ANCHE NEGLI PSEUDO-MITI SI CELANO VERITA’ ARCHETIPICHE DIVINE
lui si chiamava GABRIELE D’ANNUNZIO… ARCANGELO GABRIELE che annuncia la nascita del bambino mistico.
Angeli e arcangeli non esistono realmente.
la CABALA dice che tutti gli angeli sono nell’UOMO PRIMORDIALE: il CRISTO
Gabriele è un aspetto del NOSTRO UOMO INTERIORE.
Io ho visto MERCURIO che mi annunciava la nascita di un altro me stesso
che è LUI STESSO
LUI ANNUNCIA SE STESSO, LA RINASCITA DI SE STESSO nell’uomo
può farlo manifestandosi come GABRIELE, MICHELE, MERCURIO
NELLO PSEUDO-MITO, D’ANNUNZIO SI FA TOGLIERE LA COSTOLA PER FACILITARE UN’AUTO-FELLAZIO
che ricorda la questione della costola?
Adamo
e la costola chi è?
Eva
quindi questo pseudo mito racchiude l’archetipo dell’ANDROGINO, l’uomo interiore
Egli quindi toglie la parte femminile, la manifesta all’esterno
perchè il FEMMININO è IL LATO NASCOSTO DI OGNI COSA
ecco perchè la SFINGE è femmina
L’ESOTERISMO è FEMMINA
LA TRADIZIONE SPIRITUALE è FEMMINACercare il lato interiore di ogni cosa significa cercare il FEMMINILE
ora il mito dice che lui si leva la costola in realtà per AUTOFECONDARSI
GENERA SE STESSO DA SE STESSO….IL SERPENTE CHE SI MORDE LA CODA, con la coda che è fallica
NOI SIAMO CAPACI DI AUTOGENERARCI
CIOE’ DI AUTO FECONDARCI
è l’uomo interiore che ha questo potere
infatti non a caso D’Annunzio scrisse LE VERGINI DELLE ROCCE
in cui sogna la NASCITA DI UN SUPERUOMO
IL CRISTO CHE EMERGE DA NOI è QUEL SUPERUOMO
da wikipedia
La scoperta di Nietzsche da parte di D’Annunzio non avviene sul piano ideologico, ma si conforma come una suggestione letteraria. In particolare la figura del superuomo viene ripresa e rielaborata da D’Annunzio secondo una visione personale e una sensibilità estetica estranee a quelle del filosofo tedesco. Il razzismo aristocratico e biologico di cui fa mostra Claudio Cantelmo, non appartiene a Nietzsche, il cui oltreuomo raggiunge un’etica e una conoscenza superiori non grazie alla nobiltà del sangue, ma seguendo un percorso personale e una dura disciplina di vita. D’altra parte lo scrittore abruzzese in nessun momento ha utilizzato il termine di superuomo in questa o in altre sue creazioni né tantomeno ha mai avuto la pretesa di farsi interprete del pensiero nietzschiano.