EVIL IN THE MIND

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Credo che 14 lunghi anni di alchimia inizino a produrre il cd. Solve. Quei farabutti incistati nel subconscio li vedo sempre di piu nei mei sogni e sempre piu agguerriti. È un qualcosa che è iniziato circa 2 anni fa e diventa sempre piu massiccio. Hanno due caratteristiche…SONO INGANNATORI E SEMPRE TI PRENDONO PER IL CULO…E SONO VIOLENTI. POCO FA LI HO SOGNATI IN UN OSPEDALE GIGANTESCO E LABIRINTICO INSERITO IN UNA CITTA LABIRINTICA.ALCUNI DI LORO CUI CHIEDEVO COME SI POTESSE GIUNGERE AD UN PUNTO X MI PRENDEVANO PER IL CULO E POI MI RIDEVANO IN FACCIA, COME A VOLERMI DEPISTARE E DIRMI CHE NON CE L?AVREI MAI FATTA AD USCIRE DA LI. ALTRI INIZIANO UNA CACCiA ALL’Uomo, MI INSEGUONO, MI VOGLIONO UCCIDERE E IO SCAPPO E LORO DIETRO. Quante cose questa feccia in mescolanza ci spinge a fare e quali? È una guerra…e una volta che inizi a vederli e capire che sono loro a stimolare molti pensieri e molte azioni…si sentono scoperti…piu nudi..e iniziano ad incazzarsi di brutto. Ecco perche l’umanitá non puo liberarsi ed è schiava in eterno.Si sono celati nel luogo più inaccessibile ed invisibile….per dominare:

SONO DIVENTATI TE

ECCO…ADAMO E’ DIVENTATO UNO DI NOI (GENESI 3)

E CHI LO DICE? NEL TESTO è ELOHIM PROPRIO AL PLURALE…..

E DOPO TANTO TEMPO HO CAPITO PERCHE’, IN QUANTO LA COSA MI DEPISTAVA. UNA VOLTA CHE IL SERPENTE SI INFILA NELLA MENTE, SI SOSTITUISCE A DIO, E CREA L’EGO, CHE DIVENTA IL NOSTRO NUOVO ELOHIM.

E DI QUI: ED ELOHIM DISSE: ECCO, ADAMO è DIVENTATO UNO DI NOI…

OVVERO, LO ABBIAMO ASSIMILIATO ALLA NOSTRA NATURA.

NON PUO’ ESSERE IL DIO VERO AD AVER DETTO UNA COSA DEL GENERE.

ADAMO COLLASSA NELLA COSCIENZA E IL DIO VERO PUO’ MAI DIRE: E’ DIVENTATO COME UNO DI NOI?

LI VOLETE FAR INCAZZARE? LI VOLETE VEDERE?

INIZIATE SOPRATTUTTO A FARE UNO SCIOPERO MENTALE, NON LI ASSECONDATE….

VI SPINGONO A FUMARE, A GUARDARE IL CALCIO, A FARE TUTTO CIO’ CHE CI RENDE INVARIABILMENTE UMANI, AD ESSERE PIGRI, AD AVERE PAURA….

INIZIATE AD IMPARARE A DIRE: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

COLIN, AVEVI CAPITO TUTTO, tu autore di SPACE VAMPIRES

Anno 1997: due archeologi rinvengono in Asia Minore i resti di una civiltà ciclopica e sconosciuta risalenti all’alba del tempo, e sepolti nelle viscere della Terra. In omaggio postumo a Lovecraf.t battezzano Kadath l’immensa città le cui rovine vanno riportando alla luce. Poco tempo prima, un esperto di psicologia industriale si era suicidato, lasciando un misterioso messaggio: Sono convinto che il genere umano sia stato attaccato da una specie di cancro della mente… » Quale connessione vi può essere fra questi due fatti, e che legame c’è con il ritrovamento di un’astronave alla deriva nello spazio, intatta ma abbandonata dall’equipaggio? E’ quello che poco alla volta scopriranno i due archeologi, sino ad arrivare ad un’incredibile rivelazione: da due secoli l’umanità è assediata da creature venute dall’abisso cosmico, che come parassiti della mente » sottraggono all’uomo le energie intellettuali, impedendogli il completo sviluppo delle proprie facoltà, comprese quelle parapsicologiche. Questo lo sfondo di un romanzo affascinante, scritto da uno dei più noti narratori e saggisti inglesi contemporanei, che ci ha dato non solo un libro di pura avventura, avvincente sino all’ultima pagina: ma anche un’opera di notevole peso e significato culturale, scritto nella migliore tradizione fantascientifica.

IN Space Vampires, il Dr. Fallada, criminologo di Scotland Yard, introduce il comandante Carlsen ad un’interessante scoperta, quella dei cosiddetti “campi lambda”, vale a dire gli indicatori di energia vitale. O meglio, di stimoli come l’eccitazione sessuale e il senso del piacere. E questo porta alla sottile distinzione “scientifica” dell’autore tra vampirismo buono e vampirismo cattivo: nel primo caso si ha un interscambio di energia vitale o comunque una “donazione spontanea” da parte del soggetto consenziente, mentre nel secondo, del quale gli Space Vampires del romanzo sono l’esempio, ciò che avviene è un assalto egoistico sulla preda. Particolarmente intrigante è la condizione, ripresa dalla tradizione, secondo la quale anche il vampiro psichico deve essere “invitato” ad entrare nella mente della sua vittima, e a tale scopo induce in essa una specie di sensazione ipnotica di piacere, il “fascino della morte”, per così dire. Attrazione fatale che, nel caso del protagonista, si sviluppa attraverso l’elemento seduttivo della donna vampiro. Olaf Carlsen, l’eroe indiscusso della vicenda, riesce – a malincuore – a difendersi dall’assalto mentale e fisico dell’aliena grazie alle sue qualità di gentleman dotato di self control nonché di un “rigido addestramento sessuale”.

EVIL IN THE MINDultima modifica: 2014-09-16T18:17:40+02:00da mikeplato
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