ALCUNI DI VOI MI SCRIVONO NEL PRIVATO DICHIARANDO DI SENTIRE “MALEDETTAMENTE” LA SCHIAVITU’ DI QUESTO MONDO, DI AVVERTIRE QUALCOSA DI BRUTTO CHE INCOMBE SULLE PROPRIE TESTE. QUESTO E’ UN SEGNO DELL’INIZIO DEL RISVEGLIO. QUANDO UNO SCHIAVO INIZIA A PERCEPIRE E RENDERSI CONSAPEVOLE DEL PROPRIO STATO DI SCHIAVITU’, QUELLO E’ L’INIZIO DEL RISVEGLIO. E’ VERO, POI INIZIAMO A SOFFRIRE, MA E’ UNA FASE CHE INEVITABILMENTE DOBBIAMO ATTRAVERSARE. INIZIA LA FASE MELANCONICA, OVE CI SI SENTE PERSI, NON SI SA CHE FARE, SI VORREBBE FAR QUALCOSA MA NON SI SA COSA. CI SIAMO TUTTI IN QUELLA FASE, E DOBBIAMO AVERE LA PAZIENZA DI ATTENDERE IL RITORNO DEL MESSIA DENTRO DI NOI. DISSE CECCO ANGIOLIERI:

SE IO FOSSI FOCO ARDEREI LO MUNNO, SE IO FOSSI ACQUA LO ANNEGHEREI

CERTO, QUESTE PAROLE POSSONO ESSERE LETTE ANCHE E SOPRATTUTTO A LIVELLO MICROCOSMICO-ALCHEMICO, IN QUANTO QUI CECCO ADOMBRA IL SEGRETO DELL’ACQUA ARDENTE, MA E’ INNEGABILE CHE CIASCUNO DI NOI, COME DICEVA IL CABALISTA GIKATILLA, SI SENTE FUORI POSTO, ED E’ QUESTO IL VERO MALE: QUANDO UNA COSA E’ FUORI POSTO, QUANDO QUALCUNO DI NOI CHE NON DOVREBBE ESSER QUI, PURTROPPO E’ QUI. E ALLORA VI SONO DUE SOLUZIONI: O DISTRUGGI LA TUA CELLA, O NE EVADI.

VOI, COMUNQUE, NON DIMENTICATE MAI QUESTI DUE VERSETTI, POICHE ESSI, PIU DI OGNI ALTRA COSA, VI RAMMENTANO LA VOSTRA ATTUALE CONDIZIONE DI SCHIAVI E, RAMMENTANDOVELA, VI AIUTERANNO AD USCIRNE, POICHE’, COME VI HO SEMPRE DETTO, OGNUNO E’ SOLO IN QUESTA BATTAGLIA, COME SEPPE IL POETA QUASIMODO (“OGNUNO STA SOLO SUL CUOR DELLA TERRA, TRAFITTO DA UN RAGGIO DI SOLE, ED E’ SUBITO SERA)

ESODO 3:7 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito…Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza…In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi…Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze.  Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso

FILIPPO 13: Gli arconti vollero ingannare l’uomo, perché essi videro che egli aveva la stessa origine di quelli che sono veramente buoni. Essi presero il nome delle cose che sono buone e lo diedero alle cose che non sono buone, per potere, per mezzo dei nomi, ingannare gli uomini e legarli alle cose che non sono buone. E poi, se essi fanno loro un favore, li allontanano da ciò che non è buono e li collocano in ciò che è buono, quello che essi conoscono. Perch’essi hanno deliberato di prendere l’uomo libero e fare di lui un loro schiavo, per l’eternità

NOI SIAMO NATI PER DIVENIRE UN MELKIZEDEK, SACERDOTE IN ETERNO DELL’ALTISSIMO, E NON SCHIAVI IN ETERNO DEGLI ARCONTI….SE AVESSERO POTUTO, O POTESSERO, AVREBBERO MESSO L’INTERA UMANITA’ IN UN LAGER. MA, SE CI PENSATE, QUESTO MONDO E’ UN LAGER CAMUFFATO DA PARADISO TERRESTRE

VI ANNUNCIO CHE LA LIBERAZIONE E’ VICINA, MA NON PRIMA DI GRANDI SOFFERENZE