GRUPPI ESOTERICI

di Osho Rajneesh

Vi sono molte difficoltà per l’esistenza della conoscenza spirituale. La prima difficoltà è che non può essere espressa adeguatamente. Anche quando qualcuno perviene a conoscerla, non è capace di esprimerla. Quindi ciò che è conosciuto non può essere trasmesso facilmente. Qualcuno conosce qualcosa, e vi sono ricercatori. che vogliono conoscerlo, ma la conoscenza non può essere comunicata. Solo perchè tu vuoi conoscerla, e perché qualcun altro la conosce e vuole dirtela, ciò non significa che la comunicazione sia possibile. La natura stessa della conoscenza spirituale è tale che, nel momento in cui tenti di esprimerla, senti che non può essere espressa. Quindi per esprimerla e comunicarla, sono necessari gruppi esoterici. Un gruppo esoterico è un gruppo preparato specificamente per ricevere un particolare sistema di conoscenza. Come esempio, possiamo fare un’analogia. Einstein alluse molte volte al fatto che al mondo non esisteva più di mezza dozzina di persone con le quali poteva comunicare. Egli si riferiva alla conoscenza matematica, non alla conoscenza spirituale. Ma questo era un fatto. Einstein era pervenuto a tali vette nella matematica che non poteva comunicare con i simboli matematici ordinari. Se Einstein avesse tentato di comunicarti la sua conoscenza, tu l avresti udita, ma non compresa. Udire non è comprendere. E quando non comprendi, c’è ogni possibilità che tu fraintenda, perchè dalla comprensione alla non comprensione vi è un fenomeno intermedio, il fraintendere. Nessuno è pronto ad ammettere di non aver compreso; perciò, quando non vi è comprensione, non significa non comprendere. In 99 casi su 100, significa fraintendere, perché nessuno è disposto ad ammettere di non aver compreso. Ognuno dirà che ha capito, e fraintenderà. La matematica non è una conoscenza esoterica, e non riguarda l’inespribile. Esiste ininterrottamente da cinquemila anni. Migliaia di menti sono preparate alla matematica. Ogni università del mondo l’insegna; ogni scuola elementare l’insegna. Con tutto questo insegnamento, con tanta conoscenza, con tante facoltà universitarie di matematica, Einstein dice comunque:  Esistono soltanto sei persone alle quali io posso comunicare ciò che so. Se comprendi questo, allora puoi cominciare a comprendere la difficoltà di comunicare le esperienze spirituali. Un gruppo esoterico significa un gruppo specificatamente preparato ad operare con un particolare Maestro. Un Buddha si manifesta solo dopo migliaia di armi. Poiché il fenomeno della condizione di Buddha è raro, quando si manifesterà un Buddha, in quale modo egli potrà comunicare ? Vi sarà il Buddha, vi sarà il mondo, ma ciò non significa rulla. Il Buddha non può comunicare direttamente con il mondo, quindi viene preparato un gruppo esoterico, un gruppo “interno”. La preparazione è tale che questo gruppo può agire come mediatore tra il Buddha e il mondo. Un gruppo speciale è specificatamente preparato a comprendere il Buddha e quindi a interpretare il Buddha per il mondo, perché tra un Buddha e il mondo vi è un tale abisso che il Buddha non verrà affatto compreso. Sarà significativo, a questo punto, richiamarci a Gesù. Egli soffrì, perché non vi era un gruppo esoterico. Gesù dovette essere crocefisso perché l’abisso era tale che la gente comune non poteva comprenderlo. Doveva accadere perché non vi era un gruppo tra Gesù e le masse comuni. Non vi era alcun mediatore, perciò Gesù soffrì. In India, né il Buddha né il Mahavir soffrirono in questo modo. Nessuno dei due fu crocifisso. Essi erano capaci quanto Gesù, ma solo Gesù fu crocifisso perché per lui non esisteva un gruppo esoterico. Era inevitabile che venisse frainteso. Qualunque cosa Gesù dicesse, veniva frainteso. Naturalmente, Gesù aveva un seguito, ma era un seguito tra le masse. Tutti i suoi discepoli principali venivano dalle masse, e non avevano preparazione esoterica. Luca, Tommaso … erano contadini, provenivano dalla parte ordinaria, incolta della società. Amavano Gesù, lo sentivano, ma anch’essi
non potevano comprenderlo. Perciò vi sono molti casi in cui essi gli rivolsero domande molto puerili. Per esempio, alcuni discepoli chiesero a Gesù: “nel regio di Dio, quale sarà la nostra posizione? Tu sarai al fianco del Divino, ma noi dove staremo? Quale sarà, la nostra posizione?” Essi non potevano comprendere cosa intendeva Gesù per “regno di Dio” Erano individui comuni. Ma un gruppo esoterico non può venire creato all’improvviso. Un Buddha avviene all’improvviso, ma il gruppo non può essere creato all’improvviso. Quindi, nei paesi che sono spirituali da millenni, i gruppi esoterici esistono come continuità, come tradizione, e ogni volta che vi è questo tipo di avvenimento, il gruppo incomincia ad operare. Ashoka creò un gruppo che esiste tuttora … un gruppo di nove persone. Quando nuore una persona, un’altra la sostituisce, e quindi il gruppo continua tuttora. Quando muore una persona, gli otto che rimangono scelgono qualcuno per sostituirla. Verrà preparato dagli altri otto, e il gruppo di nove continua. Le persone cambiano, ma il gruppo rimane. Questo gruppo esiste tuttora perché è una reincarnazione del Buddha. Egli può giungere da un momento all’altro. Quando il Buddha è presente, non può creare improvvisamente il gruppo, perché questo gruppo di adepti esoterici viene creato attraverso una lunga preparazione e disciplina. Questa preparazione non è un avvenimento; il gruppo è un guppo totalmente preparato Ognuno è preparato; questo non è un avvenimento improvviso. Quindi il gruppo di nove istituito da Ashoka esiste ancora. Molte volte sono stati istituiti gruppi. Talvolta continuano e poi si dissolvono. Talvolta continuano per qualche tempo e poi cessano di esistere a causa delle numerose difficoltà. Vi sono molte difficoltà! Ma il gruppo esoterico di Ashoka continua ancora. Continua perché vi sono molte condizioni che l’aiutano a continuare. Una è che non viene mai direttamente a contatto con le masse. Vi sono altri gruppi in mezzo. Esso rimane sempre sconosciuto, celato. Non puoi mai saperne nulla, non puoi sapere dov’è situato. Ogni individuo che viene iniziato a questo gruppo … nel momento stesso in cui è iniziato, scompare dal tuo mondo, scompare completamente. Allora non sai mai rulla di lui. Il gruppo può continuare nell’anonimato. Questo gruppo ha molte chiavi e molti metodi. Tramite queste chiavi e questi metodi, continua ad operare in molti modi. questo è un gruppo i cui membri
sono nel corpo fisico. Sono vivi quanto noi. Ma quando qualcuno è divenuto membro del gruppo, non può essere nuovamente scelto per far parte della cerchia dei nove in un’altra vita. Nella sua prossima vita, opererà come un anello di congiunzione tra il gruppo e le masse. Questo crea un’altra cerchia intorno al nove, una cerchia assai più ampia, poiché molti ne hanno fatto parte. Essi conoscono il Buddha direttamente; conoscono direttamente gli adepti esoterici. Sono così esperti che possono rimanere tra le masse e continuare l’opera del gruppo, ma non ne fanno parte. Quando qualcuno del gruppo non nasce sulla terra, quando è privo di un corpo fisico – se rimane in una esistenza incorporea – continua ugualmente ad operare. Vi sono moltissimi adepti che non sono nel corpo fisico. Essi continuano ad operare. I teosofi li chiamo Maestri … come il Maestro Koot Humi. I nomi sono fittizi, ma si riferiscono a una particolare personalità, a un’individualità a una particolare anima disincarnata che opera tuttora. Il Maestro Koot Humi, uno dei più antichi adepti della cerchia di nove istituita da Ashoka, creò l’intero movimento della teosofia. Essi stavano cercando di creare una situazione in cui fosse possibile la prossima incarnazione del Buddha. Il Buddha aveva detto che dopo 25 secoli sarebbe rinato e che il suo nome sarebbe stato Maitreya. Una persona illuminata come Gautama Buddha è capace di sapere chi sarà illuminato venticinque secoli più tardi. Perciò il Buddha lo predisse; e per questo avvenimento ha operato per secoli la cerchia di nove adepti istituita da Ashoka. Ora il tempo è vicino. Il movimento teosofico è stato solo una preparazione per l’avvenimento. L’avvenimento è fallito. Fecero esperimenti con tre o quattro persone, per farnee i veicoli di Maitreya, ma l’esperimento è fallito. Mancava una cosa o l’altra. Talvolta stava per riuscire, quando accadeva qualcosa che lo impediva. Krishmamurti era pronto, completamente pronto a diventare un veicolo. Tutto era pronto … ma all’ultimo momento, egli non potè arrendersi. Perciò la teosofia fallì con Krishnamurti e divenne un movimento morto, perchè il movimento esisteva per la materializzazione di questo avvenimento. Divenne privo di significato. Continua ancora, ma in essa non esiste più nulla di sostanziale. L’intero movimento fu creato dai nove adepti di Ashoka. Essi stanno ancora operando. Continuano ad operare in molti modi. Anzi, vi è una storia, dietro la nostra cosiddetta storia, che non si può neppure concepire. La storia ha una base più profonda. La periferia che noi conosciamo come storia non è la realtà. Dietro la nostra cosiddetta storia continua un’altra storia, assai più profonda, della quale non sappiamo nulla. Prendiamo per esempio Hitler … il suo fascismo, il suo movimento, i suoi sforzi disperati di fare qualcosa. Nessuna sa che dietro questo era celato qualcosa. Il movimento di Hitler fu un movimento sbagliato, un tentativo che diede risultati contrari alle sue intenzioni. All’inizio, Hitler fu solo un veicolo di altre forze. Ora vi sono indizi che egli non fosse il vero attore del dramma. Era soltanto un mezzo, era solo lo strumento usato. Qualcun
altro operava dietro di lui; altre forze si servivano di lui. Era pazzo, era un assassino… queste erano le manifestazioni del suo ego. Poiché non poteva rinunciare al suo ego, al suoi pregiudizi, alla sua follia, poichè non poteva arrendere il suo ego alle forze che cercavano di operare per suo tramite, il tentativo fallì. Pensate alla scelta della svastica, il simbolo del suo partito, è il più antico simbolo di una particolare scuola di adepti. Uno dei più antichi gruppi dell’India è quello dei jainisti. La svastica è il loro simbolo. Ma non è esattamente lo stesso simbolo adottato da Hitler. La svastica di Hitler era rovesciata: quella jainista è disposta in senso orario, quella di Hitler in senso antiorario. La svastica orientata in senso antiorario è un simbolo distruttivo. La
svastica orientata in senso orario è un grande simbolo creativo. I nazisti cercarono per tre anni un simbolo, poiché un simbolo non è solo un simbolo. Se prendi un simbolo da una tradizione profonda, esso diviene un legame. Perciò Hìtler mandò vari inviati nel Tibet per scoprire uno dei simboli più antichi della razza ariana. Con quel simbolo, si sapeva che era possibile porsi in contatto con molte cose nascoste. Perciò fu prescelta la svastica, ma rovesciata. La persona che scoprì il simbolo, Hessenhoff, convinse Adolf Hitler che il simbolo doveva essere rovesciato. Era uno di coloro che erano in contatto con molti gruppi esoterici. Ma si confuse. Stava cercando due cose: innanzi tutto, un simbolo molto antico, e in secondo luogo, un simbolo che potesse anche essere reso nuovo. Per questo fu scelta la svastica e fu rovesciata. Non era mai esistita in quella forma. Di conseguenza, gli eventi assunsero una forma completamente diversa. A causa della inversione del simbolo, in tutto il mondo coloro che erano in contatto con la conoscenza esoterica compresero che il Furer avrebbe distrutto se stesso, sarebbe impazzito; sarebbe stato in contatto con forme suicide. L’intero concetto alla base della filosofia hitleriana era stato fornito da scuole occulte. Queste si servirono di lui come i teosofi e i gruppi occulti si sarebbero serviti di Krishnamurti. Ecco perchè Hitler continuò a vincere fino ad un certo punto, fino a un certo momento. Vinceva soltanto: non vi erano sconfitte. Era fenomenale. Poteva vincere tutto, sembrava invincibile. Ma dopo un certo tempo, tutto cominciò ad andare al rovescio. Perchè accadde questo? Le forze ostili al nazismo sconfissero Hitler, ma questa non è la vera storia. E’ solo un fenomeno esteriore. Hitler venne usato da un gruppo esoterico. Fu uno degli sforzi più disperati compiuti dal gruppo. Operava da secoli, ma non poteva aiutare l’umanità come avrebbe desiderato. Quello fu un ultimo, disperato tentativo di aiutare l’umanità prima che l’umanità si autodistruggesse sulla terra. Prima aveva tentato per mezzo dei santi, per mezzo di persone prive di potere, povere di spirito. Ora, per mezzo di Adolf Hitler, il gruppo tentò di conquistare il mondo intero prima che venisse distrutto, e di impartire un certo insegnamento all’umanità. Ma come Krishnamirti divenne indipendente all’ultimo momento, divenne indipendente anche Hitler. Ecco perchè alla fine fu sconfitto. Ciò che accadde con Hitler fu un miracolo nella storia della guerra. Non e-a mai accaduto prima. Hitler non ascoltava i consigli dei generali. Muoveva o attaccava, ma non ascoltava i consigli di nessuno. Agiva e si muoveva come voleva, anche contro il consiglio dei suoi specialisti … e vinceva ancora. Erano mosse assurde, mosse insensate. Nessuno che capisse qualcosa della guerra avrebbe compiuto simili mosse. Ma Hitler le compiva e vinceva. Tutti, intorno a lui, sapevano che era il veicolo di una forza più grande. Altrimenti, ciò che avveniva non sarebbe stato spiegabile. E ogni volta che egli dava un ordine, era in uno stato di estasi. Chiudeva gli occhi. Incominciava a tremare e a sudare, e poi la voce cambiava completamente; un altra voce impartiva l’ordine. Ma dal giorno in cui cominciò a cadere, era la sua voce che dava gli ordini. A partire da quel momento, non andò più in estasi. Si era perduto un contatto che prima era operante. Ora, quelli che studiano Hitler e la sua vita ritengono che il fenomeno non fosse interamente politico. Hitler non era solo un politicante pazzo, un maniaco, perchè qualunque cosa facesse era assolutamente non politica … tutta la sua mentalità. Coloro che rimasero con lui sentivano che era una personalità divisa. Nei momenti ordinari, era così ordinario da apparire inconcepibile. Non vi era nessuna magia: era semplicemente ordinario. Ma non veniva posseduto, era una personalità del tutto diversa. Chi c’era, dietro tutto questo ? C’era dietro un gruppo esoterico, che stava cercando di fare qualcosa. Quando Hitler divenne indipendente, perse ogni potere; negli ultimi tempi era semplicemente ordinario. E dopo il particolare momento in cui perse il contatto, qualunque cosa facesse aveva un esito a lui sfavorevole. Prima, qualunque cosa facesse, l’esito gli era favorevole. Dietro tutto questo c’era lo stesso gruppo di cui vi ho parlato … i nove di Ashoka. Essi stavano cercando di conquistare il mondo intero. E’ possibile che tu incominci ad operare con una forza dietro di te, spesso puoi non esserne cosciente. Se riesci, allora sei consapevole che il trionfo è di un altro.Tu riesci; il tuo ego ne è rafforzato. E poi viene il momento in cui il tuo ego è rafforzato al punto che non ascolti più alcuna forza. Ciò è accaduto molte volte. Il gruppo esoterico opera principalmente come una continuità, così che, quando ve ne sarà bisogno, un gruppo esoterico sarà presente per aiutare. E può aiutare in molti modi. Non fu una coincidenza che il Giappone divenisse alleato della Germania. Ciò avvenne a causa di questo gruppo di nove persone. Questo è il fatto occulto. Il gruppo esoterico che operava dietro Hitler era un gruppo buddhista; perciò un paese buddhista, il Giappone, potè venire influenzato e indotto a schierarsi con Hitler. Tutto l’Oriente era euforico, quando Hitler stava vincendo. Tutto l’Oriente era interiormente con Hitler, perchè il gruppo che operava dietro di lui era un gruppo orientale. Nulla accade accidentalmente. Ogni cosa ha dietro di sé un nesso causale. Ogni volta che si manifesta un Maestro come il Buddha, il compito primario di un gruppo esoterico è collaborare, facendosi mediatore. Un altro compito di questi gruppi esoterici è preservare la conoscenza, quando è stata ottenuta. Il Buddha consegui qualcosa di supremo, ma chi lo conserverà? Preservare qualcosa nei libri non significa preservare, perchè la conoscenza è viva e i libri sono morti. Nei libri si possono soltanto preservare le parole, non la conoscenza. la conoscenza può essere preservata soltanto da persone vive, non dai libri, perchè i libri dovranno essere interpretati … e chi li interpreterà? Dovranno essere decifrati… e chi li decifrerà? Se qualcuno è capace di decifrarli, di interpretarli rettamente, allora quel qualcuno può darti il messaggio senza bisogno dei libri. Ma coloro che si affidano ai libri non sono in grado di interpretarli rettanente. Perciò, ogni volta che viene conseguita la conoscenza – la conoscenza sottile, la conoscenza fondamentale, la conoscenza assoluta – non può essere preservata nei libri. Può essere preservata nei libri solo la conoscenza ordinaria, che qualunque scuola ordinaria può insegnarti ad interpretare, ma la conoscenza suprema non può essere preservata in tal modo; può essere preservata solo tramite le persone viventi. Quindi è necessario il gruppo esoterico. Allora la conoscenza è trasmessa da una persona vivente a un altra. E la trasmissione non è meccanica: è un’arte. L’arte non può essere detta, ma solo mostrata per mezzo di esempi viventi, per mezzo dì una comunione costante. La conoscenza suprema può essere trasmessa e preservata. Talvolta questi gruppi esoterici hanno preservato la conoscenza per secoli, per una particolare persona che veniva attesa perchè le venisse trasferita questa conoscenza. Il Mahavir, per esempio, aveva cinquantamila monaci. Non tutti poterono essere illuminati durante la loro vita, perciò rimasero lungo la via. Il Mahavir non sarebbe ritornato nel mondo, ma a coloro che si trovavano lungo la via doveva essere fornita un’ulteriore conoscenza. Chi la fornirà? Il Mahavir non sarà qui, e non si può fare conto sulle scritture, perchè sono assurde. Qualcuno dovrà interpretarle, ma non possono essere interpretate al di là della comprensione di colui che interpreta, quindi ciò non ha senso. Deve esservi un gruppo che conserva  le chiavi da affidare a persone in un particolare stato di mente. Altrimenti costoro saranno perduti, oppure  dovranno lottare inutilmente.Oppure, essi dovranno cambiare maestri. Ma ogni volta che qualcuno cambia maestro, deve ricominciare daccapo, perchè nulla del vecchio sistema può essere usato nel nuovo. Nulla di questa via può essere usata su quell’altra via; ogni via ha la sua unità organica. Ciò che è significativo sulla via di Maometto non lo è sulla via del Mahavir. Ciò che è significativo sulla via del Buddha non lo è sulla via di Gesù. Quindi, se qualcuno passa dalla via buddhista alla via di Gesù, dovrà cominciare daccapo. Tutti gli sforzi delle vite passate saranno gettati al vento. E questo non è un bene: è uno spreco. Perciò, quando non vi è il Maestro, questi gruppi esoterici preservano la conoscenza, e la conoscenza incomincia allora a operare come un Maestro. Ma la conoscenza può essere preservata soltanto da persone viventi. Dei nove della cerchia di Ashoka, ciascuno è adepto di una particolare chiave. Individualmente, essi non hanno tutte le chiavi; ognuno è specialista di una particolare chiave. Il gruppo fu istituito con nove persone perchè il Buddha aveva parlato di nove porte, nove chiavi, nove specie di conoscenza. Ognumo dei nove è adepto in una sola chiave; conosce una sola porta. Coloro che vogliono entrare da quella porta possono entrare aiutati da lui. Il Buddha può conoscere nove porte; ma quei nove non possono conoscere nove porte. Una sola porta è sufficiente; è sufficiente conoscere una chiave di una porta. Non è necessario che tu entri da nove porte. Una porta basterà … e tu entrerai. Perciò ognuno di questi nove adepti ha una sola chiave. Ognuno di loro conosce tutto di una porta, di una via meditativa. Quando vi è necessità, il più adatto darà aiuto. L’aiuto può essere diretto, l’aiuto può essere indiretto: ma egli aiuterà. Quando sta per giungere un nuovo Buddha, o sta per giungere un nuovo illuminato, il gruppo preparerà il terreno. Preparerà la gente ad ascoltarlo e a comprenderlo. Se il terreno non fosse preparato, allora ogni Maestro verrebbe crocifisso. ..crocifisso perché non vi sarebbe un gruppo per aiutarlo a far sì che la gente lo comprenda. Vi sono altri gruppi esoterici che operano in altri modi. Talvolta accade che l’umanità dimentichi ciò che sapeva in precedenza. Il libro dei Morti egizio dice: “L’ignoranza non è altro che oblio”. Qualcosa che era conosciuto è stato dimenticato. In un certo senso, nulla è nuovo. Qualcosa è stato dimenticato, e quando tu pervieni a conoscerlo, appare nuovo. Molte volte vanno perdute molte chiavi, talora perchè non vi sono gruppi esoterici,, che le preservino. Talora vi è il gruppo, ma nessuno è pronto per essere iniziato alla conoscenza. Allora il gruppo non può far altro che preservare. E talora anche la conservazione diviene impossibile. Non è tanto facile. Se muore una persona di un gruppo di nove, non è sempre facile sostituirla, perchè la sostituzione non avviene per mezzo di un’elezione. Non è democratica. La conoscenza non può dipendere dalla democrazia: solo l’ignoranza, lo può. La conoscenza è sempre autocratica, sempre. Tu non puoi decidere per mezzo di una elezione chi sarà il capo della commissione atomica. E se decidi in tal modo, la tua decisione sarà suicida. La conoscenza è sempre autocratica. Non ascende mai dal basso; discende sempre dall’alto. Cerchiamo di comprendere chiaramente questa distinzione. Tutto ciò che proviene dal basso proviene inevitabilmente dall’ignoranza. La politica è ignoranza per eccellenza. Proviene dal basso. Colui che sta più in bassosceglie colui che sta più in alto. E cosa si intende per colui che sta più in alto? In una democrazia, i leaders non sono altro che seguaci dei loro seguaci. La conoscenza non può dipendere da questo. La conoscenza viene sempre data dall’alto, e perciò è autocratica. I gruppi esoterici custodiscono le chiavi, preservano la conoscenza. Nel momento in cui qualcuno diviene capace di ricevere un particolare sistema di conoscenza, un particolare segreto, allora gli viene consegnata la chiave. Il gruppo attende fino a che qualcuno è pronto. Può accadere che debba attendere secoli. E’ molto difficile sostituire un membro del gruppo, quando muore. La sostituzione non può essere decisa per scelta. Gli otto membri superstiti devono trovare una persona capace, e anche una persona capace deve essere preparata, prima di poter entrare nel gruppo. Talora il gruppo opera su un individuo per molte vite, e soltanto allora questi diviene capace di sostituire un membro del gruppo. E se non si trova nessuno, la chiave va perduta e non può essere più ritrovata da questo gruppo esoterico. Può essere ritrovata solo quando accade una persona come il Buddha. Il gruppo esoterico può soltanto preservare e comunicare. Non può scoprire: la scoperta non rientra nelle sua capacità. Quindi, molte chiavi vanno perdute. Molti gruppi hanno operato, e molti sono ancona operanti. I rosacrociani sono stati un gruppo parallelo in Occidente; hanno operato per secoli. In realtà, non è un gruppo cristiano; è più antico dei cristiani. I rosacrociani fanno parte del gruppo esoterico della Rosa Croce. La croce, in realtà, non è un simbolo cristiano: è più antico di Cristo. Lo stesso Cristo fu iniziato in un gruppo esoterico, quello degli esseni. Quindi tutte le festività cristiane – per Es. Pasqua e Natale – sono più antiche di Cristo. Il cristianesimo si limitò ad assorbire la vecchia tradizione. Gesù apparteneva anch’egli a un gruppo esoterico, il quale gli trasmise molte cose che egli cercò di comunicare alle masse. Questo gruppo cercò di preparare il terreno per Gesù, ma non vi riuscì. Vi sono molti gruppi, ma la difficoltà sopravviene sempre quando qualcuno muore e non vi è nessuno che possa sostituirlo. Allona si ha un anello mancante. In ogni insegnamento appare questo anello mancante. E quando appare un anello mancante, non puoi essere aiutato dal gruppo, perchè i vuoti non possono essere colmati. Vi sono molti vuoti, ora, in ogni insegnamento. Se una parte è perduta, non può essere sostituita, a meno che non si manifesti ancona uno come Gesù. Ma questo non è prevedibile; non può essere predisposto, non può essere pianificato. Soltanto un gruppo di ricercatori iniziati può essere pianificato e creato. Allora essi possono venire utilizzati, quando vi è qualcuno in grado di servirsi di loro. Tali gruppi esoterici non si occupano soltanto di questa terra. In un Universo così grande, secondo le normali leggi della probabilità, almeno cinquantamila ‘pianeti devono ospitare la vita. Perciò, il gruppo ha un altro compito da svolgere: collegare la conoscenza di un pianeta all’altro. Ciò è un poco più difficile, perchè noi non abbiamo conosciuto tutto. E’ possibile che conosciamo qualcosa che era conosciuto in precedenza, è possibile che conosciamo qualcosa solo parzialmente. Su un altro pianeta può esservi ora una conoscenza più grande della nostra; su un altro pianeta ora può esservi un altro Buddha. Il gruppo esoterico funge come un anello di collegamento interiore tra i diversi sistemi di conoscenza che esistono ovunque nell’Universo; e quindi gli anelli mancanti possono essere forniti anche da altri pianeti. E in realtà avviene sempre così. Ogni volta che qualcosa manca, e non possiamo chiedere a una persona di questa terra di apparire e di scoprirlo, allora la conoscenza può essere fornita da un altro pianeta. Esiste sempre in qualche altro luogo. Il gruppo esoterico può essere in contatto con ogni cosa esistente nell’ intero Universo. Quest’opera è preziosa, come quando qualcuno lascia un università per recarsi in un villaggio primitivo.I1 villaggio primitivo non sa nulla; l’uomo dell’università sa. Questo uomo può preparare il primitivo a ricevere la conoscenza. Poi può trasmetterla e restare in contatto con la sua fonte di conoscenza. Questa è soltanto un’analogia. Ma molte volte questo pianeta è stato visitato da altri esseri planetari. Essi hanno lasciato molti punti di riferimento. Talvolta hanno lasciato molte chiavi di conoscenza su questo pianeta, a qualche gruppo. Poi tali gruppi hanno operato. Perciò i gruppi esoterici sono interplanetari. Ogni epoca deve scoprire i propri metodi. Nessuno dei vecchi metodi può esserci veramente d’aiuto. Tu sei cambiato; la tua mente è cambiata. la chiave è esattamente quella che era in passato, ma è cambiata la serratura. I gruppi esoterici possono essere custodi soltanto delle chiavi, non delle serrature, perchè la serratura è in te. Lo comprendi ? La serratura è in te … non nel Buddha, non in Gesù. Essi hanno le chiavi. Essi scoprono le chiavi, chiavi che aprono molte serrature. Tali chiavi
possono essere preservate da gruppi esoterici … ma nel frattempo le serrature cambiano. Ma, poichè le serrature cambiano continuamente, le chiavi devono essere date a un gruppo abbastanza saggio per scoprire chiavi nuve partendo dalle vecchie chiavi, in modo che le chiavi siano sempre in armonia con le serrature.  Le serrature continueranno a cambiare, non saranno mai le stesse.. Quindi, non soltanto vi sono chiavi morte da conservare, ma si deve conoscere la scienza per cambiare le chiavi ogni volta che vi è un cambiamento nella serratura. Questa conoscenza è conservata dai gruppi esoterici. Non puoi preservarla nei libri, perchè le serrature sono sconosciute; cambieranno, continueranno a cambiare. Nessun libro può parlare di tutte le possibilità, di tutte le combinazioni; le condizioni cambiano, l’istruzione cambia, la cultura cambia, ogni cosa cambia, preciò le serrature divengono diverse. Comunque sia preservata la chiave, in un certo senso sarà sempre difettosa, non sarà adatta alla serratura. Quindi la chiave deve essere consegnata a un gruppo vivente di saggi capaci di cambiare anche la chiave stessa. Questa è la differenza tra la conoscenza esoterica e la tradizione essoterica. La tradizione essoterica parta sempre la chiave senza alcun riferimento alla serratura. Continua a parlare della vecchia chiave. Non si avvede mai che essa non apre alcuna serratura. Ma la tradizione è rappresentata da gente ordinaria … cioè da gente come i membri della Chiesa cristiana. La Chiesa porta la chiave; essi sanno che questa chiave apriva molte porte al tempo di Gesù. La loro conoscenza è esatta; le informazioni sono corrette. Naturalmente questa chiave ha aperto molte serrature! Perciò essi portano la chiave, venerano la chiave. Ma oggi la chiave non apre nessuna serratura. Allora la serratura deve essere difettosa, allora c’è qualcosa che non va nella serratura, non nella chiave. La tradizione essoterica condanna sempre la serratura e venera la chiave. Un gruppo esoterico non condanna mai la serratura: cambia sempre la chiave. Il Vaticano porta la chiave … ha la chiave e continua a venerarla … ma anche il Cristianesimo ha gruppi esoterici l’interni”. E avviene sempre questo: il gruppo esoterico sarà in conflitto con l’essoterico, perchè la tradizione essoterica insisterà sempre che solo la sua chiave va bene. La chiave non esiste per te! Tu esisti per la chiave. Devi comportarti in modo che questa chiave possa aprire la serratura. La chiave non può essere cambiata: devi cambiare tu. E se qualcuno dice: “Possiamo cambiare la chiave , viene accusato d’essere un infedele, d’essere un eretico. Allora deve venire ucciso perchè bestemmia. Ha cambiato la chiave: la chiave che ci diede Gesù, o che ci diede il Buddha, o che ci diede il Mahavir. Questa chiave non può essere cambiata. Perciò, sempre, quando vi è un Maestro, un Maestro autentico che scopre qualcosa, da lui promanano due correnti. Una corrente diviene la tradizione
essoterica, la Chiesa visibile; con il Papa o gli ortodossi che insistono sempre sulla stessa chiave; non pensano mai che una chiave non significa nulla se non può aprire nessuna serratura … ma allora non è più una chiave Se non apre nessuna serratura, allora è errato chiamarla chiave. E’ un errore linguistico. Quando apre la serratura, diventa la vera chiave … ma la Chiesa visibile è sempre ossessionata dalla chiave, perchè la chiave è stata data da un Autentico Maestro. Ogni Maestro autentico crea anche una ‘cerchia interna’. Tale cerchia interna ha la chiave e la conoscenza per cambiarla in certe circostanze. Questa cerchia interna sarà sempre in conflitto con quella esterna, perché quest’ultima penserà che quella interna è inferiore. Nel mondo islamico alcuni sufi possedevano la conoscenza esoterica, ma i maomettani li uccisero. Mansoor fu ucciso perchè parlava di molti cambiamenti nella chiave. Il gruppo esoterico si interessa sempre alla serratura, non è ossessionato dalla chiave. Il gruppo essoterico è ossessionato dalla chiave, ma non si interessa affatto alla serratura. Se si apre, bene. Se non si apre, il responsabile sei tu … la chiave non è mai responsabile. Il maomettani hanno molti ordini sufi … cerchie interne. Sono gruppi interni. I maomettani pensavano che questi gruppi interni operassero in modo
ribelle e molti sufi furono uccisi. Alla fine, dovettero scomparire. Perciò oggi vi sono molti sufi, ma tu non puoi conoscerli. Qualcuno può essere un semplice spazzino. Non riuscirai mai a scoprire che quest’uomo può essere un sufi. Egli può venire ogni giorno a casa tua e tu non saprai mai che costui è qualcuno che ha una chiave. Quindi, i sufi dovettero scomparire completamente perchè la tradizione essoterica non li tollerava. Venivano uccisi perchè, se la tradizione esoterica fosse continuata, non vi sarebbe stato nessun futuro per la tradizione esterna. Sarebbe divenuta del tutto priva di significato. E’ un Maestro soltanto colui che ha scoperto se stesso, che ha scoperto una chiave, che ha conosciuto la fonte della conoscenza, che ha incontrato la realtà … e dopo di lui vengono due scuole. Certi Maestri non permisero mai l’esistenza di gruppi essoterici. Al tempo del Buddha vi erano altri sette Maestri del suo stesso rango. Forse non hai mai udito neppure, i loro nomi. Un nome soltanto è conosciuto … quello delMahavir. Gli altri sei sono completamente sconosciuti. Anch’essi avevano le chiavi, la conoscenza, come il Buddha e il Mahavir; ma non permisero mai che intorno a loro si formassero gruppi essoterici. Soltanto la cerchia interna continuò, in qualche modo, in qualche luogo. Uno era Prabuddha Katyayan, un altro era Purna Kahyas, e un altro ancora Ajit Keshkambal., ed essi erano dello stesso livello, dello stesso rango, della stessa realizzazione interiore del Buddha e del Mahavir. Ma nessuno conosce i loro nomi. Essi sono noti perché li menzionò il Buddha. Non vi sono scritture che parlano di loro, né seguaci, né templi, né chiese. Ma es4ontinuano ancona, in modo molto occulto e sottile, e nessuno può affermare che essi non abbiano aiutato molti. Essi hanno aiutato. Non sono noti a molti, ma hanno aiutato moltissimi, quanto qualunque Buddha. Il nome del Buddha è conosciuto; il mondo intero sa di lui. Ma più sappiamo di lui, meno possiamo servirci di lui. Anch’egli ha cerchie interne che operano per lui. Soltanto queste sono significative. Ma vengono sempre a conflitto con l’ordine religioso esterno. E l’ordine esterno è una forza, potente, perchè ha seguito tra le masse. Il Buddha creò una cerchia di prescelti. Creò il suo cerchio con un uomo chiamato Mahakashyap. Questo nome è menzionato una volta soltanto. Sariputra e Magdalayan … questi furono i suoi principali discepoli dell ordine essoterico. I loro nomi sono conosciuti in tutto il mondo; vi sono santuari in loro onore. Ma la vena, autentica chiave fu data a Mahakashyap .. non a Sariputra, non a Magdalayan. Tuttavia il suo nome è menzionato una volta soltanto … una sola volta in tutte le scritture buddhiste. Vi narrerò ancora una volta l’episodio. Un giorno il Buddha si presentò con un fiore in mano. Doveva tenere un sermone. Ma non tenne nessun sermone … rimase seduto in silenzio, guardando il fiore. Tutti si domandarono che cosa stava facendo. Poi tutti
cominciarono a sentirsi a disagio. Continuò così per dieci, trenta, cento minuti. Allora tutti divennero ancona più inquieti; nessuno sapeva dire cosa stesse facendo il Buddha. Si erano radunate almeno diecimila persone per sentirlo parlare, ed egli stava seduto a guardare il fiore. In questo episodio è menzionato il nome di Mahskashyap. Qualcuno rise. Il Buddha alzò la testa e disse: Mahakashyap, vieni a me. Colui che aveva riso era Mahakashyap. Solo quest’unica volta egli è menzionato nelle scritture. Il Buddha diede il fiore a Mahakashyap e disse: Tutto ciò che poteva essere detto io l’ho detto a tutti, e tutto ciò che non poteva essere detto, io l’ho dato a Mahakashyeq”. Questo è 1 ‘unico episodio è tutto. Prima e dopo non si sa mai nulla di Mahakashyap … né chi fosse, né dove fosse nato. Perché tutte le scritture buddhiste tacciono al suo riguardo? Una persona così importante, alla quale il Buddha dice: “Io do a Mahakashyap tutto ciò che non può essere detto” Naturalmente, l’ essenziale è ciò che non può essere detto. Solo ciò che non è essenziale può essere detto, solo ciò che è superficiale, solo ciò che è  utilitaristico può essere detto. La trasmissione più significativa della conoscenza è possibile solo nel silenzio. Ma il nome di Mahakashyap non viene menzionato mai più. Per secoli, nessuno seppe che cosa ne fosse stato di Mahakashyap. Poi, dopo mille e cento anni, qualcuno in Cina dichiarò: “Io sono in contatto diretto, nella catena diretta di Mahakashyap, io appartengo a lui, io sono il suo discepolo”. Costui era Bodhidharma. Nessuna scrittura indiana menziona Bodhidharma. Egli nacque in India, visse trequarti della sua vita in India, ma nessuno sa nulla di lui. Dove era? Che cosa faceva? All’improvviso, egli appare in Cina e dice: “Io appartengo a Mahakashyap, l’uomo al quale il Buddha diede il fiore. Io ho con me quel fiore, ancora fresco”. Naturalmente egli sta parlando di qualcosa che non può essere mai altro che fresco. Qualcuno domanda: “Dov’è il fiore?” Bodhidharma risponde: “Sta davanti a te. Io sono quel fiore! Il Buddha trasmise questo fiore a Mahakashyap, ed ora io sono venuto a cercare la persona giusta cui trasmettere il fiore, perchè sto per morire. Questa è la mia ultima nascita. Sono venuto dalla India alla Cina con certe informazioni qui vi è qualcuno al quale può essere trasmesso il fiore. Sono venuto a cercarlo. ma la stessa fonte d’informazione mi ha informato che io non devo andare a lui … egli deve venire a me. Quindi attenderò”. Che cosa intende con questa “Fonte d’informazioni?” I gruppi esoterici continuano a informare le persone che devono essere informate. Bodhidharma disse: “Ma la stessa fonte mi ha informato che io non devo cercarlo” perché talvolta una ricerca umana diretta diviene un’interferenza. Se io sono venuto a casa tua, è ben diverso che se tu fossi venuto da me. Non è la stessa cosa. Se sono venuto alla tua casa, tu sarai chiuso a me; ma se tu vieni a me, sanai aperto. Tu sei venuto. Bodhidharma disse: “La stessa fonte d’informazioni mi ha detto inoltre che devo attendere. E la stessa fonte mi ha dato inoltre una particolare indicazione di come dovrò riconoscere chi è colui al quale deve essere trasmesso il fiore”. Così egli rimase seduto per nove anni senza volgersi verso nessuno, rimanendo rivolto verso il muro. Molti vennero a lui. Persino l’imperatore della Cina, Wu, venne a conoscerlo, ma Bodhidharma non girò la testa. Rimase volto verso il muro. Un cortigiano di Wu gli disse che stava per arrivare l’imperatore e cercò di convincerlo che era molto scortese restare seduto rivolto verso il muro, al cospetto dell’imperatore. Bodhidharma disse: “Io non vado all’imperatore; l’imperatore viene a me. Egli può scegliere di venire o no allo scortese Bodhidharma; è libero. Io non vengo a lui”. Quando l’imperatore Wu seppe ciò che aveva detto, venne a lui. Doveva venire Non aveva altro modo di accertare se valeva la pena di visitare quell’uomo. L’imperatore venne. Bodhidharma stava seduto, rivolto verso il muro. Wu gli chiese:”Perchè stai rivolto verso il muro? Perchè non vuoi guardarmi? Perchè non vuoi guardare gli altri?”. Bodhidharma rispose: “Per tutta la vita mi sono rivolto verso di te e tutti gli altri, ma nei vostri occhi non ho mai visto altro che un muro morto. Perciò ho deciso che è meglio stare rivolto verso il muro. Uno è a suo agio, se sa che vi è un muro; ma se sei rivolto verso qualcuno, e senti che vi è un muro, diviene difficile. Posso parlarti più facilmente, perché tu sei dietro di me io non ti vedo”. Per nove armi, ininterrottamente, egli rimase seduto, rivolto verso il muro. Finalmente venne colui per il quale aveva certe informazioni. Venne Hui-Neng. Si tagliò la mano, la porse a Bodhidharma, e disse: “Voltati altrimenti mi taglierò la testa!” Bodhidharma si voltò verso Hui-Neng e disse: “Io ti consegno il fiore. Stavo attendendo. Una certa fonte di conoscenza mi ha dato il segno che sarebbe venuto l’uomo, si sarebbe tagliato la mano e l’avrebbe messa dinanzi a me, e se avessi indugiato un secondo, si sarebbe tagliato la testa. Non avere tanta fretta. Sono pronto a darti ciò per cui sono venuto dall’India in Cina . Quel culto segreto oggi è fiorito nel culto essoterico dello Zen. Il Buddhismo Zen è solo un culto essoterico cresciuto intorno alla tradizione esoterica di Bodhidharma. Ora, ciò di cui parlano Suzzuki e altri nel mondo è tratto dalla conoscenza essoterica, non dalla esoterica. Ora la radice esoterica è divenuta di nuovo occulta; è nuovamente scomparsa. Ma vi è la corrente: essa continua. Ecco perchè vi sono le cerchie esoteriche. Esse esistono per molte regioni. Se puoi essere in contatto con una, puoi essere in contatto con tutte. E’ solo questione di sintonia. Se la tua radio può captare una stazione, non vi è difficoltà nel captarne un’altra. Se il meccanismo funziona a dovere, tu puoi captare qualunque stazione al mondo. Se puoi essere in contatto con un gruppo esoterico, puoi essere in contatto con tutti. Nessun insegnamento essoterico confonde mai. Ma l’insegnamento esoterico -interiore, segreto – è difficile da comprendere, perchè la capacità di comprendere viene turbata quando deve essere assorbita una conoscenza che è completamente nuova. Nessuna conoscenza esoterica può essere trasmessa in termini matematici. Deve essere trasmessa misticamente, deve essere trasmessa poeticamente. Significa simultaneamente molte cose. Allora diviene viva. Conosciamo molte chiavi che furono trasmesse da autentici Maestri. Ma nessuna chiave proveniente da una vecchia tradizione è sufficiente, perciò adoperiamoci a scoprire la nuova chiave senza essere interessati direttamente ad alcun gruppo esoterico. Ad ogni gruppo è affidata una particolare chiave da conservare. A noi interessa scoprire nuovi metodi, nuove tecniche, nuove chiavi, perchè tutte le vecchie chiavi sono diventate non pertinenti. Una cosa deve essere compresa: tutte quelle chiavi furono sviluppate in un mondo che era locale … sempre locale. Per la prima volta noi siamo in un mondo che è assolutamente non locale … Universale. In realtà, per la prima volta noi siamo in un MONDO. Prima eravamo confinati in una data “parte” del mondo. Perciò le chiavi precedenti furono sviluppate per particolari condizioni e culture locali. Ora, in un certo senso, per la prima volta il mondo è nella confusione. Non vi è una particolare cultura, non vi è un particolare condizionamento. Tutto è mescolato. E sarà così sempre di più. Presto vi sarà una cittadinanza del mondo, senza una base locale, con una base Universale. Quindi, prima che questo secolo abbia termine, avremo bisogno – già ora ne abbiamo bisogno – di chiavi che siano universali. Le chiavi locali non andranno bene. Né andrà bene un amalgama … mettendo insieme tutte le vecchie chiavi. Questo crea assurdità ancora più grandi. E’
come cercare di aprire una serratura con molte chiavi: qualcosa dal Corano, qualcosa dalla Bibbia, qualcosa dal Buddha, qualcosa dal Mahavir. Vi sono molte persone dalle ottime intenzioni che commettono grandi errori. Parlano dell’unità di tutte le religioni. E’ come parlare di usare tutte le chiavi esistenti per aprire una serratura … unificando tutte quelle chiavi. Queste chiavi tradizionali sono tutte chiavi locali. Si sono sviluppate in un mondo diviso. Non vi era una mente universale; non vi è mai stata, per quanto concerne la nostra cosiddetta conoscenza storica. Talvolta il fenomeno della mente universale è avvenuto, ma ciò sta al di là della storia della nostra civiltà, al di là del nostro ricordo. Presto non vi saranno più culture localizzate e, per questa cultura senza un punto focale, dobbiamo scoprire chiavi nuove, più ampie e più fluide … ognuno può essere in contatto con gruppi esoterici. Vi sono tecniche e metodi per farlo. Ma ciascuno dovrà operare molto su se stesso. Cosi come sei non potrai mai essere in contatto. Tu passerai accanto ad una cerchia esoterica, ma non sarai neppure in grado di accorgertene. Dovrai cambiare te stesso, sintonizzarti su una nuova dimensione. Per sentire le nuove vibrazioni, dovrai diventare più sensibile. Allora non mi chiederai se sono in contatto con qualche gruppo esoterico. Lo saprai stando semplicemente seduto accanto a me; lo saprai guardandomi semplicemente negli occhi. Lo sentirai. Semplicemente ascoltando le mie parole, o ascoltando il mio silenzio, tu comprenderai. Ma ciò avverrà solo se tu cambi te stesso, ti sintonizzi su una nuova realtà se ti apri a nuove dimensioni. I gruppi esoterici esistono, e sono sempre esistiti. Ma tu sei chiuso; chiuso nel pensiero, chiuso in te stesso … senza aperture, senza finestre né porte. Il cielo è là; apri la finestra, e conoscerai il cielo e le stelle. Per quanto possano essere lontane, semplicemente aprendo la tua finestra che è cosi vicina, tu entri in contatto con le stelle lontane. Se io ti dico: Apri la finestra dietro di te, e verrai in contatto con ciò che è tanto lontano semplicemente aprendo questa finestra, che è tanto vicina?”. Ma è così. Apri una finestra nella tua mente, crea una finestra dimeditazione, e sarai in contatto con molte luci lontane, con molti avvenimenti che ti stanno sempre intorno. Appena oltre l’angolo, proprio vicino a te, accade ogni cosa, ma tu sei cieco o addormentato … o semplicemente non cosciente. Io sono qui, ma tu non puoi concepire ciò che sta accadendo qui. Non puoi
concepirlo! Tu non puoi riconoscere ciò che è interiormente; solo ciò che è esteriore può essere conosciuto. Tu conosci soltanto l’esterno; ma è cosi che deve essere. Tu non sei in contatto con la tua interiorità, quindi come puoi essere in contatto con la mia? Questa è un’impossibilità. Ma diviene facile se sei in contatto con la tua interiorità. Allora puoi essere in contatto con la mia interiorità, o con l’interiorità in quanto tale. Altrimenti continuerai a fare domande, e io continuerò a risponderti. Allora ogni cosa sfugge all’ essenziale. E allora, perchè continuo a rispondere alle tue domande? Continuo a rispondere, non già perché la mia risposta diventi la tua risposta, ma perché, se tu puoi ascoltarmi silenziosamente, totalmente, in quell’ ascolto silenzioso, tu troverai direttamente la tua interiorità. Può esplodere in te improvvisamente, improvvisamente tu puoi essere in un altro mondo che è completamente diverso da ogni mondo in cui sei vissuto. E se questo avviene, allora tu sei pervenuto a una nuova esistenza. Quella nuova esistenza è la tua. E ‘ un segreto esoterico, occulto. Quella esistenza interiore ha tutto ciò che tu chiedi.

GRUPPI ESOTERICIultima modifica: 2016-02-12T21:26:42+01:00da mikeplato
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