RAPIMENTI

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Di Corrado Malanga

Sbaglia, chi interpreti questo articolo come un addio alla ricerca nel campo delle abduction. L’Autore si concede solo una pausa di riflessione e, meditando sul passato, si confronta con i risultati delle sue scoperte e agli addotti dice: “Liberatevi, ora avete i mezzi!”

Alle soglie del 2007, è il momento di analizzare il nostro operato nella ricerca sulle abduction in Italia, condurre una specie di inventario, verificare cosa resta da fare e se gli obiettivi che volevamo raggiungere sono stati totalmente, parzialmente, o per nulla, raggiunti. Da tale analisi saremo poi in grado di sviluppare nuove strategie competitive, individuare nuovi bersagli e fare previsioni a lungo e medio termine che ci permetteranno di portare avanti il nostro lavoro senza sorprese.  Cosa abbiamo realizzato in questi ultimi venti anni sul fenomeno delle abduction? Un bel polverone, innanzitutto. Usciti dal CUN (Centro Ufologico Nazionale), ci siamo sentiti liberi di fare quello che ci pareva. Non dovevo più ascoltare al telefono, alle due di notte, la stridula voce del presidente del CUN, che, preso da una delle sue crisi isteriche, mi comandava di fare questo o quello, di andare a fare la tal indagine, o di mediare i rapporti tra alcuni soci dell’organizzazione. Venivo allora utilizzato come figura di scientista e venivo sbattuto da una trasmissione televisiva all’altra solo per parare il fondoschiena del presidente o del segretario generale del CUN che, incapaci di intendere qualsiasi argomento di tipo scientifico, delegavano me a difenderli davanti a personaggi del mondo universitario, a membri agguerriti del CICAP, o alle insolenze sessantottine del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici). La storia dei due centri ufologici italiani più noti si è svolta parallelamente alla storia della nostra politica, dove due masse di pensiero di destra (il CUN) e di sinistra (il CISU) sono oggi alla caccia di un territorio, che dopo tangentopoli, non è di nessuno. Per la politica quel territorio era costituito dai voti dell’ex Democrazia Cristiana e dell’ex Partito Socialista. Per CUN e CISU si trattava di riconquistare il terreno e l’approvazione di tutti quegli ufofili italiani che si sono trovati di fronte a due centri apparentemente di studio, ma teoricamente di informazione dei servizi segreti italiani. Così come ancora oggi gli Italiani si tappano il naso e votano a destra o a sinistra, consapevoli di votare ancora Democrazia Cristiana e Socialismo Craxiano, così gli iscritti al CUN o al CISU dichiarano di non appartenere a quelle zone di pensiero, anzi, di essere avversi a questi due centri, ma di rinnovare le tessere solo perché di meglio non c’è altro. Fu proprio questa idea a farci credere che potevamo creare qualcosa d’altro. Nasceva per questo il gruppo Stargate Toscana: fatto non di ufologi, ma di liberi pensatori che avevano la caratteristica di pensare con il loro cervello e non con quello di un capo che comanda.

Ieri, oggi, domani e dopodomani…

Nel Gruppo Stargate Toscana decisi di portare avanti da solo il lavoro sulle abduction. Avevo lasciato al CUN un’organizzazione che poteva crescere e studiare il fenomeno anche da un punto di vista scientifico, ma quando mi accorsi che l’ultima cosa che il CUN voleva era studiare qualcosa, feci volentieri a meno di inutili orpelli il cui vero scopo era di depistare le indagini sulla fenomenologia ufologica. Fu il momento in cui i pochi savi di mente capirono che l’ufologia italiana – ma del resto anche mondiale – era finita per sempre. La goffa figura dell’ufologo che fa le “comparsate” in televisione spacciandosi per tuttologo – privo di vere basi scientifiche, parla del nulla – che aveva popolato i nostri schermi televisivi per anni, era ormai finita. Ancora oggi si assiste a nostalgiche trasmissioni, con share infimo, in cui soggetti della vecchia ufologia blaterano per pochi minuti sul sesso degli angeli, dando fuoco alle ultime cariche di polvere pirica che lo Stato ed il Potere continuano a concedere loro. Li troviamo sovente anche in alcuni convegni sul territorio italiano dai titoli roboanti, ma privi di contenuti, in cui l’argomento base è in realtà non più nemmeno comprensibile. L’11 Novembre del 2006 per esempio si svolgeva a San Marino uno strano convegno dal titolo “Futuri anteriori”. Io mi chiedo se esistano i… Futuri posteriori e, mentre me lo chiedo, scopro che il giorno dopo, gli stessi oratori che partecipano al primo convegno hanno partecipato a un secondo, dal titolo “Oltre il domani”. Oltre il domani cosa vuol dire: il dopodomani? Una volta, al posto di due miniconvegni di mezza giornata l’uno, su due argomenti insignificanti, c’era il Simposio Internazionale di Ufologia di San Marino. Tutti ricordano le molte centinaia di persone che partecipavano, per diversi giorni, ai lavori dove l’ufologia mondiale veniva a dibattere tutti i problemi che la materia imponeva. Morta l’ufologia e morta la figura dell’ufologo, il cui spettro si aggira ancora a volte pateticamente per l’Europa, abbiamo sentito la necessità di creare un gruppo di lavoro che lavorasse sul fenomeno delle abduction. E così è stato ma…

Una visione olistica e le intimidazioni
È stata molto dura. In questi anni abbiamo dovuto affrontare difficoltà inimmaginabili: la derisione del mondo scientifico, l’osteggiamento dei gruppi ufologici, le interferenze governative, la mia credibilità messa tutti i giorni a rischio sia sul piano professionale di docente dell’Università di Pisa, dove al suo interno non sono mancate forti pressioni per farmi smettere, sia sul piano di una nuova professionalità, prima inesistente, determinata dal lavoro che svolgevo accanto a quello normale. Chi si interessa di abduction deve sapere molte cose, che non si apprendono a scuola per il semplice motivo che non esiste alcuna scuola. Dovevo imparare cose in realtà interdisciplinari e costruire una nuova disciplina per acquisire i mezzi per studiare il fenomeno delle abduction. Così studiai grafologia, ipnosi profonda, Programmazione Neuro Linguistica (PNL), tecnica della comunicazione. I campi di studio erano quelli della filosofia della psicologia delle neuroscienze della psicanalisi e dell’analisi comportamentale. Così gli psicologi, gli psichiatri, i fisici, i biologi, i grafologi, si sentirono minacciati nelle loro rispettive discipline da uno come me che diceva semplicemente che, se si imponeva una visione olistica di queste branche della scienza, forse si poteva comprendere anche il fenomeno delle abduction. Non ci fu niente da fare. Lo psicologo rimaneva psicologo e non vedeva oltre il suo naso. Il fisico rimaneva fisico e pensava che le sensazioni fossero inutili strumentalizzazioni di un mondo non misurabile e per questo vuoto di contenuti. Ebbi ancora una volta tutti contro. Il dissenso però si manifestava contro di me, in un modo decisamente strano e distonico. Mi si diceva che sbagliavo, ma non dove e perché. Inoltre, si imputava la causa dei miei errori al fatto che non fossi esperto conclamato di questo o quel settore e dunque non potessi esprimere un mio parere su argomenti di psicologia o di fisica o di storia… Sbagliavo dunque per ignoranza, ma nessuno mi diceva dove sbagliavo. Mentre da un lato pubblicavo centinaia di pagine sui risultati delle indagini, né gli scienziati del Cicap né tanto meno gli ufologi osavano controbattere con argomentazioni valide. Comparivano spesso invece lamentele sul mio comportamento e sul mio modo di agire, pensare, dire ed essere, attraverso lettere minatorie, minacce personali, attacchi alla mia credibilità: tutto sempre e solo anonimamente. Molte volte ci si nascondeva dietro un nickname, altre volte vere e proprie lettere minatorie giungevano dalle falangi della destra nazionale italiana, come le mail anonime di un losco figuro che si faceva chiamare Colonnello Cocciolone e che mi minacciava di morte. Scoprii che questo personaggio era legato alle logge massoniche di estrema destra ed era il fondatore di uno strano movimento, il Nuovo Movimento Sociale Italiano. Dopo lo scandalo della finta polizia che a Roma espletava per conto dei Servizi Segreti le sporche operazioni di controllo, secretate anche all’interno delle stesse forze segrete, il figuro di cui sopra, faceva qualche finto giorno di carcere ma, come ai tempi della loggia P2, veniva scarcerato e continuava a emettere bollettini di guerra fascista. Il suo sito internet, http://www.destranazionale.it/, dopo molte denunce di liberi cittadini, veniva così giudicato eversivo e chiuso (sic) dalle forze dell’ordine. Riapriva pochi giorni dopo negli Stati Uniti (http://www.destranazionale.us/), dove i fascisti sono di casa Non posso lamentarmi se da molti anni ho il telefono sotto controllo. Il Gruppo Stargate  presentò anche delle denunce alla polizia postale perché vennero trovati alcuni microchip all’interno dei telefoni di alcuni nostri affiliati. In Italia solo quest’anno sono più di centomila le persone intercettate telefonicamente, a significare che il nostro governo assomiglia sempre più a una repubblica delle banane governata dalla CIA con il suo “appoggio esterno”. Fare una denuncia ai carabinieri contro i carabinieri… mah! Forze legate ad ambienti vaticanensi tentarono un approccio con me per verificare il livello di conoscenza che avevo sul fenomeno delle abduction… ne ebbi una pessima impressione. Continuavo a sviluppare tecniche per tentare di comprendere e studiare i rapimenti. Questo voleva dire applicare tecniche di PNL agli addotti che ci contattavano. I risultati che ottenevamo, al di là della loro possibile validità, stranamente davano fastidio a molti, così cominciarono a serpeggiare informazioni che avevano come scopo l’obiettivo di discreditarmi moralmente. Dapprima la Dottoressa D’Ambrosio, neuropsichiatra infantile di Milano, fondatrice del Parsec, tentò di mettere in giro voci secondo le quali io avrei ridotto allo stato di incapaci mentali alcuni addotti, poi arrivarono le solite lettere anonime (su internet) che anche grazie alla reiterata pubblicità di un altro ufologo italiano del nord Italia, il dottor Carlo Sabadin, presero corpo: secondo queste lettere io avrei abusato sessualmente di addotte sotto ipnosi. Da un lato la cosa mi irritava, dall’altro mi faceva ridere. Se un giorno scrivessi un libro sulla mia attività sessuale, il libro avrebbe una sola pagina con una sola riga su cui sarebbero incise solo due parole: “Che palle!”

Inquinamenti
Nel frattempo per ben tre volte nella storia delle nostre ricerche qualcuno si fece avanti per “aiutarmi” a lavorare con gli addotti. Io tendevo ad insegnare i rudimenti delle tecniche a queste persone. Si andava avanti bene per circa otto mesi, dopo, sotto vari aspetti e forme, l’“aiutante” impazziva, perdeva il controllo dell’oggettività del mondo circostante e diveniva non solo inutilizzabile, per evitare che facesse ulteriori danni, ma pericoloso per l’intera organizzazione. Uno di questi casi va citato. Mi trovai a lavorare con un soggetto bravo ed esperto che conosceva la grafologia e l’analisi comportamentale e stava per laurearsi in psicologia comportamentale nel nord Italia. Ci sentivamo tre volte la settimana per telefono e ci vedevamo una volta al mese. Ognuno lavorava con un suo gruppo di addotti e i dati arrivavano velocemente e potevamo, con la tecnica del doppio cieco, verificarne la validità. Tale soggetto fu  avvicinato, a suo dire, da soggetti del Mossad (il potente servizio segreto israeliano). Gli avevo consigliato di evitare certi ambienti. Il soggetto non mi diede retta e, dopo un viaggio a Perugia dove avrebbe dovuto contattare alcuni componenti della massoneria (la logia massonica di Perugia è una delle più infiltrate nelle organizzazioni dello stato d’Italia), non ne seppi più niente. Passarono mesi. Il mio “aiutante”, un giorno, mi invia una mail che sembrava scritta da un drogato allucinato in cui mi si dicevano cose strane: gli alieni più forti di tutti sono buoni e ci vogliono tanto bene, io non capivo cosa succedeva e… dovevo stare attento! Menzionava discussioni che avremmo avuto a proposito della ricerca che stavamo facendo, discussioni mai avvenute. Il soggetto aveva memorie non reali, ricordava cose e fatti mai accaduti. Mi parve strano, visto che prima eravamo in perfetta sintonia su tutto. Fantascienza? X-Files? In altri due casi accade qualcosa di simile. Tutto ciò è ampiamente documentabile con testimoni oculari. I soggetti in questione tendono rapidamente a sparire dalla scena ufologica della ricerca attiva e di loro non si sa più nulla. Meno male! Le difficoltà di questo tipo in cui portavo avanti il lavoro erano all’ordine del giorno, eppure mai abbiamo smesso di sperare che qualcosa di buono ne sarebbe potuto scaturire. Intanto, il primo tentativo di costruire un sito internet per dare le informazioni sul territorio nazionale veniva stranamente fatto cadere, per mano, lo capimmo solo in seguito, di una persona legata agli stessi movimenti massonici di estrema destra di cui la Toscana pare sia purtroppo piena. L’informazione che facevamo al di fuori di qualsiasi regola imposta, non piaceva a nessuno. Dunque cominciammo a premere in quella direzione con articoli, discussioni sul Forum di Sentistoria, risorto nel frattempo dalle macerie, con un nuovo webmaster (Semiasse) di cui ci si poteva fidare veramente. Nasceva il sito alternativo di Ufomachine che aveva il compito di tamponare un’eventuale caduta del sito di Sentistoria. Ufomachine portava la nostra ricerca ai primi posti dei motori di ricerca internazionali. Non volevamo essere letti dagli stranieri, perché allora e oggi il nostro scopo è fare informazione sul suolo italiano. Il sito del CUN e del CISU venivano spazzati via e nessuno andava più a leggere le scarne notizie su avvistamenti di palloni sonda o sul prossimo libro dell’ufologo tizio, ennesima copia dei suoi scritti precedenti. Mentre all’inizio avevamo una ventina di addotti, oggi lavoriamo su più di 400 persone, senza contare i contatti epistolari e via mail. A un certo punto della ricerca smisi persino di filmare, registrare in audio, conservare i documenti, costruire le cartelle per ogni addotto. Il materiale raccolto era talmente enorme che sarei dovuto uscire di casa per far posto a tutti i dati, a tutte le testimonianze, a tutte le ipnosi. La scienza invece continuava a ignorare il fenomeno abduction. Eravamo soli! A quel punto fu inevitabile un cambio di strategia operativa. Avevamo capito cosa era il fenomeno, come si svolgeva e come proseguiva sugli addotti. Dovevamo trovare il sistema di tirare fuori gli addotti dalla loro situazione. Non potevamo mettere sotto ipnosi seicentomila e più persone in Italia: tale era la nostra stima sulla quantità di addotti nel nostro territorio. Avevamo creato il TAV (Test di Autovalutazione) e il MARIT, altro test proiettivo per bambini dai due anni e mezzo fino ai dieci anni. I test, soprattutto il TAV, si erano dimostrati potenti mezzi per valutare rapidamente la propria situazione. Con il TAV il soggetto finisce per auto valutarsi inconsciamente quando lo applica su se stesso. Producemmo così il test detto SIMBAD che, basato sulla Meditazione Trascendentale di Maharishi Maesh, sulla tecnica delle immagini virtuali di Kosslin e sullo psicodramma del dottor L. Moreno, sembrava in grado, a un primo livello, di far rievocare i vissuti delle abduction dimenticate, ma a un secondo livello, di liberare addirittura il soggetto dalle presenze aliene indesiderate.

“Alien Cicatrix”
Nel corso dei nostri studi, avevamo messo a punto un modello di uomo e di universo basati sulla presenza di quattro assi cartesiani tra cui i virtuali spazio, tempo ed energia e il reale, cioè immutabile, asse della coscienza. Con l’ipnosi, eravamo riusciti a definire una componente animica, una spirituale e una mentale che erano racchiuse nel corpo dell’adotto. Avevamo potuto ipotizzare un modello di universo da un punto di vista archetipale, giungendo a proporre un modello di universo olografico, simile a quello proposto dal fisico Bohm e dal neurofisiologo Pribram. Nel frattempo le tecniche ipnotiche messe a disposizione dai nostri studi, avevano dato grandi risultati e con la tecnica delle “ancore”, riuscivamo a stabilire un rapporto ipnotico con alcuni soggetti, particolarmente predisposti, in modo flash (dai venti ai quaranta secondi circa per indurre lo stato ipnotico). Non avevamo riscontrato alcun dato che smentisse il nostro approccio al problema. Avevamo continue conferme, però la fatica si faceva sentire, più che mai. Riuscivamo a liberare dal problema alieno alcuni soggetti, nei quali il problema non si presentava più. Per altri ci voleva più tempo, in dipendenza dalla loro vera volontà di affrontare e risolvere tale nodo, ma sapevamo che da quel buco rappresentato dal mondo alieno, si poteva uscire a testa alta e affrontare il resto della vita in modo, finalmente, vivibile. Con la divulgazione gratuita (come tutto il lavoro finora svolto), via internet, del libro “Alien Cicatrix”, decine e decine di persone ci contattavano perché si riconoscevano nella sindrome da abduction descritta nel testo. Il lavoro aumentò a dismisura. Impossibile rispondere alle mail giornaliere. Bastava un giorno trascorso a casa, in malattia, e la gente mi scriveva non sentendosi quotidianamente rispondere per mail, con frasi del tipo: “Che fai? Non mi scrivi più? Mi hai dimenticato? Non mi lascerai mica solo!” Il peso di una responsabilità che forse nemmeno avevo, mi stritolava giorno dopo giorno ma… non avevo vie d’uscita. Il fenomeno del Forum di Sentistoria si espandeva in altri forum, creando una contaminazione al contrario. Mentre all’inizio della realtà di Sentistoria vari depistatori militari e persone di gruppi ufologici italiani cercavano anonimamente di disturbare l’andamento delle discussioni del sito, a un certo punto assistemmo ad un controesodo. Gli addotti del sito andavano negli altri siti a raccontare le loro esperienze. Il Messaggio di Stargate era come un virus benevolo che si espandeva al di là dei nostri confini, ormai non più trattenibile. Questo portava a Sentistoria altri addotti e altro lavoro. Il risultato era di moltiplicare il numero di persone che prendevano coscienza del fenomeno, dapprima in modo confuso e parziale, infine in modo netto e chiaro. Liberi professionisti, professori universitari, gente comune, operai, impiegati, carabinieri, poliziotti, maschi, femmine e gay. Nessuna distinzione di ceto sociale, il fenomeno colpiva tutti. Mentre cercavamo di informare il più approfonditamente possibile le persone su cosa stesse accadendo e del perché accadesse, ogni tanto rivedevamo in televisione il solito ufologo italiano che riempiva di niente l’etere delle trasmissioni. Quelli erano veramente momenti di profondo sconforto. Ti sembra di fare un sacco di cose e alla fine invece c’è sempre il cretino che vince.

La soluzione del problema
Ma non finiva lì. A volte, al lavoro, nella posta trovavo la lettera di un addotto che mi diceva che con i nostri metodi finalmente era riuscito a liberasi del problema e una nuova vita gli appariva, a quel punto, possibile. Pensavamo in qualche modo di aver vinto una battaglia ma, il giorno dopo, un altro addotto mi scriveva che era caduto in crisi e aveva tentato il suicidio. In quei momenti si torna giù, irrimediabilmente e ti chiedi cosa ci stai a fare lì se, dopo tutti questi anni, non sei riuscito a cavare un ragno dal buco. Ci sono delle persone che si affidano a te e tu non riesci a tirarle fuori dalla situazione aliena. Di notte mi svegliavo e pensavo al tale addotto, preparavo mentalmente gli impianti ipnotici per il giorno dopo oppure mi sentivo “dentro” la sensazione che il tale addotto o la tale addotta avrebbero passato una notte di inferno, senza che io potessi fare nulla. Fu allora che capii che non solo non potevo, ma non dovevo, fare nulla. Era la soluzione del problema! Non sono io che guarisco l’addotto, ma è l’addotto che guarisce se stesso, con il suo atto di volontà. Il mio compito era solo quello di insegnargli il sistema, dopo avergli fatto riconoscere il suo problema. Prima riconosci la tua situazione e solo in seguito sai come e dove operare per sistemarla, ma sempre e solamente il tuo atto di volontà produrrà l’effetto voluto. Ecco: avevo sviscerato il problema abduction più di chiunque altro, avevo una statistica superiore a quella di Mack e di Hopkins messi assieme. Avevo trovato la vera causa del problema e avevo trovato il rimedio. Avevo descritto i rimedi sotto forma di parti sperimentali utilizzabili da tutti, avevo descritto il fenomeno per filo e per segno su “Alien Cicatrix” e avevo messo a punto dei test per capire se un soggetto fosse addotto o no. Gli Italiani avevano a disposizione tutti i mezzi per riconoscersi nella classe di appartenenza degli addotti e se lo volevano, potevano liberarsi del problema da soli. In altre parole, avevo anche fornito dei metodi perché la gente, anche se non fosse stata addotta acquisisse di sé un più alto livello di coscienza. Il mio compito era finito! Dovevo dirigere i miei sforzi in un’altra direzione, perché intestardirsi ad andare avanti in questa mi avrebbe portato solo alla disperazione totale. Inoltre, un altro problema stava ad attendermi dietro l’angolo. Persone che nulla avevano a che fare con gli alieni e le abduction, leggevano le cose che scrivevo e credevano che io, in qualche modo, attraverso la PNL e l’ipnosi, potessi alleviare le loro sofferenze, o pretendevano che io risolvessi le loro situazioni. Così mi trovai a parlare con persone che avevano subito cedimenti finanziari, disgrazie familiari, menomazioni fisiche. Volevano da me una soluzione ai loro problemi. Mi trovavo di fronte un’umanità incapace di capire. Mi sono sentito un Marziano su Nettuno, un qualcosa circondato da roba che, con me, non aveva niente a che fare. Credo di aver compreso in quel momento che l’umanità veramente, di se stessa, non capisce un bel niente. Ma chi era l’umanità? Un gruppo di esseri senza mezzi per comprendere ciò che li circondava, che attendevano qualcuno che li togliesse dalla m… in cui loro stessi si erano ficcati? Mi parve chiaro che l’uomo è una cosa e l’umanità è ben altro. Gli uomini, qualsiasi essi siano e in qualsiasi posto si trovino nell’universo, sono coloro che hanno la possibilità di capire cosa succede, a causa della presenza, dentro di loro, di Anima. Non è affatto detto che capiscano ma, se vogliono, hanno i mezzi per capire. Gli altri, la maggioranza, sono come animali, a volte domestici, a volte selvatici. Questi ultimi hanno bisogno della religione, dei partiti politici, di essere governati, di subire insomma le angherie di un padrone, perché solo così si sentono in qualche modo capaci di sopravvivere. Sono le persone che hanno paura di morire! Per queste persone ci sono gli assistenti sociali. Non potevo, né soprattutto avrei mai voluto, fare qualcosa per loro. Sono dell’idea che una persona, se vuole migliorare la propria posizione nell’universo, deve capire che deve fare qualcosa per sé, iniziando a comprendere. Non deve attendere il salvatore di turno, non deve far lavorare un altro per risolvere i propri problemi: deve essere in prima persona il soggetto stesso ad impegnarsi per guarirsi, o per salvarsi. Ero circondato da una masnada di egoisti. Ero circondato da comuni esseri umani.

L’Universo cosciente
Andare avanti in questo percorso è estremamente pericoloso, perché si rischia di creare un nuovo movimento religioso o politico. Ce ne sono già abbastanza. Gli umani volevano in fondo, essere gestiti dagli Dei, ecco quale era la mia scoperta dell’acqua calda. Avevo creduto in un uomo che gestiva se stesso, un uomo con Anima libera, non un uomo succube di qualsiasi potere. Avevo fornito i mezzi per coloro che possono farlo e che hanno Anima di divenire anche Anima. Di più non è dato di fare, anche perché non saprei proprio cosa fare oltre ciò che ho fatto fino ad oggi. Per questo ho deciso di terminare i miei interventi di ipnosi a partire dal Gennaio del 2007. Porterò avanti solo i casi con i quali ho già cominciato a lavorare fino a esaurimento, ma non lavorerò più su casi nuovi, perché per questi tutto è già scritto, tutto è già pubblicato e le persone hanno i mezzi per lavorare sul proprio io. Ai nuovi addotti che scoprono solo ora di essere in quella posizione, dico semplicemente: “Don’t panic!” Si può uscire dal tunnel, molti lo hanno già fatto e questo significa che tutti lo possono fare. Basta volerlo. Leggete e studiate bene il significato delle parole scritte e dette. Dentro c’è tutto quello che si deve sapere. Forse non manca niente. Nel frattempo farò qualche altra cosa, non ho infatti finito di giocare tutte le carte a questo strano gioco. Dovremo migliorare il sistema SIMBAD e il sistema LGO, rendendoli archetipicamente ancora più efficaci, dovremo fare in modo che tutta la Nazione conosca i nostri lavori e che l’informazione diventi più capillare, continueremo un lavoro di sostegno sugli addotti, con discussioni e consigli. Ogni addotto che si libera rende l’universo più cosciente di ciò che accade e involontariamente rende più facile per altri acquisire coscienza, fino al momento in cui la velocità del processo di acquisizione della coscienza stessa non sarà così elevata e per l’alieno non ci sarà più “trippa per gatti”. Bisogna sottolineare come io creda, oggi come oggi, che questo punto di non ritorno sia abbastanza vicino e realizzabile, ma ancora pericolosamente troppo lontano perché in una vita io lo possa vedere. Credo che l’acquisizione di coscienza sia un processo irreversibile, come sosteneva il Premio Nobel per la biologia Ilja Prigogine (sui sistemi irreversibili). Credo anche che inconsciamente molti si stiano adoperando in questa direzione ora su questo pianeta, ma il mio lavoro deve orientarsi verso l’affinamento delle tecniche e dei metodi. A questo punto qualcuno dirà che mi sto ritirando perché ho paura delle minacce dei servizi segreti. Chiarisco subito: non ho paura di nessuno, solo della stupidità della gente. Qualcun altro sarà contento perché gli lascio campo libero di fare e disfare a suo piacimento. Non si illuda: ormai è troppo tardi per chiunque, credere di poter gestire la coscienza umana come prima. Non ho eredi, non lascio sostituti, perché nel lavoro che ho svolto sulle ipnosi e con la PNL non mi fido dell’esperienza di nessuno che conosca. Non ho formato allievi, perché nessuno ha “passato l’esame finale”. Gli unici che ci possono aiutare sono gli stessi addotti, liberatisi del problema. Loro, secondo me, saranno la forza del futuro. Ora non lo sanno ancora, ma per accorgersi di certe cose non c’è fretta. Bisogna avere coscienza de propri limiti e forse io, sono andato anche troppo in là. Dimenticavo… credo che mi prenderò un po’ di vacanza. Ma non abbandono nessuno…

RAPIMENTIultima modifica: 2009-09-27T17:09:03+02:00da mikeplato
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4 Responses

  1. cate-76
    at |

    Ciao Mike,
    ho letto solo oggi questo articolo di Malanga. Ho avuto l’onore di conoscerlo di persona e per me è davvero un Grande Uomo.
    Vorrei sapere a quando risale questo articolo, dato che non sono riuscita a trovarlo su Sentistoria e su Ufomachine (forse non ho guardato bene).

    Ti ringrazio, Caterina.

  2. mike plato
    at |

    CIAO, E GRAZIE PER SEGUIRCI.

    QUESTO E’ UN CONTRIBUTO TRATTATO DAL LIBRO “ALIENI O DEMONI” DI MALANGA

  3. cate-76
    at |

    E pensare che l’ho letto…
    forse però, come dice lui, quando ti liberi dalle interferenze aliene alcuni ricordi vengono modificati!
    In questo contesto probabilmente non ho più bisogno di ricordare alcune cose che dal quel libro ho letto, quindi sicuramente è un bene!

    Comunque un caloroso grazie va a te Mike… per tutto!
    Caterina.

  4. mike plato
    at |

    TU, COME GLI ALTRI, NON MI DEVI RINGRAZIARE MAI. CIO CHE FACCIO LO FACCIO PERCHE’ TUTTO QUESTO NON E’ DI MIA PROPRIETA. SOLO LA MENZOGNA E’ PROPRIETA’ PRIVATA, CATERINA, E MOLTI CI COSTRUISCONO CARRIERE E VITA. LA VERITA’ E’ GRATIS, POICHE NOI RICEVIAMO GRATUITAMENTE E DIAMO GRATUITAMENTE.
    VEDI…NELLA PISTIS SOPHIA, MELKIZEDEK E’ DETTO “PARALEMPTOR”, RICEVITORE DI LUCE.

    CHIUNQUE RICEVE DA DIO E’ DI FATTO UN MELKIZEDEK E, NEI LIMITI DI CIO? CHE PUO ESSERE OFFERTO, EGLI OFFRE….

    NOI NON LAVORIAMO PER MAMMONA…IO NON HO NEL MIO SALOTTO UN’ATTREZZATURA HOME CINEMA DA 120mila EURO COME ALCUNI PERSONAGGI VISCIDI CHE DICONO DI LAVORARE PER LA VIRTU’ E LA SPIRITUALITA’

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