RICEVO DA UNA FIGLIA DI DIO E TRASMETTO PRONTAMENTE I MESSAGGI CHE ELLA HA RICEVUTO, RINGRAZIANDO DIO E LEI.

Molti luoghi, un tempo ritenuti famosi per la loro ineccepibile onesta’, saranno ridotti in rovina e costera’ molto poterli ripristinare, dando spazio ad una decadenza di cui il popolo risentirà. Ladri, cortigiane, fabbri, banchieri, mercanti d’arte, sarti, medici, saranno sottomessi da capitani al soldo del potere ed ognuno avra’ la sua torre dalle rosse insegne nel grifo rappresentate. Chi al tempo della semina ha saputo ben posizionare i propri intendimenti ed i propri sentimenti, raccogliera’ materiale per poter ottenere la spada di capitano che viene acquisita se il raccolto è portato sul fiocco della fede. Coraggiosi devono essere coloro che sconfiggeranno i vecchi capitani ed incendieranno le loro torri attirando in questo modo l’attenzione dei lupi e del loro capo. Romolo cedera’ il suo tesoro e saranno note le molte gallerie di una citta’ sotterranea che tutto collega in una rete di fine astuzia.

Anche se molte figure finora sconosciute si muovono nell’ombra, esse sono  conosciute e attenzionate da chi sorveglia con discrezione non avendo ancora il mandato di intervenire . La stagione in cui il grano è pronto per essere mietuto ancora non è giunta , e questa sarà solo quando il mandato sarà dato dal più alto al più piccolo. Quando il lume sarà acceso, sarà visibile per tutti a qualsiasi altezza questi si trovino. Non vi sarà linguaggio che non sarà compreso nè ora stabilita, ma solo principio e fine. Quando il cielo e la terra saranno unificati, tutto sarà chiaro, perchè mandato è stato dato. Solo determinate congiunzioni potranno dare indicazioni e attraverso queste matureranno nei progetti determinati eventi che opereranno affinchè il mandato entri in esecuzione. Il popolo delle molte stelle si difenderà quando la minaccia incomberà e cercherà di operare alla desertificazione dei granai che esso governa. Quando il sangue macchierà il vessillo posto sul monte del teschio , il mondo e la pace si sfalderà come un cumulo di paglia che prende fuoco ed in poco tempo tutto sarà cenere. Così come caddero le mura di Gerico, sette saranno i dì che precederanno la fine di un arcontico potere. Molte vesti saranno tolte e molte saranno rinnovate nella funzione primeva, affinchè tutto segua il corso degli eventi per poter riportare agli albori il rinnovato popolo  che riordinato prosegua il proprio cammino evolutivo che ricevuto nuovo impulso inizierà nuovo cammino sotto un nuovo sole e un nuovo cielo. Anche se per la maggior parte dell’intera umanità che più non crede e non prega, sono io l’eterno magnete che attrae e dirige i passi di tutti , a seconda delle aspirazioni di ogni singola mia infinitesima particella , sono io a ordinare sia la destra che la sinistra . Per quanto l’uomo possa conoscere  il mistero del proprio cammino e della creazione, sono io che apro e chiudo i ventricoli del cuore a seconda della crescita che avviene mortificando e attraversando le valli che io stesso pongo a pascolo nei mansueti. Sono io la pupilla dell’occhio benevolo che prende luce e contempla la bellezza, sono io la pupilla di colui che ancora non conoscendo diventa fautore di prova per coloro che più mi sono cari. Io sono colui che in una mano ha la conghiglia e nell’altra la mazza , tutto segue e si inchina al mio volere, al mio potere che può essere ambito, ma dato solo a coloro che diventano me, e in loro mi compiacci. Molti attendono nel segreto di innalzare il proprio vessillo e farlo sventolare sui più alti colli . Quando a segnale convenuto sarà giunto il tempo in cui il leone stanco per il troppo vegliare dovrà prendere riposo e lasciare anche se per poco tempo il campo libero. Più il tempo incalza più grande si fa il pegno da pagare e l’antro che era pieno di luce si va oscurando. Quando le ceste piene saranno di uova, il colle sarà ammantato di porpureo manto e la croce piena di fatui fuochi , il vecchio circo sarà ripopolato di belve e nuovi martiri saranno dati in pasto ad essi , vittime di un potere temporale che ha scalzato colui che è signore dei tempi  Duri passi saranno uditi lungo le vie che portavano nel centro dei poteri  non più agenti nella vecchia città che oggi è rifugio di folli che credono di poter ordinare un caos sovrano che nulla lascia sperare