ZOHAR. LECH LECHA. SULLA LUCE DELLA CANDELA E LE TRE ANIME

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ZOHAR sez. LECH LECHA…152-163

Ci sono tre livelli per l’anima umana, Nefesh [livello più basso], Ruach [Livello medio] e Neshamah [Livello più alto dei tre]. C’è un processo che un essere umano dovrebbe subire per elevarsi dal più basso al più alto livello. Questo processo inizia con azioni spirituali positive. Secondo lo Zohar, le azioni spirituali sono azioni che aiutano a determinare un cambiamento drammatico nel nostro carattere. Quando ci allineiamo con le persone negative e le situazioni caotiche nella vita, suscitiamo reazioni egocentriche dentro di noi. Un atto spirituale è quando ci eleviamo al di sopra di questo potere d’impulso e alteriamo le nostre risposte emotive e comportamentali.

LA PERTINENZA DEL PASSAGGIO:
Raggiungere livelli più alti di crescita e far evolvere la nostra stessa anima è il nostro scopo ultimo nella vita. La forza e l’ispirazione per lottare per questi livelli superiori ci arrivano attraverso le lettere che compongono questo passaggio.

152. Vieni ed ecco, “La mia anima (Nefesh)” … questa è quella che domina di notte e persegue il suo stesso grado, CHE È IL NUKVA DI ZEIR ANPIN, PER ADERIRE AD ESSO. “Il mio spirito (Ruach)” governa durante il giorno. E’ scritto, “Con la mia anima (Nefesh) ti ho desiderato di notte”… questo è la Nefesh che regola durante la notte, PERCHÉ A QUEL MOMENTO SI INNALZA E SI PRESENTA INNANZI AL RE. “Con il mio spirito (Ruach) dentro di me ti cercherò presto” si riferisce alla Ruach, che governa durante il giorno.

153. E se tu dici che NEFESH e RUACH sono due gradi diversi, separati l’uno dall’altro, non è così! Sono due uniti allo stesso grado. E c’è un grado più alto che li governa entrambi; si attacca a loro e loro ad esso e si chiama Neshamah.

154. Tutti questi gradi crescono in accordo con il segreto della Saggezza interiore, perché quando i gradi si guardano l’un l’altro, l’uomo è in grado di guardare la Saggezza Superna e  la Neshama può entrare NELLA NEFESH E NELLA RUACH, ed esse vi si aggrappano. Quindi, quando governa la NESHAMAH, allora l’uomo è chiamato santo, perfezionato in tutti i modi ed è interamente dedicato al Santo, benedetto sia Lui.

155. La Nefesh scuote dal basso, CHE SIGNIFICA CHE È LA PARTE PIÙ BASSA DELLE LUCI DI NEFESH, RUACH E NESHAMAH. Poiché è la più vicina al corpo e lo nutre, il corpo si aggrappa ad essa ed essa al corpo. In seguito, LA NEFESH è MODIFICATA DALLE BUONE OPERE CHE UNA PERSONA COMPIE e diventa un trono sul quale abita la Ruach. Questo è a causa del risveglio della Nefesh, che è attaccata al corpo. Come è scritto, “Fino a quando lo spirito (Ruach) non sarà riversato su di noi dall’alto” … (Isaia 32:15).

156. Dopo che entrambi, LA NEFESH AND LA RUACH, sono state modificate, sono pronte a ricevere la Neshamah, perché la Ruach diventa un trono su cui poggia il Neshamah. E questa Neshamah è in cima soprattutto e rimane nascosta e irraggiungibile.

157. Quindi c’è un trono per il trono, PERCHÉ LA NEFESH È UN TRONO PER LA RUACH, CHE È ANCHE UN TRONO PER IL PIÙ ALTO LIVELLO, PERCHÉ LA RUACH È UN TRONO PER LA NESHAMAH, CHE E’ PIU’ ELEVATA RISPETTO ALLE DUE. E quando studi questi gradi, in questo argomento trovi il segreto della Saggezza. IN ALTRE PAROLE, IMPARA A COME LA LUCE DI CHOCMAH È DISEGNATA DA NEFESH, RUACH E NESHAMAH. E tutto è in accordo con la Saggezza superiore, al fine di raggiungere certi misteri.

158. Vieni ed ecco, la Nefesh è il fattore di risveglio dal basso che fende il corpo. Proprio come la luce di una candela, in cui la luce più bassa, che è nera, si aggrappa allo stoppino e esiste solo attraverso di esso. Quindi, quando LA LUCE NERA viene migliorata attraverso E CHIUDE LO STECCANTE, diventa un trono per la luce bianca sopra di essa, PERCHÉ LA LUCE BIANCA poggia sulla luce nera. Questa luce bianca è equivalente alla luce della Ruach.

159. Dopo che sono state fissate, LA LUCE NERA CON LA LUCE BIANCA SOPRA DI ESSA, la luce bianca diventa un trono per una luce nascosta. Ciò che rimane sulla luce bianca, che non è né vista né conosciuta, È EQUIVALENTE ALLA LUCE DI NESHAMAH. La luce è ora completa IN MODO TALE CHE LA CANDELA HA TRE LUCI L’UNA NELL’ALTRA. IN PRIMO LUOGO, UNA LUCE NERA, CHE E ‘LA PIÙ BASSA DI TUTTI ED E’ ATTACCATA ALLO STOPPINO  DELLA CANDELA; IN SECONDO LUOGO, UNA LUCE BIANCA CHE RIPOSA SULLA LUCE NERA; E INFINE, UNA LUCE NASCOSTA CHE RIPOSA SULLA LUCE BIANCA. E così una persona che raggiunge la perfezione in tutto ATTRAE QUESTE TRE LUCI, UNA SOPRA L’ALTRA, COME VIENE SPIEGATO DALLE LUCI DELLA CANDELA, CHE CORRISPONDONO ALLA NEFESH, ALLA RUACH E ALLA NESHAMAH. Allora quella persona è chiamata “santa”, come è scritto, “per le persone sante che sono sulla terra è tutto il mio amore …” (Salmi 16: 3).

60. Vieni ed ecco, al tempo in cui Abramo venne nel paese di Yisrael, il Santo, benedetto Egli sia, apparve davanti a lui. Come abbiamo già affermato e come è scritto, “a Hashem, chi gli è apparso”  (Genesi 12: 7). Lì raggiunse la LUCE della Nefesh e costruì un altare per quel grado. Dopo questo, “ha viaggiato ancora verso il Negev” dove ha raggiunto la LUCE della Ruach. E in seguito, quando si alzò per raggiungere la LUCE della Neshamah, CHE È IL SEGRETO DI BINAH CHE SI CHIAMA IL “MONDO NASCOSTO”, E ‘STATO SCRITTO CHE ha semplicemente “costruito lì un altare a Hashem” (Genesi 13:18). POICHE’ NON È SCRITTO CHE HA-SHEM (YHWH) GLI E’ APPARSO. Questo si riferisce alla Neshamah, che è la più nascosta di tutti. PERTANTO, NON È SCRITTO, “a Hashem che gli è apparso” in relazione alla Neshamah, come è scritto per la Luce di Nefesh.

161. Dopo questo, Abramo sapeva di dover subire la purificazione e di essere incoronato con più gradi. Così immediatamente, “Abram scese in Egitto” dove fu salvato dal non essere attratto dalle luci brillanti. Di conseguenza, fu purificato e tornò al suo posto. Da quando è sceso in Egitto ed è stato purificato, immediatamente dice “Abramo è uscito dall’Egitto”. E’ sicuramente “salito”, IL CHE SIGNIFICA CHE È STATO ELEVATO DI UN GRADO, POICHE’ HA MERITATO LA LUCE DI CHAYAH, CHE È IL SEGRETO DI CHOCHMAH DEL GIUSTO LATO, e ritornò al suo posto, NELLA TERRA DI YISRAEL. E si è unito alla Fede Superna, come è scritto, “al Negev” che allude al Chochma della destra, cioè Chesed che sorge durante la Maturità e diventa Chochma. Ci sono cinque gradi in questo grado Nefesh, Ruach, Neshamah, Chayah e Yechidah, e Abramo ora merita i suoi primi gradi.

162. Da qui in poi, Abramo acquisì la Saggezza Superna, attaccata al Santo, benedetto sia Lui, e divenne il diritto del mondo. Come è scritto allora, “E Abram era molto ricco di bestiame, in argento e in oro” (Genesi 13: 2). “Molto ricco”  dalla direzione dell’est, CHE È TIPHARETH; “di bovini”….da ovest, che è MALCHUT; “di argento”… da sud, QUALE CHOCHMAH, e “di oro”…. da nord, che è BINAH.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

Rabbi Elazar, Rabbi Aba e i loro compagni vennero a baciare le mani di Rabbi Shimon. Rabbi Aba pianse e disse: Guai a quando lascerai questo mondo. Chi quindi illuminerà la luce della Tora? Felice è il destino dei compagni che hanno ascoltato queste interpretazioni della Torah uscire dalla tua bocca!

 

SIMBOLISMO DELLA CANDELA, DELLE SUE FIAMME E DEI SUOI COLORI

 

Stavano per andarsene quando, già tutti in piedi, Rabbi Shimon disse: “vorrei dirvi ancora una cosa. Una volta sta scritto: che il Signore, tuo Dio, è un fuoco che divora (Deuteronomio 4,29) , e un’altra: mentre voi, che rimaneste attaccati al Signore, vostro Dio, siete oggi tutti vivi (Deuteronomio 4,4). Abbiamo già variamente chiarito insieme ai colleghi l’apparente incongruenza di questi testi, ma voglio dimostrare qui ancora una cosa. Già fra i colleghi è stato detto: Esiste un fuoco che ne divora un altro, vale a dire che lo distrugge, perché esiste un fuoco che è più forte di quello normale. Proseguiamo allora il ragionamento dicendo che colui che vuole attingere alla conoscenza della Santa unità divina, dovrebbe contemplare la fiamma che si innalza da un tizzone ardente o una candela accesa. Ebbene, la fiamma non proviene se non da un corpo consistente, concreto. Inoltre, nella fiamma che risale vi sono due luminosità: l’una bianca e lucente, l’altra nera o celeste. La luce bianca e luminosa è situata di sopra e risale in verticale. Sotto di essa si trova la luce celeste o nera, che è come uno sgabello per quella più alta.  Per parte sua, la luce nera o blu poggia e si tiene accesa su qualcosa d’altro, di sottostante, che la alimenta e la fa aderire alla luce bianca soprastante. La luce celeste o scura a volte diventa rossa, mentre quella bianca che sta sopra non cambia mai, è sempre costantemente bianca. Dunque, la luce Celeste a volte cangiante – celeste o nera o rossa– congiunge per così dire la luce bianca di sopra alla materia di sotto cui è legata, e donde attinge per restare accesa. Questa luce inferiore divora e consuma sempre tutto ciò che vi si trova sotto o nei pressi perché è nella sua natura di distruggere e incenerire. Mentre la luce bianca che sta sopra di essa non consuma nè distrugge, e nemmeno cambia tinta. Per questo  Mosè ha detto: che il Signore tuo Dio è un fuoco che divora, che di fatto consuma bruciando tutto ciò che trova sotto di sé. Perciò Mosè ha detto “il tuo Dio, è un fuoco che divora” , e non” il nostro Dio“, giacchè Mosè si trovava in quella luce bianca soprastante che non brucia né consuma. Considera inoltre che è null’ altro che Israele a risvegliare la luce celeste e indurlo ad accendersi e a legarsi alla luce bianca, Israele che da sotto tocca la luce celeste. Inoltre, benché la natura di questa luce celeste o nera sia quella di distruggere tutto ciò che la tocca da sotto, eppure Israele non subisce tale sorte, ed è per questo che sta scritto mentre voi, che rimaneste attaccati al signore, vostro Dio, siete oggi tutti vivi. Vostro Dio e non nostro dio, vale a dire che la luce celeste o nera, che brucia e divora tutto ciò che l’ha toccata sotto, Tuttavia tu gli aderisci eppure vivi. Ma sopra la luce bianca, lì sopra dimora una luce inafferrabile che la circonda, che è poi un segreto trascendente, simbolo della luce suprema. Dunque, la luce celeste, quella bianca e quella inafferrabile simboleggiano i massimi segreti della sapienza. Allora Rabbi Pinhas si alzò e baciò Rabbi Shimon, dicendo Benedetto il Signore pietoso che ha fatto sì che ci incontrassimo, e fu così che accompagnarono Rabbi Pinhas lungo 3 miglia di strada. Poi, sulla via del ritorno, Rabbi Shimon disse: ciò che abbiamo appena detto può essere inteso come la chiave della conoscenza della Santa Unità. La seconda He del nome Santo impronunciabile è infatti la luce celeste O nera, che si unisce alle altre consonanti del nome, vale a dire Yod, He, Waw, che sono la luce bianca e luminosa. Tieni conto però che a volte la luce celeste non è più celeste – a volte è Dalet cioè “miseria”, e a volte He: in altre parole, quando Israele non la tocca da sotto, quando manca di accenderla e di darle modo di aderire alla luce bianca, allora la luce celeste diventa Dalet, e quando invece Israele la attizza, facendola risalire per unirsi alla luce bianca, allora è detta He. Se ne deduce che quando il maschio e la femmina non stanno insieme, He viene intaccata e rimane soltanto Dalet – miseria. Quando, dunque, tutto è collegato perfettamente, allora la He tocca la luce bianca, e Israele la tocca da sotto, la attizza, eppure non ne è consumato. Questo è il segreto del sacrificio. Il fumo che risale attizza la luce celeste che, una volta accesa, tocca la luce bianca, ed è così che la candela è tutta accesa, e diventa un’unica fiamma. Dato inoltre che la luce celeste, per sua natura, consuma e brucia tutto ciò che la tocca da sotto, ne deriva che quando l’offerta è gradita e la candela del tutta accesa, come quando è detto di Elia “Allora cadde il fuoco del Signore e consumò un olocausto” (1 Re 18:38), ciò manifesta che l’unione è  perché la luce Celeste si unisce a quella bianca, e intanto consuma sotto di sè il grasso e la carne del sacrificio sottostante, mentre non è in grado di consumare ciò che si trova sotto se non appunto risalendo verso la luce bianca. Allora tutto, vale a dire il fumo e la luce celeste, si unisce a quella bianca, la pace dimora su tutti i mondi e tutto si lega e diviene una cosa sola.  Quando poi la luce celeste ha terminato di bruciare e consumare tutto ciò che le sta sotto, allora i sacerdoti, i lieviti e il popolo tutto d’Israele vengono adesso con canti, con trasporto di cuore e spirito di preghiera, e il  lume si accende e fa luce su di loro,  le luci si uniscono divenendo una cosa sola, i mondi si riempiono di luce, i superiori e gli inferiori ricevono la benedizione. Perciò sta scritto: “mentre voi che rimaneste attaccati al Signore vostro Dio siete oggi tutti vivi“. La parola “attem- voi” è preceduta qui dalla congiunzione avversativa “waw- mentre” , a significare che mentre il grasso e la carne che toccano la luce celeste della fiamma vengono consumati, voi fate altrettanto, eppure restate in vita.  
ZOHAR. LECH LECHA. SULLA LUCE DELLA CANDELA E LE TRE ANIMEultima modifica: 2018-06-29T17:23:41+02:00da mikeplato
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