DIO

di Edgar Cayce


DIO LA PRIMA CAUSA IL PRIMO MOVIMENTO E’ UNO

Oh, che tutti gli uomini sapessero : ”Sappiate, Oh voi figli degli uomini, il Signore vostro Dio è Uno.” Ogni spirito, ogni manifestazione di Vita è Uno, e una manifestazione in questa, quella o l’altra sfera o campo o spazio di sviluppo verso la conoscenza, la comprensione, la concezione di quell’Uno — Lui — Io Sono — Geova –Yah — Tutto Uno ! 262-32

 

La base, allora: “Sappi, Oh Israele, (Sappi, Oh Popolo) il Signore tuo Dio è Uno” (Marco 12:29).
Da questa premessa ragioneremmo che: nella manifestazione di ogni potere, forza, moto, vibrazione ciò che spinge, ciò che limita, è nella sua essenza di Una Forza, Una fonte, nella sua forma elementare. Per quanto riguarda cosa che è stato fatto o compiuto da o attraverso l’attività di entità che sono state delegate come forze nell’attività, è un’altra storia. Le domande presentate al presente riguardano quindi quell’Unica Fonte o l’Unica Forza.
Dio, la Prima Causa, il Primo Principio, il Primo Movimento, E’ ! Quello è l’inizio. Quello è, era, sarà sempre.
Ciò che segue da quelle fonti, forze, attività che sono in accordo con la Forza Creativa o Prima causa — le Sue leggi, quindi — è essere tutt’uno con la fonte o uguale a eppure separato da quella Prima Causa.
Quando allora può l’uomo — come un elemento, un’entità, un essere separato manifestato nella vita e nella forma materiale — essere consapevole o cosciente del movimento di quella Prima Causa nel suo proprio ambiente ?
Oppure, prendendo l’uomo nella sua posizione o coscienza attuale, come o quando può essere consapevole di quella Prima Causa che si muove nel suo regno di coscienza ?
Al principio ci fu la forza di attrazione e la forza che respinse. Perciò nella sua coscienza l’uomo diventa consapevole di ciò che è conosciuto come la forma atomica o cellulare di movimento intorno alla quale tutto diventa attività indistinta. E questa è la forma più bassa (come lo direbbe l’uomo) che è nelle forze attive nella sua esperienza. Eppure questo movimento stesso che divide le forze in influenza atomica è la Prima Causa o la manifestazione di ciò chiamato Dio sul piano materiale. Quindi, come unisce forze positive-negative nella loro attività, sia di un elemento o regno o di un altro, si ingrandisce nella sua forza o fonti per tutto l’universo.
Perciò troviamo mondi, soli, stelle, nebulose e interi sistemi solari che si muovono da una prima causa. Quando questa prima causa viene nell’esperienza dell’uomo nel regno attuale, egli diventa confuso, in quanto sembra avere un’influenza su questa forza o potere nel dirigerla. Certamente ! Molto però nel modo del riflesso di luce in uno specchio. Poiché è soltanto forza riflessa che l’uomo può avere su quelle forze che si mostrano nelle attività, in qualsiasi campo l’uomo possa fare ricerche al momento — sia in quello delle nebulose, dei gas o gli elementi che si sono riuniti nella loro attività in quello che l’uomo ha scelto di chiamare tempo o spazio. E diventa, nel suo stesso movimento, quello su cui la Prima Causa riflette in un’esistenza o conoscenza finita.
Perciò, come l’uomo si applica — o usa ciò di cui diventa cosciente nel campo dell’attività, e dà o presta fede (come si direbbe) nella coscienza dell’uomo nella sfera e nel campo corretto, egli diventa consapevole di quella unione di forze con l’infinito con la forza finita. Perciò, nei frutti di ciò — come viene dato spesso, come i frutti dello spirito — l’uomo diventa consapevole di come tutte le forze della materia penetrano o compenetrano in modo infinito le attività, o quello che è una manifestazione del regno dell’infinito nel finito — e il finito diventa cosciente di questo…
Così inizia la vita sulla terra in tutta la sua forza. Il movimento dell’infinito sul negativo del finito nel materiale, o per diventare forza manifestata. 262-52

 

Il Signore tuo Dio è UNO. Vorremmo che tutte le anime potessero, volessero comprendere quella grande frase, — la quale è stata, è, la forza motivante in tutti quelli che cercano. Non in tutti quelli che incitano, ma in tutti quelli che cercano di vivere, che cercano di manifestarsi, che cercano di dare espressione della forza e del potere di Dio. 2067-1

 

L’uomo è sempre in quella posizione di essere un canale, un emissario per quello che venera come suo dio. Possa quel dio sempre essere il Signore, Dio delle Milizie — il Suo nome è UNO. 442-1

 

Sappi in te stesso che tutto quello che è successo, tutto quello che può succedere nella tua esperienza sulla terra è un’opportunità perché tu possa sapere che il Signore tuo Dio è un Signore. 3581-1

 

La prima lezione per sei mesi dovrebbe essere UNO–Uno-Uno–Uno; Unità di Dio, unità della relazione dell’uomo, unità di forza, unità di tempo, unità di proposito, unità in ogni sforzo–Unità–Unità. 900-429

 

Nella Prima Causa o Principio tutto è Perfetto. 900-10

 

Lo spirito dei numeri è come uno, dal quale ogni rapporto deve o essere misurato; poiché in principio ci fu la Parola, e la Parola era Dio. La stessa era una in principio, e tutto quello che fu fatto proveniva dalla Parola. La stessa era in mezzo agli uomini, e gli uomini non lo sapevano– perché erano acciecati dalla luce, soltanto quelli che sceglievano di farsi tutt’uno col tutto ricevono l’influenza introspettiva nelle loro fasi materiali…Nel tuo sé soltanto poco può essere raggiunto, ma nell’unità del tutto ogni cosa può essere ottenuta, ogni cosa può essere ottenuta. 1716-1

 

Come nei numeri uno costruisce sull’altro (come delle unità) e tutti sono formazioni o divisioni o multipli o unità di uno, così l’universo e le espressioni di ogni tipi nello stesso sono manifestazioni dell’Una Forza, Un Potere, Uno Spirito, Un’Energia conosciuta come o chiamata Forza Universale, Energia Creativa o Dio. 1462-1

 

La Vita o la manifestazione di ciò che è in movimento sta ricevendo i suoi impulsi da una prima causa.
Qual è la prima causa ?
Quello che ha portato, sta portando in essere ogni vita; o animazione o forza o potere o movimento o coscienza, rispetto al piano materiale, mentale spirituale rispettivamente.
Perciò è la forza chiamata Signore, Dio, Geova, Yah, Ohum (Om ?), Abba e così via. Perciò l’attività che si vede in ogni elemento sul piano materiale è una manifestazione di quella prima causa. Una Forza… Perché il movimento stesso (per rendere applicabile un’altra legge) attira intorno al nucleo le forze positive e negative come per rendere visibile da una sfera o regno ad un altra quella forza o potere… Il negativo è l’errore, il positivo è il giusto — il bene. 254-67

 

Poiché sappi, la lezione più grande che il mondo abbia mai conosciuta e potrà mai imparare è “Sappiate, Oh popoli, il Signore tuo Dio è Uno—Uno.”
Questo è il tuo messaggio, questo è il tuo scopo. Proclama e semina quel seme di unità di proposito che si può trovare nell’intimo. E quella è la tua missione in queste esperienze. 1770-2

 

Dapprima la continuità della vita. Non c’è il tempo; il tempo è uno; non c’è lo spazio; lo spazio è uno; non c’è la forza; la forza è una. 4341-1

 

Nessun uomo, nessuna materia fisica, ha mai visto Dio in nessun momento; soltanto le manifestazioni di Lui. 707-1

 

Sappi che l’Energia Creativa chiamata Dio può essere tanto personale quanto un individuo lo permetterà; perché lo Spirito è nell’immagine delle Forze Creative e cerca la manifestazione. Può assumere quella personalità, quell’attività personale che l’individuo stesso permetterà; perché noi siamo dei cooperatori, dei co-creatori con quell’Energia che chiamiamo Dio, quell’Energia che chiamiamo Forze Universali. Mentre questo può sembrare il Tutto, se comprendiamo che “Il Signore tuo Dio è UNO” (Marco 12:29) e che ogni potere, ogni forza emana da quell’Unica Fonte, arriveremo a comprendere noi stessi e le nostre capacità. Conosci il tuo Sé ! Sii vero con il Sé e non sarai falso con nessuno ! 391-4

 

La forza vivente o Energia Creativa (è) conosciuta come i guardiani, o Dio, nell’influenza universale.708-1


Unità, la prima lezione ( Kevin J.Todeschi )

Una delle grandi ironie della natura umana è il fatto che la struttura stessa intesa ad arricchire il nostro rapporto con Dio è quello che ci divide maggiormente come famiglia umana. Sono state combattute più guerre per i principi religiosi che per ogni altro motivo, perché un gruppo ha cercato di inculcare (o forzare ) il suo sistema di fede o la supremazia del loro Dio, sugli altri.
Questi conflitti non esistono semplicemente fra le religioni, ma sono anche all’interno dei nomi. Ci sono sette nel cristianesimo, nel buddismo, nel giudaismo, nell’induismo, nell’islam – all’interno di ogni religione – che sono convinte di avere l’unica “vera” fede.
Oltre a separare la gente fra di loro, questi conflitti hanno anche causato un diffuso disinganno per quanto riguarda le religioni. Molte persone hanno rinunciato alla loro fede in Dio a causa della loro delusione per l’umanità.
Il materiale di Edgar Cayce attribuisce questo problema alla nostra ignoranza della nostra unità uno con l’altro. Cayce presenta un approccio pieno di speranza e ispirazione a spiritualità e religione che intreccia tutta l’umanità inscindibilmente insieme. Piuttosto che focalizzarsi sulla forma di religioni o dogma particolari i readings si concentrano sull’importanza di ogni singola anima che tenta di manifestare una consapevolezza dello spirito vivente nella terra. Dalla prospettiva di Cayce la nostra meta non è semplicemente aspettare il paradiso o fuggire dalla terra, ma portare una consapevolezza del Creatore nelle nostre vite e in tutto ciò che ci circonda, dovunque ci troviamo, proprio ora.
Anche se usano la terminologia del cristianesimo tradizionale, i readings di Cayce sono profondamente universali. Lo schema della vita di Gesù viene visto come un esempio per ogni singola anima. Infatti, in risposta ad una domanda sull’ortodossia religiosa, Cayce affermò: “Qual è la differenza ? … La verità è dell’Unica Fonte. Non ci sono alberi come querce, frassini o pini ? Ci sono le necessità per questi per affrontare questa o quella esperienza… Quindi tutti occupano il loro posto. Non criticate nessuno, ma piuttosto mostrate che buon pino, o frassino o quercia siete !” (254-87)
Oggi l’A.R.E., l’organizzazione che Cayce ha fondato, è composta da individui di ogni razza e retroscena religioso che hanno trovato un significato nuovo all’eterna domanda che cosa significa essere un figlio di Dio sulla terra. In verità questo è il legame comune che condividiamo tutti come umanità collettiva: non c’è che un solo Dio e siamo tutti figli di Dio. Per risvegliare quel senso di concatenazione che condividiamo uno con l’altro i readings affermano che ogni viaggio spirituale dovrebbe cominciare con la consapevolezza che il Signore Dio è Uno. Senza tener conto del nome col quale chiamiamo quel Dio o delle religioni sulla terra dalle quali ci sentiamo attratti non c’è che un Creatore, una Fonte, una Legge. Questo concetto di unità è alla base della filosofia dei readings di Edgar Cayce.
In un mondo pieno di varietà questa nozione di unità può dapprima sembrare un concetto difficile da comprendere. Dopotutto siamo circondati da una miriade di piante, alberi, animali, esperienze e persone. Piuttosto che tentare di rendere tutte le cose uguali, l’unità suggerisce invece che abbiamo l’opportunità di considerare questa ricca diversità come un esempio di modi molteplici in cui l’uno Spirito cerca di trovare espressione nella nostra vita. Siccome c’è soltanto un Dio – la fonte di tutto quello che esiste – l’universo deve essere composto fondamentalmente da una forza soltanto.
Unità come forza implica che tutte le cose sono interconnesse. Ognuno di noi ha una connessione con tutti gli altri, la terra, l’universo e Dio. Questa una forza è una forza per il bene che sta tentando di portare la spiritualità del Creatore nella terra. Sfortunatamente, a causa della nostra consapevolezza limitata della forza del libero arbitrio, gli individui possono indirizzare quella forza verso scopi e desideri egoistici, creando del male nel processo.
La buona notizia è che, a dispetto di come le cose appaiono nel mondo di oggi, i readings asseriscono che tutto ciò che fa parte della Creazione sarà col tempo portato ad una consapevolezza di questa unità e della legge dell’amore che implica. Una delle nostre sfide come individui è fare del mondo un posto migliore perché siamo vissuti in esso. Forse il migliore approccio a questa consapevolezza viene riflesso nella Bibbia quando afferma che dobbiamo amare Dio con tutto il nostro cuore, mente e anima, e i nostri vicini come noi stessi.
In termini di spiritualità il concetto di unità suggerisce che Dio non è limitato ad esprimersi attraverso una religione soltanto. Invece, il Creatore si manifesta nella vita degli individui a causa della loro fede e della loro relazione con la fonte spirituale, non a causa della loro religione specifica. Dalla prospettiva di Cayce la religione è la forma in cui gli individui tentano di capire la manifestazione di questo Spirito. Dio può lavorare (e lo fa) attraverso ogni anima sulla terra.
Come modo di scoprire l’unità dello spirito, i readings incoraggiano lo studio religioso comparativo. Attraverso tale disciplina ognuno di noi potrebbe vedere al di là delle differenze di superficie e trovare invece ciò che ci accomuna con gli altri: “…coordinate gli insegnamenti, le filosofie dell’Est e dell’Ovest, dell’Oriente e dell’Occidente, le nuove verità e quelle vecchie …Mettete in correlazione non le differenze, ma dove tutte le religioni s’incontrano – là vi è un Dio. ‘Sappi, Oh Israele, il Signore Dio è uno!’” (991-1)
Nel concetto di reincarnazione quello che è più importante non è a quale religione la gente possa appartenere nel presente, ma come applica la conoscenza che possiede. Nel ciclo della reincarnazione siamo tutti stati degli ebrei, siamo tutti stati studenti delle religioni orientali o medio-orientali, siamo tutti stati agnostici o anche ateisti, siamo tutti stati cristiani. E’ importante ricordare che prima di tutto siamo tutti figli dello stesso Dio, e solo secondariamente siamo divisi da dottrine o credo religiosi specifici. Siamo degli esseri spirituali che si manifestano nel mondo fisico. I nostri dogmi e credo religiosi hanno cambiato tanto prontamente quanto noi. Essere bigotti verso una situazione, tipo di individuo o esperienza – sapendo che attrarremo a noi quelle stesse circostanze nel futuro – è in disaccordo con il concetto di unità.
Discutendo definizioni religiose i readings affermano: “…considerate un campo di grano. Nel chicco di grano c’è la vita. L’uomo lo pianta nel terreno, lo lavora e quindi riceve il raccolto. Non tutti gli uomini selezionano lo stesso tipo di grano. Non tutti lo arano allo stesso modo. Non tutti lo seminano allo stesso modo. Non tutti lo raccolgono allo stesso modo. Eppure in ogni caso produce il meglio che ci sia. E’ il Dio o la vita dentro ogni chicco che l’uomo sta cercando. Sostiene il suo corpo e produce anche abbastanza semenza per coltivare ancora. Quella è la religione. Quelle sono le definizioni.” (1089-3)

 

 

 

Religione

 

I readings di Cayce non hanno mai consigliato ai cercatori di cambiare il loro credo religioso. Cayce era più preoccupato dell’applicazione dei principi spirituali che con la religione di un individuo. Sebbene entrambi siano importanti, c’è una differenza fra spiritualità e religione.
La religione si preoccupa principalmente di questioni di dogma, rituale, struttura e tradizione. Sfortunatamente certe strutture religiose specifiche sono state viste troppo spesso come lo strumento per la salvezza personale piuttosto che essere semplicemente una delle varie forme nelle quali l’umanità sta cercando di comprendere la manifestazione dello spirito nella propria vita. Molti individui hanno elevato una religione al di sopra di tutte le altre, credendo che ci sia soltanto una forma con la quale dimostrare la vera fede. D’altra parte, a volte è stata la struttura religiosa stessa a frustrare o deludere gli individui, forse anche a farli decidere che non avevano più bisogno della religione. Nessuna di queste risposte riflette il concetto dell’unità.
E’ importante ricordare che la religione serve ad uno scopo. Senza alcuna forma la spiritualità può troppo facilmente diventare giusto un gioco mentale filosofico senza ramificazioni pratiche per la vita quotidiana. La spiritualità sciolta può essere frammentata, indipendente in modo egoistico, privo di comunione, ecc. Senza la forma religiosa i bambini possono venir tirati su senza un senso dell’applicabilità dello spirito nella loro vita.
Una delle nostre perplessità rispetto alla religione è che spesso scambiamo la forma per lo spirito. per esempio, certi individui possono avere un’esperienza religiosa particolarmente toccante mentre frequentano una chiesa particolare, come essere sopraffatti dallo spirito, risvegliarsi alla consapevolezza della presenza di Dio, o addirittura parlare una lingua sconosciuta. Piuttosto che vedere queste esperienze nel contesto della forma, però, la gente spesso presume che, visto che la loro esperienza era valida, ogni altra cosa associata a quella forma religiosa contenga lo stesso grado di validità. Dimenticano soltanto che in tutta la storia dell’umanità gli individui hanno avuto esperienze simili di trasformazione in ogni religione.
Rispetto alle varie forme religiose i readings spiegano:
“Ci possono essere diversi canali di approccio, sì. Perché non tutti i popoli camminavano nei campi quando il frumento era maturo! Né tutti stavano dalla tomba quando Lazzaro fu chiamato a venire fuori. Nemmeno erano presenti tutti quando Egli camminò sull’acqua, ne quando sfamò i cinquemila, né quando fu appeso sulla croce. Eppure ogni esperienza ha risposto e risponde ancora a qualcosa dentro ogni individuo e entità-anima. Perché ogni anima è un corpuscolo nel corpo di Dio.” (3395-2)
Uno dei readings afferma: “…Dio ama coloro che Lo amano, siano essi chiamati di questa o quella setta o -ismo o culto! Il Signore è uno!” (3976-8)
Ricordate, una delle premesse dei readings di Cayce è che siamo tutti figli di Dio – esseri spirituali che si manifestano sulla terra. Benché possiamo trovarci nella dimensione fisica, non siamo creature fisiche con le anime, piuttosto siamo anime alle quali succede di esprimersi sulla terra. La distinzione è importante, Perché troppo spesso possiamo metterci in relazione con aspetti esterni, temporanei, come razza, sesso, colore e religione che non fanno parte della nostra vera natura spirituale.
Dalla prospettiva dei readings di Cayce la salvezza non dipende dall’appartenenza ad una religione specifica, dalla meditazione o da qualsiasi attività, diversamente dal manifestare la spiritualità del Creatore in terra – un destino collettivo che fa parte della nostra unità. Non è così che andiamo in paradiso, piuttosto cresciamo nella consapevolezza della nostra vera natura spirituale e del nostro rapporto con Dio e uno con l’altro. Questo processo di crescita e sviluppo viene chiaramente descritto nel Nuovo Testamento (Matteo 13:31-33), quando Gesù discute la natura del cielo in parabole:
“Spiegò a loro un’altra parabola che diceva: Il regno dei cieli è come un granello di seme di senape che un uomo prese e seminò nel suo campo: che in verità è il più basso di tutti i semi: ma quando è cresciuto, è la più grande fra tutte le erbe e diventa un albero, così che gli uccelli dell’aria vengono e abitano fra i suoi rami. Raccontò loro un’altra parabola; Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prese e nascose in tre misure di farina, finché il tutto non era lievitato.”
E, dai readings, “Perché crescete al cielo, non andate in cielo. E’ dentro la vostra stessa coscienza che crescete là.” (3409-1)

 

Spiritualità

 

Mentre la religione ha spesso a che fare con la forma, la spiritualità ha a che fare in generale con l’applicazione del sapere o della consapevolezza individuale. Dato che il nostro stato naturale è spirito, il risveglio alla piena consapevolezza spirituale è uno degli scopi che noi tutti abbiamo in comune. Nel reading 3357-2 Cayce afferma che “lo sviluppo dell’anima dovrebbe avere la precedenza su tutte le cose”. Questo sviluppo non viene raggiunto attraverso qualche grande atto o azione, ma è invece un compimento graduale che viene raggiunto “riga per riga, regola per regola”. Quello che sembra più importante in termini di sviluppo dell’anima è l’applicazione di un individuo delle cose dello spirito nelle loro interazioni con gli altri: amore, gentilezza, dolcezza, pazienza e determinazione.
Siccome lo scopo della vita è portare la spiritualità del Creatore sulla terra, sia l’essere in sintonia che l’applicazione sono il nocciolo della crescita spirituale. L’essere in sintonia è il processo del risveglio ad una consapevolezza della nostra natura spirituale e il nostro vero rapporto con Dio. Gli strumenti raccomandati più frequentemente per raggiungere questa sintonizzazione sono la pratica regolare di preghiera e meditazione. Sia preghiera che meditazione sono inestimabili per ristabilire una piena consapevolezza della nostra fonte spirituale, mentre invitiamo la volontà di Dio a operare attraverso noi come canale delle Sue benedizioni per gli altri.
Oltre ad enfatizzare l’importanza della sintonizzazione i readings di Cayce includono delle lezioni per l’applicazione pratica di principi spirituali. Raccolti in un libro, Una Ricerca di Dio, coprono argomenti come cooperazione, virtù e comprensione, pazienza ed amore – lezioni che vengono studiate in tutto il mondo. Essenzialmente queste lezioni aiutano i cercatori a diventare più coscientemente consapevoli dell’unità di tutta la vita e del loro rapporto con Dio, uno con l’altro e con se stessi.
Un concetto spesso ripetuto nel materiale di Edgar Cayce è che “lo Spirito è la vita, la mente è il costruttore, e quello che è fisico è il risultato”. Questo significa che quell’unica forza, lo Spirito, fluisce attraverso di noi continuamente. Però le proprietà della mente agiscono su di esso e quindi esso viene incanalato nella vita di tutti a seconda del loro libero arbitrio. Per quanto un individuo creda o meno in Dio, a ogni cosa intorno a quella persona viene dato vita attraverso le proprietà dell’unico spirito attivante. Quello che egli o ella fanno con quello spirito è una questione di scelta. E, come Cayce ha affermato, crimini o miracoli possono esserne il risultato.
Questa capacità della creazione personale, sia attraverso pensiero, esperienza o attività, ha fatto sì che i readings identificassero l’anima umana come co-creatrice con Dio. A causa di questo dono di co-creazione Cayce consigliava alle persone di stabilire una motivazione (o ideale) spirituale appropriata per la loro vita, indirizzando così la scelta personale verso direzioni positive. Dalla prospettiva di Cayce abbiamo troppo spesso perso i contatti con l’intenzionalità (il perché) dietro alle nostre azioni quotidiane. Se stabiliamo coscientemente una motivazione spirituale come servizio o compassione o amore e se quindi cerchiamo di rendere quella motivazione una parte maggiore della nostra vita può risultare una vera trasformazione personale e un vero sviluppo dell’anima. La trasformazione spirituale non è soltanto la nostra meta, ma è anche il nostro diritto di nascita. I readings suggeriscono che ognuno possiede uno schema di perfezione spirituale nel profondo di se stesso che sta soltanto aspettando di venir risvegliato dall’applicazione e dalla volontà umana. In un certo senso è una mappa della nostra vera natura spirituale. Con la motivazione spirituale giusta verremo allineati con questo schema perfetto, operando con sintonizzazione, atteggiamenti mentali appropriati e il desiderio di portare il nostro ideale spirituale all’applicazione fisica.
Secondo i readings questo schema (o modello, N.d.T.) di perfezione – che permetteva agli individui di portare la spiritualità del Creatore nella forma fisica – fu dimostrato per primo da Gesù. Alla fine saremo tutti sfidati a manifestare quello stesso schema nella nostra vita attraverso servizio e amore incondizionato.

 

Gesù e la Coscienza di Cristo

 

Mentre da alcuni Gesù è stato visto come l’unico Figlio di Dio che portava salvezza soltanto a quelli che si chiamavano cristiani, altri sono spesso stati in disaccordo con questa opinione. Membri di confessioni non cristiane possono aver ignorato la sua vita e la sua missione o possono aver pensato che i cristiani sono stati crudeli, e perciò non sono interessati in Gesù. Studenti del Nuovo Pensiero o di religioni comparative possono aver deciso che Gesù fosse soltanto un insegnante, o possono averlo ignorato del tutto. Secondo i readings di Cayce ognuno di queste prospettive è miope.
Anche se era un insegnante della Scuola Domenicale per tutta la sua vita, nonché un dignitario nella chiesa presbiteriana, per Cayce il significato della vita di Gesù andava oltre a quello descritto parimenti da cristiani e non-cristiani. Il materiale di Cayce offre informazioni illuminanti e stimolanti sulla vita e l’opera di questo uomo Gesù che diventò il Cristo.
Essenzialmente i readings presentano Gesù come nostro fratello maggiore, un’anima che venne per mostrare ad ognuno di noi la via di ritorno alla nostra fonte spirituale manifestando perfettamente le leggi del Creatore. parte della sua missione era dimostrare in pieno la consapevolezza vivente dello spirito sulla terra – qualcosa che ognuno di noi dovrà fare col tempo. Perciò la vita di servizio per gli altri di Gesù serve come esempio per tutta l’umanità. Il reading afferma:
“Perché il Maestro, Gesù, proprio il Cristo, è il modello per ogni uomo sulla terra, sia egli nobile o ebreo, parteniano o greco. Perché tutti hanno il modello, facciano essi appello a quel nome o meno”. (3528-1)
Questo modello di perfezione, chiamato la Coscienza Cristica, è la “consapevolezza in ogni anima, impressa come schema nella mente e in attesa di venir risvegliata dalla volontà, dell’unità dell’anima con Dio” (5749-14). Senza riguardo alla religione individuale o a credo personali questo modello Cristico esiste in potenzialità nella fibra stessa del loro essere. E’ quella parte di noi che è in perfetto accordo con il Creatore e che sta semplicemente aspettando di trovare manifestazione nella nostra vita.
“Perché davvero in Lui, il Dio-Padre, vi muovete ed avete il vostro essere. Agite di conseguenza! Non agite pensando di essere un dio! Potete diventarlo, ma quando lo siete non pensate a voi stessi. Poiché qual è il modello ? Egli non pensava che fosse ruberia fare Se Stesso uguale a Dio, ma Egli agì di conseguenza sulla terra”. (4083-1) Noi, come il figliol prodigo (Luca 15:11-32), eravamo con Dio in principio, e per scelta e esperienza ci siamo trovati tagliati fuori da una consapevolezza completa di Lui. Da un punto di vista la caduta dell’umanità è stata davvero la nostra discesa nella coscienza dai regni dell’infinito a quelli di tempo e spazio. Però questa non è stata necessariamente una cosa brutta o una scelta erronea. Proprio come un bambino impara con l’esperienza, con le scelte e con gli errori fatti lungo la strada, le nostre proprie esperienze attraverso scelta e volontà danno corpo ad un processo di maturazione che ci permetterà di venire in possesso di tutta la nostra eredità e di una consapevolezza della nostra vera natura spirituale. Col tempo, man mano che portiamo la spiritualità di Dio sulla terra, ci desteremo alla nostra propria Fonte spirituale e troveremo infine la nostra via del ritorno al Creatore.
“L’anima, quindi, deve ritornare – ritornerà – al suo Fattore. E’ una porzione delle Forze Creative che viene colmata di energia perfino nella materialità, nella carne…Quindi, siate soltanto gentili, siate soltanto pazienti, mostrando soltanto dell’amore fraterno per il vostro simile; quello è il modo in cui un individuo si adopera per diventare consapevole dello Spirito di Cristo”. (272-9)
Gesù stesso dichiara: “Io sono nel Padre mio, e voi in me, e io in voi” (Giovanni 14:20). Facciamo tutti parte di quella stessa fonte spirituale. Gesù era un figlio di Dio – proprio come siamo tutti figli di Dio. Quello che Gesù fece lo siamo tutti chiamati a fare, e come nostro fratello maggiore e nostro modello, Egli ci mostrerà la via. Infatti, Gesù è il Buon Pastore che proprio ora è molto impegnato a riunire il gregge di Dio e a insegnarci sul nostro rapporto con il Creatore. Il fatto che ognuno fa parte integrale del gregge di Dio e che noi tutti condividiamo la stessa relazione con il Creatore proprio come Gesù, trasformerà col tempo – rivoluzionerà addirittura – i modi in cui pensiamo di noi stessi e come ci trattiamo reciprocamente.

 


Unità e Spiritualità

 

Se il principio di unità è una forza diffusa nell’universo, perché abbiamo così tante sette religiose ? In parte perché ognuno di noi è attratto da ciò che gli serve in un dato momento per la propria crescita personale. Possediamo anche la caratteristica molto umana di voler definire con precisione la nostra verità, mettendo parametri intorno alla nostra comprensione in modo da poterlo affrontare. Ma la verità è una cosa in crescita, e i readings di Cayce affermano che nessuno ha tutte le risposte alla domanda fondamentale chi siamo veramente come figli spirituali di Dio.
Però malgrado tutte le nostre differenze Edgar Cayce credeva che potremmo condividere un ideale comune. Questo preciso ideale era la sua risposta al mondo:
“Il mondo come mondo … ha perso il suo ideale. Gli uomini possono anche non avere la stessa idea. L’uomo – tutti gli uomini – possono avere lo stesso ideale! … quello può avvenire soltanto se tutti hanno quell’unico ideale; non quell’unica idea, ma ‘Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore, il tuo vicino come te stesso!’ Questa è l’intera legge, questa è l’intera risposta al mondo, per ogni singola anima. Quella è la risposta alle condizioni mondiali come esistono oggi”. (3976-8)


DIO L’ENERGIA CREATIVA O FORZA UNIVERSALE

D- E’ corretto pregare pensando a Dio come forza o energia impersonale, ovunque presente; oppure come mente intelligente in ascolto la quale è consapevole di ogni individuo sulla terra e che conosce intimamente i bisogni di ognuno e sa come affrontarli ?
R- Entrambe le cose. Perché Egli è anche le energie nel finito che si muovono nella manifestazione materiale. Egli è anche l’Infinito, con la consapevolezza. E così, come metti in sintonia la tua stessa coscienza, la tua consapevolezza, lo sviluppo della presenza dentro di te testimonia della presenza fuori di te. 1158-14

 

Ogni individuo è, in realtà, quella manifestazione della concezione dell’individuo della forza che lo incita dal suo intimo, sia essa chiamata Dio, Natura, Forze Universali, poteri naturali o che altro. 900-234

 

La vita è creativa ed è la manifestazione di quell’energia, quell’unità che non potrà mai essere completamente percepita o scoperta nella materialità — eppure è la base di tutte le forze e influenze motivanti nelle esperienze di un individuo. 2012-1

 

Perché l’anima fu fatta nell’immagine del Creatore, per essere una compagna con quella influenza che è costruttiva, che è creativa. E nella materialità … essa porta con se quel senso naturale di “Come lo fate al più piccolo dei vostri fratelli, dei vostri simili, lo fate al vostro Dio, la vostra fonte di potere, la vostra fonte di nutrimento” (Matteo 25:40). 1232-1

 

E quando vengono date le vibrazioni elettriche, sappi che la Vita stessa –senza dubbio — è la Forza Creativa o Dio, però le sue manifestazioni nell’uomo sono elettriche — o vibratorie.
Sappi allora che la forza in natura che viene chiamata elettrica o elettricità è quella stessa forza che venerate come Creativa o Dio in azione. 1299-1

 

Elettricità o vibrazione è quella stessa energia, la stessa forza che chiamate Dio. Non che Dio sia una luce elettrica o una macchina elettrica, ma vibrazione che è creativa è della stessa energia della vita stessa. 2828-4

 

Ogni energia è elettrica nella sua attività in una forma manifesta. 735-1

 

Ogni potenza, ogni forza è una manifestazione di ciò che viene chiamato la coscienza di Dio. 601-11

 

La vita come un tutt’uno è una cosa continua; che emana da potenza, energia, coscienza di Dio, sempre. 1472-1

 

Dio cerca che tutto sia tutt’uno con Lui. E siccome tutte le cose furono fatte da Lui, quello che è l’influenza creativa in ogni erba, ogni minerale, ogni verdura, ogni attività individuale è quella stessa forza che chiamate Dio — e cerca espressione! Proprio come quando Dio disse: “Che la luce sia fatta,” e la luce fu. Perché, questa è legge; questo è amore. 294-202

 

E Oh che tutti si rendessero conto … che quello che siamo – in ogni data esperienza o tempo – è il risultato combinato di ciò che abbiamo fatto con gli ideali che abbiamo stabilito! …
L’anima di ogni individuo è quindi una porzione del Tutto, con il diritto di nascita delle Forze Creative di diventare co-creatrice con il Padre, collaboratrice di Lui. Quando quel diritto di nascita viene quindi manifestato, risulta la crescita. Se viene reso egoista, il risultato deve essere un rallentamento …
Troviamo, come dato dall’inizio, che ognuno può raggiungere ciò per il quale si è impegnato e si impegna, a seconda della coscienza dell’immanenza delle Forze Creative nell’intimo.
Perché Egli ha promesso di incontrare e di essere con quelli che chiamano e che obbediscono ai Suoi ordini e che mantengono i Suoi comandamenti.
E se Egli viene e dimora con te, quali sarebbero le limitazioni ? Non ce ne sono, dal punto di vista spirituale. Ed è lo spirito – nel sé, nelle Forze Creative – che darà e dà le direzione.1549-1 F.55

Come si è compreso, quello che è mentale nasce da quelle capacità innate e manifeste nell’espressione della vita stessa – come nel fatto che ogni fase della vita è l’immagine del Creatore o ha la capacità dentro di sé di creare per proprio conto; così la capacità di creare il proprio ambiente, se l’attività per tale (capacità) resta fedele al modello dell’ideale che l’entità ha scelto. Così conviene ad ogni anima – nella sua realizzazione, nella sua consapevolezza, nella sua ricerca – conoscere l’Autore del suo ideale, spiritualmente, mentalmente, materialmente. Lo spirituale è la vita, il mentale è il costruttore, il materiale è il risultato di quello che è stato costruito attraverso i propositi seguiti dall’entità individuale.
Quindi l’entità si trova co-creatrice col divino che viene manifestato nel sé. Così, se la scelta porta l’entità all’esaltazione del sé, diventa come un nulla alla fine. Se la scelta è che il sé debba essere usato in qualsiasi maniera – come nei talenti, gli attributi, le associazioni con i propri simili – per glorificare la Forza Creativa, allora il corpo, la mente, trova quella pace, quell’armonia, quello scopo per cui scelse di entrare in un’esperienza materiale.
Quindi si potrebbe dire facilmente all’entità: “Va’ a applicare quel principio nella tua pratica quotidiana.” 622-6 M.35

 

… come corpuscolo nel corpo di Dio hai il libero arbitrio – e sei così co-creatore con Dio . . . L’esperienza di un’entità individuale deve essere finita prima che l’entità possa o essere cancellata o entrare nella piena fratellanza con le capacità superiori, o le applicazioni maggiori del sé nel creare o terminare ciò che ha iniziato . . .
Ogni comparsa [sulla terra] è come un’opportunità. L’opportunità è dovuta alla grazia di Dio. Il fatto stesso di essere consapevole di te stesso è la certezza del fatto che il Dio-Padre si preoccupa di te – ora, oggi . . .
Perché ogni anima entra con una missione. E proprio come Gesù, il grande missionario, noi abbiamo tutti una missione da compiere. Stiamo lavorando con Lui [continuamente], o solo ogni tanto? . . . Perché Egli non dimentica. Perché Egli è sempre lo stesso, ieri, oggi, domani. 3003-1 F.61

 


 

DIO E’ IL PRINCIPIO ATTIVO DELLA VITA

 

Che cosa allora è la vita ? Dio; nella potenza; nel potere, nella consapevolezza della forza necessaria per affrontare ogni problema giorno per giorno. 3161-1

 

Sappi che le forze viventi del tuo Dio sono attive ! 1257-1

 

La forza vibratoria è il principio attivo dal quale tutto irradia. 195-54

 

Le Forze Spirituali sono la Vita, il principio riproduttivo, l’anima il principio dello sviluppo …Il principio attivo è lo spirito. 900-17

 

La vita è, in tutte le sue manifestazioni in ogni forza animata, la Forza Creativa in azione; ed è l’amore dell’espressione — o esprime quella vita; la verità diventa un risultato dell’amore della vita espresso. Perché questi sono soltanto nomi — finché non vengano sperimentati nella coscienza di ogni anima. 262-46

 

Quello della forza vibratoria vitale nella vibrazione elettrica è della vibrazione elettrica più bassa, quello che determina la costruzione di forze o principi attivi con quello che è della vibrazione conosciuta più alta in un corpo umano. 2155-1

 

La vita nella sua manifestazione è vibrazione. L’elettricità è vibrazione. 1861-16

 

E che cosa è la vita ? Dio manifestato sul piano materiale. Poiché è ancora in Lui che viviamo e ci muoviamo e abbiamo la nostra esistenza (Atti 17:28). Così la vita come manifestazione materiale è l’espressione di quella Forza o Energia Universale che chiamiamo Dio. 3590-1

 

La Vita è reale, la Vita è sincera, la Vita è eterna. Poiché la vita è la manifestazione di quello che viene venerato, quello che viene ricercato da ogni anima; Dio, nel movimento, nella manifestazione ! 1300-1

 

La verità è vita, la vita è luce; ed Egli è luce, Egli è la Forza Creativa nella tua esperienza. 412-9

 

Perché l’uomo è carne, come l’uomo è di origine Divina. E la mente dell’uomo, benché possa — attraverso potature, addestramenti, guide in quella direzione per secoli e secoli — diventare alquanto purificata, soltanto quella parte della mente che è divina può sapere, sa, che la Vita è la manifestazione di Dio in movimento. 1298-1

 

Egli è una forza sempre attiva…che portò in essere le Pleiadi o mise gli anelli di Orione (Giobbe 38:31) o le acque delle profondità che vengono gettate sulla terra, o porta il respiro nella vita di tutte le Sue creature e provvede all’unione con quelle Forze Creative che determina i canti delle sfere — il Signore è il Suo nome. 262-23

 

In ogni atomo, in ogni corpuscolo c’è la vita. La vita è quello che venerate come Dio.2968-1

Che cosa è la vita ? DIO!–in azione con il tuo prossimo! 793-2


 

DIO E’ LEGGE E AMORE

Che cosa è la Verità ? Legge. Che cosa è la Legge ? Amore. Che cosa è Amore ? Dio. Che cosa è Dio ? Legge e Amore. Questi sono come il ciclo stesso della verità. 3574-2

D- Qual è la legge dell’amore ?
R- Dare. Come viene dato in questa ingiunzione, “Ama il tuo Vicino come Te stesso” … Ama il Signore tuo Dio con tutto il Cuore, con tutta l’Anima e con tutti il Corpo.” In questa, come in molte, vediamo sul piano fisico o terreno o materiale le manifestazioni della legge, senza la legge stessa… Quella E’ La Legge Dell’Amore. Dare nell’azione, senza la forza sentita, espressa, manifestata, mostrata, desiderata o ricompensa da quello che è stato dato. Non che la legge dell’amore abolisca le altre leggi, ma rende La Legge Della Ricompensa, La Legge Della Fede, La Legge Del Divino, Con La Legge Delle Forze Terrene, se vi piace, di effetto, non imperfette, ma di effetto.
Così abbiamo Amore è Legge, Legge E’ Amore. Dio E’ Amore, Amore E’ Dio … Ora, se noi come individui, sul piano terreno, abbiamo tutte le altre forze elementari che contribuiscono a migliorare la vita, e non abbiamo l’amore, siamo come niente — niente. 3744-4

Dio è Amore. L’influenza o forza che motiva la vita di ogni anima è l’amore. Ma può essere amore del sé, di fama, di fortuna, di gloria, di bellezza o di indulgenza verso se stesso, aumento del sé. 1579-1

Che cosa è Amore Divino ? Che il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo può dirigerti, ti dirige, ti dirigerà, in ogni pensiero, in ogni atto. 262-104

L’Amore Divino, quindi; come fu manifestato in Gesù di Nazareth deve essere la regola — sì, l’asta di misurazione– la verga con cui dovete giudicare i vostri motivi, i vostri impulsi, le vostre associazioni. 1497-1

La Prima Causa, il Primo Principio, Amore. Poiché Dio così tanto amava il mondo che ha dato Suo proprio Figlio affinché tu, come individuo, potessi avere accesso al Padre. 4083-1

Non come Mosè dipinse un Dio dell’ira; non come Davide dipinse un Dio che avrebbe combattuto i vostri nemici; ma come il Cristo — (che L’ha presentato come) il Padre dell’amore, della pietà, della giustizia. 262-100

Ogni bene, ogni speranza, ogni pietà, ogni scopo del divino proviene dall’Amore stesso; che Egli vorrebbe avere l’uomo nella sua prima condizione, sapendo di essere uno con Lui eppure individuale, capace di agire su quelle influenze, quelle influenze indirette, che fanno conoscere la gioia dell’amore — che la legge è amore, l’amore è la legge per tutti, quando si esprime. 1157-1

Dio è Amore; perciò occupa uno spazio, un posto, una condizione, ed è la Forza che permea ogni attività. 5749-4

DIOultima modifica: 2012-11-21T18:58:00+01:00da mikeplato
Reposta per primo quest’articolo