CONSIDERAZIONI SUL SATOR

di Alfredo di Prinzio

 

Anni addietro visitando Siena e in particolare il Duomo di Santa Maria Assunta, mi colpì la scritta palindromo del “SATOR”, ossia del famoso quadrato magico inciso sulla pietra all’esterno, sul lato sinistro del Duomo.

L’iscrizione del Sator all’esterno del Duomo di Santa Maria Assunta a Siena

La mia immediata risposta fu: ”Anche qui?” e, in quell’istante, “mi fulminò” una parola che come un lampo colpì la mia immaginazione: “Protezione!”
E tutto il santo giorno fui preso da quella parola, che mi girava in testa, e la domanda che sorgeva spontanea era questa: “Proteggersi da chi o da cosa?

Sapevo che il quadrato si trovava un po’ dappertutto, in Chiese, Cattedrali, Palazzi in Italia o all’estero e i più antichi sicuramente sono quelli trovati a Pompei.

So che la ricerca del significato delle lettere è stata fatta e si è scritto di tutto, tentando di spiegare cosa vogliono dire: SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS che a volte si trova anche scritto iniziando da ROTAS per finire in SATOR.

Il Quadrato Magico del “Sator”, opera in bronzo realizzata da Alfredo Di Prinzio

Iniziaticamente parlando, quando si tratta di cifre e glife magiche, molte volte sono indecifrabili e incomprensibili come per esempio la parola “Abracadabra” che tanto piace ai bambini trovandosi in racconti e favole, o come ultimamente i Crop Circles disegnati nelle campagne, che nella maggioranza dei casi sono inspiegabili e criptici.

Non è mia intenzione discutere sul significato delle parole sennò sull’uso che i saggi del passato hanno fatto di questa “cifra” chiamata Quadrato Magico.

Come potete apprezzare sulla faccia “A” della medaglia campeggia il simbolo del Pianeta Giove tutto raggiante, con una scritta al di sopra in latino: “Giovis Deus Rex”, nascendo nel segno della Terra per finire in quello del Sole.

La medaglia in bronzo realizzata da Alfredo Di Prinzio

Al di sotto si trova il quadrato magico di Marte, che equivale alla “Forza” e alla “Fortuna” in quanto la somma cabalistica dei suoi numeri risulta dieci, e  il Dieci nei Tarocchi è la “Ruota della Fortuna” mentre la Forza è la caratteristica di Marte.

Accanto al Quadrato di Marte si trovano tre lettere Hain dell’Alfabeto Ebraico, e questa lettera corrisponde alla carta N°16 del Tarocco chiamata “La Torre” = Dio che colpisce con un fulmine e distrugge un edificio a forma di torre.

Il Quadrato Magico di Marte

Così, facendo questo ragionamento e usando i simboli che la Tradizione Iniziatica ci tramanda, si può intuire che questo simbolo, unito agli altri, giacché nel rovescio c’è il nostro magnifico Quadrato Magico del Sator, si utilizzava per avere la protezione del “ Pater Noster Giovis” perchè è proprio Lui quel fautore e lanciatore di fulmini sulla terra.

Da tutto ciò si deduce che il “Quadrato Magico del SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS” non è altro che un “Antico Parafulmine Magico” che anticipò la scoperta del grande iniziato che fu Benjamin Franklin, proteggendo gli edifici dai fulmini, e penso che la cosa funzionasse in quanto gli edifici segnati con il Quadrato, dopo svariati secoli, sono ancora intatti e in piedi.

Piccolo talismano del “Sator” realizzato da Alfredo Di Prinzio

Non ho idea se qualcun altro studioso è arrivato alla medesima conclusione. Comunque, se analizziamo la questione, penso che questa potrebbe essere quella giusta.

E se così fosse sarebbe molto meglio non disturbare i Templari e il Dio dei Cristiani, perché considero la nascita di questo palindromo anteriore al Cristianesimo.

Quello che invece si può pensare è che i costruttori dei secoli passati conoscevano il valore di questo simbolo e quando l’edificio era terminato chiamavano il Sacerdote-Mago per ufficiare un rito magico di protezione, che alla fine ”segnava”, incidendo sulla viva pietra e a mano libera, il Quadrato Magico con il proprio pugnale.
Ecco allora che la costruzione era protetta dall’Alto e dal Basso e poteva sfidare il Tempo e passarvi attraverso incolume.

Il Quadrato del Sator come talismano.

Esistono diversi talismani del Sator e alcuni di questi, realizzati personalmente in bronzo, si possono applicare dietro la porta della propria abitazione o, in piccolo, da portare appeso al collo o utilizzato come portachiavi, o come anello, tanto per uomo come per donna, ecc…

E così, questo, tramandato dal passato al presente dai nostri antichi padri è ancora attivo con la sua carica di “Protezione e Fortuna” e, per arcana e misteriosa che sia la sua origine, ancora funziona con la sua inestimabile “carica magica”, allontando i colpi dei fulmini negativi che ogni giorno si attivano da tutte le parti.

Il maestro Gurdjeff diceva: “ Inutile cercare la quinta zampa al gatto, perché non esiste”. Perciò i tentativi di decifrare le parole del Quadrato Magico non chiariranno la questione, in quanto è irrisolvibile per una mente ordinaria.

Esse fanno parte di un patrimonio iniziatico lontano anni luce dalla profanità (da pro-fanum=fuori dal tempio) e molti iniziati odierni hanno anch’essi smarrito la chiave di lettura.

Griglia dell’ Asataruth in ebraico

Il Quadrato Magico del Sator, chiamato dagli iniziati “Griglia dell’ Asataruth”, con il suo contenuto segreto, è paragonabile a “Onde di Forma” che irradiano energia senza alcuna logicità: funzionano e basta.

Ancora una volta ringrazio i nostri Antichi e Saggi Padri per i loro doni sapienzali che ci hanno lasciato, forse un giorno capiremo il loro silente messaggio, quando raggiungeremo lo stesso loro livello di conoscenza.

CONSIDERAZIONI SUL SATORultima modifica: 2012-11-04T16:45:00+01:00da mikeplato
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