FANCIULLI…E LO DICO SOPRATTUTTO A LAURA, CHE SEMBRA FARE LA BATTAGLIA CONTRO I MULINI A VENTO…
ANCHE UN PEZZO DI METALLO PUO DIRVI MOLTO. SE COSI NON FOSSE, NON DOVREMMO LEGGERE NEANCHE LA BIBBIA…
SE VOI PRENDETE QUELL’ANKH CHE VI HO MOSTRATO, DI QUELLA GRANDEZZA, E LO POSIZIONATE SUL BASSO VENTRE DI UN UOMO, AVRETE LA RISPOSTA SU COSA RAPPRESENTI DAVVERO QUELL’ANKH…
IL TAU E’ IL FALLO ED E’ POSTO ALL’ALTEZZA DEL FALLO, MA LA VESICA DELL’ANKH, POSTA PIU IN ALTO, E’ PROPRIO LA “VESICA PISCIS”. TUTTO PARLA ALL’UOMO…
L’ANKH E’ L’ACQUA DI FUOCO, LA COSA DOPPIA, LA VERA E UNICA CHIAVE DELLA VITA. PER QUESTO ESSA VENIVA POSTA IN BOCCA AL CANDIDATO, SUI BASSORILIEVI. IL SUO SENSO ERA DUPLICE. ESSA SIGNIFICAVA TANTO L’ACQUA DI FUOCO (SE IN ENTRATA, IMMISSIONE) CHE IL VERBO DIVINO (N USCITA, EMISSIONE). ERA AL CENTRO DELLA SIMBOLICA CERIMONIA DELL’APERTURA DELLA BOCCA: AI BAMBINI SI CHIEDE DI APRIRE LA BOCCA PER MANGIARE, MA ANCHE PER PROFFERIRE I PRIMI SUONI. LA CHIAVE DELLA VITA E’ L’INIZIO E LA FINE DELL’INTERO ITER. SI COMINCIA CON L’ACQUA DI FUOCO, SI FINISCE CON L’EMISSIONE DEL VERBO, CHE INDICA LA NASCITA DEL DIO IN NOI. CIO CHE ENTRA SI TRASFORMA POI IN CIO CHE USCIRA. LA TESTA, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, E’ L’UTERO DIVINO, POICHE ESSA EMETTE IL VERBO, OSSIA GENERA LO SPIRITO LOGOS
VI RICORDA QUALCOSA IL SUCCHIOTTO DEI BAMBINI?
ESSO E’ UN SURROGATO DEL CAPEZZOLO, E DAL CAPEZZOLO ESCE IL LATTE MATERNO
PAOLO NON PARLAVA DI LATTE AI LATTANTI E CARNE A QUELLI CHE ERANO PIU AVANTI?
MA INIZIAMO DAL LATTE, IN OGNI CASO.
LAURA, SVEGLIA! ANCORA NON HAI CAPITO PERCHE’ HO SCRITTO CHE L’ANKH PER ME E’ UNO STRUMENTO RITUALE?
“NON CIO CHE ENTRA IN BOCCA VI PUO’ CONTAMINARE” (MARCO 7:19)…
“TERRAI IN MANO QUESTA VERGA, CON LA QUALE COMPIRAI TUTTI I MIEI PRODIGI” (ESODO 4:17)
“E GLI EBREI NON VOLLERO BERE LE ACQUE DI MARA, PERCHE’ ERANO AMARE” (ESODO 15:3)…Ed è detto dopo al riguardo di questo rifiuto: “IO SONO IL SIGNORE, COLUI CHE TI GUARISCE…”
“QUESTI SARANNO I SEGNI CHE ACCOMPAGNERANNO QUELLI CHE CREDONO…PRENDERANNO IN MANO I SERPENTI E, SE BERRANNO VELENO, NON RECHERA LORO ALCUN DANNO” (MARCO 16:18)