GNOSI TEORETICA e SUFISMO DOTTRINALE

Seyyed_Hossein_Nasr

di Seyyed Hosseyn Nasr – 21/01/2014

Estratto da Seyyed Hosseyn Nasr, “Theoretical Gnosis and Doctrinal Sufism and Their Significance Today (Gnosi teoretica e sufismo dottrinale: il loro significato oggi)”, in “Transcendent Philosophy” 1, 1-36, London Academy of Iranian Studies
Articolo di S.H. Nasr sulla gnosi teoretica e il sufismo dottrinale che affronta l’aspetto gnostico dell’opera dell’Imam Khomeyni. Il giudizio di Nasr è interessante soprattutto perché si tratta di una persona che aveva legami molti stretti con lo Shah e durante il regime Pahlavi ricoprì anche importanti cariche nell’ambito culturale, e non ha mai nascosto la propria ostilità per la Rivoluzione Islamica e la Repubblica Islamica dell’Iran.
L’estesa fama politica e influenza dell’Ayatullah Ruh’Allah Khumayni (Khomeyni) (m. 1409/1989) ha impedito a molte persone in Occidente e anche all’interno del mondo islamico di prestare una seria attenzione ai suoi lavori gnostici, ed alla sua posizione nella lunga storia della gnosi teoretica (…). Non vi è dubbio che egli venne attratto allo studio dell’’irfan in un’età giovane e negli anni successivi, mentre egli studiava “hikmat”, per non parlare delle scienze trasmesse, il suo grande amore rimase l’‘irfan, sebbene egli fosse anche un maestro riconosciuto della Scuola di Mulla Sadra. Nei suoi scritti egli combinò la tradizione dell’’irfan shi’i e quella di Ibn ‘Arabi. Per esempio il suo “Sharh du’a sahar” appartiene al mondo della gnosi sciita; il “Ta’liqat ‘ala shahr fusus il-hikam wa misbah il-uns” appartiene alla tradizione della gnosi di Ibn ‘Arabi come interpretata nei secoli dagli gnostici sciiti e con molte nuove penetrazioni intuitive nella comprensione di questi testi classici; e “Misbah al-hidayah ila ‘l-khilafah wa’l-walayah/wilayah” (insh’Allah in stampa in italiano a breve, n.d.t.) rappresenta una sintesi delle due scuole della gnosi. Anche altre opere mistiche dell’Ayatullah Khomeyni quali “Chihil Hadith”, “Sirr al-Salah” (Il Segreto della Preghiera, disponibile anche in italiano con il titolo “Il Segreto della Preghiera”, n.d.t.), “Adab al-Salah” e “Sharh hadith-l junud ‘alq wa jahl” sono lavori di qualità gnostica ed esoterica che ricordano Fayd Kashani o Qadi Sa’id Qummi e risalendo anche oltre, opere classiche sufi su questi argomenti, ma non rientrano pienamente sotto la categoria di ‘irfan nazari come lo abbiamo definito in questo saggio. L’Ayatullah Khomeyni ha inoltre composto poemi di natura mistica e gnostica.
Per molti è interessante notare e forse appare anche come sorprendente che sebbene successivamente egli entrò pienamente nell’arena della politica, precedentemente nella sua vita l’Ayatullah Khomeyni era molto interessato non soltanto alla gnosi teoretica ma anche al sufismo operativo con le sue dimensioni ascetiche e l’enfasi sul distacco dal mondo. La chiave di questo rompicavo può forse essere rintracciata prima di tutto nelle fasi del viaggio dell’uomo (asfar) verso Dio menzionate da Mulla Sadra all’inizio degli “Asfar”, fasi che includono sia il viaggio dalla creazione (al-khalq) a Dio (Al-Haqq) e il ritorno alla creazione con Dio e poi nella comprensione dell’Ayatullah Khomeyni delle fasi di questo viaggio come applicate alla sua persona e a ciò che egli considerava essere la propria missione nella vita. In ogni caso, sebbene la parte posteriore della sua vita differisca esteriormente da quale di Aqa Muhammad Rida, la sua vita iniziale fu molto simile a quella della figura che egli chiamava “il maestro dei nostri maestri”. Come Aqa Muhammad Rida, l’Ayatullah Khomeyni era anche poeticamente dotato e profondamente immerso nella tradizione della poesia persiana sufi.
In futuro vi è bisogno di studiare più attentamente la relazione tra le dimensioni contemplativa ed attiva della vita nel caso dell’Ayatullah Khomeyni in relazione agli insegnamenti di ‘irfan, e più generalmente le vita di diverse altri grandi figure politiche musulmane del 14/20 secolo quali Hassan al-Banna, il fondatore di “Ikhwan al-Muslimin” e Mawlana Mawdudi, il fondatore di “Jama’ati Islami” del Pakistan, entrambi profondamente immersi nella politica mentre nella vita erano inizialmente devoti in un modo o in un altro al sufismo. In nessun caso nelle grandi figure politiche musulmane del 14/20 secolo, comunque, vi è simile stretta relazione con il sufismo e l’’irfan come esistente nel caso dell’Ayatullah Khomeyni. Simili materie sollevano questioni di importanza centrale per la comprensione della relazione tra sufismo e ‘irfan da una parte e azioni politica esterna dall’altro. Questi argomento non sono comunque qui di nostra pertinenza.
Quello che è importante notare è che, al di là delle sue visioni e azioni politiche, e della sua particolare interpretazione della walayah/wilayah, l’Ayatullah Khomeyni rimane un’importante figura nella lunga storia della gnosi teoretica nel mondo islamico.
La tradizione dell’’irfan nazari continua in questi giorni in Persia. Dopo la generazione di figure come l’Ayatullah Khomeyni, ‘Allamah Tabataba’i (m.1404/1983), che era uno dei maggiori gnostici senza scrivere alcun commento su Ibn ‘Arabi, ed anche uno degli importanti maestri di ‘irfan, e Seyyed Muhammad Kazim ‘Assar, notevoli figure sono apparse sulla scena come Seyyed Jalal al-Din Ashtiyani*, Hassanzadeh Amoli e Jawad Amoli**, gli ultimi due dei quali continuano a insegnare a Qom. Il commento di Ashtiyani sull’introduzione di Qayssari al “Fusus” menzionato precedentemente, al pari di suoi altri commentari come quello su “Tamhid alqawa’id” e “Naqd al-nusus”, costituiscono grandi opere contemporanee di gnosi teoretica, mentre il recente commento di Hassanzadeh Amoli sul “Fusus” intitolato “Mumidd al-himam dar sharh fusus al-hikam” rivela la natura vivente di questa Scuola in Persia, come la recensione di Jawad Amoli del “Tamhid al-qawa’id”.
In una nota dello stesso articolo S.H. Nasr scrive poi:
“Un giorno nel 1960 mentre discutevamo le idee filosofiche dell’Ayatullah Khomeyni con il nostro eminente insegnante, ‘Allamah Tabataba’i, che era suo amico, chiedemmo all’ Allamah quali scuole filosofiche attraessero maggiormente l’Ayatullah Khomeyni. Egli rispose che l’Ayatullah Khomeyni aveva poca pazienza (hawsilah) per gli argomenti logici della filosofia peripatetica ma fosse più interessato a Mulla Sadra e Ibn ‘Arabi. Lo stesso punto di vista è confermato da Mirza Mahdi Ha’iri che studiò con l’Ayatullah Khomeyni e che dice: “Egli [Imam Khomeyni] non aveva molto interesse nella filosofia peripatetica e logica. I suoi insegnamenti dell’”Asfar” avevano un’attrazione più gnostica. Egli aveva ben studiato ‘irfan con Aqa-ye Shahabadi ed era occupato tutto il tempo nella lettura dei libri di Ibn ‘Arabi. Egli guardava quindi “Asfar” dal punto di vista di Ibn ‘Arabi e non dalla prospettiva di Ibn Sina e Farabi. Quando egli arrivava ai mondi di Ibn Sina e Farabi, si trovava completamente a disagio e fuggiva dalle limitazioni filosofiche attraverso il ricco potere dell’‘irfan”. (“Khirad-nama-ye hamshahri”, 1 Giugno 2005, p. 17).
* Studente dell’Imam Khomeyni, che considerava “il sigillo dei filosofi e degli gnostici della nostra epoca” (Sharh-e moqaddame-ye Qaysari, p. 33), Seyyed Ashtiyani collaborò con H. Corbin all’imponente opera “Anthologie des philosophes iraniens depuis le XVII siècle jusqu’a nos journs”. Egli aveva in programma di dedicare gran parte del sesto volume di questa opera unica proprio all’Imam Khomeyni. (n.d.t.)
** L’Ayatullah Jawad Amoli è stato, tra l’altro, il capo della delegazione che consegnò la storica lettera dell’Imam Khomeyni a Gorbaciov. Esperto di filosofia e gnosi, è autore di un tafsir del Sacro Corano del quale sono finora stati dati alle stampe soltanto alcuni volumi; le sue lezioni di commento coranico vengono trasmesse quotidianamente dalla televisione di Stato iraniana.
GNOSI TEORETICA e SUFISMO DOTTRINALEultima modifica: 2017-05-01T15:50:39+02:00da mikeplato
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