IL FUOCO, LA VITA, LA FORZA

di Alfredo di Prinzio

Il Fuoco mantenuto permanentemente acceso nei templi delle diverse tradizioni, sta a simboleggiare la Presenza del Divino, ossia Dio. Analogicamente rappresenta anche la forza creativa, la virilità che si concretizza nella semenza atta alla generazione e alla ri-generazione dell’intera famiglia umana.

Un uomo senza questo Fuoco è un cadavere, perché tale energia-fuoco è la vita stessa che si manifesta e si esprime come intelligenza.

Un tempio senza questo fuoco acceso è simile ad un uomo impotente, perché è privo della immanenza di Dio. Perciò questa forza emanante da codesto fuoco viene divinizzata in tutti i templi dalle religioni, dall’antichità fino ad oggi.

Il simbolo che più magnificamente lo codifica è la Croce.

Simbolo universale esistente prima dell’avvento del cristianesimo in tutti i continenti. Abbiamo l’asse verticale di polarità solare, maschile, e l’asse orizzontale di polarità femminile; il fulcro rappresenta l’unione del maschio con la femmina, il figlio, il Fuoco Sacro, l’Androgino, Dio.

Allora questo simbolo sopra i campanili delle chiese, non rappresenta altro che il fallo con la sua emanazione spermatica verso l’utero dell’universo per concretizzare tutta la liturgia che si celebra nell’interno del tempio.

Il Padre è Fuoco, il Figlio è l’Acqua e lo Spirito Santo è la Luce. E questa Luce è Amore, e questo Amore è Dio! Così un vero sacerdote che ha ricevuto la “Lingua di Fuoco dello Spirito Santo”, manifesta Dio-Amore e si trasforma in Sacerdote dell’Altissimo secondo l’Ordine reale e Sacerdotale di Melkitzedeq. Paragonabile alla trasfigurazione di Gesù, detta dagli Ortodossi metamorfosis, colui che ha ricevuto tale investitura può affermare “Io Sono Uno con il Padre”.

Quando i vizi sono trasformati in Virtù e gli istinti bestiali sacri-ficati nella propria Ara con il fuoco della Virtù, il discepolo trasforma i propri codici genetici operando un grandissimo salto di qualità e divenendo un rinato o un ri-sorto.

L’anima così trasfigurata irradia questa Energia-Luce dal centro del corpo diventando “vero pane”, alimento per gli Angeli del Cielo (neuroni nella testa) e per gli Angeli-Atomi del corpo.

Questa energia dinamizzata inizia ad elevarsi come il sacro serpente Kundali, e sale i trentatrè gradini della colonna vertebrale, dall’osso sacro fino alla ghiandola pineale che si apre come un fiore dai mille petali per allacciarsi all’energia dell’universo.

Quando l’Acqua di Fuoco del Figlio si estrae dalla propria cisterna e si immette nel flusso sanguigno, questo si dinamizza iniziando a irradiare come un Sole, e l’uomo diventa universale, perché la vita vera è nel sangue. L’iniziato a questi misteri “salva” questo Fuoco-Energia per auto ri-generarsi.

Per spiegare meglio questo mistero, prenderò in prestito la Tradizione Ebraica che analogicamente ci dona questo meraviglioso insegnamento.

Si legge nel Sacro Testo che il popolo ebreo viveva in schiavitù in Egitto. Significa che il popolo “spermatico” era schiavo dei vizi negli inferi, Egitto. Mosè, equivalente al Fuoco Divino nell’uomo, li libera e li porta alla salvezza. Attraversano il deserto che rappresenta il tempo necessario per realizzare quaranta operazioni alchemiche nell’arco di un anno, chiamato appunto “deserto”. A questo punto li fa attraversare il Mar Rosso: il sangue, portandoli verso la Terra Promessa nella Testa-Cielo.

Questo “dramma” chiamato Esodo è un bellissimo insegnamento per tutta l’umanità perché ci spiega il processo per ottenere la “salvezza”. Infatti nei quaranta anni nel deserto, la gente fu alimentata con la Manna, “Pane degli Angeli”, che scendeva dal cielo, che non è altro che l’Ambrosia, il Nettare, l’Amrita, per attuare una vera opera di separando alchemico.

Così più di tremila persone che ancora vivevano nel vizio (“vitello d’oro”) furono eliminate.

Le dodici tribù rappresentavano i dodici attributi dello Spirito.

E ancora: Mosè con il “suo bastone” batté la pietra per tre volte e fece scaturire dell’Acqua, Acqua di Vita che dissetò tutto il suo popolo (cellule del corpo).

Ecco svelato il Mistero del Fuoco. Perciò l’adorazione di questo Fuoco Divino nei templi equivale alla venerazione dell’energia creatrice nello stesso uomo, che non è altro che il Sole fecondatore dei mondi.

Siamo giunti a vedere lo stesso valore nel Fuoco = Dio = Sole, perché il Sole non solo feconda la Terra, ma anche l’intero sistema, perciò è la cosa più grande e sacra che esiste per l’umanità.

Quanta ragione aveva il grande Akhenaton nell’unificare, portando l’intero pantheon di diverse divinità ad uno soltanto: Aton, il Sole.

E l’uomo e la donna che hanno smarrito il cammino scegliendo il vizio, diventano impotenti per lo Spirito che si realizza nell’unione delle due polarità opposte: l’uomo con la donna. Soltanto l’unione dei contrari diventa sacra e generativa e ri-generativa per tutti coloro che scendono ai propri inferi per cercare la pietra nascosta (lito o lapis), da cui la parola liturgia che significa “lavorare la propria pietra”.

Il Creatore li fece maschio e femmina perché uniti sono paragonabili ai due poli della corrente elettrica che creano la Luce, la Vita, sinonimo d’Amore. E questo Amore è l’atto più sacro e divino dell’uomo verso sé stesso, perché in quell’istante si trasforma in Dio simile al Grande Architetto dell’Universo.

Questo è il mistero di tutte le fedi e di tutti gli Ordini iniziatici perché l’uomo è come il Sole nel suo percorso annuale in cui passa per i punti della grande Croce Zodiacale: due solstizi e due equinozi, creando vita nei tre regni della Natura.

Nella interiorità dell’essere umano questa energia Fuoco-Sole fa il suo percorso esattamente come il Sole, ossia l’energia cambia di posizione d’accordo con il periodo dell’anno, facendo una rotazione di un quarto di circolo zodiacale.

Come esempio del cambio energetico, vi presento la Croce Essenica o Croce Templare:

“La formula magica di questa Croce è composta da cinque nomi di Dio che manifestano Virtù Intelligenti attraverso le lettere del nome sacro. Si fa con le due dita della mano destra portandole alla fronte, poi quattro dita sotto l’ombelico, alla spalla destra, alla spalla sinistra e per ultimo si incrociano le braccia al centro del petto, pronunciando le parole nell’ordine stabilito secondo i mesi dell’anno:

Dal 21 Marzo al 20 Giugno: El, Yah, Aglà, Ehyeh, Shadday.

Dal 21 Giugno al 20 Settembre: Aglà, Ehyeh, Yah, El , Shadday.

Dal 21 Settembre al 20 Dicembre: Yah, El, Ehyeh, Aglà, Shadday.

Dal 21 Dicembre al 20 Marzo: Ehyeh, Aglà, El, Yah, Shadday.


Per ogni periodo dell’anno sono indicate anche le spezie da bruciare

Chi vorrà mettere in pratica questa potente invocazione dell’Energia = Fuoco = Dio dovrà pronunciare i nomi con grande intensità fissando in ogni punto del corpo le qualità spirituali e taumaturgiche in esse contenute. Per l’apertura dei riti si dovrà ripetere la croce tre volte, per la chiusura quattro volte.

L’uomo come tempio vivente è in costante comunione con la Madre Natura , così insieme al Sole, ogni anno di-scende ai propri inferi per risorgere invitto iniziando un nuovo percorso. Arriva al massimo della sua forza e splendore al Solstizio d’Estate, per iniziare a scendere passando per l’Equinozio d’Autunno fino al punto zero del Capricorno, Solstizio d’Inverno, per ri-iniziare un altro ciclo rinnovato.

Questa è una Legge della Natura valida per tutti. Ma una cosa è avere coscienza e un’altra è essere senza.

L’iniziato ai misteri sa che nei mesi freddi dovrà scendere nel buio della materia, come il seme collocato sotto terra, dovrà aspettare la Primavera per vedere germogliare lo Spirito. Così di ciclo in ciclo conquisterà la propria immortalità viaggiando insieme alla Luce e codificando il suo Corpo di Gloria.

E’ proprio da questa analogia che sono nati i miti dei salvatori dell’umanità, la cui nascita fisica viene collocata dal ventuno al venticinque Dicembre: Krishna Budda, Osiride, Gesù e altri ancora come Logos Solari o Avatar epocali.

Col passare del tempo fu aggiunto il culto femminile della Dea, riconoscendo il grande valore della donna nell’atto generativo, paragonandola alla dea Iside, la Luna, ossia la nostra attuale Maria.

Tutta questa simbologia si adoperò per creare dei culti particolari che analogicamente si applicano alla morte e rinascita del Dio e alla redenzione dell’umanità.

Così, con l’energia del Sole e la matrice dell’acqua, la Luna, l’uomo redime sé stesso attraverso la ri-generazione. E non solo, ma automaticamente risveglia il suo cosciente destro, avendo con questo unito il basso con l’alto, realizzando il miracolo della Cosa Una e passando dalla livella orizzontale alla verticalità del filo a piombo, per entrare nei piani sottili della propria coscienza.

E’ chiaro che ognuno potrà credere o non credere a tutto ciò, potrà pregare e meditare quanto vorrà, astenersi da ingerire carni, astenersi dal mangiare, dal fare l’amore, ecc…, ma se non cercherà in sé stesso quel Fuoco che gli permetterà di trasmutarsi, la propria coscienza non si risveglierà mai.

Dio Unico, Principio Universale, diffonde la vita dall’Universo nell’uomo e dall’uomo nell’Universo Mondo;
 
Dio che esce dall’incognito assoluto, cioè dall’invisibile, e si manifesta all’Universo nella sua Onnipotenza;
Dio che fu, che è, che sarà, cioè l’Essere Eterno che non cessa mai nella sua sostanza;
Dio che con la Sua potenza dà inesorabilmente il castico o la ricompensa secondo il merito;
Dio che ha la coscienza nei rapporti trinitari tra Dio, l’uomo animale e l’Universo visibile.
 

Anticamente i maestri consigliavano la lettura del “Libro della Natura”, ossia di sé stessi, per scoprire la pietra, il Fuoco e gli altri elementi per sublimarli e fissare il Mercurio alato che sfugge facilmente disperdendosi. L’iniziato invece conosce il suo Tempio-Corpo, partecipa della Natura diventando onnisciente, utilizza il suo Intelletto Superiore (i due emisferi del cervello) trasformandosi in Androgino-Dio.

Per concludere, è chiaro che tutto ciò è davanti al naso di chiunque, ma le masse non lo vedono e non sentono e delegano ad altri mortali il proprio compito della ricerca del Regno di Dio dentro loro stessi. Per tutti costoro sarà per un’altra volta, e benvenuti nel nuovo ciclo a tutti coloro che hanno attivato la Luce nel proprio Tempio interiore.

IL FUOCO, LA VITA, LA FORZAultima modifica: 2012-11-04T17:55:00+01:00da mikeplato
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