MERIDIANO DI SANGUE

NZO

 

Nelle mie folli ricerche riguardanti forme moderne di gnosticismo, mi imbatto nel romanzo “Meridiano di sangue”, Titolo originale Blood Meridian, or the Evening Redness in the West, di Cormac McCarthy, considerato un romanzo con fortissimi contenuti gnostici ed antimondani….

MA A ME PERSONALMENTE SEMBRA CHE LA QUINTESSENZA DI QUESTO ROMANZO VENGA RIVELATA SOLO ALLA FINE, E ALLA GRANDISSIMA PERSINO….IN SENSO TOTALMENTE ALCHEMICO

CITAZIONI:
. Le fece delle promesse e le giurò che le avrebbe mantenute. Che l’avrebbe portata tra le montagne, dove avrebbe trovato altri della sua specie. Lei lo guardò con quei suoi occhi gialli, che tradivano non disperazione, ma soltanto quell’insondabile, profonda solitudine che è l’impronta più tipica di questo mondo

. Non era difficile parlare con lui. Mi chiamava sceriffo. Ma io non sapevo cosa dirgli. Cosa si dice a uno che per sua stessa ammissione non ha l’anima?

. La verità riguardo al mondo, disse, è che tutto è possibile. Se voi non lo conosceste fin dalla nascita e pertanto non lo aveste purgato della sua bizzarria, vi apparirebbe per quello che è, un cilindro truccato in uno spettacolo di illusionismo, un sogno febbrile, una trance popolata di chimere senza simili e senza precedenti, un carnevale itinerante, un circo ambulante la cui destinazione finale, dopo molte soste in molti campi fangosi, è ineffabile e imperscrutabilmente rovinosa.

. L’universo non è qualcosa di angusto, e l’ordine che vi regna non è ostacolato ad alcuna latitudine nel suo proposito di ripetere ciò che esiste in una parte di ogni altra parte. Anche in questo mondo esistono più cose fuori che dentro la nostra conoscenza, e l’ordine che voi vedere nella creazione è quello ce ci avete messo voi, come un filo in un labirinto, per non smarrirvi. Infatti l’esistenza ha il suo proprio ordine, tale che nessuna mente umana possa abbracciarlo, poiché la mente stessa non è che un fatto in mezzo ad altri fatti.

. Un uomo cerca il proprio destino e nessun altro. Volente o nolente. Qualunque uomo avesse la possibilità di scoprire il proprio fato, e pertanto scegliere un percorso opposto, alla fine arriverebbe soltanto alla medesima resa dei conti in quello stesso momento stabilito, perché il destino di ogni uomo è grande come il mondo che abita, e contiene in sé anche tutti gli opposti.

. Sul palcoscenico c’è posto per un animale, uno solo. Tutti gli altri sono destinati a una notte eterna e senza nome. Uno dopo l’altro si immergeranno nel buio davanti alle luci del palco. Orsi che danzano, orsi che non danzano.

. Non penso che la tua è una GIORNATA NO, professore. Penso che è una VITA NO.

TRAMA:
“The Kid”, nato in Tennessee durante una pioggia di meteore nel 1833, è un ragazzo. Incontra il giudice Holden – personaggio centrale, glabro ed enorme – che sta accusando falsamente un predicatore di aver fatto sesso con una capra e con una bambina di 11 anni.

The Kid si aggrega alla banda di filibustieri malconci, al seguito del capitano White. Appena passato il confine con il messico vengono attaccati da un gruppo di guerrieri Comanche. The Kid, tra i pochi sopravvissuti, viene arrestato dalla polizia messicana a Chihuahua, messo in prigione e poi arruolato come cacciatore di scalpi al seguito del capitano Glanton. Muovendosi in paesaggi torridi e desolati, tra il Messico e gli Stati Uniti, questa nuova banda di straccioni spietati e senza regole, si trascina in una scia di sangue: indiani, contadini messicani, perfino gruppi isolati di soldati, vengono uccisi e depredati dei pochi averi. In un crescendo di tensione ritrovano il giudice Holden che prende il comando della gang circondata dagli indiani e – con una geniale applicazione da Piccolo Chimico – riesce a portarla in salvo.

I banditi si insediano in un traghetto sul fiume Gila, vicino a Yuma, in Arizona, dove taglieggiano i viaggiatori. Vengono attaccati dall’esercito USA e da una tribù Yuma che avevano cercato di eliminare. Scampato all’ennesimo massacro, The Kid, dopo aver tentato di uccidere il giudice Holden ed essere finito in carcere, si ritrova a vagare lungo la frontiera tra Messico e Texas. Finisce a Fort Griffin, dove ritrova il giudice e, in una scena grottesca, tra orsi, prostitute e ubriachi, sembra venga ucciso nel pisciatoio di una bettola, mentre il giudice balla una danza oscena. Il finale è ambiguo e nell’epilogo vediamo un uomo che scava buche per una recinzione: potrebbe essere the Kid, ormai estraneo alla violenta follia che ha attraversato.

MERIDIANO DI SANGUEultima modifica: 2016-03-29T20:02:07+02:00da mikeplato
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