LA PERLA NELL’UOVO DEGLI EAGLES

IL TESTO DI QUESTO PEZZO DEGLI EAGLES DOVREBBE ESSERE INSEGNATO COME TESTO SACRO NELLE SCUOLE INIZIATICHE. NON HO MAI INCONTRATO UN TESTO MUSICALE PIU’ GNOSTICO DI QUELLO CHE ORA VI POSTO, COMMENTANDOLO CON QUALCHE IMMAGINE. IL BRANO E’ SPLENDIDO IN TUTTI I SENSI: DESPERADO. LEGGETELO E CONTEMPLATELO IN OGNI PAROLA

 

Desperado, perchè non usi la ragione?  Sei stato fuori dai binari per cosi tanto tempo.  Sei un duro , so che hai le tue ragioni  Queste cose che ti fanno piacere Possono ferirti in qualche modo

(COMMENTO MIO: Desperado è lo gnostico, la ragione qui non è la ragione umana ma la ratio divina, l’intelletto superiore. Egli è fuori dal binario del risveglio da troppo tempo. Sembra che sia la coscienza superiore a parlargli e a invitarlo al riscatto. Desperado ha un’anima speciale, è un duro, un determinato ma non lo sa ancora. La Coscienza divina lo invita a rinunciare a quelle cose cui va appresso l’umanità cieca, e gli dice che ciò che gli arreca piacere in quanto uomo, lo danneggia in quanto anima)

Non pescare la regina di quadri, ragazzo. Lei ti batte se può  Sai che la regina di cuori è sempre la tua migliore scommessa/scelta

(COMMENTO MIO: questo verso è un capolavoro, non volendo c’è tutta la filosofia dei Fedeli d’Amore, coloro che scelgono la donna spirituale e non quella materiale, l’amor sacro-regina di cuori, e non quello profano-regina di quadri. La coscienza lo invita a scegliere per il meglio. Lei stessa è la regina di cuori e gli dice: SCEGLI ME PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI)

 

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Adesso mi sembra che tante belle cose  sono state lasciate sul tuo tavolo , ma tu vuoi solo quello che non puoi avere

(COMMENTO MIO: Desperado è tutti noi, in cammino, ma ancora servo di due padroni, ancora desideroso di ciò che a lui non è destinato dalla Provvidenza divina, non ancora pronto alla totale rinuncia. Egli vuole ciò che non può più avere, una vita normale, le classiche gioie della vita profana, una famiglia, l’amore, ma egli è pronto per qualcos’altro. Egli non vuole ancora e del tutto ciò che la coscienza gli sta suggerendo: la rottura col mondo, essere nel mondo ma non sentirsi più parte di esso. Ma questo contrasto interno, la lotta fra le due anime, gli arreca dolore e disperazione)

Desperado oh non stai diventando più giovane  Il tuo dolore e la tua fame ti stanno portando a casa .E la libertà la libertà allora è soltanto qualcosa di cui la gente parla.  La tua prigione è camminare attraverso questo mondo da solo

(COMMENTO MIO: versi struggenti, ad alto gradiente gnostico. Desperado non ha molto tempo, deve operare ora per la sua salvezza, non è più giovanissimo, l’opera trasmutatoria richiede molti anni di lavoro, e occorre fare in fretta con prudenza. Il suo obiettivo è la libertà dal destino, dalla ruota del Samsara, dalle continue morti e reincarnazioni, la libertà dalla materia e dalle sue forze. Ma egli prova una malinconia struggente, e questo dolore interiore sarà la forza che lo spingerà verso la salvezza, verso quella libertà intesa in modo molto diverso da quello in bocca alla massa profana, alla grezza gente. E il suo destino sarà camminare da solo, perchè il rapporto tra l’anima e Dio è un rapporto da Solo a solo)

Ma i tuoi piedi non diventano freddi nell’inverno?  Dal cielo non nevica e il sole non brilla . È difficile capire la notte dal giorno.  Stai perdendo tutti i tuoi alti e bassi  Non è strano come la sensazione se ne va?

(COMMENTO MIO: Desperado è cosciente di vivere in un mondo di Tenebre, ove la luce è tenebra, e la vera Luce è lontana eppure in lui. Notte e giorno in questo mondo sono solo un’eterna notte. Desperado deve dominare le sue emozioni, cessare di avere alti e bassi, e deve cercare l’equilibrio e il dominio di sè, indipendentemente dallo scenario esterno)

Desperado, perché non usi la ragione?  Scendi dalle tue posizioni, apri il cancello . Potrebbe piovere, ma c’è un arcobaleno sopra di te. Faresti meglio a lasciare che qualcuno ti ami  Prima che sia troppo tardi

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(COMMENTO MIO: i versetti finali sono l’apoteosi della via gnostica. Desperado deve far uso della sua coscienza sovrumana per potersi aprire un varco, un varco in se stesso. Deve scendere dalle sue posizioni, umiliarsi e sottomettersi alla regina di cuori. La pioggia è la purificazione che conduce alla pace con Dio, ovvero quell’arcobaleno che è il simbolo dell’alleanza fra Dio e gli uomini, come scrisse Mosè nell’epilogo del diluvio noachico.Egli deve amare la Regina di Cuori, la Regina di Saba, la Sfimge, la Regina del Sud cui accennò il Cristo, la Sophia divina, e deve abbandonarsi al suo amore e alla sua gelosia. Io sono un Dio geloso, diceva YHWH nell’Antico Testamento. E tutto ciò deve accadere prima che sia tardi per fare qualsiasi altra cosa. Ci è concesso un tempo. Vero Desperado? Vero Desperadi?)

LA PERLA NELL’UOVO DEGLI EAGLESultima modifica: 2010-01-15T17:03:00+01:00da mikeplato
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5 Responses

  1. lestat
    at |

    bellissimo!

  2. due
    at |

    Cristo, non ci sto più a capire niente, messere. Prima Sorci e ora Aquile. Ma come ultimamente parlate sempre di temi che hanno a che fare con pulzelle e l’amore? Ma non sarà che anzi che la regina di cuori, è ventuo fuori un DUE di picche?
    Scusi la domanda personale, era per capire
    Ossequi
    Due di Picche

  3. Paul
    at |

    Grazie Mike, ottima lettura esoterica di questo brano meraviglioso ! Incidentalmente il nome della band potrebbe essere NON un caso ancora una volta: è noto che l’aquila è un simbolo “esoterico” del resto utilizzato dai Massoni Americani e presente sulla banconota del One Dollar…..con buona pace dei teorici attuali della cospirazione…suppongo che le intenzioni di Franklin, Washington & Bros. al tempo fossero genuine, sicuramente il binomio THE EAGLES (the band) / DESPERADO (the song) è quanto di più potente abbia potuto attuare il Logos “servendosi” dei buoni Glenn Frey and Don Henley che (probabilmente) non erano consci del significato più profondo di ciò che avevano scritto….mi fa piacere tra le altre cose che Don Henley avesse la nonna o bisnonna natia di Como…la mia città…chissà che questa coincidenza non sia foriera di ispirazione anche per il sottoscritto (compositore e musicista da strapazzo ! )…..:-)

  4. Laura
    at |

    Anche gli U2 spesso sono ispirati dal Logos

    Una delle tante canzoni è Walk on che lo stesso Bono in un’intervista disse di aver scritto ispirandosi ad un testo di S.Paolo.

    L’amore non è cosa facile
    l’unico bagaglio che tu puoi portare
    non è la cosa più facile
    l’unico bagaglio che tu puoi portare
    è tutto quello che non riesci a lasciarti alle spalle

    E se il buio è fatto per tenerci lontani
    E se il giorno sembra lontano a venire
    E se il tuo fragile cuore dovesse rompersi
    E per un secondo tu guardassi indietro
    Oh no, sii forte
    Vai avanti
    Vai avanti
    Quello che hai, non lo posso rubare
    No, non lo posso neanche sentire

    Vai avanti
    Vai avanti
    Resta al sicuro stanotte

    Stai facendo la valigia per andare in un posto
    Dove nessuno di noi è mai stato
    Un posto che ha bisogno di essere creduto
    per essere visto

    Avresti potuto andare via
    Un canarino
    in una gabbia aperta
    Che volerà solo
    Solo per la libertà

    Vai avanti
    Vai avanti
    Quello che hai non puoi negarlo
    Non puoi venderlo nè comprarlo

    Vai avanti
    Vai avanti
    Stai al sicuro stanotte

    E lo so che fa male
    Quando il tuo cuore si spezza
    E tu puoi solo farcela
    Vai avanti
    Vai avanti

    Casa
    Difficile dire cosa sia
    Se non ne hai mai avuta una

    Casa
    Non so dire dove sia
    Ma so che ci sto andando

    Casa
    Ecco dov’è il dolore

    E lo so che fa male
    E il tuo cuore si spezza
    E tu puoi solo farcela
    Vai avanti

    Lascialo dietro di te
    Devi lasciarlo alle spalle

    Tutto ciò che hai creato
    Tutto ciò che hai fatto
    Tutto ciò che hai costruito
    Tutto ciò che hai rotto

    Tutto quello che hai affrontato
    Tutto quello che hai provato
    Tutto questo puoi lasciartelo alle spalle

    Tutto ciò che hai razionalizzato
    Tutto ciò di cui ti sei preso cura

    E’ solo una questione di tempo
    E io non me ne farò mai una ragione?

    Tutto ciò di cui ti sei reso conto
    Tutto quello che hai proggettato
    Tutto quello che hai indossato
    E tutto quello che hai visto

    Tutto quello che hai creato
    Tutto quello che hai rovinato
    Tutto quello che odi

  5. Trisixnine
    at |

    Se all’inizio la lettura sembra un po forzata, verso la fine trova ampia soluzione in ciò che dici. E’ da tempo che conosco e tento di capire il senso dell’equilibrio (per me formulato come il 369) e ora mi accorgo sempre più della fondamentale importanza che rivolge verso noi.
    E’ vero, “sbucciare la cipolla” sarà durissimo… e si non ho più paura di morire (che pur ho sempre definito come un premio, anzichè il contrario) ma di rinascere come e peggior di prima.

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