Molti iniziano a comprendere il ruolo dei Dominatori nell’ordine di questo sistema dimensionale che chiamiamo mondo. Ma è ancora quasi del tutto ignota l’attività della Luna Nera, che la Tradizione Teosofica ha battezzato, forse un pò impropriamente, Ottava Sfera. Ciò che segue è il mio articolo sul mensile Fenix n°2, ma qui integrato e arricchito
di Mike Plato
Alcuni mi hanno scritto citandomi affermazioni della Società Teosofica secondo cui Sinnett, che accennò alla Sfera della Distruzione Completa, aveva divulgato un falso insegnamento perchè iniziato ai gradi più bassi dell’Ordine. Ciò non corrosponde a verità. Occorre essere precisi sul punto. Le critiche a Sinnett sul tema specifico dell’Ottava Sfera erano dovuto non alla questione della divulgazione di un falso problema o di una divulgazione erronea del problema stesso, ma proprio al fatto che Sinnett aveva tradito un segreto iniziatico proprio della Società Teosofica. Il fatto che Steiner ne parli è la prova che questo era un segreto teosofico, giacchè Steiner era un teosofo prima di distaccarsi e creare il movimento antroposofico…
Disse Gesù: Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive (Giovanni 7:7). E’ indiscutibile che il Messia dell’Era dei Pesci non avesse un buon rapporto con questo mondo. Alluse ad un Principe che governa questo mondo, e il suo discepolo amato Giovanni fu ancora piu drastico del maestro: Non amate il mondo…se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui (1 Giovanni 2:15). Il Pimandro VI:4 ci insegna in modo simile che il mondo è la pienezza del male e Dio è la pienezza del Bene, avallando la tipica inconciliabilità gnostica tra Dio e questo mondo. E Pietro giunse a scrivere che l’avversario, il Diavolo, va in giro cercando chi divorare (1 Pietro 5:8). Il Diavolo, l’Avversario, non è una singola Intelligenza ma una Fratellanza di Intelligenze schierate e cospiranti contro tutta la Luce (Salmo 2). Il divorare del passo di Pietro comporta che queste Intelligenze abbiano la necessità di nutrirsi di anime. Ho spesso scritto di questa terribile verità, che si sviluppa in modo multiforme ma invisibile. Io sostengo che l’intero sistema sia organizzato in modo tale da mungere le anime umane in modi assolutamente insospettabili. Chiese, luoghi di lavoro, manifestazioni sportive, cortei, spettacoli televisivi, sono tutti mezzi occulti per drenare la forza vitale delle anime umane. Ma credo che nulla sia più terribile, sotto quest’aspetto, della famigerata Ottava Sfera. Nel 1925, Helena Blawatsky, Gran Maestro della Società Teosofica, scrisse alcune lettere al teosofista Alfred Percy Sinnett, rimproverandolo severamente di aver divulgato, nel suo The Esoteric Buddhism (1883), segreti appartenenti alla Società Teosofica stessa, in particolare quello attinente all’Ottava Sfera o Avitchi, di cui lo stesso Sinnett era venuto a conoscenza per la sua affiliazione alla detta società. Sinnett non era certo uno sprovveduto, era dotato di grande erudizione ma, secondo la Blawatsky, non avrebbe mai dovuto neanche accennare a quello che riteneva un segreto che l’umanità non era pronta a comprendere e accettare. Un segreto che Steiner conosceva bene e a cui accennò talvolta in alcuni suoi scritti e conferenze. Per comprenderlo al meglio, occorre mutare drasticamente la percezione che noi tutti abbiamo di ciò che esterno. Non è un caso che gli gnostici della Pistis Sophia chiamassero l’esterno “Tenebre”, o meglio Tenebre Esteriori. Ciò che vediamo all’esterno è Maya, illusione, inganno, come è scritto: tutte le cose che cadono sotto il senso della vista sono immagini, e in un certo senso illusioni (Pimandro VI:4). Proprio non capisco come oggi si attribuisca realtà ontologica ad un mondo, quale il nostro, convinti che realtà sia solo ciò che è percebile dai sensi, laddove i cinque sensi sono attivi anche nella dimensione onirica, ove tocchiamo, annusiamo, proviamo dolore, piacere, gustiamo, vediamo e sentiamo. Se questo è illusione, lo è anche quello; se quello è realtà, lo è anche questo. Scriveva Bohme che la realtà esterna è la manifestazione dei contenuti interiori di Adamo, e quindi dell’uomo. Anche l’ermetismo alessandrino, attraverso il Pimandro, afferma che come è sopra (dentro, cielo, spirito), così è sotto (fuori, terra, materia), e che l’esterno è espressione dell’interno, suggerendo quindi che questa realtà sia una proiezione della mente, un luogo immaginario ove la coscienza si crea uno spazio e un tempo per sperimentare se stessa. Ritorniamo a Sinnett, il cui merito è stato quello di svelare la presenza di una Luna nascosta, nota come Ottava Sfera, Ecate, Lilith o Luna Nera. Nel libro Astrologia Lunare (1947), anche Alexandre Volguine studiò l’influsso nefasto della Lilith del Macrocosmo, che chiamò secondo e occulto satellite della Terra, e dichiarò che essa presiedette agli eventi che innescarono il primo conflitto mondiale. Su un livello più alto, quando si parla del lato oscuro della luna, non ci riferiamo alla faccia nascosta dell’astro notturno, ma proprio all’Ottava sfera, che è la proiezione esterna del lato oscuro dell’anima. Sinnett rese noto che la Luna è una sorta di contrappeso di un’altra sfera invisibile all’occhio normale, una sfera la cui materia è essenzialmente astrale. In senso gnostico, Ottava Sfera o Ogdoade è la dimensione superiore a quella in cui la nostra coscienza inferiore agisce. Gli gnostici avevano una visione dal basso verso l’alto. I teosofisti, al contrario, guardavano dall’alto verso il basso, per cui non c’è alcuna relazione tra Ottava Sfera gnostica e Ottava Sfera teosofica. A mio parere, non sarebbe corretto chiamarla tale. In ogni modo, essa non è posta dietro la Luna, perché non è qualcosa di fisico. È semplicemente l’avamposto arcontico più vicino alla terra nel sistema delle otto sfere. Direi che George Lucas, non so se volutamente o no, vi ha accennato con la “Death Star” o “Morte Nera”, presente nel 4° e 6° episodio di Star Wars.Ma molti films hollywoodiani suggeriscono la presenza simbolica della Luna Nera: Indipendence Day, Hell Boy, Van Helsing, Space Vampires, e persino Passion nella scena del Getsemani.
Secondo la miglior Teosofia, l’Ottava Sfera sarebbe una sfera ombra, governata da Intelligenze Oscure, un condotto demoniaco che risucchia nelle sue fauci talune forme spirituali degenerate che si trovano sulla terra. Non essendo esseri compassionevoli e spinti dalla fame e dal giudizio rigoroso, essi sarebbero in vantaggio rispetto alla razza umana, data l’inevitabile spietatezza e determinazione del loro agire, e al loro scarso se non inesistente rispetto per le forme di vita considerate inferiori, considerate quindi sacrificabili allo stesso modo in cui gli umani considerano sacrificabili le forme di vita animali. I Signori dell’Ottava Sfera ambiscono a popolarla di anime umane, e per agevolarsi il compito avrebbero costruito sulla Terra alcuni terminali, veri e propri condotti per le anime, i quali risucchiano nella parte inferiore della sfera una forma di energia spirituale materializzata generata sul piano terrestre. E’ un vero e proprio regno dei dannati, il cui alimentarsi di anime e di talenti umani non fa che renderlo sempre piu forte. Si tratta di un vuoto che risucchia le cose nella sua esistenza d’ombra e che incentiverebbe anche forme degenerate di occultismo quali lo spiritismo e la medianicità. Alcune forme di spiritismo derivano dall’erronea concezione che il regno dei morti sia accessibile ai vivi. In realtà gli esseri umani sono morti, e gli abitanti dell’Ottava Sfera sono vivi, o meglio morti viventi. L’attività medianica non è in grado di penetrare in quel regno che chiama di morti. Quelle di cui si occupa sono solo ombre e con i suoi interventi non fa altro che foraggiare l’Ottava Sfera: il risucchio di alcune forme della sostanza dell’anima nell’ottava Sfera non va a vantaggio dell’umanità. L’intera gamma di attività dei Signori della Lilith va in senso contrario rispetto all’evoluzione spirituale umana, e per far questo essi incoraggerebbero piuttosto un’evoluzione anti-spirituale, seguita oggi dall’umanità, che reitererebbe l’antica scelta di cibarsi dell’albero della conoscenza duale piuttosto che dell’Albero della Vita.