LA COMUNITA’ INIZIATICA

di Athos Altomonte

Secondo i dettami della nostra Scuola, la Comunità (iniziatica) è composta dai «Gruppi» di Aspiranti che “ruotano” attorno ad un nucleo centrale retto da un Fratello Anziano, irradiante armonia (amore) e conoscenza, ch’è “riconosciuto” un Maestro. Tanto un Fratello avanzato – un Maestro – che regge una Comunità, quanto un Istruttore – un Discepolo avanzato – che regge un Gruppo di Aspiranti, o d’iniziati minori, non rappresentano in alcun modo sé stessi, un’ideologia, o un punto di vista personale fatto d’opinioni. Bensì rappresentano ambedue una sempre maggiore “capacità” di riflettere sui propri Fratelli l’Insegnamento Gerarchico.

Un Insegnamento che si concretizza dall’esperienza sul «Senso della Vita» fatta e trasmessa da Membri della stessa umanità.

Una Comunità d’Iniziati avanzati chiamata «Gerarchia» che si contraddistingue essenzialmente per una gerarchia di valori interiori, metafisici e spirituali, nati dal rinnovato collegamento tra la porzione di coscienza immersa nella materia della Triade fisica, e la sua controparte che ne è al di fuori: le Triadi animica e monadica.

L’Insegnamento iniziatico si distingue dalle molteplici “opinioni esoteriche”, maturate dall’immaginario speculativo dei non-introdotti ai Misteri, soprattutto per la sua immutata presenza nell’ambito sapienziale dell’umanità sin dai tempi arcaici. La “saggezza” che raggiunge oggi l’Aspirante ha traversato, immutata, il continuum sapienziale d’ogni tempo e tutte le diverse fasi di ricerca della verità che hanno sperimentato gli adepti degli Ordinamenti misteriosofici e devozionali. Mutando le proprie capacità cognitive, mutavano di continuo anche i “linguaggi” (psicologici) che rappresentavano il livello del proprio “progresso” di conoscenza e coscienza, apparendo così come ermetici, mistici, alchemici ecc. Ciò finiva però per tramandare la “tradizionale” confusione tra le diverse (in apparenza) ideologie filosofiche che formarono il corpo delle tante interpretazioni exoteriche dell’esoterismo.

L’Insegnamento, come noi l’intendiamo, è speculativo solo nella fase propedeutica, fase che, nell’antica Tradizione, era detta della «Soglia». Detta così perché introduce l’Aspirante sul Sentiero dell’Iniziazione facendone così un Discepolo in prova, ovvero, un Aspirante che inizia ad affrontare le prove determinate dalla linea del proprio progresso (evoluzione) personale.

La linea del progresso personale è influenzata in maniera più o meno cosciente da due elementi. Il primo, inconsapevole, del profano, è un buono o cattivo orientamento. Il secondo, consapevole, riservato ai Discepoli avanzati, è il ri-orientamento; questa volta sul piano verticale, che si svolge tra la personalità dell’uomo e la sua anima, la cui parte più visibile è l’Ego (Psichè, l’attività intelligente dell’anima). Appare subito evidente che l’Insegnamento, che noi intendiamo, è una realtà estremamente operativa: una volta appresine i termini.

Essendo assimilato nei diversi piani di coscienza del Discepolo, l’esercizio ad un particolare tipo d’attività mentale, finisce per trasmutarne le caratteristiche “animali” (emotive: impulsi-istinto e desiderio-passione) in caratteristiche razionali e logiche, sino a giungere all’intuito ed all’intelletto. Questo è il senso davvero “esoterico” della «Metamorfosi» del Discepolo. Poi, è attraverso l’intuito che la “Luce” (“solare”) della propria essenza metafisica (spirituale) giunge ad illuminare la propria esistenza fenomenica (materiale), la personalità (sempre “umida e passiva”).

L’intuito (ispirazione, vocazione, illuminazione e rivelazione interiore) è il fondamento dell’intelligenza (da non confondere con la mera erudizione, archivio della ragione fisica) e questi due elementi possono considerarsi, simbolicamente, i due sostegni del “Ponte” che consente d’iniziare l’Opera d’ integrazione tra la mente fisica e la cosiddetta ragion pura, ovvero, il pensiero dell’anima. Nella trasmutazione l’Allievo lascia trapelare attorno a sé, nei suoi gesti, nelle sue azioni e nelle sue parole, l’equilibrio interiore (l’aspetto giustizia), quindi, l’Insegnamento si “riflette” con effetti visibili all’esterno dell’uomo, essere vivente. Allora, nella sua manifestazione, l’Insegnamento cessa di essere solo un elemento teorico e speculativo, anche se di pregiata fattura, per diventare un’ Etica vivente . L’Etica vivente è, in altre parole, l’Insegnamento che s’incarna nell’uomo e vive manifestandosi attraverso il suo pensiero e le sue azioni.

La Gerarchia dei Maestri è una Comunità di uomini molto evoluti che opera a Benefizio dell’umanità, agendo anche come Guide di uomini tra i più capaci e volonterosi; disposti soprattutto a cambiare se stessi, accettando di abbandonare opinioni preconcette ed ideologie relative e separative; ma anche decisi ad abbandonare le maschere, i ruoli, le abitudini ed i modelli che saranno “dimostrati” essere illusori ed immaginifici (Maya), per prendere a riferimento i modelli dettati dal «Realismo esoterico» (che per ora rinunciamo a definire).

Per concludere questa breve introduzione ai significati di «Etica vivente» vorremmo sottolineare come nell’antichità l’Insegnamento era definito col termine di «Tradizione» (da non confondere con i “tradizionalismi” popolari) che i Discepoli e gli iniziati minori chiamavano exotericamente “scienza iniziatica”. Vorremmo sottolineare ancora, a qualche “distratto”, che il termine usato è quello di “scienza” e non altro. Come i più pazienti potranno infine rilevare, la scienza iniziatica e la Magia cerimoniale (teurgia spirituale, da non confondere con la teurgia “pratica”, simbolica e rappresentativa, usata nei riti delle chiese e nei templi dei culti devozionali) nulla hanno a che fare con la magia dell’esoterismo popolare svolta da “praticanti” che operano al di fuori dell’Ordine (universale) e dalla sua Gerarchia. Oggi gli elementi di quella stessa scienza sono riconoscibili negli argomenti delle diverse scienze concrete, purtroppo ancora fin troppo separate l’una dall’altra. Scienze come fossero parti di uno stesso corpo ma “dissezionato” e quindi non vivo ed efficiente come potrebbe essere, e sarà, domani.

L’uomo ordinario (e non si rilevi alcun disprezzo in questo termine) è una forma-pensiero incosciente di sé (del proprio Sé) e di ciò che genera con le proprie parole, i propri gesti e le proprie azioni. Al contrario, il Discepolo avanzato è già una forma-pensiero autocosciente e capace di autodeterminare le forme che genera col pensiero, la parola, il gesto e l’azione. L’Iniziato genera con discernimento ogni azione ed ogni opportunità decidendo cosa, come, dove, quando, ed a chi, ritiene giusto, utile ed economico «dare o fare». Disse un filosofo “realista” che è da stolti tentare di aiutare gli stolti. Ecco perchè un Istruttore, e tanto meno un Maestro, comincerà un Opera “senza che gli operai non siano davvero pronti”.

Il Discepolo avanzato e l’Iniziato, anche se in grandezza diversa, sono entrambi coscienti di Sé come forma-pensiero, spirituale e fisica. Il Discepolo avanzato apprende allora, ch’è naturale costruire delle proprie forme-pensiero da usare a vantaggio del proprio Servizio. È allora comprensibile perchè è detto come l’Iniziato infuochi, con la sua parola, lo spazio attorno a sé, e che muova con il gesto l’energia dello spazio. Tutto ciò è vero e possibile per ogni Iniziato.

Un ultimo cenno per sottolineare la volontà trasmutativa dell’Insegnamento iniziatico, come noi l’intendiamo, lo tracceremo offrendo un brano tratto dal Commentario d’un Maestro: «…i Misteri vengono rivelati, non con il ricevere le informazioni su di essi ed i loro processi, ma per azione di certi processi attuati nel corpo eterico del Discepolo (l’evento del poter comunicare tra anima e personalità è detto, dall’esoterismo popolare, una “rivelazione”. Tecnicamente, dalla scienza esoterica, questo evento è riconosciuto come il segno di un certo tipo di “telepatia” interiore che “unisce” due elementi di coscienza, la mente fisica e la mente animica [il piano Buddhico] che appartengono alla “medesima area coscienziale”; senza la quale il vero collegamento con l’Aura del Maestro, cioè quello costante e non di tipo occasionale, sarà impossibile da realizzare – n.d.a .) … questi lo mettono in grado di conoscere quello ch’è nascosto; lo mettono in possesso di un meccanismo di rivelazione e gli fanno prendere coscienza che esistono in se stesso certi poteri o energie “irradianti e magnetiche”, che costituiscono dei canali di attività e dei metodi con i quali egli può acquisire ciò che è privilegio dell’Iniziato possedere ed usare…»

 

LA COMUNITA’ INIZIATICAultima modifica: 2016-02-12T23:38:15+01:00da mikeplato
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