CHE NON LEGGANO LA BIBBIA!

IL DOCUMENTO CHE SEGUE, DA ALCUNI RITENUTO ORIGINALE,DA ALTRI UN FALSO,  RISALE AL 1911 E CITA UN ALTRO DOCUMENTO DEL 1555 CHE TESTIMONIA DEL TENTATIVO DEI CARDINALI DI ALLORA DI PERSUADERE IL PAPA SULLA CONVENIENZA VATICANA A NON FAR LEGGERE IL TESTO BIBLICO IN ALCUN MODO. IL TIMORE ERA QUELLO CHE CHI AVESSE LETTO E APPROFONDITO IL TESTO BIBLICO SI SAREBBE BEN PRESTO RESO CONTO DI QUANTO DISTANTE FOSSE LA CHIESA ROMANA DA QUEGLI IDEALI CRISTIANI CHE ESSA DICEVA VOLER CUSTODIRE E DIFFONDERE. MA NOI SAPPIAMO DA CHI VENGONO COSTORO!

A ONOR DEL VERO, QUESTO DOCUMENTO E’ IL CORREDO ESSENZIALE DEI TESTIMONI DI GEOVA, ALLORCHE TENTANO DI DIMOSTRARE COME QUELLA ROMANA SIA UNA FALSA CHIESA. IL SOLITO TRUCCO DEL DIVIDE ET IMPERA. FANNO FINTA DI SBRANARSI FRA DI LORO. POSTO IL DOCUMENTO IN MIO POSSESSO SOLO PER INFORMAZIONE: OGNUNO TRAGGA LE CONCLUSIONI DI RITO. SEPPUR SIA FALSO, ESPRIME UNA VERITA’ DI FONDO. CHE AVESSERO TENTATO DI NON GAR LEGGERE IL TESTO BIBLICO, E’ BEN POCA COSA PER  LORO, GIACCHE’ HANNO DIMOSTRATO DI SAPER FARE COSE BEN PEGGIORI (PULIZIA ETNICO-RELIGIOSA, PROGROM, CROCIATE, ECCIDI) PUR DI MANTENERE E CONSOLIDARE LA LORO POSIZIONE DI MINISTRI DI DIO. CHE ABBIAMO MOLTIPLICATO ALL’INFINITO I SACRAMENTI RITUALI, NESSUNO LO PUO’ DISCONOSCERE. IL MOLTIPLICARE E’ UN CLASSICO MEZZO ATTRAVERSO CUI GLI ARCONTI DISPERDONO E SMEMBRANO LA VERITA’, CONFONDENDO E OFFUSCANDO LE MENTI. FALSO O NON FALSO, QUINDI, FA RIFLETTERE.

DOCUMENTO DI CHIESA ROMANA PER EVITARE LA LETTURA BIBBLICA.jpg

Lo stesso testo, con l’aggiunta dei nomi dei cardinali, si trova anche nel libro Roma Papale, di Luigi Desanctis (Firenze, 1882):


Nella biblioteca imperiale di Parigi esiste un prezioso documento (in foglio B. N. 1088, vol. 2 pag. 641-650); esso porta il titolo: Avvisi sopra i mezzi più opportuni a sostenere la Chiesa romana. Il documento è in latino, ma prima di tradurre la parte che riguarda il nostro tema, ne daremo un cenno storico.

Nel 1553, papa Giulio III, non sapendo quali ostacoli opporre al progresso della Riforma religiosa, sentiva vacillarsi sul capo il triregno. Allora pensò saviamente a prendere dei provvedimenti. Fece riunire in Bologna i tre più dotti vescovi di quel tempo, col mandato di consultare con tutta serietà, e proporre poi al papa i rimedi che avrebbero giudicati opportuni per salvare la curia romana. I prelati, dopo lunga deliberazione, presentarono al papa uno scritto da loro firmato che conteneva il risultato delle loro deliberazioni. Quel lungo scritto finisce con queste parole:

“Finalmente (fra tutti i consigli che noi possiamo dare a V. B., abbiamo lasciato per ultimo il più necessario) in questo debbono aprirsi gli occhi, e debbono farsi tutti gli sforzi, acciò per quanto meno si possa si permetta la lettura del Vangelo, specialmente in lingua volgare, in tutti quei paesi che sono sotto la vostra giurisdizione. Basti quel pochissimo che suol leggersi nella messa nè più di quello sia permesso di leggere a chicchessia. Fino che gli uomini si contentarono di quel poco, gl’interessi della Santità Vostra prosperarono, ma quando si volle leggere più oltre, allora incominciarono a decadere. Quel libro insomma è quello che più di ogni altro ha suscitati contro noi quei turbini, e quelle tempeste per le quali è mancato poco che non fossimo interamente perduti. Ed in vero, se qualcuno lo esamina diligentemente, e poi confronta le istruzioni della Bibbia con quello che si fa nelle nostre chiese, si avvedrà tosto della discordanza, e vedrà la nostra dottrina molte volte diversa e più spesso ancora ad essa contraria; la qual cosa se si comprendesse dal popolo, non cesserebbe di reclamare contro di noi, fino a tanto che non sia il tutto divulgato, ed allora diverremmo l’oggetto del dispregio e dell’odio universale. Però bisogna sottrarre la Bibbia alla vista del popolo, ma con grande cautela per non suscitare tumulti.

Bononiae, 20 Octobris 1553.

VINCENTIUS De DURANTIBUS, Episc. 
Thermulorum Brisciensis.
EGIDIUS FALCETA, Episc. Caprulen.
GHERARDUS BUSDRAGUS, Episc. 
Thessalonicensis.

Si afferma che tale documento sia un falso storico il cui autore fu Pier Paolo Vergerio (1498-1565). Costui era un vescovo cattolico che dopo essere stato deposto dall’episcopato, nel 1549, fuggì in paesi protestanti, aderì alla Riforma e si distinse per la produzione di numerosi scritti polemici contro la Chiesa cattolica.

Il documento si trova nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Alcuni hanno voluto scrivere alla Biblioteca per verificare sia l’esistenza che l’autenticità di questo scritto. Assieme alle fotocopie, la Biblioteca ha inviato la seguente nota nella quale si dichiara che è “impossibile che il [documento] emani da una qualunque autorità della Chiesa cattolica“:



Quoique n’étant que partiellement consacré à la lecture de la Bible, le texte de Vergerio a été fréquemment utilisé dans les polémiques entre protestants et catholiques sur ce sujet, même après que la critique avait été faite par de nombreux théologiens (Consulter la thèse de Théologie protestante de A.Ch.Siegfried – La Vie et les travaux de P.P. Vergerio, Strasbourg, 1857 – in 8°, 39 p.). Il ressort de ces études que P.P.Vergerio est véritablement l’auteur du Consilium quorundam episcoporum…., dont le texte figure dans ses oeuvres complètes publiées  en 1563. Ce texte fait partie des ses nombreux opuscules publiés anonymement lors de sa violente polémique avec la papauté. Il est don impossible d’admettre que le Consilium quorundam episcoporum…. émane d’une quelconque autorité de l’Eglise catholique.


Traduzione



Sebbene dedicato solamente in parte alla lettura della Bibbia, il testo di Vergerio è stato frequentemente utilizzato nelle polemiche tra protestanti e cattolici su questo tema, anche dopo che la critica era stata fatta da numerosi teologi (Consultare la tesi di teologia di A.Ch.Siegrfied – La Vita e i lavori di P.P.Vergerio, Strasbourg, 1857 – in 8°, 39 p.)
Da questi studi risulta che P.P.Vergerio è veramente l’autore del Consilium quorundam episcoporum…., il cui testo figura nelle sue opere complete pubblicate nel 1563.
Questo testo fa parte dei suoi numerosi opuscoli pubblicati anonimamente all’epoca della sua violenta polemica contro il papato. È dunque impossibile che il Consilium quorundam episcoporum…. emani da una qualunque autorità della Chiesa cattolica.

CHE NON LEGGANO LA BIBBIA!ultima modifica: 2009-09-21T11:59:00+02:00da mikeplato
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5 Responses

  1. ari
    at |

    “domanda forse sciocca” ma è da poco tempo che visito il tuo blog!…la chiesa cattolica allora sarebbe governata dagli arconti? e di Giovanni Paolo II che mi dici?..

  2. mike plato
    at |

    BENEVENUTO IN QUESTO SPAZIO COMPLETAMENTE DISSIDENTE…DA INTENDERSI IN SENSO PROFONDO…

    L’HO SCRITTO MOLTE VOLTE. DIETRO LA CHIESA ROMANA V’E’ UN POTERE NERO; MOLTO NERO: ESSI NUTRONO GLI ARCONTI…LO FANNO DA 1700 ANNI. I VESCOVI DI ROMA NON SONO PER NIENTE GLI EREDI DEGLI APOSTOLI. QUESTE ANIME SONO COMPLETAMENTE ESTRANEE AL PROCESSO DI RISVEGLIO ATTUATO DAL MESSIA 2000 ANNI OR SONO.

    E POI PENSACI. SE IN SICILIA C’E’ LA CUPOLA, A ROMA C’E’ IL CUPOLONE: RIFLETTI SU CIO’. NON E’ UN BANALE E CASUALE GIOCO DI PAROLE.

  3. squat84
    at |

    ciao mike, anch’io sono nuovo…ma allora secondo te chi ha fondato la chiesa di roma?? I discendenti dei vecchi esponenti del sinedrio??

  4. ari
    at |

    ho cercato su google ho trovato “cupola è figlia del cupolone” molto interessante!!!!!!!!

  5. mike plato
    at |

    LA CHIESA DI ROMA E’ STATA FONDATA DA COLORO CHE AVEVANO CAPITO CHE L’IMPERO ROMANO SI STAVA SFALDANDO. MOLTI SI SONO RICICLATI, E IL PAPA HA SOSTITUITO L’IMPERATORE. IN REALTA’ IL PAPA NON E’ SOLO UN SACERDOTE, MA SOPRATTUTTO UN RE. SACRO ROMANO IMPERO=SACRA ROMANA CHIESA. HANNO CAVALCATO SOLO UNA TIGRE CHE INIZIAVA A RUGGIRE. MA CHI HA VOLUTO TUTTO CIO’ E’ L’IMPERO DEGLI ARCONTI

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