EGO e IO

vesica piscis.jpg

Poichè ad alcuni ancora non è chiaro il concetto di “SVUOTAMENTO DI SE” o “ASSASSINIO DELL’EGO”, un semplice simbolo può aiutare a capire quanto sia importante tutto ciò.

Il mio GORILLA INTERIORE mi insegnò:

NOI CI MESCOLIAMO CON LA BESTIA

Quindi, il concetto di diabolica mescolanza DIO-BESTIA o LUCE-TENEBRE messo in evidenza nella PISTIS SOPHIA, è veritiero. Un’Intelligenza divina si è mescolata con l’intelligenza umano-bestiale. Il risultato? L’EGO UMANO. Immaginate di avere Dio come cerchio di sinistra e la Bestia come cerchio di  destra.L’Ego è l’intersezione di questi due INTELLETTI. Ho sempre detto che l’EGO non ha realtà ontologica propria, ossia è una CAUSA DERIVATA, non sussiste se non esistessero l’uno e l’altro. Ciò spiega l’ampia gamma dei comportamenti umani, e la contraddittorietà degli stessi, talvolta volti alla Luce e talvolta alle Tenebre. Questo è l’Albero della Conoscenza del bene e del male: la mescolanza angelo-diavolo. Ora qualcuno ha scritto che trova inutile e senza un senso privarsi dell’ego, altrimenti si diviene gusci vuoti, senza coscienza. Rispondo a Beth che non esiste una cosa chiamata VUOTO, basta leggere il PIMANDRO del Corpo Ermetico. Cosa accade se cancelli l’ego? Non puoi arrivarci, se ci pensate bene, se non rompendo il legame, il laccio spirito-bestia. Essendo l’ego una causa derivata, il risultato della fusione indefinibile di due realtà ontologiche, se abbatti l’ego consenti allo spirito (si dovrebbe dire Anima, in verità) di tornare ad essere puro, non legato alla bestia. Provate a cancellare la zona di intersezione della vesica piscis. Cosa accade? Che lo spirito torna ad essere spirito e la bestia torna bestia.In Genesi è scritto che COSA BUONA FU DIVIDERE LE ACQUE DI SOPRA DALLE ACQUE DI SOTTO. Per una catastrofe, che il cabalista Luria spiegò assai bene, la netta separazione si tramutò in mescolanza. Leggete i TRE TEMPI secondo la religione manichea, e comprenderete.

Ergo, per concludere. I mistici di ogni tempo che puntavano all’annullamento dell’ego non si suicidavano, affatto. Sapevano che essi operavano sul compost per scinderlo (solve) e poi coagularlo in una separazione duratura. Quindi SVUOTARSI non significa semplicemente perdere la propria identità, che come abbiamo visto è fittizia (trattandosi del risultato di unione di due realtà separate), ma recuperare il proprio piu profondo io. Il NIENTE non esiste, mai.

A chi non vuol perdere l’ego per paura di divenire un guscio vuoto, dico che Dio già ci considera gusci vuoti, simulacri, perchè la mescolanza ottunde l’IO SONO in noi., e quindi noi siamo totalmente morti alla vita spirituale Io vero ed Ego umano-bestiale sono come due vasi comunicanti, si svuota l’uno e si riempie l’altro. Badate, è semplicissimo. Dice Giovanni Battista (per l’ennesima volta cito questo passo):

IO DEVO DIMINUIRE, LUI DEVE AUMENTARE (riferendosi al Cristo IO VERO in lui):

E Paolo scrive:

L’uomo esteriore si sfalda sempre piu, mentre l’uomo interiore si rinnova.

Spero che non torneremo mai più su questo.

EGO e IOultima modifica: 2009-11-17T16:49:00+01:00da mikeplato
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6 Responses

  1. lestat
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    perfetto. ma proprio perchè il nulla non esiste, l’ego umano, pur appartenendo ad un grado infimo di realtà, lascerebbe una traccia..omeopatica..!

  2. lestat
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    e proprio in questa traccia omeopatica sta il cosiddetto senso della vita, quello per cui comunque cerchiamo di costruire qualcosa sulla sabbia, o affidiamo parole al vento, o giuriamo eterno amore,,,

  3. cubica
    at |

    Due Nature albergano nell’uomo, la Natura Materiale e quella Divina.
    Spirito e materia sono stati mescolati, per effetto della Caduta. Il Manicheismo ed il Catarismo rappresentano questa situazione con l’immagine di Angeli intrappolati in Corpi Materiali.
    Nella Pistis Sophia, Jaldabaoth insuffla parte della sua forza divina, per dare Vita all’uomo che ha creato e che non somigliava affatto all’immagine che vide riflessa nelle acque. L’uomo di materia da lui creato non era nemmeno in grado di reggersi in piedi.
    Spirito e materia si sono confusi.
    Da sempre la testimonianza del Cammino di Liberazione, ci rammenta l’esistenza di queste due nature.

    A questo proposito nella “Fama Fraternitatis Rosae Crucis” ove descrive il Tempio funerario di C.R.C leggiamo:

    Questa cappella la dividemmo in tre parti: la volta o soffitto, le pareti o lati, il pavimento o suolo. Della volta per ora saprete soltanto che era divisa in triangoli convergenti dai sette lati verso il centro luminoso; ciò che contengono i triangoli voi che siete desiderosi della nostra società lo vedrete presto, a Dio piacendo, con i vostri occhi. Ogni lato è diviso in dieci spazi rettangolari, ciascuno con le sue figure e sentenze, che sono fedelmente e scrupolosamente riportate, in compendio, in questo nostro libro.

    Anche il pavimento è diviso in triangoli, ma poiché ivi sono descritti il potere e la signoria dei governatori inferiori, noi non ne paleseremo il contenuto, per timore che il mondo malvagio ed empio ne abusi. Ma chi sarà fornito del divino antidoto calpesterà senza timore e senza danno la testa dell’antico e malvagio serpente, poiché il nostro secolo è maturo per questo.

    (fine citazione)

    Questo Tempio funerario, è l’immagine di questo mondo, proprio come le tre parti della Divina Commedia di Dante.

    Il Pavimento rappresenta il regno del despota inferiore, in dante è l’Inferno, Il cielo è La Casa del Padre, il Regno Divino, in dante il Paradiso. Le pareti con le nicchie sono la possibilità di lavoro che offrono all’umanità le Vere Scuole Iniziatiche, per liberarsi dal dominio del Despota inferiore. In Dante, questa fase è rappresentata dal Purgatorio, ove gli vengono rimosse le sette P.
    Ma Inferno, Purgatorio e Paradiso, sono tutti quì ed ora sono coesistenti nel medesimo spazio. Se viviamo una vita incosciente e meccanica, viviamo nell’Inferno ove non v’è speranza di vedere Dio. Se ci accorgiamo del nostro stato di sonno dell’anima e iniziamo a lavorare per il suo risveglio, è nel Purgatorio che viviamo. Quando avremo realizzato il lavoro di purificazione, di resa dell’io, di nascita della nuova anima e tutto sarà stato trasformato. Avremo seminato corrotto e rinascerà incorrotto, “La morte sarà inghiottita nella Vittoria”. Allora il nostro stato d’essere sarà tale da farci percepire la nostra vita come il Paradiso di Dante. Inferno, Purgatorio e Paradiso non sono luoghi dell’aldilà ma sono condizioni di vita dell’aldiquà. Solo in vita possiamo uscire dall’inferno dell’ignoranza, lavorare sulla montagna della Purificazione ed entrare nel Paradiso della gloria di Dio.

    In un punto precedente della stessa Fama possiamo leggere, inoltre, quanto segue:

    A.C.R.C. Hoc universi compendium unius mihi sepulchrum feci (Di questo compendio dell’universo mi feci vivente un sepolcro)

    Attorno al primo cerchio, o bordo, era scritto, Jesus mihi omnia

    Nel mezzo vi erano Quattro figure, racchiuse in cerchi, attorno vi erano le seguenti scritte,

    1. Nequaquam vacuum. “Non c’è Spazio Vuoto”

    2. Legis Jugum. “Il Giogo della Legge”

    3. Libertas Evangelii. “La Libertà del Vangelo”

    4. Dei gloria intacta. “La Gloria di Dio è Inattaccabile”

    (Fine citazione)

    Il Sepolcro di Christian Rosenkreutz (Cristiano Rosacroce) è un Tempio. L’immagine del tempio funerario vuole esprimere la necessità di una Catarsi, che passa per il processo simbolizzato dalla, cosiddetta, “Morte Mistica”. Non si tratta certo della morte del corpo fisico ma della “morte dell’io”, o meglio della “Resa dell’io al Dio in noi”. Si tenga sempre ben presente che SOLO IN POSSESSO DELLA TOTALITA’ DEI NOSTRI CORPI, CORPO FISICO INCLUSO, POSSIAMO LAVORARE ALLA RESA DI SE’, ALLA RESA DELL’IO, ALLA VITTORIA SUL MONDO (IN NOI).
    Il significato dei quattro motti può essere compreso e vissuto solo all’interno di un orientamento di vita che sia lo specchio del “Jesus mihi omnia” “Gesù è tutto per me”. Gesù, l’immagine dell’anima nuova, che in noi deve nascere, la sola che possa ricevere in se il Cristo. Se tale è il fine dei nostri sforzi quotidiani, allora possiamo provare che “Non c’è spazio vuoto”. Il Vuoto non esiste, poiché tutto è colmato dalla manifestazione di Dio. In questo stato d’essere si comprende che è necessario dare alla propria vita una ben precisa direzione, volta a “Raddrizzare i Sentieri per il Dio in Noi”. Questo lo possiamo, grazie alla forza di Cristo, se restiamo sempre nello stato di Jesus mihi omnia. Gesù in ebraico può scriversi con le lettere Yod He Shin Waw He (YHWH sono le consonanti del nome impronunciabile di Dio). Si noti che la Shin è una delle tre lettere Madri (secondo il Sefer Yetzira) e rappresenta il fuoco. Quindi il nome Gesù scritto come sopra, indica il fuoco che sta nel mezzo di Dio, il fuoco divino. Uno dei significati dell’acronimo I.N.R.I è Igne Natura Renovatur Integra, che significa “Con il fuoco si rinnova l’intera natura”. Il fuoco di Cristo è un fuoco di rinnovamento, che è offerto a coloro che vivono sulla base del Jesus Mihi Omnia.
    Quest’opera di Raddrizzamento dei Sentieri per il Dio in noi, deve essere condotta tenendo sempre presente quanto Giovanni dice “Lui deve crescere ed Io devo diminuire”.
    Questa sottomissione dell’io è l’accettazione del Giogo della Legge, della Divina Legge, quel Giogo di cui Gesù disse, “ il mio giogo è dolce e il mio carico leggero”.
    Prendendo su di Se il dolce giogo della Divina Legge, si può iniziare a Vivere la Libertà del Vangelo. I Vangeli non devono essere letti come documenti storici, ma come simboli. Ripeto, simboli e da non prendere alla lettera. Ogni pagina del Vangelo deve essere in noi scritta. Dalla nascita di Giovanni alla Risurrezione di Gesù. Attenzione, NON CONFONDIAMO le immagini utilizzate con tutta la loro gravità, con il messaggio che veicolano. Nessuno che voglia vivere il messaggio del Vangelo, si metta in testa di Girare a piedi nudi su di un dorso d’asino o attendersi fustigazioni o cose simili. Queste sono solo immagini. Per comprendere veramente le Pagine del vangelo, ci si deve chiedere cosa rappresentino in noi personaggi come Giovanni, Erode, Maria, Giuseppe ect. Dove si trovano i Farisei in noi? Abbiamo già riconosciuto i Mercanti nel Tempio che portiamo in noi?
    Come trasformiamo quanto abbiamo capito, quando andiamo a lavorare, quando siamo con gli amici, quando siamo in famiglia? Insomma nei rapporti con gli altri e con il nostro ambiente?
    I Vangeli sono testimonianze di un processo INTERIORE, che porta alla Liberazione del Dio in noi, questa è La Libertà del Vangelo.
    Se, poi, si basa la propria vita sulla Pietra Angolare “Gesù Cristo”, ovvero sull’Anima Nuova, si è come su una Rocca Inviolabile e le parole Dei Gloria Intacta (La Gloria di Dio è Inattaccabile) mostrano tutto il loro significato.

    Buon Cammino!

  4. cubica
    at |

    .

  5. Dani
    at |

    @Cubica

    …grazie di cuore. D.

  6. MCLB
    at |

    La mandorla – la forma della mandorla – richiama anche la forma schematizzata della vagina, punto di passaggio dal mondo interno al mondo esterno. Luogo, quindi, di nascita e di ri-nascita.

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