L’ONNIPRESENZA MERAVIGLIOSA

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MENTRE IL MONDO INTERO E’ ORMAI CERTO CHE DIO NON ESISTA (LADDOVE DIO E’ CERTO CHE SIA LO STUPIDO E FUTILE UOMO A NON ESISTERE), QUALCUNO VA MOLTO OLTRE ED INTERAGISCE CON LUI, QUOTIDIANAMENTE….

STAMANE MI SONO SVEGLIATO CONTEMPLANDO NELLA MENTE IL NUMERO 26, OVVERO LA GHEMATRIA DI YHWH, IL NOME SACRO DI DIO (JOD=10+HE=5+WAU=6+HE=5). CHI CONTEMPLA QUESTO NUMERO DOVREBBE SAPERE CHE IL 26 E’ L’UNICO NUMERO DA 1 all’INFINITO CHE E’ COMPRESO TRA UN QUADRATO E UN CUBO. INFATTI 26 E’ COMPRESO TRA 25 (quadrato di 5) E 27 (cubo di 3). GIA QUESTO DOVREBBE FAR RIFLETTERE, PERCHE’ PARE CHE YHWH SIA UN NOME CHE INDICHI GHEMATRICAMENTE UNA FUNZIONE DI MEDIAZIONE: STA A CAVALLO TRA UNA DIMENSIONE (quadrato) E UN’ALTRA (cubo). E’ COME DIRE CHE ESSO DIMORA TRA LA VEGLIA E IL SONNO, TRA QUESTO MONDO E QUELL’ALTRO…

POI MI SON CHIESTO IL VALORE DI QUESTI DUE NUMERI CHE FANNO IL 25 e il 27, OSSIA IL 5 e il 3, E HO RIFLETTUTTO A LUNGO SUL NUMERO 53, CHE SEMBRA COMPRENDERE DIO NEL SUO SENO. SONO STATO MEZZ’ORA A CONTEMPLARE NELLA MIA MENTE QUESTO NUMERO MISTERIOSO: 53….

POI SONO ANDATO AL LAVORO CON L’AUTO, E DURANTE IL TRAGITTO SUL MARCIAPIEDE SCORGO DA LONTANO UNA STRANA VECCHIETTA DI SPALLE, UN BEL PO’ SCIANCATA. MI COLPISCE IL SUO LOOK, HA UN BOMBER AMERICANO, LOOK ALQUANTO BIZZARRO PER UNA VECCHIETTA, E DIETRO UN NUMERO GIGANTESCO: 53…..

IO MI INCHINO INNANZI A COLUI CHE E’, ALL’UNICO, AL MERAVIGLIOSO IL CUI FASCINO MI SORPRENDE OGNI GIORNO DI PIU’….

DIO E’ UN BIMBO CHE GIOCA, RIVELO’ ERACLITO.

MA SE NOI NON GIOCHIAMO, NON C’è NESSUNA SPERANZA DI POTER INTERAGIRE CON LUI.

E LA VITA TRASCORRE E FINISCE SEMPRE….

IL 53 ERA SULLA SCHIENA DELLA VECCHIA.

IL MESSAGGIO E’ CHIARO: DEVI FARCELA PRIMA DI MORIRE….NON C’è TEMPO…LA VITA SCORRE IN FRETTA….DEVI FARCELA PRIMA CHE SIA TARDI…NON MORIRE COME GLI ALTRI…MUORI PRIMA DI MORIRE.

E QUESTO VALE PER TUTTI VOI…C’è SEMPRE POCHISSIMO TEMPO

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L’ONNIPRESENZA MERAVIGLIOSAultima modifica: 2011-02-17T11:55:00+01:00da mikeplato
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35 Responses

  1. Gan867
    at |

    Ho “visto”la stessa cosa sotto un’altra “forma”….besos

  2. Lleyton
    at |

    Sensazionale amico mio, ci ricorda che dobbiamo combattere prima che sia troppo tardi. Abbraccione Fratello

  3. mirvena
    at |

    … quanto è vero…
    leggendo mi è venuto in mente un passo di Bohme, Della triplice vita dell’uomo, per chi non l’ha letto lo cito: “Vi diamo da considerare questo: come noi uomini tramite i nostri occhi di questo mondo non possiamo vedere nè Dio nè gli angeli che pure sono in tutti i momenti dinanzi a noi; come la divinità è anche in noi eppure non la possiamo cogliere a meno che non mettiamo la nostra immaginazione e la nostra ostinata volontà in Dio e allora Dio brilla in noi nella volontà e riempie l’anima e noi sentiamo Dio e lo vediamo coi nostri occhi” …. buon viaggio a tutti i fratelli

  4. Antonlogos
    at |

    Questo passo di Bohme è stupendo!

  5. antispecista
    at |

    La consapevolezza che il cervello “ragioni” per analogie e che queste con l’esercizio siano frequenti dovrebbe permettere a chiunque di avere una corretta idea della differenza che c’è tra analogie e pensiero .
    Questa consapevolezza serve a capire quanto in realtà sia difficile per la razza umana formulare pensieri considerando che per gran parte del tempo il vostro cervello lo dedica alle analogie .
    Sviluppare la capacità analogica al fine di trovare relazioni , similitudini , corrispondenze ecc tra numeri , lettere , eventi , fotografie , video , condizioni meteorologiche , disposizione di mobili case uomini suoni parole ecc è rallegrante tanto quanto il risolvere le parole crociate senza schema dell’ultima pagina della settimana enigmistica , a schema finito ci si può dilettare nell’autocompiacimento, mentre per le analogie del quotidiano vivere il limite dello schema da completare è imposto dal raggiungimento della consapevolezza di cui ho detto in precedenza .
    Quindi ,in buona sostanza, niente limite niente consapevolezza , o se preferite niente consapevolezza niente limite e buon compiacimento a chi per questo prova diletto .
    Io antispecista

  6. antispecista
    at |

    La consapevolezza che il cervello “ragioni” per analogie e che queste con l’esercizio siano frequenti dovrebbe permettere a chiunque di avere una corretta idea della differenza che c’è tra analogie e pensiero .
    Questa consapevolezza serve a capire quanto in realtà sia difficile per la razza umana formulare pensieri considerando che per gran parte del tempo il vostro cervello lo dedica alle analogie .
    Sviluppare la capacità analogica al fine di trovare relazioni , similitudini , corrispondenze ecc tra numeri , lettere , eventi , fotografie , video , condizioni meteorologiche , disposizione di mobili case uomini suoni parole ecc è rallegrante tanto quanto il risolvere le parole crociate senza schema dell’ultima pagina della settimana enigmistica , a schema finito ci si può dilettare nell’autocompiacimento, mentre per le analogie del quotidiano vivere il limite dello schema da completare è imposto dal raggiungimento della consapevolezza di cui ho detto in precedenza .
    Quindi ,in buona sostanza, niente limite niente consapevolezza , o se preferite niente consapevolezza niente limite e buon compiacimento a chi per questo prova diletto .
    Io antispecista

  7. chirone
    at |

    La consapevolezza che il cervello “ragioni” per analogie e che queste con l’esercizio siano frequenti dovrebbe permettere a chiunque di avere una corretta idea della differenza che c’è tra analogie e pensiero .
    Questa consapevolezza serve a capire quanto in realtà sia difficile per la razza umana formulare pensieri considerando che per gran parte del tempo il vostro cervello lo dedica alle analogie .
    Sviluppare la capacità analogica al fine di trovare relazioni , similitudini , corrispondenze ecc tra numeri , lettere , eventi , fotografie , video , condizioni meteorologiche , disposizione di mobili case uomini suoni parole ecc è rallegrante tanto quanto il risolvere le parole crociate senza schema dell’ultima pagina della settimana enigmistica , a schema finito ci si può dilettare nell’autocompiacimento, mentre per le analogie del quotidiano vivere il limite dello schema da completare è imposto dal raggiungimento della consapevolezza di cui ho detto in precedenza .
    Quindi ,in buona sostanza, niente limite niente consapevolezza , o se preferite niente consapevolezza niente limite e buon compiacimento a chi per questo prova diletto .
    Io antispecista

  8. antispecista
    at |

    La consapevolezza che il cervello “ragioni” per analogie e che queste con l’esercizio siano frequenti dovrebbe permettere a chiunque di avere una corretta idea della differenza che c’è tra analogie e pensiero .
    Questa consapevolezza serve a capire quanto in realtà sia difficile per la razza umana formulare pensieri considerando che per gran parte del tempo il vostro cervello lo dedica alle analogie .
    Sviluppare la capacità analogica al fine di trovare relazioni , similitudini , corrispondenze ecc tra numeri , lettere , eventi , fotografie , video , condizioni meteorologiche , disposizione di mobili case uomini suoni parole ecc è rallegrante tanto quanto il risolvere le parole crociate senza schema dell’ultima pagina della settimana enigmistica , a schema finito ci si può dilettare nell’autocompiacimento, mentre per le analogie del quotidiano vivere il limite dello schema da completare è imposto dal raggiungimento della consapevolezza di cui ho detto in precedenza .
    Quindi ,in buona sostanza, niente limite niente consapevolezza , o se preferite niente consapevolezza niente limite e buon compiacimento a chi per questo prova diletto .
    Io antispecista

  9. mike plato
    at |

    IL MIO INTELLETTO MI SUGGERISCE L’ANALOGIA ANTISPECISTA-SCIMPANZE’.

    COME E’ POSSIBILE CIO’?

  10. anbtispecista
    at |

    Il bello delle analogie è che per potersene servire serve “esperienza” com’è logico che sia l’esperienza al quale attingi per l’analogia che mi riguarda è dentro di tè ! hai attinto dalla “ tua “ esperienza lo “scimpanzé” , conseguentemente , t’appartiene ! hai capito com’è possibile ciò…caro il mio Michele …
    Io antispecista

  11. antispecista
    at |

    ergo ( come piace al fantasmagorico plato ) caro mike : di te si può conseguentemente ed elementarmente dedurre che ti manca la padronanza del tuo stesso cervello , sei solo un’essere analogico !
    domando : può mai parlare di spiritualità un’essere analogico ? …dico a voi , utenti ! udenti ?

  12. mirvena
    at |

    dunque , antispecista… visto che ce l’hai com me… il cervello lavora per analogie , è vero… che questo sia autocompiacimento, in parte può anche essere vero… ma è comunque un modo per imparare e crescere, come il confrontarsi con te… ognuno di noi legge alcune cose e non tutto, in più elabora secondo le rispettive conoscenze precedenti e credo che parlarne insieme sia anche questo un modo per crescere…
    tutto qui. non riesci a farmi arrabbiare… perchè alla fin fine so che sei anche tu una parte di tutto….buona giornata e buona riflessione…

  13. abtispecista
    at |

    farti arrabbiare ? ma non starai scherzando ?
    arrabattarmi contorcendo me stesso sulle parole e sulla capacità dialettica, che è consapevolmente , la logica imprescidibile conseguenza al quale alcuni preferiscono attingere in assenza di “pensiero autonomo” …cosa ? l’inesistenza del pensiero in quanto pensante ? ! e questo solo per una buona disposizione delle parole manco si trattasse d’una scacchiera ? no mirvena, andiamo , cosa hai capito , io parlo di altro . sono altrove e se vuoi vienici anche tu ! parlo di altro , niente fantasmi , draghi , demoni , niente paure …!

  14. antispecista
    at |

    …io sono antispecista e transumanista in ragione di una elementare coerenza che mi esige panteista .
    io sono antipatico , evidentemente ! stronzo ? quasi puntualmente ! irritante ? sempre ! ma sagace , troverai , ficcante ! ammetterai , irrimediabilmete reale . ed allora ? …paura ? di cosa ?del millenario solito ignoto ?…è sempre la solita storia , credimi ! non è possibile togliere ad un umano qualcosa a cui tiene moltissimo senza contemporaneamente dargli dell’altro che lo sostituisca . tu puoi attendere durante la tua transizione o preferisci scappar via ? …come quale transizione ! ma quella che io stò adoperando per tè ! …calma ….

  15. mirvena
    at |

    amico mio… diceva un saggio: se vuoi conoscere un uomo, lascialo parlare…e tu parli parli… ma le parole sono solo ombra della verità… il mondo a cui continui a far riferimento con le tue categorie i tuoi giudizi, è moneta falsa, priva di valore che tu e noi tutti continuiamo a ricoprire d’oro…
    c’è troppo nelle tue parole, anzi ci sono proprio troppe parole e troppi accenti a sproposito in esse…immaginando che tu conosca una qualche regola ortografica vien da pensare che essi rappresentino una ennesima esternazione egoica del tuo orgoglio collerico , del fuoco che non riesci a dominare e che pervade il tuo pensiero collerico, amaro, pungente, tenebroso, invidioso… cerca, come cerchiamo tutti noi, di dominarlo e rapportarti alla luce, riponi la tua volontà nell’umiltà in cui si genera l’Amore che penetra fino alla Luce… rileggi e comprendi i post sul significato di morire prima di morire, Mike ne scrive spesso… morte simbolica come premessa alla contemplazione spirituale, presente in tutte le tradizioni – visto che ti definisci panteista, ma ricorda che anche questa definizione ti richiude in un’altra categoria- ….l’individualità egoica e orgogliosa deve scomparire e consumarsi nella luce del vero , divenire luce di Dio…
    io non scappo…come vedi… non so se lo stesso possa dirsi per la tua posizione , che mostra insoddisfazione e tensione… ma credo che qualsiasi battaglia tu creda di aver vinto -poichè è tutto maya-, non riuscirà mai a soddisfarti, finchè continuerai a ragionare così…. rifletti, se puoi…

  16. antispecista
    at |

    la somma perfezione indubbiamente “manifesta” attraverso il tuo stesso essere esistente a testimonio , implica l’impossibilità di cambiamenti .
    di quale crescita stai parlando ?
    quindi ? vuoi vedere che questa crescita in realtà è solo ricerca di consapevolezza ?
    non sarebbe opportuno dedicare un pochetto di tempo a se stessi iniziando dai meccanismi che ti vedono partecipe di vita meravigliosamente e scandalosamente in vita , adesso ? lo scopo è “sapere” ed il “sapere” genera la “visione” il frutto involontario è il discernimento che arriva non cercato, da solo, è il pensiero autonomo immemorabilmente statico, al quale connetti il cervello, che è sempre , lo percepirai come esterno a te ed è per questo che stupisce perchè libera, riconoscibilissimo diventa il falso dal vero, direi …svanisce .
    e tanto è sufficente almeno ad evitare perdite di tempo , non trovi ?
    io inizierei dalla vista , rifletti sulla tua vista , impara a vedere .

  17. essays sale
    at |

    I agree with the author – a life the most important thing we have!

  18. mike plato
    at |

    ANTISPECISTA…MI HAI FRANTUMATO GLI ZEBEDEI.
    GLI IPOCRITI COME TE NON LI TOLLERO, MI GENERANO L’ORTICARIA A MIGLIA DI DISTANZA.

    LA TUA DIALETTICA E’ IGNOBILE, NON SAI SCRIVERE, LA COSTRUZIONE DELLE FRASI E’ PESSIMA.

    PER NON PARLARE DEL CONTENUTO DEI TUOI DISCORSI. TU CERCHI SOLO DI COPRIRE LA TUA VUOTEZZA INTERIORE, IL FATTO CHE TU SIA UNO DEI MILIONI DI PROGRAMMI IN QUESTO MONDO BASTARDO.

    TU DICI A MIRVENA DI SOFFERMARSI SULLA SUA VISTA? E TU COSA DOVRESTI FARE? UN TRAPIANTO DI ANIMA?

    CHE TU TI SOFFERMI SUL QUI E ORA NON CAMBIERA’ IL FATTO CHE LA TUA ANIMA E’ VINCOLATA AL CORPO, E ATTRAVERSO IL CORPO, ESSA SI VINCOLA AL DIVENIRE, CHE E’ UN DIVENIRE DI MORTE.

    SEMBRI UN LURIDO PRETE CHE CERCA DI INVITARE LA MASSA PECORONA A NON FARSI TROPPE MASTURBAZIONI MENTALI,SOLO PER AGGANCIARLE AL SUO DOGMA.

    DEVI ANDARTENE DA QUI, CI SIAMO INTESI? SE NON LO FARAI, CASSERO’ I TUOI INTERVENTI, CHE NON SONO IN LINEA NON CON I MIEI PRINCIPI, MA CON CERTI PRINCIPI.

    SEI PEGGIO DEI TESTIMONI DI GEOVA

  19. mirvena
    at |

    Mike … non ti arrabbiare… se è qui anche lui in fondo, a modo suo è un ribelle… certo se evitasse di centrifugare parole e concetti quando scrive… sarebbe più comprensibile… ma delle 2 , o è proprio confuso e necessita aiuto o ci prende in giro nascondendo il vuoto che lo pervade…..purtroppo per lui deve sforzarsi per essere un po’ più interessante nelle sue esposizioni… come tutti noi ha molta strada da fare e con tutta umiltà….
    Antispecista, parli di ‘essere esistente , manifesto che non può cambiare’? mamma mia ci vorrebbe una vita per dire tutto ciò che può confutare questa frase… ma è lapalissiano che noi umani siamo tutto fuorchè perfetti, che tutto e non solo noi siamo in continuo movimento … pensa alla fisica quantistica o al panta rei…tutto scorre, tutto cambia continuamente….
    La ricerca del sapere? ovvio che è desiderio di consapevolezza….pensa al significato del termine e specifica cosa voglia dire per te ‘sapere’… erudizione, gnosi, ricerca della verità…. pensa al significato di alezeia: il verbo a-lanzano da cui deriva significa schiudere, liberarsi: verità è ciò che rivela ciò che era nascosto… e la puoi accettare nella misura in cui può essere percepita dai nostri ‘occhi aperti’

  20. mirvena
    at |

    leggiti il cap. del libro di Setov in Kierkegaard e la filosofia esistenziale… è illuminante!marca proprio la differenza tra la filosofia di Kant e Hegel e il paradosso di Kierkegaard ; è dedicato a Genesi e al sapere inteso come promessa del serpente all’uomo, che lo avrebbe eguagliato a Dio; ma cosa apprese? ‘Gli apparve che il valde bonum divino è ingiustificato -non tutto è buono nel regno creato, proprio perchè è creato- . da quando gli uomini hanno mangiato il frutto sono divenuti scientes, ma assieme al sapere nel mondo si è introdotto anche il peccato e il male…’. Questo tipo di ‘sapere’ consegna l’uomo al ‘mondo mortifero’ e lo allontana da Dio… la fede invece e la conoscenza che ne deriva è oltre il sapere poichè è processo di libertà e possibilità infinite….
    parli di vista: qualifica la vista! sono gli occhi bovini del personaggio di Matrix o parli dell’occhio dell’anima di Platone o del cuore di Plotino e Clemente Alessandrino? o parli dell’ayn sufico, occhio e insieme sorgente della verità?
    ti lascio con una riflessione su una frase di Silesius, che scrisse : ‘l’anima ha 2 occhi, uno guarda al tempo e l’altro all’eternità’… pensa bene a quello che significa…

  21. mike plato
    at |

    mirvenaaaaa

    MA QUANTO HAI LETTO?

  22. mirvena
    at |

    ma che dici?! parlavamo di sapere, no? lascia che mi diverta un po’ anch’io… ogni tanto… del resto sono cose che hai già detto anche tu molte volte… basta porsi in ascolto…

  23. mirvena
    at |

    … non capisco bene il senso delle tue parole…è un rimprovero per aver scritto cose errate?
    è solo che quando in un giardino, che dovrebbe risuonare del canto di infinite voci risuonano invece solo il rauco gracchiare di una scazontica cornacchia irata contro Dio e il mondo e il frinire di una cicala che dice solo I agree I agree…. anche il gorgheggio di una garrula rondinella sembra più di quello che semplicemente è…

  24. antispecista
    at |

    Un atto è “giusto” solo se produce, produrrà o probabilmente produrrà una prevalenza di bene sul male. In altre parole il fine dell’azione è posto in primo piano.
    Ne consegue una necessaria conoscenza del concetto di responsabilità che si esercita nell’ambito dei rapporti interpersonali.
    La seguente condizone è necessaria : l’atto non è risultato dall’ignoranza , cioè se il soggetto è anche cosciente dell’azione che compie ne ha responsabilità etica ( etica che è anche una base razionale, quindi non emotiva, dell’atteggiamento assunto, non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale .
    Sufficientemente centripeto ? se fossi stato centrifugo avresti letto un foglio ( elettronico ) in bianco Credi possa essere giudicato giusto un comportamento , un atto , che deficita di coerenza interpetrativa linguistica ? è giusto pretendere una lettura , da parte di terzi , attraverso semantica procedurale e poi chiedere una coerenza linguistica testuale che ha come fine si la produzione di senso ma identificando la relazione che lega i significati dagli enunciati che formano un testo.?.. La semantica procedurale, studia il significato linguistico, in questo caso la coerenza testuale, attuando uno spostamento dell’attenzione. Invece di partire dalla scomposizione del testo e dalla ricerca di significati nel testo, propone di esaminare come viene attribuito un senso concettuale alle espressioni linguistiche e come questi sensi siano messi in strutture più vaste di un mondo testuale. Il guadagno è notevole essendo, i mondi testuali, un’attività di routine ben documentata della comunicazione umana..quindi io devo interpetrare semanticamente le tue evoluzioni mentre a tè questo poco importa anzi sembrerebbe che la posizione di virgole accenti punti ecc, siano indispensabili per una corretta comprensione … è stata sufficientemente chiara la domanduccia ?
    Ed ancora : è necessario stabilire in partenza quale tipo di analisi s’adopera o s’adopererà oppure credi possa essere superfluo ? scrivo anticipando che gradirei un’analisi semantica ? o credi di poterne fare a meno ? sono preferibili fiumi di parole tipo questo ?
    La coerenza si distingue dalla coesione in quanto mentre quest’ultima va ricercata nel modo in cui sono formati (sintatticamente, grammaticalmente) e connessi fra loro gli enunciati, la coerenza è piuttosto attribuita al testo da chi lo interpreta sulla base di conoscenze enciclopediche o pragmatiche. Per questo motivo la chiave per intendere la nozione di coerenza non sta tanto nella lingua bensì nelle persone. Sono queste che “danno senso” a quello che leggono o ascoltano , interpretandolo ! se ne può coerentemente dedurre che le deduzioni relative all’interpretazione di quanto ho precedentemente scritto non sono il frutto di quello che ho scritto , ma di quello che hai dedotto e tra scritto e deduzione pare non ci sia nesso .Oppure credi che io stia sbagliando ? a mio parere sarebbe stato più “ conforme “ una tua considerazione priva di considerazioni ! e qui si ritorna al solito cervello analogico ! giacchè , come appena scritto , le deduzioni sono frutto di interpetrazione .
    Un testo non produce da sé un senso, in quanto prodotto di attività umane l’uso dei testi richiede un’interazione e un compromesso costante tra il materiale offerto e la predisposizione dei partecipanti alla comunicazione pertanto la coerenza può essere considerata non soltanto come una caratteristica dei testi ma piuttosto come il risultato dei processi cognitivi degli utenti dei testi stessi.
    p.s. Trovo simpatica ( …. ) la tua manifestazione di conoscenza che mira a tanto con il solo ausilio dei nomi di persone che pare abbiano lasciato qualcosa su cui riflettere all’intera umanità ma t’evito un rimando similare perché non credo che facciano punteggio , tant’è , riconoscerai che questo non è un gioco a punti !
    altrettanto simpatica la deduzione delle 2 possibilità che mi vedrebbero A : in ricerca come voi ,B uno che vuole prendervi in giro .Avrei preferito molto più allegramente crederti genitrice di almeno un’altra decina di possibilità ma evidentemente , pare , sia per tè piu “comodo “ l’utilizzo di poche opzioni , un po’ come al ristorante “ preferisce il vino bianco o vuole il rosso “ ( c’è anche chi non beve oppure tracanna sidro non trovi ? il ristoratore non dovrebbe forse proporsi con “ io ho solo vino bianco o vino rosso , quale preferisce ? ammesso che tra queste sole 2 scelte una possa andarle bene ? ma in questo caso specifico il punto è che il ristoratore ed il commensale sono la stessa persona , (questa è un po’ difficile ma confido sulle tue capacità ) la vista ? parlavo solo dei due bulbi piantati in mezzo alla fronte niente mistici terzi occhi e sesti sensi è solo un consiglio d’approfondimento partendo dalla meccanica degli stessi ! e buon approfondimento se crederai di dedicatici buona lettura .
    ops dimenticavo , rimane inevasa la domanda retorica di qualche post addietro “ può un essere analogico parlare di spiritualità “ ? si lo so che non si risponde alle domande retoriche ma voglio accertarmi che hai accertato l’esistenza di un punto fermo , direi di una conoscenza ora comune dal quale si dipana il resto e cioè NO ! un essere analogico non può parlare di spiritualità .

    dialettica , splendida fanciulla ( il rimando è greco ) al cospetto di giove si autocensurava .

  25. mike plato
    at |

    L’ANTISPECISTA RAZIONALISTA e’ COMPLETAMENTE ESTRANEO A QUELLA LUMINOSA TRADIZIONE IN CUI E’ DETTO:

    “NON IO, MA DIO IN ME”

    E CON QUESTE POCHE RIGHE HO RISPOSTO AL SUO INUTILE SPROLOQUIO

  26. Alex79
    at |

    Ancora antispecista??? Ma non lo capite che vi prende in giro?? Viene qua comincia a fare il sofista e lo Sgarbinauta , non dice nulla , non solve nè coagula , non falsifica, non è un realista non è un nominalista , è un pò disperato secondo me

  27. lestat
    at |

    L’Essere…è soggetto a un limite: quello di Essere. Infatti non può Non Essere. Il Non Essere, che non è correlativo di Nulla beninteso, si pone su di un altro piano; a questo punto però usciamo dall’Ontologia, evidentemente. L’Essere è unidirezionale. L’Essere crea, non può fare altro. Tuttavia, mancando della Totalità, è inimmaginabilmente Limitato, ha uno sfiato termodinamico, diciamo, una sorta di deiezione, necessaria per mantenere l’Equilibrio. Ma nella Mente divina ciò era congegnato in modo tale che il “negativo” si sfogasse su mondi inorganici e animali, avendo questi come punto verticistico, la Specie, obbedendo alla quale ottemperavano alla loro entelechia. Qual’è stata la beffa ‘dell’apertura degli occhi” del “serpente”? Appunto quella di conoscere il bene ei male, quindi la polarizzazione non più equilibrata: cioè come svegliarsi nel tubo di scappamento di una macchina. Scusate, questi sono miei deliri elaborati dalle letture di Guénon.

  28. mirvena
    at |

    amici…è vero in un certo senso ci prende in giro… anche se prima prende in giro lui stesso….
    tuttavia io devo chiedergli scusa… perchè ho giocato con lui e l’ho anche usato…. usato come specchio , non è forse scritto: il credente è specchio del credente? provocando le sue risposte, come veri torrenti in piena, ho potuto vedere quanto sia profondo l’abisso della mente umana…. ed è come vortice che poi , passato un certo punto, non si può più evitare… Antispecista… cosa vuoi che significhi trovare le infinite analogie che tu postuli? te ne posso trovare infinite… ma sono tutte senza un ‘reale’ senso….per cui…usiamo meglio il poco tempo…che abbiamo.
    Mike… Mirvena legge, sì, legge… Antispecista sì Mirvena cerca nel passato esperienze e comunanze con anime che hanno sofferto o ‘pensato’ se preferisci…. ben prima di lei….cerca alimento per quel vuoto indomabile, per tutte le domande che si va facendo e cui nessuna voce, nessun cuore interiore ancora rispondono… per cui , se potete, perdonatela per questa sua ‘povertà’ spirituale…. buon viaggio a tuttti

  29. antispecista
    at |

    La difficoltà è nel relazionarTi
    Perché salti a conclusioni che non hai dimostrato e quindi inaccettabili.
    La causa ? L’arrogante supponenza , comune direi a chi ha di se un’idea probabilmente agli antipodi dell’umiltà e questo aggravato dal fatto che usi una mesta umile maschera a protezione .
    D’abitudine alle domande rispondo ( approfitto per chiedere “non è che vorresti farmi il favore di provare a fare altrettanto pacatamente senza null’altro a pretendere ?” intendo rispondere alle mie domande ! ) .
    Spiegazione :
    Domanda la tua , che nella modalità in cui è proposta ti permetterà di trarre conclusioni che spiegano quanto ho scritto appena più su ,
    : cosa vuoi che significhi trovare le infinite analogie che tu postuli? te ne posso trovare infinite… ma sono tutte senza un ‘reale’ senso….per cui…usiamo meglio il poco tempo…che abbiamo.
    se non ne hai trovate non puoi dire di aver avuto volendo la possibilità di farlo , in buona sostanza se non le hai fatte non avevi da farne ! il tuo cervello analogico ti ha suggerito le uniche che ti vedono conforme alle tue esperienze e quindi alle uniche possibilità che hai espresso e se sei conforme a quelle ,quelle sono le tue sono tè anche perché come dici le eventuali altre sarebbero state senza senso ( e stai parlando sempre delle “tue” altre ) ma credi che anche le tue altre siano comuni agli altri , in questo caso a me, ma le giudichi pur non conoscendole ( o per meglio dire conoscendo solo le tue ) senza senso perche il metro è quello del tuo cervello ( la tua esperienza giudica le tue altre senza senso ) quegli altri , sono quelli al quale il tuo cervello analogico preclude a priori la possibilità di averne di diverse “incatenandoti “ potentissimamente ! ( è analogico ma non è debole …anzi ! ) , si sa lui t’ha suggerito il meglio in relazione alla tua esperienza e se è il meglio per te bhe allora t’avrà fatto dedurre che è senz’altro bene anche per gli altri …( questo tu in passato lo hai definito mettersi in ascolto per irridermi , adesso capisci perché io rido ? ) perdita di tempo ? questo è l’errore ! continuare a credere di avere pensiero critico senza rendersi conto di non averne affatto ! a cosa serve ? a capire come lavora il cervello affinché tu possa riconoscere quale parte di cervello è definibile spirituale o se credi in funzione di un’eventuale interesse spirituale ed è quella parte di cervello con il quale non hai contatto e che ti manca ( sembrerebbe ) ! questo è il limite questa è la supponenza ed in questo l’ignorante arroganza “ Crederti simile agli altri “ credere che gli altri non possano che essere che come te ! supponenza ed ignorante arroganza nient’altro che questo , ma puoi porre rimedio , volendo, sforzandoti .
    dov’è la parte del tuo cervello che non è analogica ? o credi possa tornarti utile la contorsione linguistica ? se tanto a tè basta , contorcerti sulle parole , sarebbe quello che vuoi ma non sai di volere ( fantastico ) …altrimenti … potresti ( con gioia ) sperimentare il rantolo come unico suono eticamente pronunciabile mentre ti prostri di fronte alla potenza che pervade per poi approdare alla libertà che ti schianta .
    scegli ! ora sai che puoi operare una scelta ( analogica ma informata ) , credo possa essere abbastanza ! non trovi ?

  30. antispecista
    at |

    La difficoltà è nel relazionarTi
    Perché salti a conclusioni che non hai dimostrato e quindi inaccettabili.
    La causa ? L’arrogante supponenza , comune direi a chi ha di se un’idea probabilmente agli antipodi dell’umiltà e questo aggravato dal fatto che usi una mesta umile maschera a protezione .
    D’abitudine alle domande rispondo ( approfitto per chiedere “non è che vorresti farmi il favore di provare a fare altrettanto pacatamente senza null’altro a pretendere ?” intendo rispondere alle mie domande ! ) .
    Spiegazione :
    Domanda la tua , che nella modalità in cui è proposta ti permetterà di trarre conclusioni che spiegano quanto ho scritto appena più su ,
    : cosa vuoi che significhi trovare le infinite analogie che tu postuli? te ne posso trovare infinite… ma sono tutte senza un ‘reale’ senso….per cui…usiamo meglio il poco tempo…che abbiamo.
    se non ne hai trovate non puoi dire di aver avuto volendo la possibilità di farlo , in buona sostanza se non le hai fatte non avevi da farne ! il tuo cervello analogico ti ha suggerito le uniche che ti vedono conforme alle tue esperienze e quindi alle uniche possibilità che hai espresso e se sei conforme a quelle ,quelle sono le tue sono tè anche perché come dici le eventuali altre sarebbero state senza senso ( e stai parlando sempre delle “tue” altre ) ma credi che anche le tue altre siano comuni agli altri , in questo caso a me, ma le giudichi pur non conoscendole ( o per meglio dire conoscendo solo le tue ) senza senso perche il metro è quello del tuo cervello ( la tua esperienza giudica le tue altre senza senso ) quegli altri , sono quelli al quale il tuo cervello analogico preclude a priori la possibilità di averne di diverse “incatenandoti “ potentissimamente ! ( è analogico ma non è debole …anzi ! ) , si sa lui t’ha suggerito il meglio in relazione alla tua esperienza e se è il meglio per te bhe allora t’avrà fatto dedurre che è senz’altro bene anche per gli altri …( questo tu in passato lo hai definito mettersi in ascolto per irridermi , adesso capisci perché io rido ? ) perdita di tempo ? questo è l’errore ! continuare a credere di avere pensiero critico senza rendersi conto di non averne affatto ! a cosa serve ? a capire come lavora il cervello affinché tu possa riconoscere quale parte di cervello è definibile spirituale o se credi in funzione di un’eventuale interesse spirituale ed è quella parte di cervello con il quale non hai contatto e che ti manca ( sembrerebbe ) ! questo è il limite questa è la supponenza ed in questo l’ignorante arroganza “ Crederti simile agli altri “ credere che gli altri non possano che essere che come te ! supponenza ed ignorante arroganza nient’altro che questo , ma puoi porre rimedio , volendo, sforzandoti .
    dov’è la parte del tuo cervello che non è analogica ? o credi possa tornarti utile la contorsione linguistica ? se tanto a tè basta , contorcerti sulle parole , sarebbe quello che vuoi ma non sai di volere ( fantastico ) …altrimenti … potresti ( con gioia ) sperimentare il rantolo come unico suono eticamente pronunciabile mentre ti prostri di fronte alla potenza che pervade per poi approdare alla libertà che ti schianta .
    scegli ! ora sai che puoi operare una scelta ( analogica ma informata ) , credo possa essere abbastanza ! non trovi ?

  31. maluk
    at |

    questo mondo è inquinato di rumori, talmente tanti, tanti rumori… Dio…dammi la tua pazienza di leggere il commento qui sopra; io non ce la faccio…

  32. Alex79
    at |

    Ma la capisci la differenza fra analogico e digitale in ambito dell’intelletto??? Se sì hai già la risposta se no, allora rifletti meglio. Analogia e pensiero discorsivo non vanno molto d’accordo , ergo abbiamo applicato una cesura fra i due mondi , per quello siamo tutti ciechi

  33. mirvena
    at |

    amico mio.. e lo dico senza ironia, irrisione o riso…. magari con un sorriso sì, autoironico, che dovresti imparare ad usare anche tu dall’alto della tua ‘Zeusità’….
    homo sum et nullo a me humani alieno puto… mi pare suoni così la frase di Seneca… dici ancora cose ovvie! che io poi sia ignorante è vero… l’ho detto molte volte, chi può dire di sapere qualcosa dell’infinita profondità di Dio… il sapere profano? è solo un’ulteriore illusione….il mio cervello limitato? indubbio poichè sono l’unica che ti bada…
    sono orgogliosa? l’ho scritto anche pochi giorni fa… spesso il cuore è un drago e non un umile asino….
    continui a giocare con gli specchi….a che domande mai potrei rispondere se sono tutte retoriche? l’unica domanda che ti pongo è: perchè continui a perdere tempo con un essere limitato e immutabile quale sono io? buon viaggio a tutti….

  34. mike plato
    at |

    ANTISPECISTA..TE L’HO GIA DETTO…SEMBRI UN PERSONAGGIO DEI VIDEOGAMES INTRAPPOLATO IN UNA ROUTINE, E PIU SI SBATTE PIU SI INTRAPPOLA.

    LA MIA SCIENZA, PER QUEL POCO CHE MI E’ STATO CONCESSO DA DIO, LUI SIA BENEDETTO, NON e’ UMANA, NON VIENE DAGLI UOMINI.

    ERGO…COSA MI PUO’ FREGARE DI UN RAZIONALISTA ATEO?

    LE TUE PAROLE SI PERDONO NELl’ETERNITA’, E NON HANNO ECO

  35. FEEL
    at |

    sembrate un branco di coglioni sotto l’egida di una sorta di santone che irretisce le vostre mentucce…mirvena ma una vita sociale no eh?plato te?idem con patate!
    leggete leggete scrivete meditate e poi scrivete ed ancora leggete…fuori quelle porte al di la di quegli schermi c’è una vita che se pur non ci aggrata, ci annienta, ci offende è pur sempre una vita, UNA E SOLA, e vale la pena mettersi in gioco.
    voi siete qui, secondo per secondo attenti a scambiarvi quante più riflessioni (seghe mentali a mio avviso) possibili.

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