IL PRINCIPIO ERMETICO DELL’ANALOGIA (COME è DENTRO COSI’ è FUORI, COME è IN ALTO COSI’ è IN BASSO, COME è NEL GRANDE è ANCHE NEL PICCOLO) è UN MEZZO MOLTO POTENTE PER INTUIRE VERITA’ CHE APPARTENGONO ALLA NOSTRA DIMENSIONE INVISIBILE…
GLI GNOSTICI e i NEOPLATONICI AFFERMAVANO GIUSTAMENTE CHE IL CORPO (SOMA) è PRIGIONE DELL’ANIMA (PSICHE)….
DICO GIUSTAMENTE…MA è UNA VERITA’ PARZIALE…IN QUANTO L’ALTRA PARTE DELLA VERITA’ è CHE IL CORPO è ANCHE MISERICORDIA PURA, UNA SORTA DI PROTEZIONE…E ORA VI DIMOSTRO PERCHE’ è COSI’….
L’ANIMA è SIMBOLEGGIATA DALL’UCCELLO…
PRENDETE UN UCCELLO NATO e CRESCIUTO NELLA CATTIVITA’ DI UNA GABBIA….EGLI NON SA NULLA DEL MONDO ESTERNO, OSSIA DI TUTTO IL RESTO. NESSUNO GLIELO HA MAI INSEGNATO. SE LO LIBERATE, è MORTE CERTA. INNANZI AI PERICOLI DEL MONDO ESTERNO, DI CUI NULLA SA, è TOTALMENTE INDIFESO: UN GATTO, UN CORVO, O L’INCAPACITA’ DI PROCURARSI IL CIBO RISULTANO FATALI IN POCHISSIMO TEMPO.
PER ANALOGIA, PROVATE A LIBERARE LA VOSTRA ANIMA, TOTALMENTE IMPREPARATI A CIO’. ESSA, NELL’ASTRALE, TROVEREBBE PERICOLI DI OGNI SORTA, PERCHE’ NON CONOSCE (o NON RICORDA) LE LEGGI E LE DINAMICHE DI QUEL REGNO….PER CUI GLI ARCONTI (UCCELLI PREDATORI) LA FAREBBERO A PEZZI.
ECCO CHE IL SOMA (CORPO), LA TANTO ODIATA GABBIETTA, PROTEGGE PSICHE…
ECCO PERCHE’ OCCORRE CHE LO SPIRITO MAESTRO (LA GRANDE AQUILA) LE INSEGNI PIAN PIANO A VOLARE NEL SUO REGNO E A ISTRUIRLA SUI TERRIBILI PERICOLI DELL’ASTRALE. MA FINCHE’ CIO’ NON SARA’…è MEGLIO CHE L’UCCELLO SE NE STIA NELLA SUA AMATA GABBIA
La gabbia come simbolismo del corpo non mi convince troppo, sono sempre convinta che ci debba essere equilibrio tra tutto e che il corpo per noi è strumento di crescita. La gabbia è fissa, non si muove, non si evolve e non comunica con l’uccellino-anima, non trovi?
Invece il nostro corpo , attraverso le malattie, le gioie, gli amori, comunica con la nostra anima. Ci prova a risvegliarla e a renderci consapevoli. Ovviamente questo è solo il mio modesto parere 🙂
un abbraccio
no…non credo proprio che provi a risvegliarla…hanno interessi antitetici e sembra che l’uno sia stato concepito per bloccare l’altra
Ho scelto consapevolmente di incarnarmi in questo corpo, è solo grazie a lui che posso fare certe esperienze. Non è mio nemico, è mio alleato. Conoscendo i suoi limiti e le sue debolezze posso trarne insegnamento, come il dolore mi ha permesso di aprire percezioni che prima non immaginavo possibili. E’ grazie a questo corpo che posso condividere i miei pensieri e ciò che sono. Lo ringrazio, lo onoro, non ne sono schiava ma sono consapevole che mi è utile e che è un grande dono.
Non lo considero un mio nemico, ne una prigione, ma una scala verso l’alto.
Ovviamente questa resta sempre e solo la mia personalissima opinione, il mio sentire in questo preciso momento della mia vita.
ti auguro una buona serata
Stavo leggendo un libro sul percorso iniziatico intrapreso da Maometto e mi sono addormentata.
Svegliandomi ho ricordato questa frase:
IL PILOTA MUORE PER VEDERE LA NOTTE,
MA PARTE PER VEDERE LONTANO.