L’AMORC

amorc02.jpg

 

 

AMORC (Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis)
Via Petrilli, 7 – Ornano Grande
Casella Postale 21
64042 Colledara (Teramo)
Tel.: 0861-699271
Fax: 0861-698258
E-mail: gl@amorc.it
URL: www.amorc.it 

Harvey Spencer Lewis (1883-1939) nasce a Frenchtown (New Jersey) e trascorre gran parte della giovinezza a New York dove diventa giornalista, fotografo, illustratore e infine pubblicitario di successo. Si interessa anche di ricerche psichiche e nel 1904 è tra i fondatori della New York Society for Psychical Research, di cui diventa presidente. Si appassiona, particolarmente, alla storia della comune mistica di Wissahickon (Pennsylvania) fondata nel 1694 dal pietista Johannes Kelpius (1673-1708), che considera il primo esperimento rosacrociano americano, cui avrebbero partecipato antenati dello stesso Lewis. Anche in risposta all’appello di misteriosi “emissari” – che non mancano di ricordare i Maestri della Società Teosofica – nel 1909 Lewis si reca in Francia alla ricerca dei Rosacroce. Tornato negli Stati Uniti, afferma di essere stato iniziato all’Ordine della Rosa-Croce in una vecchia torre a Tolosa, dove – in effetti – esisteva una tradizione rosacrociana di vecchia data.

Nel 1915 Lewis pubblica il primo Grande Manifesto dell’AMORC, l’Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis. La prima loggia è stabilita a Pittsburgh, dove nell’agosto 1917 si tiene il primo convegno nazionale. Il successo – grazie anche alla innovativa decisione di diffondere il movimento tramite lezioni per corrispondenza – è immediato, ma non mancano anche critiche e attacchi. L’AMORC si trasferisce a San Francisco, poi nel 1925 a Tampa (Florida) e dal 1927 nuovamente in California, a San José, dove sorge un’imponente sede mondiale – completa di un museo, una biblioteca, un giardino e un planetario – che costituisce anche una delle principali attrazioni turistiche della città.

Lewis non limita le sue attività alla scena esoterica americana, ma continua a intrattenere intense relazioni con l’Europa, mantenendo rapporti con numerosi ordini iniziatici e cercando di riportare sotto il suo controllo i vari AMORC nati più o meno spontaneamente in Francia, Svizzera, Italia e altri Paesi. In Austria non può evitare lo sviluppo autonomo dell’Antiquus Arcanus Ordo Rosae Rubae Aurae Crucis (AAORRAC) fondato da Eduard Munninger (1901-1965), del resto in contatto – oltre che con l’AMORC – con numerose altre organizzazioni rosacrociane. Grazie in particolare all’opera di Jeanne Guesdon (1884-1955) il successo di Lewis è invece completo nell’area francofona: l’AMORC diventa la più importante scuola iniziatica nei Paesi di lingua francese, e partecipa nel 1934 alla fondazione della FUDOSI, nata a Bruxelles con l’idea di coordinare le società iniziatiche di tutto il mondo. Se questa ambizione avrà vita effimera, più durature si sono rivelate una serie di iniziative collaterali all’AMORC, fra cui l’Ordine Martinista Tradizionale e la Milizia Crucifera Evangelica.

Alla morte di Lewis, nel 1939, l’AMORC supera il milione di corrispondenti. Gli succede nella carica di Imperator – cioè leader supremo dell’AMORC – il figlio Ralph Maxwell Lewis (1904-1987), un eccellente amministratore che consolida il successo dell’Ordine diffondendolo in nuovi Paesi. Muore nel 1987, e a sorpresa è eletto a succedergli il trentaquattrenne Gary L. Stewart, anche se la figura più visibile dell’AMORC su scala internazionale è il francese Raymond Bernard (1923-2006), che in seguito darà vita a un’organizzazione separata, il CIRCES, sigla dapprima di un Centro Internazionale di Ricerche Culturali e Spirituali, quindi di un Centro di Iniziative e Realizzazioni Caritative e Sociali, che si presenta poi come branca umanitaria dell’Ordine Sovrano del Tempio Iniziatico, un’organizzazione neo-templare che ha fatto capo a Bernard fino al 1997, quando gli è succeduto Yves Jayet.

Poco dopo, tra il Consiglio Supremo dell’AMORC e Stewart si apre una seria crisi. Accusato anche di irregolarità amministrative, Stewart è rimosso dalla sua carica nel 1990 e sostituito da Christian Bernard, figlio di Raymond Bernard. Alcuni seguaci di Stewart hanno lasciato l’AMORC fondando la Ancient Rosae Crucis (ARC), guidata da Paul Walden e Ashley McFadden dopo la loro separazione da Stewart, che dirige a sua volta laConfraternity of the Rose Cross.

Queste vicende hanno provocato qualche turbativa alla crescita dell’AMORC, che rimane peraltro un’organizzazione di notevoli dimensioni, con notevoli sviluppi recenti in Africa, in America Latina e nell’Europa dell’Est. La cifra più volte citata di “sei milioni di corrispondenti” si riferisce piuttosto alla somma dei nomi sugli indirizzari delle varie branche dell’AMORC; oggi i membri attivi sono circa 120.000 nel mondo. Gran parte dei membri mantengono con l’Ordine un contatto prevalentemente epistolare. È possibile – ma non obbligatorio – partecipare alle attività di “logge”, “capitoli” e “pronaos” e anche, in alcuni Paesi, ottenere cerimonie di attribuzione del nome, matrimonio e funerale. Le iniziazioni per quasi tutti i 12 gradi, tuttavia, possono essere effettuate anche in casa propria, seguendo le istruzioni delle speciali monografie che introducono ogni grado; su richiesta dei membri, le iniziazioni possono essere conferite in un tempio dove esista una loggia, in Italia a Verona e Milano.

È appunto possibile, su richiesta del membro, ricevere le 12 iniziazioni in una loggia, mentre il capitolo si distingue dalla loggia per il fatto che non si conferiscono iniziazioni; all’inizio di ogni anno rosacrociano – che comincia con l’equinozio di primavera, attualmente 3364 dalla fondazione dell’Ordine, che sarebbe stata effettuata dal faraone egizio Tutmosis III (†1450 a.C.) – è fissato il calendario delle iniziazioni. Per i gradi 10°, 11° e 12° non erano previste iniziazioni, in quanto il membro – in teoria ormai “illuminato” – era a quel punto del percorso rosacrociano in contatto con la gerarchia esoterica; contatto da cui può trarre le necessarie istruzioni. Tuttavia dal 2001, con l’accordo del Consiglio Supremo mondiale, formato da tutti i Gran Maestri delle diverse giurisdizioni, l’Imperator ha deciso di estendere le iniziazioni anche agli ultimi tre gradi; la disposizione è stata applicata anche in Italia dal 2003.

In Italia l’AMORC, presente fin dall’epoca del fondatore, conosce una consistente espansione negli anni 1960. All’epoca, peraltro, non era ancora riconosciuto come giurisdizione autonoma, ma era sottoposto alla giurisdizione della Grande Loggia di Francia. Le monografie erano semplici ciclostilati, con traduzioni spesso sommarie. Negli anni 1980 la responsabilità organizzativa e amministrativa dell’Ordine in Italia è attribuita a Irene Zaccaria, la cui conduzione incontra però aspre critiche da un consistente numero di membri. Ne segue un conflitto che porta all’abbandono dell’Ordine da parte della Zaccaria, seguita da un certo numero di membri, tra cui la quasi totalità di quelli bolognesi, che danno vita a un’organizzazione scismatica, mentre altri – disturbati dal conflitto – si mettono “in sonno” o lasciano l’organizzazione.

Questo momento difficile è superato solo grazie all’aiuto dei membri di Lugano e della Svizzera italiana. Gran Maestro è nominato lo svizzero Rolando Pettersson (†1993), che riesce a dare una certà stabilità all’Ordine in Italia. Nel 1992 la giurisdizione italiana acquista piena autonomia come Grande Loggia Nazionale. Tuttavia, il Gran Maestro Pettersson – che morirà nel 1993 – si dimette per motivi di salute. Dopo che l’Imperator ha assunto ad interimla Gran Maestranza per l’Italia, nel 1993 è nominato Gran Maestro il francese Jean-Philippe Deterville, ex funzionario di polizia ed esperto di arti marziali, che sarà riconfermato nel 1997, nel 2001 e nel 2005.

Dal 1991 l’AMORC italiano comincia una nuova espansione, favorita a partire dal 1993 dal lavoro di aggiornamento delle monografie, in parte ormai “datate”, posto in essere dall’Imperator in collaborazione con il nuovo Gran Maestro della giurisdizione francofona Serge Toussaint. Questo lavoro si protrae dal 1993 al 1998, ed è accompagnato da nuove e più adeguate traduzioni italiane, fornite ai membri insieme a un bollettino mensile, mentre la rivista semestrale Rosa+Croce, pubblicata dal 1992, è offerta anche ai non membri e non ha carattere ufficiale. Lentamente tutte le monografie sono state tradotte in italiano; tale lavoro è completato nel 2002; oggi quindi tutti i membri ricevono i testi nella nuova versione.

Questa lenta, ma continua espansione è accompagnata da conferenze pubbliche e porta alla costituzione di nuove, solide realtà, come la loggia di Verona dove numerosi membri si impegnano quotidianamente nelle attività dell’Ordine; nel 2000 i membri di Verona hanno coperto integralmente le spese di acquisto di una sede in quella città. Sempre a Verona si apre nel 1994 la prima eptade dell’Ordine Martinista Tradizionale (OMT), legato all’AMORC, seguita nel 1996 da quella di Milano e nel 2005 da quella di Reggio Calabria. L’Ordine conta quindi oggi in Italia due logge: Milano e Verona; un capitolo: Lugano; dieci pronaoi: Ornano Grande (Teramo), Bari, Grosseto, Modena, Reggio Calabria, Roma, Siracusa, Torino, Trieste e Vicenza; e cinque atria – piccoli organismi che riuniscono membri presenti o attigui a un certo territorio, in attesa di formare un pronaos –: Amantea (Cosenza), Napoli, Cagliari, Nuoro e Ferrara.

Dal 1991 al 2007 le adesioni sono state circa tremila; i membri attivi sono oggi circa settecento, di cui circa un terzo frequenta con qualche regolarità le sedi. A essi si aggiungono membri stranieri, soprattutto africani e sudamericani, che risiedono temporaneamente in Italia per motivi di studio e di lavoro, e qui frequentano le logge o i pronaos. Nel frattempo, dopo la morte di Pettersson, la loggia di Lugano – così importante per la sopravvivenza dell’AMORC in Italia – è entrata in una fase di lenta, ma costante decadenza, passando nel 1999 a capitolo. Nel 2001 l’AMORC italiano, a coronamento di una fase di espansione e consolidamento, acquista a Ornano Grande, vicino a Teramo, un capiente e antico casolare, che – ristrutturato – diventa la sede della Grande Loggia italiana, che vi trasferisce la sede inizialmente posta a Milano.

L’invio delle monografie mensili costituisce il metodo fondamentale dell’insegnamento per tutto il percorso rosacrociano; ogni mesi arrivano a casa del membro quattro fascicoli. Il primo ciclo di otto lezioni introduttive per i “postulanti” – dette “Mandamus” – mira a risvegliare gradualmente le facoltà psichiche: il senso psichico, che l’uomo possiede in aggiunta ai cinque sensi ma che non sa di possedere.

La successiva sezione prevede “lezioni di Atrium” e gli studenti sono detti neofiti. Il primo Atrium insegna al neofita la struttura della materia, di natura vibratoria, e il potere della mente sulla materia, che il secondo Atrium riafferma come potere della mente sul corpo e sulla salute, alla radice delle tecniche rosacrociane di guarigione. Il terzo Atrium va oltre il corpo fisico e insegna la natura dell’anima, i suoi cicli, il karma, la reincarnazione.

Completato l’itinerario negli Atrium, il neofita diventa “iniziato” ed è pronto per affrontare i gradi del Tempio. I gradi della sezione degli iniziati sono nove e insegnano progressivamente: la struttura e l’alchimia della materia (primo); le leggi della coscienza e le facoltà della mente (secondo); le leggi della vita e della morte (terzo); l’ontologia e la struttura del cosmo secondo il “Manoscritto di Nodino” (quarto), conservato negli archivi dell’Ordine e presentato come risalente all’epoca di Carlo Magno; la filosofia della Grecia antica come radice di quella rosacrociana (quinto); la terapeutica e l’auto-guarigione (sesto); i centri psichici, il viaggio astrale e la lettura dell’aura (settimo); Dio, l’anima, la morte, la reincarnazione e la meditazione (ottavo); il simbolismo tradizionale che è alla base di facoltà legate all’anima che permettono all’iniziato di trarre profitto dalla sua natura divina (nono). Oltre il nono grado del Tempio – cioè, dopo circa cinque anni di percorso nell’AMORC – il membro varca la soglia della sezione degli Illuminati – decimo, undicesimo e dodicesimo grado – che culmina nella “Classe degli Artigiani” (dodicesimo grado), per entrare nella quale occorre avere ricevuto le iniziazioni in loggia per tutti i gradi precedenti. La cerimonia per il dodicesimo grado, di solito presieduta dal Gran Maestro, è particolarmente simbolica e solenne. Gli insegnamenti dei gradi superiori al nono sono in linea di principio segreti e attengono a “tecniche mistiche” di concentrazione, meditazione, visualizzazione e “alchimia spirituale”. La durata temporale dei gradi e il numero complessivo delle rispettive monografie aumentano progressivamente con il procedere nello studio, da tre mesi a oltre due anni. L’Ordine afferma che il percorso rosacrociano non ha mai fine, ma è ragionevole pensare che il ciclo di studio negli ultimi tre alti gradi duri almeno dodici anni, anche perché il numero delle monografie inviate mensilmente si riduce via via da quattro, a due e a una.

Nel sistema dell’AMORC il punto di partenza è l’universo, il Cosmico, inteso come Intelligenza infinita, insieme di leggi all’interno delle quali opera il “Dio del nostro cuore e della nostra comprensione”, espressione che “designa per ognuno il Dio che può concepire, comprendere o ammettere”. Una Coscienza Cosmica pervade tutto l’universo e si manifesta come energia e liberazione. La stessa sorgente della vita, il Nous, è di natura vibratoria e agisce attraverso un sistema di ottanta “ottave”, producendo manifestazioni che possono a loro volta essere percepite attraverso vibrazioni di frequenze differenti. L’uomo – il cui nucleo è l’anima, frammento dell’unica anima universale – ha insieme una “coscienza oggettiva”, il cui scopo è semplicemente quello di preservare il corpo fisico, e una “coscienza subcosciente”, che è immortale e in rapporto con la Coscienza Cosmica. La coscienza oggettiva è naturalmente egoista, ma questo egoismo può essere costruttivo o distruttivo: nel secondo caso nasce il male, che causa un debito karmico pagato attraverso il ciclo delle reincarnazioni.

L’uomo dovrebbe reincarnarsi ogni 144 anni, ovvero idealmente vivere fino a 144 anni, morire a questa età e reincarnarsi. L’AMORC però avverte ripetutamente che ogni membro è libero di credere o meno alla reincarnazione, libertà che viene del resto applicata a tutti gli insegnamenti dell’Ordine, secondo il motto: “La più ampia tolleranza nella più rigorosa indipendenza”. Attraverso il miglioramento delle relazioni con la Coscienza Cosmica, sviluppando la “coscienza subcosciente” attraverso l’insieme di tecniche insegnate dall’Ordine, l’AMORC prospetta non tanto la possibilità di liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni quanto quella di essere ricevuti nella Grande Fraternità Bianca – di cui fanno parte i maestri storici dell’umanità – attraverso una “iniziazione cosmica”. L’AMORC si presenta come erede di una tradizione che risalirebbe ad Atlantide, all’antico Egitto, ai maggiori pensatori della Grecia classica e agli alchimisti del Medioevo, e come depositario di una serie di segreti sulla storia del mondo custoditi negli archivi di San José. Tra i suoi insegnamenti esoterici alcuni riguardano Gesù Cristo, che sarebbe stato un membro della confraternita degli Esseni e non sarebbe morto sulla Croce ma, deposto da questa ancora vivo per ordine dell’imperatore Tiberio (42 a.C.-37), sarebbe stato curato e si sarebbe ritirato in un monastero sul Carmelo. Gesù avrebbe anche compiuto viaggi in India, Tibet, Persia ed Egitto. Un interesse per la numerologia, l’astrologia – intesa esclusivamente nella valenza temporale dei segni zodiacali –, le ghiandole, i suoni vocali e le forme geometriche completa il sistema dell’AMORC.

L’AMORC – che nel 2010 ha ottenuto la personalità giuridica – non si considera una religione e accoglie in effetti al suo interno membri che appartengono contemporaneamente a un gran numero di Chiese e religioni diverse e ad altri ordini iniziatici e tradizionali. L’AMORC è peraltro indipendente da ogni altra organizzazione e ha rapporti istituzionali con il solo Ordine Martinista Tradizionale. 

B.: L’AMORC pubblica in lingua italiana il semestrale Rosa+Croce. Fra i libri in lingua italiana, pubblicati e distribuiti dalla Diffusione Rosacrociana, si vedano: Harvey Spencer Lewis, La vita mistica di Gesù (1994); Idem, La padronanza di sé e il destino con i cicli della vita (1999); L’Ordine della Rosa-Croce AMORC in domande (1997); È a te che affido la traduzione di un antico libro tibetano (1998); Christian Bernard, Che sia così (1998); Christian Larrè, Il retaggio spirituale dell’antico Egitto (2000).

L’AMORCultima modifica: 2012-11-24T11:27:00+01:00da mikeplato
Reposta per primo quest’articolo