DIFENDENDO LA TRADIZIONE

di Alfredo di Prinzio


Quando Diogene cercava l’uomo sicuramente cercava se stesso. Così da migliaia di anni tanti Diogene sono alla ricerca del filo d’Arianna, guida sicura per arrivare al proprio centro. Quando si ascoltano certi conferenzieri e seminaristi, ci si rende conto che questi parlano quasi sempre del cuore e dell’amore, ma non indicano mai un metodo sicuro per arrivarci. I temi si riferiscono generalmente al contenitore e mai al contenuto e mai diranno come arrivarci perché sicuramente neanche loro lo sanno. Molti seguaci di costoro credono che, per avere partecipato a qualche incontro, leggendo, pregando o meditando giungeranno a quello stato adamico di reintegrazione o di apertura di coscienza. Errore!  Errore che ci propinano da migliaia di anni. Altri, essendo vegetariani, credono che questo sia necessario e sufficiente per arrivare al cielo; ci sono alcuni che si sono recati in oriente e, dopo essere tornati, si creano un alone di mistero e ci parlano di santoni con manie di miracoli e si sentono superiori a coloro che mai sono usciti dalle frontiere del proprio paese. L’elenco delle diverse manie è interminabile.  Sicuramente in questo marasma di atteggiamenti c’è del vero, come ci sarà del vero nelle informazioni che ci arrivano da costoro.  Anche la corrente newage ci si mette, rinnegando la Tradizione e affermando che non ci sono maestri, che “tutto è dentro di te” e che ciascuno è il maestro di sé stesso, il che può essere anche vero, però l’artigiano specializzato prima è stato apprendista per diversi anni ed è proprio in questa fase che è necessario il “maestro”. E questo cosa fa? Insegna loro i “segreti del mestiere” e della sua arte, trasmette loro una conoscenza che anche a lui fu trasmessa e questo processo di trasmissione si perde nelle oscure pieghe del passato formando una catena interminabile. Invece il tempo attuale ci sta portando verso una sorta di anarchia e di mancanza di umiltà; quasi nessuno occupa il posto che gli compete e l’uomo sta perdendo la sua vera identità. Da più di duemila anni la gente prega e non accade nulla, forse da più di quattromila anni la gente medita e non succede niente. Tutt’al più si sentiranno più rilassati e tranquilli, ma lo stato di coscienza non cambia, non si modifica. Tutte queste pratiche, come supporti ad una seria ricerca interiore, sono di grande utilità specialmente quando si ha una coscienza un po’ risvegliata, altrimenti sono come il ripetere di un pappagallo e quell’energia va a “caricare” le “batterie” dell’egregoro di qualche organizzazione col fine opposto a quello spirituale. La migliore cosa in questi casi è inventarsi le proprie preghiere e recitarle davanti allo specchio, guardando il proprio viso. Così si è sicuri che nessuno, né uomo né organizzazione, potrà rubarci le nostre energie psichiche. In questo mercanteggiare di pseudospiritualità ci sono anche coloro che pensano di conoscere, dominare e proiettare le energie del Cosmo, come se si trattasse di bere un bicchiere d’acqua. E’ assurdo! Come si possono conoscere e manipolare energie in alcuni giorni di seminari o poco più?
Tutti quelli che credono di pescare energie dal Cosmo per guarire, usano senza saperlo le risorse energetiche del proprio patrimonio vitale, così quando si sentiranno sprovvisti si ammaleranno, morendo giovani e sfiniti. 
L’esperienza tradizionale dice che, per conoscere le energie e saperle proiettare, ci vogliono anni ed anni di scuola esoterica reale e che a volte una vita è insufficiente. 
L’energia non ha la minima coscienza di sé stessa e per conoscerla il “vero mago” si rivolge a Intelligenze che fanno da intermediarie con i loro simboli o glifi, che veicolano l’energia con le caratteristiche volute dal mago e la proiettano per lo scopo verso l’obiettivo desiderato.
Ci sono tre punti importanti che dovrà osservare colui che si vuole avvicinare a queste conoscenze tradizionali:

1°) una volontà ferrea;
2°) controllo delle emozioni;
3°) dominare totalmente le paure.

Questi tre livelli non hanno un termine di tempo stabilito per il loro superamento, però si possono tradurre in tre anni per il primo livello, cinque anni per il secondo e sette anni per il terzo. Dopo di che si può iniziare a ragionare.

Acquisire una vera iniziazione è una grandissima responsabilità verso sé stessi ed è anche un serio impegno con un maestro o con una scuola. Per raggiungere il fine ci vogliono però sacrifici e dedizione, così di tanti chiamati rimangono soltanto pochi eletti. Arduo compito quello del maestro che forgia il discepolo come un fabbro forgia il ferro. Il fuoco rende la materia malleabile, il martello dà la volontà e il ferro la materia da trasformare, così con grande fatica l’artista crea la sua opera.
In questi tempi viene utilizzata con faciloneria la parola esoterismo. Molti personaggi di dubbia preparazione parlano apertamente chiamandosi esoteristi; questo termine è utilizzato dai mass?media per indicare cartomanti, astrologhi ed altro, in questo modo disgraziatamente questo termine viene profanato e privato del suo vero significato. 
E’ successa la stessa cosa con certi simboli che, utilizzati da partiti politici, sono stati denigrati e squalificati, trasformati da positivi in simboli negativi e di morte. Per fortuna ultimamente vengono usati come marchio distintivo dei partiti, alberi, foglie e fiori, per lo meno per un po’ di tempo i simboli della Tradizione riposeranno in pace. 
In contrapposizione a questa profanazione ci viene in aiuto il meraviglioso fenomeno dei cerchi nei campi di grano, che mani celesti tracciano con assoluta precisione e geometria, così alcuni simboli vengono rilanciati e valorizzati ridando forza e vigore a questo linguaggio silente per evitare che l’intera umanità perda la sua identità spirituale.
DIFENDENDO LA TRADIZIONEultima modifica: 2012-11-04T18:37:00+01:00da mikeplato
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