LA VENDETTA SI AVVICINA A GRANDI PASSI

VOI SAPETE BENE, ORMAI, CHE MELKIZEDEK, ALIAS MEL, E’ LA VENDETTA PERSONIFICATA. LUI FU CONCEPITO ED EMANATO DA DIO PER LA GRANDE VENDETTA DELLA LUCE SULLE TENEBRE (DARKNESS).

EBBENE, PROPRIO PER RINFRESCARCI LA MEMORIA, MR. VENDETTA ISPIRA UN NUOVO FILM (dopo, fra i tanti V for Vendetta), IL CUI PROTAGONISTA E’ PROPRIO MEL (GIBSON). VI HO PARLATO DELLA VENDETTA FEMMINILE. LEGGETE BENE DEL NUOVO FILM “THE EDGE OF DARKNESS”…

I SEGNALI SI STANNO MOLTIPLICANDO ALL’INFINITO…E MEL STA AVVISANDO SEMPRE PIU I SUOI AVVERSARI. I SUOI AVVISI STANNO DIVENTANDO ASSORDANTI

MI PIACE QUEL “E’ MEGLIO NON FARLO ARRABBIARE”, e “BENTORNATO MEL”. ANCHE NOI NON VEDIAMO L’ORA CHE MELKI SI ARRABBI, CHE L’IRA GIUNGA AL COLMO, E INIZI A FARE PIAZZA PULITA DI TUTTI QUESTI DEMONI CHE CI GOVERNANO DENTRO E FUORI. ANCHE NOI NON VEDIAMO L’ORA DI DIRGLI “BENTORNATO MEL, BENEDDETTO SEI TU CHE VIENE NEL NOME DELL’ALTISSIMO PER PUNIRE QUESTO MONDO BASTARDO”.

IL PROTAGONISTA INTERPRETATO DA MEL SI CHIAMA CRAVEN….TO CRAVE in inglese significa: IMPLORARE, CHIEDERE CON INSISTENZA, IMPLORARE MISERICORDIA, DESIDERARE ARDENTEMENTE. COSA SUGGERISCE CIO’? CHE CON MEL BISOGNA PREGARE ALLO SFINIMENTO PERCHE’ OCCORRE DESIDERARLA LA VENDETTA…E I SALMI FANNO BUON GIOCO. SENZA VENDETTA, NIENTE CORPO DI LUCE E NIENTE ETERNITA’.

A VOI LA PALLA

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LA VENDETTA SI AVVICINA A GRANDI PASSIultima modifica: 2010-02-03T19:16:00+01:00da mikeplato
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4 Responses

  1. EiZedEi - EL
    at |

    guardate come un arcontino tenta di mettere in cris il grande Mel…ed alla fine si becca quello che si merita….alla fine si leverà il grido di tutti i figli dell’Hermon contro questi str…..
    http://it.movies.yahoo.com/blog/article/14072/mel-gibson-insulta-un-giornalista.html

  2. cubica
    at |

    Desidero attirare l’attenzione sul termine Vendetta, che a parer mio è da interpretarsi in modo tuttaltro che belligerante.

    Nella leggenda del 30° Grado Scozzese, quello di Cavaliere Kadosh (che in ebraico significa puro) il tema è la vendetta della morte di J. De Molay.

    Questo grado, il Rito Scozzese Antico ed Accettato, lo fa derivare direttamente da una elite dei Templari.

    I Templari mascheravano, con simbologie cavalleresche, un profono insegnamento Gnostico.

    Anche l’aggressione che subirono fu presa a simbolo di una delle verità che il cavaliere doveva penetrare.

    La pretesa Vendetta del Kadosh, non ha nulla a che vedere con una guerra verso o contro qualcuno.

    I Templari nacquero in seno alla chiesa Cattolica Romana, la cui lingua ufficiale era il Latino.

    Vediamo un piccolo sunto, da un dizionario etimologico on-line (www.etimo.it), sulla parola Vendicare o Vendetta.

    Vendicare dal lat. VINDICARE formato da VEN-UM che signif. “prezzo” e DICARE che signif. “proferire”, “offrire”.
    Il significato giuridico di VINDEX Vindice, fu quello di “Manlevatore”, “Garante”, “Riscattatore”, VINDICTA si disse “l’atto di redenzione” o “Liberazione”, e la verga con la quale veniva toccato lo schiavo o l’accusato restituii a libertà.
    Propr. deve significare Offrire il prezzo del riscatto, Farsi garante; indi Redimere, Liberare, Prendere sotto la sua protezione e poi Reclamare a sé la proprietà di alcuna cosa”.

    Quindi possiamo dire che la Vendetta alla quale deve tendere il vero Kadosh, colui che desidera vivere da Puro, è “Il riscatto interiore”, la “Liberazione” del divino in sé.
    Per consentire questo riscatto, questa possibilità, Dio si fa garante e riscattatore dell’uomo che si vota, in sé stesso, a tale cammino.
    Solo nella forza di Cristo è possibile ottenere la “Liberazione” dell’Anima Divina, nel vangelo leggiamo “senza di me non potete far nulla” e nella Fama Fraternitatis RC uno dei motti è “Jesus mihi omnia”, Gesù è tutto per me.

    Dio pone sotto la propria protezione coloro che aspirano a divenire nuovamente suoi figli, perché possano tornare a lui, ed offre loro la possibilità di un vero riscatto dalla caduta.

    Nel Prologo del Vangelo di Giovanni leggiamo “A tutti coloro che lo accettano”, a tutti coloro che accettano il Cristo in se stessi, a coloro che accettano questa offerta del Padre, egli “da il potere di ridivenire figli di Dio”.

    L’uomo che desidera questo riscatto, deve offrirne il prezzo!

    Qual’è questo prezzo? Il proprio ego!

    L’uomo che desidera il riscatto deve arrendersi al Dio in lui. Deve anteporre, nella propria vita, il Dio in lui al prprio Ego.

    Per poter fare ciò deve conoscere sé stesso nel duplice senso di

    1) Conoscere il proprio ego e come esso domini la coscienza e
    2) Riconoscere in sé la presenza di Dio, del Cristo Interiore.

    L’ego deve riconoscersi come servitore del Cristo in sé, poiché questo è lo scopo della sua esistenza. L’ego deve arrendersi al Cristo.

    Questa resa comporta si una lotta, ma tutta interiore. E’ la lotta che l’io, nei suoi diversi aspetti, intraprende per soffocare la flebile voce del Cristo in noi.
    La nostra coscienza deve orientarsi sempre più sul Cristo in noi per farsi afferrare sempre meno da questi io, fino al momento in cui essa sarà unicamente strumento del Cristo in noi, dell’Anima Divina Originale.

    La Verga con la quale veniva toccato il prigioniero liberato ci riporta all’immagine del caduceo di Mercurio o del bastone di Asclepio (dio Romano della medicina).
    Il caduceo simboleggia il sistema spinale umano, in cui troviamo il fuoco della coscienza, che deve essere rinnovato.
    Quando l’uomo caduto, schiavo delle forze di questa natura decaduta, è toccato dal totale rinnovamento di tale sistema e quindi della coscienza, ottiene la guarigione dalla malattia fondamentale che è lo stato di caduta, la libertà dei figli di Dio.

    La leggenda narra che prima di morire, il Gran Maestro J. De Molay convocò, entro 40 giorni, davanti al Tribunale di Dio il Papa Clemente V, mentre il Re di Francia Filippo IV (Detto il Bello) entro l’anno. Difatto trentasette giorni dopo Clemente V morì e Otto mesi dopo toccò a Filippo in Bello.

    Anche in questo caso la storia fu presa a prestito per trasmettere un’altra verità interiore.

    Filippo il bello è l’immagine dell’arroganza dell’io, mentre Clemente V rappresenta l’ipocrisia del fromalismo.

    Questi due aspetti scompariranno nell’uomo in cui l’Anima Divina è la guida interiore.

    Questa è la Vendetta alla quale devono tendere tutti coloro che desidearano “Ridivenire figli di Dio”.

    “Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam”

    “Non a noi, Signore, non a noi, ma al Tuo nome da gloria”.

    Buon Cammino!

  3. christian
    at |

    è sempre bello leggere le tue disanime, grazie cubica!

  4. ereticognostico
    at |

    grazie per il tuo commento CUBICA ,la vendetta intesa in questa maniera è da illuminati e mi sento piu’ vicino alla tua interpretazione rispetto ad una piu’ bellicosa……..un essere che vuole tendere all’illuminzaione non puo’ innalzarsi secondo me tramite l’intervento diretto di qualcuno ma deve salvarsi da solo per mezzo del divino che è in lui non sperando che qualcuno distrugga l’avversario al suo posto…….

    grazie ancora e un abbraccio a tutti

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