Dal Dracula di Stoker emergono indizi di una conoscenza, da parte dell’autore, di concetti tipici del cristianesimo gnostico e rosicruciano. Quale verità è incarnata da Van Helsing, il nemico di Dracula e cosa sono gli Arconti-vampiri? Il significato occulto del romanzo di Stoker.
Di Mike Plato
Il Libro del Giglio e della Rosa e la ribellione primordiale
Gli gnostici affermavano che su questo piano di realtà domina quasi incontrastata una schiera di angeli ribelli al supremo creatore che nei Vangeli è chiamata “Legione”, respinti dai cieli dimensionali più alti nell’eone precedente quello della creazione narrata in Genesi 1, per aver osato tentare di penetrare nella sfera dell’emanazione di Dio (Aziluth nella Cabala) e acquisire un potere a loro negato: creare dal nulla. Ad essi era concesso di creare in senso demiurgico, manipolando la sostanza cosmica, la prima materia che in Genesi è tradotta volgarmente come “suolo o polvere”, ma che in realtà è “adamàh”: il plasma cosmico, la prima materia universale. A loro si ispirarono i RosaCroce che
Sette chiavi e tre forme
Gli angeli caduti per ribellione non sono Angeli di Luce ma di Fiamma, poichè la loro vibrazione è inferiore a quella degli Esseri di Luce che dimorano in piani più alti. Non è una fiamma d’amore, bensì un fuoco distruttivo, un fuoco tenebroso che non genera luce, un corpo energetico che non consente loro di poter dimorare nelle ottave più alte, ove occorrono vesti eteriche adeguate. Gli Arconti-Vampiri sono la “Fiamma dell’Ira” (vamp-ir) intelligenze dominate non dall’Amore ma dalla Furia e dalla volontˆ irresistibile di dominazione. Van Helsing, osservando Dracul, afferma: “Mai più avrei immaginato una simile rabbiosa furia, nemmeno nei demoni degli inferi; i suoi occhi erano iniettati di collera” Grazie ai miei studi qabalistici basati sui controlli incrociati multi-lingue, ho rilevato che vi sono altri sette termini occulti che possono offrire valide chiavi di interpretazione del termine “vampiro”, quattro dei quali provengono dal greco antico, probabilmente la lingua qabalisticamente più potente:
1. La prima chiave è il greco “anapeiro”, che non a caso significa “impalare”, l’attività preferita dal Voivoda valacchiano;
2. La seconda chiave è il greco “empyreuo”che significa “ardere (d’ira), prender fuoco”. Spesso Gesù dice che i dannati cadranno nel fuoco inestinguibile della Gehnna ove sarà “stridor di denti”. Gesù vuol suggerire che gli esseri che vivono lontano da Dio finiscono sempre per ardere e consumarsi nel loro stesso fuoco;
3. La terza chiave è il greco “empiulios” che non a caso indica il “Custode della Soglia”, che rimanda al Dragone guardiano del libro di Apocalisse;
4. La quarta chiave è il greco “empis” col significato di “zanzara” o “larva di tafano”, i tipici succhia-sangue;
5. La quinta chiave è il latino “Imperius”, poichè quello dei Vampiri-Arconti è l’Impero delle Tenebre (di questo mondo), l’Impero delle Dominazioni e delle Potenze celesti (il greco “Arkon” significa “dominatore”), le orde di Gog e Magog, ovvero quei “demagoghi” e Signori delle nazioni che fanno della propaganda la loro arma di controllo sulle menti degli umani ingenui. A loro appartengono sia la falsa destra che la falsa sinistra, le due leve attraverso le quali l’Imperatore (impalatore) Beliar, l’antico serpente che ha ingannato il mondo, governa gli umani. Gesù accennò all’Impero tirannico in Luca 22.53, nonchè in Matteo 23.13, ove si scaglia apparentemente contro i Farisei, ma in realtà inveisce con ira divina e con maestosa severità contro gli Arconti, che non solo hanno rifiutato il Regno di Dio senza pentimento, ma ne impediscono l’accesso alle anime, da terribili guardiani arcontiani quali essi sono;
6. La sesta chiave è il latino “impurus” che conferma la natura empia ed imperfetta di queste gerarchie angeliche;
7. La settima chiave è il termine “Vipera” il cui morso è notoriamente velenoso e ricorda molto quello del vampiro; di qui, non a caso, il termine “inviperito” che è proprio di un essere in preda ad una furiosa irritazione. Giovanni Battista utilizza quest’espressione, ma anche Gesù, per indicare una particolare schiera di esseri: “Serpenti, razza di vipere, siete figli della Genna (Matteo 23.13)”.
La Tradizione ci insegna tre forme di vampirismo:
2. Vampirismo da entità astrali create da pensieri umani. E’ questo il caso di egregore o forme-pensiero distruttive create dal basso mentale umano, o campo astrale. Queste forme vampiriche drenano energia al loro creatore per mantenersi in vita. Non hanno intelligenza, perchè sono come amebe energetiche, interessate solo a nutrirsi. Per farlo si attaccano all’aura umana, stimolano il creatore a produrre la stessa originaria emozione, e succhiano. I qabalisti le chiamavano “dibbuq”. Il loro creatore può distruggerle solo privandole di energia, non rispondendo più alle loro stimolazioni, ma per far questo occore una potente forza di volontà. Un esempio classico, seppur poco noto nelle sue dinamiche occulte, è la forma-pensiero del fumo. Quando l’ameba vuole mangiare, spinge il creatore a fumare e a scaricare energia emozionale, e il pasto è garantito. Anche la forma-pensiero del sesso può divenire invincibile, se l’uomo non ricerca la temperanza. Teillard de Chardin chiamava “Noosfera” (sfera dei pensieri) il campo di addensamento delle forme-pensiero umane. L’esoterismo la conosce come dimensione astrale o come basso etere. E’ un caso che il termine “Nosferatu” sia simile al termine che indica il sub-conscio collettivo? Noi crediamo che non lo sia;
3. Vampirismo da entità astrali indipendenti dagli esseri umani e non incarnate. In questa categoria rientra la famiglia degli Arconti, il cui vampirismo, in termini di saccheggio di talenti e di energie non ha eguali nelle altre forme di vita. Questa gerarchia parallela e sganciata dalla volontà dell’Uno è nota anche come Sinistra, Forze di Din (Ira, Rigore) e Sitra Hara (Lato Oscuro, Altra Parte) tra i cabalisti. Il loro odio furioso verso l’Altissimo, e verso la razza adamica che El concepì per sostituire gli Antichi dèi (così chiamati da Lovecraft), è ben oltre ciò che l’uomo comune può immaginare.
Vi è tutta un’armata di esseri che trascorrono le ère a caccia di cibo. Per farlo, hanno dovuto intrappolare con l’inganno in questo piano i Figli di Elohim costringendoli a continue reincarnazioni, allo scopo di divorare la loro energia vitale, perchè essi non sono immortali. Potrà non piacere, ma l’uomo non è al vertice della catena alimentare-energetica. Come suggerito anche da Van Helsing: “Il Vampiro disprezza le forme inferiori di vita”. I metodi che gli Arconti impiegano per nutrirsi delle correnti emozionali di paura, angoscia, nonchè dell’energia sessuale, sono adottati, per la corrispondenza grande-piccolo, dagli uomini sugli animali, considerati inferiori e sacrificabili. E’ urgente prendere coscienza di un problema quasi totalmente ignoto alle masse, alle quali viene succhiato il potere personale, paralizzate e vampirizzate in modo impercettibile ai sensi. La Chiesa del Graal ha sempre combattuto il vampirismo astrale, mentre quelle ufficiali lo hanno coltivato persino negli edifici di culto, attirandovi le masse e convogliando l’energia emozionale dei fedeli attraverso le croci poste sui tetti o le statue.
In guerra contro le legioni
Ma qual è la natura arcontiana del vampirismo? Ce lo spiega mirabilmente proprio Van Helsing, l’avversario di Dracula: “Dunque, è giusto che io dico qualcosa sul nemico che ci troviamo ad affrontare. Esistono esseri particolari noti come vampiri, insegnamenti e cronache del passato forniscono prove sufficienti per gente con occhi ben aperti. Noi dobbiamo impegnarci perchè altre povere anime non periscano (si noti che Stoker menziona non a caso le “anime”, il cibo degli Arconti). Un Nosferatu non muore come ape dopo che ha punto. Diviene solo più forte e così più forte, ha ancora più potere per operare il male. E’ anche più intelligente dell’uomo, perchè la sua astuzia è frutto di accumulo di ère. Lasciatemi dire questo, che è frutto di sapienza ed esperienza degli antichi e di coloro che hanno studiato i poteri di non-morti. Quando essi divengono tali, il mutamento comporta la maledizione dell’immortalità; essi non possono morire, ma devono continuare, un’ora dopo l’altra, ad aggiungere nuove vittime e a moltiplicare i mali del mondo, perchè tutti coloro che muoiono per opera dei non-morti diventano essi stessi non-morti e predano per conto suo. E così la cerchia continua ad allargarsi, come le onde prodotte da una pietra gettata nell’acqua. Il vampiro gode dell’ausilio della necromanzia, la quale è come suggerisce l’etimo, la divinazione per mezzo dei morti (vietata da Jehova nella Legge Mosaica N.d.A.) e tutti i morti a cui egli può andar vicino sono ai suoi ordini. Egli può vivere fintantochè può nutrirsi di sangue di esseri viventi. L’incubo è divenire come lui, creature abbiette notturne come lui, esseri senza cuore nè coscienza, che predano corpi e anime di quelli che noi amiamo di più. A quel punto le porte del paradiso ci sarebbero precluse per sempre. Saremmo in eterno aborriti: una macchia sulla faccia del
Per una grande verità
Van Helsing rispecchia l’archetipo dell’ancestrale cacciatore di demoni vampirici, del cavaliere indomito che combatte il Drago vampirico nell’interiore e nell’esteriore, del guerriero spirituale pronto ad esorcizzare il demone. Egli è il tipico Figlio della Luce che, in questa sua battaglia, si trova a dover affrontare le accuse di eresia e blasfemia scagliategli dalle gerarchie religiose servili ai cieli inferiori, e le accuse di follia da parte degli uomini profani che credono solo a ciò che vedono e toccano, ignari totalmente della vita dell’invisibile. Cè un passo in Dracula che illustra assai bene lo sforzo che un iniziato di matrice rosicruciana deve operare per illustrare le dinamiche occulte ad un profano: “Io voglio che voi credete in cose che voi non potete. Noi dobbiamo avere mente aperta, e non permettere che piccola parte di verità blocca corso di grande verità. Noi arriviamo prima a piccola verità. Noi teniamo piccola verità e noi valutiamo essa; ma in stesso tempo, noi non dobbiamo lasciare che piccola verità pensa di essere tutta verità di un universo”. L’eroismo alla Van Helsing trova il suo epigono in Gesù il Nazireo, supremo guerriero spirituale e cacciatore di demoni, colui che consacrò la sua esistenza a combattere le Forze del Male ovunque si annidassero, e ad insegnare ad altri il modo di fronteggiarle e di non farsi “rubare” energia, attraverso un severo controllo delle emozioni. Gesù combattè perfino quelle che erano annidate in lui e che gli sferrarono un terribile attacco nel suo periodo di deserto, e sulle quali egli trionfò da potente guerriero. La sua vibrazione era talmente elevata da terrorizzare tutte le entità parassitiche che egli incontrava di volta in volta negli esseri che esorcizzava. Credo ci saranno nel prossimo futuro ulteriori rivelazioni su questo tema così delicato. Spesso il cinema e la letteratura tentano di rivelare segreti anche terribili, ma l’effetto è quello di creare solo un alone mitologico o fantascientifico su certi argomenti che invece sono più reali di quanto l’uomo comune pensi. Si tenga conto che, nei secoli precedenti, chi sapeva di ciò rischiava continuamente di essere giustiziato, crocifisso, impalato, bruciato vivo. Ma i tempi stanno cambiando, la luce penetra, e forse qualcuno inizierà finalmente a capire.