di Budapest, il Prof. Ervin Laszlo. Lo straordinario metodo di studio sviluppato da Baal Ha Sulam e da suo figlio Rabash, è insegnato e applicato giornalmente da Bnei Baruch. Questo metodo conta su autentiche fonti di Cabala come il Libro dello Zohar. Secondo Laitman, la saggezza della Cabala si basa sulla conoscenza universale di tutti i livelli (inanimato, vegetale, animale e umano) e di tutte le loro manifestazioni particolari che sono comprese nel progetto della Forza Superiore, la quale governa ogni cosa che rientra nel Suo scopo. Quindi, tutte le scienze del mondo sono incluse nella Cabala; la Cabala le compensa e ne riconcilia i diversi contenuti rispetto alla propria saggezza. Per esempio la fisica, l’astronomia e la musica corrispondono precisamente all’ordine dei mondi e alle Sefirot. Quindi, le scienze sono regolate secondo un’unica connessione con la Cabala, a cui somigliano. Questo indica come la saggezza della Cabala dipenda da tutte le scienze, e come tutte le scienze a loro volta dipendano dalla Cabala. Su un piano più generale, Laitman è convinto che non sia stato creato nulla escluso il desiderio di ricevere. Tale desiderio è chiamato nella Cabala “desiderio di ricevere” e con questo si intende ricevere godimento, percepire la luce. Questo desiderio è diviso in quattro parti che sono quattro livelli: Domem-Immobile (minerale), Zomeah-Vegetale, Hai-Animale, Medaber-Parlante. Ad ogni livello, il desiderio di ricevere è diverso per quanto riguarda la forza e la potenza. Il desiderio di ricevere più piccolo esiste al livello di Domen-Immobile ed è così piccolo che non dà la possibilità di fare nessun movimento a tutto ciò vi si trovi. La creatura che è a questo livello, anche se percepisce qualcosa (dato che ogni creatura è in effetti solo desiderio, desiderio di godere), è qualcosa che non può esprimere in nessun modo. Vale a dire che il suo desiderio di ricevere è estremamente piccolo. L’Immobile non può danneggiare gli altri o essergli utile, per il fatto che, ciò che nasce dal voler godere – egoismo, sia positivo che negativo, è in proporzione alla quantità del desiderio di ricevere. Proprio perché immobile, non è utile e non danneggia. Nel Vegetale, il desiderio di ricevere è più grande, possiede una brama più ampia in confronto all’Immobile sviluppando così, in se stesso, la possibilità di crescere. A tal motivo, viene chiamato Zomeah-Vegetale. La differenza fra il livello Vegetale e quello Immobile è che quello vegetale può assorbire ciò che gli è utile ed espellere quello che gli è nocivo, cosa che porta al risultato di crescere. Il Vegetale ha un ciclo di vita, vive, muore, dipende di più dell’Immobile dal suo ambiente, e percepisce i cambiamenti del giorno e della notte. Questo è un tipo di esistenza del tutto diverso da quello dell’Immobile. Tutti i cambiamenti e tutte le differenze fra queste due forme esistono solo per merito del fatto che il desiderio di ricevere godimento al livello Vegetale è molto più grande di quello al livello dell’Immobile. Nel livello Hai-Animale si trova un desiderio di ricevere ancora più grande. Ogni animale percepisce quello che lo circonda in modo individuale, si avvicina a quello che gli è vantaggioso, e si allontana da ciò che gli è dannoso. Nel mondo del Vegetale esiste una forza generale (che è percepire ciò che gli è di vantaggio ed allontanare ciò che gli è nocivo così come la capacità di recare vantaggio o danneggiare) che è una forza equivalente al desiderio di un solo corpo (guf) nel gradino Animale. L’animale si muove da un posto all’altro, prova sensazioni e sentimenti personali, ha un suo carattere ed una sua personalità. Al livello Animale il desiderio di ricevere è più grande di quello al livello Vegetale, per questo a quello animale si trovano delle peculiari caratteristiche: un ciclo di vita individuale, ognuno nasce e muore nel suo specifico tempo a differenza dalle piante le quali si comportano secondo la stagione. L’animale vive una vita autonoma. nonostante certe specie vivano in branco od in gruppo. Fra gli animali, c’è una netta separazione fra le varie specie, mentre il collegamento con membri della stessa specie è necessario. Nonostante ciò negli animali c’è una limitazione: l’animale percepisce solo se stesso e non può percepire gli altri, non ha la sensazione del passato e non ha nessun interesse nel futuro. Il gradino che viene dopo, il MedaberParlante, quello dell’Uomo, è composto dalla forza dell’intelletto e del sentimento. La forza dell’Uomo non è vincolata al tempo ed al luogo, dato che quello che non si può afferrare per mezzo del primo componente, lo si può completare col secondo. Ad esempio: l’uomo non può percepire eventi successi migliaia di anni fa ma può completare questa differenza attraverso l’altro componente, l’intelletto: l’intelletto aiuta il sentimento, la persona può capire gli eventi del passato con la forza dell’intelletto e completarlo fino al proprio livello di sensazione. È possibile anche la situazione opposta: sentire qualcosa e per controllare come possa influire su di me, positivamente o negativamente, aggiungere alla sensazione l’intelletto, ed analizzare la situazione. L’intelletto ed il sentimento assieme allargano la comprensione per quanto riguarda il tempo ed il luogo. Io non sono più limitato, posso sentire, per mezzo dell’altro, quello che non ho sperimentato in pratica. Per merito di tutto ciò l’uomo si innalza al di sopra dello spazio e del tempo. Un singolo uomo ha il valore di tutti i livelli sottostanti: i mondi del Domem – Immobile, Zomeah – Vegetale e Hai – Animale – tutti assieme. Colui nel quale si è risvegliato “il punto nel cuore” (il desiderio di spiritualità) e lo sviluppa fino alle dieci Sephirot, fino allo stato nel quale diventa il Kli (vaso) dell’anima, il vaso nel quale viene rivelata la Divinità, costui allora è un “Cabalista”, dal verbo lekabel (in ebraico “ricevere”), ed include in se stesso tutti i “parlanti”, tutti coloro che si trovano nel livello di “Parlante”, di tutti i tempi e di tutti i popoli, dalla prima all’ultima generazione. Questa piramide di gradini riflette la relazione fra i cinque tipi di creature che esistono nella Creazione: l’Immobile, il Vegetale, l’Animale ed il Parlante, allo stesso modo ogni singolo rappresentante di un gradino superiore è più alto di tutte le creature che si trovano nel gradino sottostante. Dobbiamo capire cosa è in effetti “Uomo”. Un singolo “Uomo” è superiore a tutto ciò che è Animale in tutta la Creazione. Cosa vuol dire superiore? Il significato di questo è che, se lui si corregge, la sua correzione copre tutta la Creazione che è di sotto di lui, cioè la trascina con lui. L’uomo include in se stesso tutto. Quindi se l’uomo attua delle rettificazioni, il significato di tutto ciò è che in conformità a questo, tutta la Creazione si avvicina al Creatore. Per questo solamente l’uomo deve correggersi. L’uomo che si innalza, innalza con sé tutti i mondi, quindi è stato detto che tutti i mondi furono creati per l’uomo. I Mondi Spirituali sono: 1) il livello Immobile che viene chiamato “Eichalot”–Templi; 2) il livello Vegetale che viene chiamato “Levushim”–Abbigliamenti; 3) il livello Animale che viene chiamato “Malahim”–Angeli; 4) il livello Parlante che viene chiamato “Neshamot”–Anime. La “Correzione” è la riparazione del nostro rapporto col Creatore, e viene chiamato “Uomo” chi ha ricevuto questo desiderio dal Creatore. Al di sotto del livello “Uomo” si trovano i livelli di desiderio Parlante, Animale, Vegetale ed Immobile, i quali esistono nell’uomo in questo mondo. L’impegno di correggere tutta la Creazione è proprio dell’uomo, dato che l’uomo ha l’”Anima”, il desiderio più grande e più sviluppato che esista. Perciò l’uomo che in questo mondo riceve “il punto nel cuore” (che è in effetti il feto della nostra anima) ed inizia a svilupparlo, diventa la cosa più importante nel mondo materiale e così anche nei Mondi Spirituali. Quest’uomo annette a sé forze che gli danno la possibilità di collegarsi al Creatore ed equivalersi a Lui, cioè cambiarsi diventando simile a Lui. Nell’uomo stesso esistono tutti i quattro livelli della Creazione, che si chiamano: 1) le Masse – “Amon Am”; 2) i Ricchi – “Ashirim” (coloro che possiedono il desiderio di ricchezza); 3) gli Eroi– “Ghiborim” (coloro che possiedono il desiderio di dominare); 4) i Saggi–”Hachamim”. Tutti questi livelli derivano dal primo livello, Le Masse, dato che tutto deriva dal livello Immobile – “Domem”, dalla polvere, come è scritto “Tutto proviene dalla polvere” (Kohelet – Ecclesiaste). Nella polvere si trovano tre qualità preziose (sgulot): i vegetali, gli animali e gli uomini iniziano da questo livello. La polvere in se stessa non crea niente, ma senza di essa non può esserci alcuna forma di vita. Anche qui, nelle Masse, che rappresentano il grado Domem – Immobile, è insita la possibilità di svilupparsi nei livelli seguenti: in Ricchi, Eroi e Saggi, in conformità al desiderio di ricchezza, dominio e sapienza, che si sviluppano dal livello Immobile. Se contemporaneamente a questi desideri l’uomo riceve dal Creatore l’anima, “che è una parte Divina Superiore”, cioè la brama per la spiritualità, ecco che desidera ardentemente di unificarsi col Creatore. Le Masse si sviluppano grado dopo grado con l’aiuto delle tre inclinazioni che sono in loro: Brama, Onore ed Invidia. Con l’aiuto di queste tre inclinazioni, il desiderio dell’uomo aumenta e diventa più maturo. Per merito di queste inclinazioni l’uomo si sviluppa, si eleva da un livello all’altro, fino all’ottenimento dell’ultimo livello, il livello della completezza. Grazie alla “Brama”, si sviluppano dalle Masse i “Ricchi” (coloro che possiedono il desiderio per la ricchezza) che sono il primo livello dello sviluppo delle Masse. Questo gradino si distingue dalle Masse per il fatto che c’è in esso un desiderio molto più grande. Questo gradino è in conformità con il livello “Vegetale – Zomeach” che è nella Creazione. Per mezzo dell’”Onore” si distinguono dalle Masse gli “Eroi” (coloro che possiedono il desiderio di dominare). Questo è il secondo gradino dello sviluppo delle Masse, il quale è in conformità col livello “Animale – Hai” nella Creazione. Coloro che hanno il desiderio di arricchirsi, hanno sete solo di soldi, bramano la materia immobile – Domem -. Nelle persone a questo livello, anche se non ne rimarranno altre al mondo, questo desiderio in loro continuerà ad esistere, la cosa principale, per loro, è avere quello che vogliono. Ma chi ha il desiderio dell’”Onore” ha un desiderio così sviluppato che non si accontenta di dominare una cosa immobile, questa è già una forma diversa di esistenza. Ha la necessità di dominare anche altri esseri umani, ha bisogno del prossimo perché questi gli diano questo onore. Affinché il prossimo colmi la sua brama, lui aspira ad essere nel cuore del prossimo. Per mezzo dell’”Invidia” si distinguono dalle Masse i “Saggi”. Secondo quello che è detto: “L’invidia degli scrittori moltiplica la saggezza”. Persone con desideri più grandi hanno l’inclinazione per l’Invidia e sono coloro che acquisiscono saggezza e sapienza. Questo livello è conforme al livello “Parlante” nella Creazione. Le azioni dei saggi non sono limitate nel tempo o nello spazio, l’uomo a volte è invidioso di qualcuno che è vissuto molto tempo prima ed è morto, ne ha invidia come se la persona fosse ancora in vita. Il tempo non influisce su questa sensazione. L’uomo ha invidia di un’altro non solo perché il secondo ha qualcosa che lui non ha, ma è invidioso del secondo anche se tutti e due hanno la stessa cosa. Cioè, l’uomo vuole, non solo ricevere tutto quello che ha l’altro (ricevere sia il desiderio che il riempimento dell’altro), ma anche distruggere il  desiderio dell’altro, perché non abbia più niente. Se io, ad esempio, mi trovo nel livello “Parlante” che è nell’uomo, ciò vuol dire che il mio desiderio è cosi forte che voglio ricevere tutto quello che hanno gli altri e non soltanto questo ma anche che agli altri non rimanga nulla. In questo modo io posso aumentare il mio desiderio fino all’infinito, cioè io stesso, da solo, posso essere pari a tutta l’umanità. La qualità dell’invidia che dà la possibilità di ingrandire il desiderio esiste solo negli uomini. Le persone che non si trovano nel livello “Parlante” non possono ingrandire il loro desiderio, corrono solo dietro all’onore od alla brama del profitto, cioè alla sicurezza dell’appagamento dei propri bisogni e solo dei propri. Con la forza dell’invidia, l’uomo nel livello “Parlante”, ingrandisce in modo illimitato il suo desiderio di ricevere. L’invidia è uno dei mezzi più efficaci per progredire. La cosa fondamentale è farne l’uso giusto: non volere che anche l’altro non possegga, ma volere che io abbia non meno dell’altro. Le persone che non sono nel livello “Parlante” rimangono senza rimedio e guarigione, dato che non hanno un forte desiderio. Tutte le tre tendenze agiscono in loro mescolate, e dato che il loro desiderio brama una volta in una direzione ed un’altra volta in un’altra ancora, si frantuma in mille pezzi. Per ottenere qualcosa, il desiderio si incanala ogni volta in una direzione diversa. Vale a dire che non c’è un solo desiderio ardente in un’unica direzione per ottenere qualunque cosa nella sua pienezza. La persona cambia direzione tutto il tempo, cerca ogni volta qualcosa di diverso, e disperde la sua energia. La cosa è simile a bambini piccoli che desiderano tutto quello che vedono, e anche se l’uomo ha un forte desiderio, la sua brama ogni volta cambia: per la ricchezza, l’onore, il dominio, il sapere e quindi alla fine dei conti non otterrà niente. Quando sorge nell’uomo la brama per la ricchezza, lui è disposto a lavorare giorno e notte, volendo solo soldi, e ancora soldi, non interessandosi di nessun altra cosa. Succede lo stesso per quanto riguarda la brama di ricevere onore: vuole essere eletto al Parlamento, diventare Capo di Stato, tutto il resto per lui non è importante, non il riposo, il godimento e la famiglia, tutta la sua brama è per il dominio. Il problema di tutti coloro che ottengono il gradino: “l’invidia degli scrittori moltiplicherà la sapienza”, è che loro stessi guardano gli altri e cosa posseggono in tutti i sensi, vogliono ottenere tutto assieme quindi non possono ottenere nulla. Assieme a questo, loro assorbono in loro stessi i desideri degli altri, fino al punto di poter contenere in loro stessi desideri pari a quelli di tutto il mondo e, anche se il desiderio non è orientato, è di una grandezza enorme. Il Baal HaSulam scrive nella sua lettera  “I Frutti della Saggezza” che il Creatore ci guida costantemente verso di Lui. Questo processo consiste in due tappe. Durante la prima tappa l’uomo accumula i desideri. Questo è un periodo così detto di accumulazione e di passione, in cui un uomo aspira ad arrivare al suo amato, ma il suo amato si allontana da lui. Nel Cantico dei Cantici è detto: «Domeh Dodi le Tzvi» – «Il mio amato è come un cervo» che corre via, ma che gira la sua testa come per attrarmi, incoraggiarmi ad inseguirlo. Allo stesso modo, il Creatore provoca i desideri dell’uomo per Lui e si nasconde, come flirtando con lui, fino a quando il suo desiderio raggiunge l’intensità richiesta. Flirtare non è solamente giocare, nel nostro mondo viene originato dalle radici superiori. Piano piano, il desiderio dell’uomo di fondersi e di unirsi al Creatore diventa così forte, che non può viverne senza. A questo punto sorge un problema: quando un uomo aspira al Creatore e compie uno sforzo enorme, gli sembra che il Creatore debba rispondergli in modo positivo; in altre parole, crede che i suoi sforzi crescenti possano portarlo sempre più vicino al Creatore. In realtà la ricompensa o la conseguenza dei miei grandi sforzi è che io sento la crescente distanza tra me e il Creatore. Egli va via da me e tuttavia getta uno sguardo indietro verso di me. Vedo Lui ma sento quanto Egli sia lontano da me. Questo mi rende accanito perché aspetto altre conseguenze alle mie azioni, ai miei sforzi e ai miei desideri. Come risultato ne deriva che più studio, lavoro nel gruppo e sacrifico me stesso, più mi sento distante da Lui. Questo suona, in effetti, come un paradosso: coloro i quali studiano la ̀Cabala in modo corretto, sentono che si allontanano dal Creatore fino al momento in cui raggiungono il Machsom (barriera). Solo dopo aver penetrato il Machsom, si sentono istantaneamente uniti a Lui. Viceversa, coloro i quali sono sulla falsa strada dello studio della ̀Cabala, si sentono sempre più vicini al Creatore, sperimentano miracolose irradiazioni, e vedono buoni presagi. Essi sono contenti con il loro studio e con il loro lavoro interiore. In loro non compaiono altri desideri. Ricevendo ciò che vogliono ad ogni passo della loro “strada verso il Creatore”, essi estinguono e sopprimono i loro desideri. In tali persone non c’è accumulazione di sofferenza e di aspirazioni (Kishui), di passione o di amarezza. Solo quando la misura della pena e dell’amarezza dell’uomo è piena fino all’orlo, passa davvero il Machsom (barriera), entra nel Mondo Superiore e si fonde con il Creatore. Alla prima tappa, prima di passare il Machsom, la gente che aspira a raggiungere il Creatore ad ogni costo, viene messa alla prova. Non importa se durante il processo si sentono bene o male, se la loro strada è dolce o amara. Il Creatore gli dimostrerà al contrario, la loro insignificanza e la loro inutilità. Si allontanerà sempre di più da loro e mostrerà disdegno per i loro desideri. Essi diventeranno sempre più deboli sulla loro strada. In questo modo, il desiderio autentico dell’uomo verso il Creatore è messo alla prova (diventerà un Cabalista o sta cercando solo di addolcire la sua vita?). La Cabala quindi, non richiede nessun limite di protezione. Coloro i quali passano questa tappa preliminare e raggiungono il Machsom (barriera), sviluppano gradualmente solo il desiderio di dare, di unirsi con il Creatore. Senza decorare la sua vita e cercare le dolci e piacevoli sensazioni (al contrario sentendo e ricevendo nulla), l’uomo è pronto a fare tutto ciò che il Creatore esige da lui. Senza sapere cosa vuole il Creatore da lui, egli tuttavia segue fedelmente le raccomandazioni dei Cabalisti. Solo quando arriva alla conclusione ed è pronto per essa senza porre alcun termine, sente una vera aspirazione per il Creatore. Questo viene descritto come la risposta del Creatore alla preghiera dell’uomo. In questa preghiera, l’uomo chiede una sola cosa: una possibilità di diventare come le caratteristiche di dare del Creatore. Quando questa preghiera è pronta, l’uomo passa il Machsom (barriera). Prima di questo, i desideri dell’uomo crescono dentro lui (come accade tra due innamorati). Da una parte questo processo implica amarezza e un desiderio costante per l’amato, una sensazione di distanza dalla mèta desiderata e l’impossibilità di raggiungerla. Dall’altra parte la sua passione sta crescendo fermamente. In questo modo, l’uomo ha due sensazioni: 1) la sensazione di allontanarsi dal Creatore nonostante tutti i suoi sforzi, questo rivela il suo male, l’opposizione delle sue caratteristiche a quelle del Creatore; 2) egli ha la sensazione crescente del suo desiderio appassionato di diventare simile al Creatore e di fondersi con Lui. Quando queste due opposte aspirazioni (desideri e sensazioni) appaiono in un uomo e raggiungono il loro massimo (che è individuale per ogni anima), e quando da una parte aspira al Creatore e realizza la Sua grandezza e dall’altra parte sente la sua assoluta opposizione a Lui, egli passa il Machsom (barriera).

MICHAEL LAITMAN, PENSIERO e OPEREultima modifica: 2019-02-23T20:22:05+01:00da mikeplato
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