IL NULLA NON E’ STATO FATTO DAL LOGOS

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Non so chi sia colui che gestisce questo blog, ma mi sembra che abbiamo qualcosa in comune lui ed io:

http://antikosmikos.splinder.com

Ho estratto dal suo blog questo pensiero con cui sono perfettamente in linea:

IL VOLTO OSCURO DELLA STORIA
Partecipe di entrambi i mondi, l’uomo non ha, in quanto individuo, alcuna dignità ontologica: è soltanto il teatro di una lotta eterna fra le due nature o sostanze che lo formano. Creato in parte da Dio e in parte da Satana, miscuglio di bontà e di malignità, di verità e di falsità, di essere e di nulla, egli è destinato a restare, finché esiste come tale, un tragico nodo di contraddizione e di sofferenza.

 

E’ da tempo che dico che l’uomo non gode di uno status ontologico. Quello che chiamiamo uomo volgare è solo un mix di due nature in prenne conflitto, è una somma algebrica, non un essere vivente. Egli non decide nulla, crede solo di farlo. Egli non pensa, si fa pensare. Cartesio sbagliava col suo COGITO ERGO SUM, in quanto l’uomo mortale è solo COITO, ERGO SUM. E chi mi vuol capire, capirà ove voglio arrivare.

Lui continua:
Chi Sono:
Sono un esiliato, un Cavaliere Errante. Vago per impervie pietraie, nelle terre che gli Orchi chiamano Lugburz. Lontano dalla mia Dea adorata, privato del sole del mio Amore, percorro le più tenebrose contrade, ormai avvezzo al sospiro degli spettri…Il mio nome si compone di due parti: una ha la sua origine nell’universo del Dio Nascosto, l’altra in quello del Creatore Malvagio. E’ un geroglifico di ciò che sono: un angelo di fuoco imprigionato in un corpo demoniaco.

 

E ora passiamo a Giovanni di Lugio, il grande dottore cataro che riusciva a fronteggiare il sapere sterile dei vescovi teologi. C’è qualcosa di questo cataro che mi colpisce. Vediamo da www.eresie.it:

Vescovo cataro di Desenzano tra il 1250 ed il 1260, “figlio maggiore” di Belesnianza, e capo della fazione più innovatrice degli Albanenses (dualisti assoluti). Il suo nome originario era Giovanni di Bergamo, ma fu chiamato così dal nome del torrente Lugio (o Lujo), affluente del Serio, fiume che scorre nel Bergamasco. G. fu unanimamente considerato il teologo cataro più di rilievo, l’unico probabilmente in grado di sostenere una discussione ad alto livello con i teologi cattolici più preparati. Scrisse nel 1240 il Liber de duobus principiis, (riscoperto solo 60 anni fa), basato su testi biblici e caposaldo della dottrina catara, in cui G. teorizzò che l’origine del peccato fosse dovuto ad un principio maligno. Infatti, il Vangelo di Giovanni (1,3) diceva: “Sine ipso factum est nihil” e G. lo interpretò, a suo uso, come “Senza di Lui è stato fatto il nulla”, in altre parole il mondo terreno e visibile e le cose malvagie erano stati fatti in assenza del Dio buono, e quindi per forza da un Dio malvagio. Ciò poteva spiegare la caduta degli angeli, altrimenti totalmente immersi nella bontà divina e difficilmente inclini a peccare. Il male da loro commesso, quindi, non veniva da Dio, ma dal principio maligno. Tuttavia a loro discolpa c’è che l’onnisciente Dio non poteva non conoscere fin dall’inizio il destino dei suoi angeli caduti, i quali quindi non erano liberi di peccare o di non peccare. Ciò suffragava la tesi di G. di rifiuto del libero arbitrio. Infine gli angeli caduti, imprigionati nei corpi, per raggiungere la salvezza, dovevano reincarnarsi attraverso varie esistenze (metempsicosi), perché Dio continuava a provare amore per le sue creature “incarcerate” (cioè le anime), che, prima o poi, sarebbero ritornate da Lui.

Analizziamo il versetto in oggetto nell’originale greco traslitterato:

Giovanni 1:3 Pànta di’autoù eghèneto, kai korìs autou eghèneto oudè èn o ghègonen

Giovanni 1:4 En autò zòè en

Tradizione ufficiale: 3 Tutto è stato generato per suo mezzo, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste…4 In lui era la vita….

Secondo questa versione, TUTTO E’ STATO FATTO DAL LOGOS, ANCHE QUESTO UNIVERSO. Tuttavia alcuni esegeti hanno ipotizzato che, mancando nel testo greco originale la punteggiatura, l’ultima parte del verso 3 si legasse all’inizio del verso 4. Vediamo ora la nuova versione, rispettando l’ipotesi catara di Giovanni di Lugio:

Giovanni 1:3 tutto è stato generato per suo mezzo, e il niente (ossia QUESTO MONDO, QUESTO UNIVERSO) è stato fatto al di fuori di lui.

Giovanni 1:4 Tutto ciò che esiste in lui era la vita

Ipotesi: Giovanni tra le righe afferma che questo mondo non sia creazione del Logos, ma di un altro principio non menzionato nel prologo, bensì nel seguito dello stesso vangelo. Questo principio è comunque assente negli altri tre vangeli canonici. Il versetto 4 reinterpretato dice che il Logos può creare solo la vita e, per definizione, la vita non muore mai. Egli è il principio della vita eterna, il sacerdote-re in eterno, e da lui non può venire la morte e il divenire di morte.In sostanza, il Vivente non può generare la morte ma solo l’eternità. Ergo, se l’uomo è mortale, non può essere generato da Colui che per definizione può generare solo esseri immortali

Giovanni 12:31 e 16:11 manifestano il sub-principio celato nei primi versi del capitolo 1

O ARKON TOU KOSMOU TOUTOU. Questa l’espressione greca che ricorre nei due versetti.
L’ARCONTE DI QUESTO UNIVERSO.

Il SUB-DIO fu chiamato dagli Esseni di Qumran BELIAL. Il radicale BLL in ebraico significa proprio NULLA-NIENTE. Solo il NIENTE può creare il NIENTE. Solo un essere non immortale può generare una razza di mortali. HORUS e SETH sono co-creatori, in quanto se l’uno generò l’uomo interiore, l’altro creò l’uomo carnale.

 

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IL FARAONE, IN EGITTO ERA, COME TUTTI GLI UOMINI, OGGETTO DI UNA DUPLICE CREAZIONE, ED ERA IN MEZZO AD UN CONFLITTO. ANCHE SETH HA LA CHIAVE DELLA VITA, IN QUANTO EGLI INFONDE LA VITA MORTALE AGLI ESSERI, MENTRE HORUS CONFERISCE QUELLA ETERNA. ANCHE SETH AVEVA LO WAS, IL BASTONE DEL COMANDO, IPROPRIO IN QUANTO ARKON TOU TOUTOU COSMOU. OSSERVATE COME SETH DOMINI SULL’EMISFERO SINISTRO, E HORUS SU QUELLO DESTRO.

Nessuno sa che razza di animale o combinazione bestiale sia SETH. Io giunsi ad una mia teoria: quell’animale non esiste in natura. Questo per significare che SETH è NIENTE, che di fatto è INESISTENTE AGLI OCCHI DI DIO ALTISSIMO, poichè defenestrato e allontanato dalla grazia, dalla gloria e dall’eternità. Ricordate il NULLA DILAGANTE che divora FANTASIA ne LA STORIA INFINITA di Michael Ende?

Ecco perché vi sto dicendo da molto tempo che, se esiste un SIGNORE UNIVERSALE, UN ARCONTE DI QUESTA DIMENSIONE, in linea teorica tutte le creature eventualmente provenienti da altri pianeti, creature carnali, sono soggette al SUB-DIO, schiave del SOTTO-CREATORE. Chissà come mai i traduttori preferiscono l’espressione PRINCIPE DI QUESTO MONDO, anziché la più gnostica e corretta ARCONTE DI QUESTO UNIVERSO….

Dove voglio arrivare? Semplice. Se tutte le creature carnali di questo finto universo sono schiave di SETH, dell’ARCONTE UNIVERSALE, credete voi che, giungendo fin qui, non cerchino di avvisarci sulla nostra condizione di eterna schiavitù? Non cerchino un’alleanza contro l’Arconte? Al contrario, NIENTE DI TUTTO QUESTO.

ERGO ALIENI, o sarebbe meglio dire DEI ALIENI…il gioco dissimulatorio sta per cessare! Non ci sono solo io, ce ne sono molti che si stanno svegliando a questa realtà dopo secoli di ottundimento. Avete nascosto le chiavi della GNOSI DIVINA, vi siete fatti dimenticare per agire indisturbati. E come disse il grande AION una notte:

GLI ARCONTI…LAGGIU’…IL LORO TEMPO VOLGE AL TERMINE

IL NULLA NON E’ STATO FATTO DAL LOGOSultima modifica: 2010-02-13T17:15:00+01:00da mikeplato
Reposta per primo quest’articolo

38 Responses

  1. Stefano
    at |

    Un piccolo appunto:
    “cogito ergo sum” (penso dunque sono) è stato scritto da Cartesio. Kant distingue benissimo il piano logico e quello ontologico, sarà invece Hegel a recuperare il cogito sostenendo l’identità di mondo e di idea.

    Spero veramente che il dominio degli Arconti finisca il prima possible. Sono tempi terribili in cui vivere.

  2. Chiara Rovigatti
    at |

    Davvero curioso notare come uno stesso concetto possa avere una doppia valenza che, apparentemente, sembra essere l’una il contrario dell’altra.
    Cabalisticamente parlando, esiste l’Uno negativamente esistente (il Nulla), il primo Ain, la prima forma primaria dell’Uno inconoscibile e senza nome, l’Assoluto che sfugge ad ogni definizione che gli gnostici esprimono come il Primo Mistero, l’Innominabile e l’Abisso (da AB = (il) Padre). Quindi, di conseguenza, l’Uno è espressione manifestata dello Zero (il Vuoto Zen) essendo lo Zero omnicomprensivo di ogni manifestazione non ancora manifestata e l’Uno prima manifestazione della non-manifestazione dello Zero. Ecco perché risulta improprio dire CREARE dal Nulla in quanto si tratterebbe in realtà di una auto-generazione della prima forma primaria divina/Ain (lo Zero) che da se stessa (il NULLA appunto) emana tutte le altre sue forme di espressione man mano che discende in basso per manifestarsi.
    Lo Zero è il Tutto non manifestato, l’Uno è il Tutto che inizia a manifestarsi: EN TO PAN (Uno IL Tutto) dicevano infatti gli gnostici.
    E poi c’è la seconda accezione del Nulla, quella qui esposta da te Mike sulla scia di Giovanni di Lugio che, in quanto cataro, è anche lui uno gnostico e che può sembrare un ribaltamento della tesi cabalistica dello Zohar da me ricordata dianzi e che non ho trovato in antitesi con quanto poi sostenuto dagli gnostici stessi.
    Perché ho voluto esporre questa apparente antinomia? Perché – e ora mi rivolgo a te Antonlogos e alle nostre considerazioni di ieri sulla simbologia del 12 – come si noterà, ovunque ci si giri e qualunque asserzione si sia portati a fare anche supportati da serissime citazioni, ci saranno sempre di base 2 interpretazioni altrettanto valide di uno stesso concetto. Perché? Perché tutto dipende dall’angolazione interpretativa che si sceglie seguendo la nostra personale propensione interpretativa interiore. C’è un errore? No, non c’è alcun errore. Basta porsi al di fuori e osservare in maniera neutra e possibilmente senza coinvolgimenti passionali per vedere l’insieme e non più solo un lato della questione. Credo che questo sia uno dei passi basilari per cercare di spostarsi ed allontanarsi da una posizione duale.
    Un caro saluto, Chiara

  3. Laura
    at |

    Si può creare solo nel vuoto…e allora ho i miei dubbi che il nulla sia solo una creazione arcontica!

  4. spuz
    at |

    Ciao Mike,
    seguo il tuo blog con attenzione, ti sono debitore di molto e voglio darti un grande incoraggiamento a continuare.
    Forse però stavolta hai cannato, o forse no; a te giudicare.
    Non ho una magistrale conoscenza del greco antico, però lo stesso posso porti queste osservazioni: la tua traduzione di giovanni 1,3-4 implica il fatto che le due parole oude en, che non sono sostantivi ma semplici particelle, si fondessero lasciando cadere un’epsilon e diventassero oudèn (appunto un sostantivo, il nulla). Per sapere la verità non si può far altro che verificare il papiro, perchè a mio parere l’unica traduzione possibile senza cambiamenti al testo greco è quella ufficiale.
    Inoltre ti porto un altro problema nei confronti della tua versione: o ghegonen significa ‘quello che è stato fatto’, in una traduzione libera si può anche porre come ‘quello che esiste’, ma il verbo implica che ci sia stata una creazione in un certo punto del tempo. “Tutto ciò che è stato fatto in lui era la vita” significa che la vita non è increata nel logos, e questo non ho idea se sta in piedi dal punto di vista teologico.
    Ultima cosa: ponendo un punto prima di o ghegonen, vorrebbe dire far cominciare la frase successiva con un pronome relativo. Cioè con una prolessi del relativo, come tecnicamente si dice. Il che penso sia un espediente retorico molto molto infrequente nella koinè, la lingua in cui Giovanni scriveva, caratterizzata da una sintassi estremamente semplice.

    Un caro saluto

  5. ereticognostico
    at |

    probabilmente tutti noi ci chiediamo perchè l’ALTISSIMO ,con la Sua infinita potenza,non venga a spazzare lui stesso il regno arcontico di cui siamo vittime e a liberare la scintilla divina che è in noi ………….la risposta probabilmente è in questo articolo di Mike…..non potendo creare il nulla (che è una non-attività) ,non puo’ agire sul nulla ….potrebbe essere proprio questa la grande offesa perpetrata ai danni del LOGOS …………creare un regno,talmente nullo e vuoto della sua luce,da non poterci agire direttamente a causa della PIENEZZA infinita che contraddistingue l’Altissimo.Forse i grandi iniziati inviati ad aprire gli occhi all’ottusa umanità sono stati così pochi perchè è difficilissimo per loro ,intrisi di pienezza,degenerare a tal punto da venire nella nullità del nostro universo(es. KRISTOS BUDDA )tanto è vero che devono incarnarsi x agire.
    FORSE MI SONO CAPITO DA SOLO ………….

    un saluto a tutti i ricercatori

  6. mike plato
    at |

    ETEICOGNOSTICO…QUEL DIO CHE PUO’ AIUTARCI A LIBERARCI E’ DENTRO DI TE, MA E’ FERITO. DAI IL TUO SANGUE A LUI, RINVIGORISCILO, E FA CHE IL TUO LEONE RUGGISCA NEL TUO PETTO. DIO IN TE E’ MALATO E CHIEDE AIUTO. TU LO POSSIEDI, E SOLO TU TE NE PUOI FAR POSSEDERE. RISPETTA L’ANTICO PATTO, E SACERIFICATI PER LUI. NON SERVE PREGARE, SERVE AGIRE PER LIBERARE IL SUPER-GUERRIERO CHE LANGUE ANCHE A CAUSA NOSTRA, PERCHE’ GLI SOTTRAIAMO ENERGIA. PER RIDESTARE IL GUERRIERO, SAREBBE SUFFICIENTE MANTENERLA QUELL’ENERGUIA

    SPUZ…DEVI ESSERE MENO LEGATO ALLA LETTERA. SII PIU ELASTICO, PUR MANTENENDO UN MINIMO DI RIGORE

    LAURA…NON SO COME FARE CON TE, SONO DISPERATO. TI VOGLIO UN MONDO DI BENE, MA NOI SPESSO CI FRAINTENDIAMO. IO NON HO PARLATO DI VUOTO, MA DI NULLA. NULLA E’ CIO CHE NON ESISTE AGLI OCCHI DI DIO, CHE E’ FUORI DA DIO. E INOLTRE, IL VUOTO NON ESISTE. LEGGI IL PIMANDRO. NON ESISTE UNA COSA CHE SI CHIAMA VUOTO E NON PO’ ESISTERE. IN OGNI MODO, IO HO PARLATO DI NULLA METAFISICO. SPERO CHE ORA SIA STATO PIU CHIARO

  7. Laura
    at |

    Caro Mike non ci intendiamo, e capita spesso, per sfumature d’interpretazione. Ho inteso la tua interpretazione del “nulla” come separazione da Dio, chiara visione gnostica dove la separazione da Dio è la caduta nella materia che è pura illusione rispetto alla realtà divina e quindi è il nulla. Personalmente ho una comprensione diversa del nulla, per me il nulla e il vuoto sono la stessa cosa e sono da rapportare a quella dimensione zero che tutti dovremmo raggiungere per avvicinarci a Dio. Il nulla-vuoto è la dimensione che ha permesso Dio di autogenerarsi, in quasi tutte le cosmogonie Dio genera nel nulla-vuoto dell’abisso. Non comprendo però cosa tu intenda per nulla metafisico. Il Pimandro l’ho letto e anche più di una volta e proprio nel Pimandro c’è scritto:
    “Il sommo del male è di non voler conoscere il divino, ma poterlo conoscere e volerlo e sperarlo, è il mezzo per arrivare al bene per una via dritta, unita e facile. E, seguendola, tu incontrerai il bene dovunque, tu lo vedrai in ogni luogo, nel sito e nell’ora dove meno te lo aspetti, nella veglia, nel sonno, in mare, in viaggio di notte, parlando, tacendo. Poichè non c’è nulla che non sia l’immagine di Dio”
    Due negazioni affermano e in quanto tali la frase “non c’è nulla che non sia l’immagine di Dio” ci indica che nel momento in cui noi intraprendiamo la via il nulla viene riempito dalla grazia di Dio e l’illusione del nulla scompare.

  8. lestat
    at |

    il nulla non è…così come scriveva il maestro Guénon: non è una possibilità di manifestazione. constatando l’esistente, illusorio o reale che sia, la possibilità di nulla decade. giustamente, egli parlava di – non essere – quindi di un concetto diverso. per quanto incomprensibile al nostro intelletto, l’essere non può provenire che dal non – essere; dal un punto di vista aristotelico, l’atto proviene dalla potenza. la luce, si propaga in linea retta, non a zigzag e neppure ci viene a cercare. alla fine, penso che questo orrore sia stato creato da noi, dandoci poi una botta in testa per dimenticare di averlo fatto.

  9. Laura
    at |

    Per lestat

    Il nulla è contenitore…anche se questa affermazione può sembrare un paradosso…
    Belle e veritiere lestat le tue affermazioni sulla luce e sulla materia che può definirsi un ammasso di linee a zigzag, una specie di pallotola di carta accartocciata che racchiude il nostro essere e non ci permette di vedere la luce…spetta a noi però spianarci la strada e la nostra forza è proprio la nostra luce interiore.

  10. lestat
    at |

    il nulla non è. se fosse un contenitore sarebbe già qualcosa…ci siamo infilati in questa illusione e non riusciamo più ad uscirne. stiamo cercando il punto dove c’è scritto: “in caso di emergenza rompere il vetro ed azionare il freno”….ma non lo troviamo.

  11. Laura
    at |

    Per lestat..
    puoi pensarla come vuoi…forse…a volte sono poco chiara…se la materia imprigiona e “contiene” la nostra scintilla divina ed è illusione cioè “nulla”, il nulla è contenitore. Il “nulla” conteneva anche Dio prima del suo atto creativo. Il vuoto (nulla circoscritto) è necessario per creare il graal (contenitore di Dio) in noi.
    La “via” non è un percorso finito con un tragitto definito per tutti…lestat…non toverai nessun punto con un vetro da rompere…e tantomeno un freno…perchè la “via” è un’atto di forza!….che la forza sia con te!

  12. lestat
    at |

    vero laura: il regno dei cieli soffre violenza. la via è un atto di forza. condivido quello che hai detto.

  13. mirvena
    at |

    a parte le sottigliezze di traduzione è comunque interessante l’interpretazione del passo di Giovanni.
    Se poi si continua con la lettura di questo Vangelo si trovano altri passi interessanti anche alla luce dei discorsi dei giorni precedenti… 17: 3 “che conoscano te, il solo vero Dio’, ed ancora 17:9 ‘io per essi prego, non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato perchè sono tuoi,’ ed ancora 17:14 ‘il mondo li ha presi in odio perchè essi non sono del mondo, come io non sono del mondo’.
    ed ancora Salmi 115:3 ‘ il nostro Dio è nei cieli, tutto ciò che volle creò. I loro idoli (…) hanno occhi ma non vedono, orecchi ma non odono (…) come loro siano coloro che li fecero.
    L’ipotesi dualistica che Mike ha collegato alla tradizione egiziana, ricca di coppie di contrapposizioni in lotta ed equilibrio (penso alla lotta quotidiana Ra- Apophis, alla nascita di Atum dall’oceano primordiale e dalle tenebre, a Osiride simbolo delle acque feconde del Nilo e Seth simbolo del deserto sterile , etc) è, come sappiamo, presente in tutte le tradizioni (giustamente Mike ha scritto che la verità osiridea è smembrata in milioni di frammenti), : penso a Mani, penso a Platone (non dice in Repubblica che il male è esterno a Dio?), penso ad Ahura Mazda, alla scelta Bene-Male sul Ponte del Separatore; penso alla Grande Dea iranica Anahita, la Signora immacolata delle ‘possenti acque’ (a quante simbologie si lega!) invocata assieme a Zoroastro.
    Mi incuriosiscono alcuni passi biblici su cui mi piacerebbe avere un vostro commento:
    1- Amos 3:6 ‘succede una sciagura in città senza che Yaveh sia all’opera?’
    2- 1 libro Cronache (ma anche Samuele 24:12) Davide fa un censimento che è peccato contro la volontà divina e scatena ira e castigo: Yahveh manda l’angelo vendicatore della pestilenza per distruggere la città: mi sembra quasi che questo passo segni la trasformazione dell’Accusatore celeste, in origine subordinato a Yahveh , nello spirito del male nemico del Bene e origine della morte. C’è l’influenza dei culti iranici?
    3- Giovanni di Lugio: interpreta gli atti punitivi inflitti a Israele in Giudea e Terra promessa come provocati dall’Avversario, in questo ‘guidato’ da un passo di Giobbe 2:3 ‘tu (Satana) senza ragione mi hai spinto contro di lui (Giobbe -uomo) per rovinarlo.
    Scusate la prolissità e perdonate eventuali errori… la strada che devo fare è ancora molto lunga e i dubbi sono infiniti…

  14. lestat
    at |

    sul fatto dei censimenti, sul perchè della loro proibizione nei tempi remoti, ha scritto una volta per tutte Guénon, per cui, a chi già non lo conosca, mi permetto di consigliare ” il regno della quantità e il segno dei tempi “.

  15. flame
    at |

    L’ esistenza, il creato in tutti i suoi aspetti si basa sulla trinità, come la vediamo nel principio della pila: 2 poli il + e il – , al centro l’energia generata da questi 2. Uno senza l’altra si sfascerebbe.
    La materia di un grado più o meno evoluto imprigiona la scintilla, ma costituisce il contenitore, il veicolo che le serve per completare la sua esperienza 3,4,5-dimensionale ecc. E la sua missione, come si sa, è di sublimare la materia, di portarla al grado successivo. D’altronde, la sublimazione del pianeta spetta all’ uomo ( stavo per scrivere l’ uoma, che bel lapsus!). E sarebbe successo molto prima, se non fosse entrato in azione un meccanismo diabolico.
    Su questo piano l’uomo mortale è arrivato ad essere così dopo varie “cadute” o abbassamenti successivi di stati vibrazionali. Ma cos’è l’uomo – è ciò che pensa. I pensieri, l’attività mentale, la sua qualità è l’unica cosa responsabile che rende corruttibile il suo corpo, che dovrebbe essere il Tempio di Dio. I suoi detriti mentali che si porta addosso, qualsiasi credenza sbagliata li stanno modificando la vibrazione, a lungo andare portano alla malattia e alla morte, che la chiamiamo noi così, ma è un passaggio da una realta all’ altra e si potrebbe fare senza trauma, semplicemente cambiano lungezza d’onda, cosa che abbiamo dimenticato come si fa. Così in questa vita breve l’ uomo non riesce a maturare e a migliorare sé stesso, perciò ritorna di nuovo con la mente completamente annebbiata. E ricomincia da capo nella stessa ruota maledetta. Che “bel” meccanismo hanno inventato per noi i famigerati arconti!
    Ora capite che tutti gli inganni sotto forma di sovrastrutture e credenze mentali sono modi per maneggiarci come burattini e per rendere coruttibile, perituro il nostro corpo fisico.
    Se l’ uomo riuscisse a liberare la mente, ma per davvero, e lasciasse che fosse solo la Luce IO SONO e niente all’ infuori di Essa a riempirlo, di seguito imparando a mantenere questo stato sempre altamente vibrante, in breve tempo trasfigurerebbe il corpo mortale in uno immortale come ha fatto Cristo.
    Credo che il punto chiave da cui il mondo arcontico pompa l’energia umana è proprio lì, dov’è custodita la Luz. Con la credenza che l’amore è una cosa sporca, lussuriosa, bassa hanno formato questo blocco atroce nella mentalità umana come un archetipo-parassita che indirizza il flusso divino interiore al mondo infra, invece di spalancare tutte le porte dei cieli.
    Pensateci, non siamo coito ergo sum, è questo che vogliono far credere loro. Tutto sta nel reindirizzare le energie, caricarle di una valenza opposta. Svuotare la mente di tutte le preoccupazioni e far penetrare la Luce Eterna dell’ Altissimo, riempirsi fino a traboccare e unirla alla luce che risiede in noi. Questo significherebbe la morte dell’ arconte, perché renderebbe sublime, incorruttibile la materia.

  16. lestat
    at |

    bello e vero quello che dici. gli arconti temono la luce come gli scarafaggi. ci hanno dato la loro mente! stanno sulla soglia per intercettare chiunque voglia liberarsi. a nostro supremo svantaggio sta il fatto che non sappiamo nulla dello stato di liberazione, in genere lo confondiamo ( vero o no? ) con una proiezione di un ego portato all’ennesima potenza…ma d’altra parte il suo abbassamento mortificatorio produce lo stesso effetto iniziatico, cioè zero. che fare?

  17. flame
    at |

    Vero Lestat, so che in parole è facile da dire, ma difficile da mettere in prattica. Dobbiamo allenare la mente a pensare in un altro modo, a piccoli passi, ma affidando sé stesso a Dio, essere lo strumento dell’ Altissimo, che sia Lui a gestire ogni cosa di noi, della nostra vita interna ed esterna, invocarla che sia Lei l’ Unica Vera Forza in ogni nostra molecola, in ogni particella della nostra mente, del cuore e dell’ anima, la Grande Forza dell’ IO SONO che porti ogni sorta di opulenza e bruci qualsiasi cosa non è della stessa origine della Luce Sua, ancor prima di nascere.
    Sembrerebbe un bel niente, ma questo tipo di preghiera-invocazione ha una straordinaria potenza di trasmutazione positiva, se ripetuta con assiduità, porterebbe dei cambiamenti sbalorditivi nell’ interno ed esterno, aumenterebbe la radiazione interna, caricandola di una nuova luce.
    L’ha riportata Cristo quando affermava IO SONO la Via, la Resurrezione e la Vita. Ognuno deve diventare la via, la resurrezione e la vita di sé stessi. Ripeterlo sempre.
    Comunque, non posso dare dei consigli, anch’io sono sulla Via, cerco le risposte e provo a trasmettere ciò che reputo importante, essenziale.
    Ora sto finendo di guardare Voyager… Pinotti, anche se c’ha tanti capelli non è che ha detto un gran che…..ironia della sorte, Adriano Forgione per quasi tutta la trasmissione s’è visto costretto a sedersi vicino a lui, noooooo, aiuto…

  18. ereticognostico
    at |

    PER TUTTI

    se gli Arconti riescono a rilevare i nostri pensieri (quasi sempre intrisi di preoccupazione) questo spiegherebbe in maniera esaustiva perchè in oriente e, in generale, tutti gli iniziati predicano il SILENZIO MENTALE, perchè proprio nel momento del silenzio mentale si può effettivamente sentire ed ascoltare la voce di DIO (fuori e dentro noi) ……… tutto cio’ mi convince sempre di piu’ che la parte veramente arcontica di noi sia la MENTE RAZIONALE ;essa ci ostacola ,ci riempie di dubbi ,ci sottrae la CONOSCENZA sostituendola con una pseudo-razionalita’ che ha partorito questa INcivilta’ in cui viviamo……..
    FACCIAMO TACERE LA MENTE RAZIONALE E ZITTIREMO GLI ARCONTI PER SEMPRE.QUESTA E’ LA MIA GUERRA…CONTRO LA MENTE RAZIONALE CHE ASFISSIA QUELLA TRASCENDENTE.

  19. ereticognostico
    at |

    PER LAURA

    scusami ma non sono d’accordo sull’affermazione che DIO facesse parte del nulla prima dell’atto della creazione……….DIO ,pienezza totale e luce infinita, non puo’ procedere dal NULLA,vuoto totale e tenebra infinita…………secondo me DIO ha dato la Sua scintilla divina ad un nulla altrimenti destinato alla nullita’ eterna …purtroppo noi ,come umanita’,ci siamo fatti coinvolgere piu’ dal nulla (leggi illusione-maya-materia) che dalla scintilla divina (leggi DIO-LUCE)….e il nulla ,se non lo fermiamo,assorbirà tutta la luce intorno a sè….PROPRIO COME FA UN BUCO-NERO.

    AIUTIAMOCI L’UN L’ALTRO ,UNIAMO LE NOSTRE PICCOLE FIAMMELLE PER RIFORMARE LA GRANDE LUCE.

    io vi mando nel mondo come pecore in mezzo ai lupi.

  20. Laura
    at |

    Per ereticognostico

    Non ho scritto che Dio facesse parte del nulla ma che il nulla è contenitore. Anche Mike lo ha asserito dicendo che il nulla è al di fuori di Dio

  21. mike plato
    at |

    NO… SIETE TUTTI IN ERRORE.

    UNA COSA E’ IL NULLA DI DIO ALTISSIMO, E ALTRA COSA E’ IL NULLA MALEDETTO.
    DIO ALTISSIMO E’ NULLA QUANDO NON SI MANIFESTA, QUANDO E’ CONTRATTO SU STESSO. QUANDO DECIDE DI MANIFESTARSI, COME ACCADDE, DIVENTA PIENEZZA-PLEROMA. PER QUESTO BOHME CHIAMO DIO IMMANIFESTO “UNGRUND” che signofica “ABISSO-SENZA FONDO-PROFONDISSIMO”.SI DICE CHE DIO E’ NULLA IN QUANTO NULLA DI LUI SI PUO’ DIRE. STUDIARE LA TEOLOGIA NEGATIVA, PER FAVORE…

    IL NULLA CUI ALLUDE IL PROLOGO GIOVANNEO E’ COSA BEN DIVERSA DAL NULLA DIVINO. E’ UN NULLA INTESO COME “INESISTENZA TOTALE”. IL NULLA MALEDETTO E’ CIO’ CHE VIENE CREATO AL DI FUORI DELLA VOLONTA’ DI DIO (E QUESTO MONDO E’ NULLA, IN TAL SENSO) O CIO’ CHE VIENE EMANATO DA DIO PER POI DISSOCIARSENE.

    Nel LIBRO DI GIOBBE QUESTI ESSERI DICONO: “VATTENE, NON VOGLIAMO SAPERNE DELLE TUE VIE” (Giobbe 21:14)…

    QUESTO E’ IL NULLA DA CUI NON PUO’ USCIR NULLA. IL NULLA DIVINO E’ CIO’ DA CUI ESCE OGNI COSA CHE VIVE…

    CI SIAMO INTESI? SPERO DI NON TORNARCI PIU’

  22. ereticognostico
    at |

    infatti intendevo che Dio non può essere contenuto dal nulla……..comunque non mi interessa avere ragione o no ,mi interessa capire fino in fondo ……….

    Mike però non spazientirti con noi…………in fondo siamo solo all’inizio del nostro cammino….

    grazie cmq a tutti x il loro contributo in pensiero.

  23. Laura
    at |

    Per Mike

    Quindi il Nun, l’abisso è il nulla dell’Altissimo…le Acque Primeve della cosmogonia egizia
    e, il nulla contenitivo di Dio è Dio stesso…

  24. Laura
    at |

    Però il Nun, che conteneva Dio prima che Dio creasse, era tenebra…come potrebbe essere parte di Dio stesso?

    Mikeeeee…..dove sei finitooo?

  25. due
    at |

    Topastro non ne azzecchi proprio una…non sai quante te ne sto facendo passare…ma per il Signore Altissimo, su quale televendita hai sentito che BLL, in ebraico, è radice NULLA. Ahahahhahah, hihihihihi, uhuhuhuhuhuh….
    In verità è la radice del verbo MESCOLARE!!!!
    L’unica affinità al nulla è la parola BLY, quindi ben altra radice, che significa SENZA.
    Ma su, dai, la pianti con queste ciarlatanate…
    E non dire dirmi di essere meno letterale, perchè SEI TU CHE CAVILLI SULLA LETTERA, ma su quella errata, sorcio mio.
    Squiiitt!!!
    Dos Schiaffoni

  26. lestat
    at |

    penso che per abbordare queste tematiche, la nostra forma mentis cristiana sia d’ostacolo. in effetti la teologia cattolica parte dall’essere, è ontologica…e quindi imperfetta…perchè l’essere risulta “limitato” dalla condizione appunto di “essere”. la metafisica ebraica e soprattutto quella indù invece partono dal “non-essere”….

  27. Chiara Rovigatti
    at |

    Miei cari Laura & C., io credo che se rileggeste con calma e attenzione quanto ho postato più sopra, vi risulterebbe chiaro come Nulla, Zero, Abisso, Tutto e, quindi, anche Nun siano tanti termini che si riferiscono ad un’unica realtà e concetto e che, come al solito, le parole che la definiscono SEMBRANO riportare a delle differenze che NON esistono essendo puro gioco di illusione. Tanti termini non significa tanti concetti: in questo caso il concetto è sempre lo stesso. Mi rendo conto che quanto ho scritto il 13/02 può sembrare difficile e involuto (purtroppo il “soggetto” a cui si riferisce lo richiede essendo parte dell’oltre), me se si fa un piccolo sforzo si riesce a fare opera di sintesi. Non sto facendo la maestrina, sto solo cercando di essere di aiuto.
    Chiara

  28. mirvena
    at |

    per Mike e i fratelli, veri o meno…. leggendo alcuni ‘contributi’ si nota una certa ‘stonatura’ nei toni…. cercando un significato ad essi però, paradossalmente, dobbiamo anche ringraziarli… non per uno ma per 2 motivi almeno…

  29. mirvena
    at |

    in primo luogo ci ricordano quanto sia importante imparare a non avere tensioni, accettare tutto ciò che accade, abbandonare l’anima ad esso perchè si congiunga con il Logos che mediante essa parla. E’ l’arte di non temere più nulla, di non essere preoccupati o contrariati da nulla … proprio lo scoprire il Logos nel cuore dell’evento che ci ferisce è la via del nostro risanamento… E’ la via dell’uomo che ha liberato il pensiero, non più soggiacente alla necessità esteriore o ai vincoli istintivi che questa comporta. Una realtà esteriore può essere capovolta dalla giusta attitudine interiore…

  30. mirvena
    at |

    in secondo luogo: perchè sono la dimostrazione di come alcuni ‘maestri esoteristi’ si fermano al livello dell’anima razionale, pur possedendo a tratti un pensiero sottile… Non riescono a superare l’anima razionale e così facendo non giungono mai alla sorgente vera, ignorando lo Spirito e il Logos….Inconsciamente intuiscono di dover allenare il pensiero ma poi si fermano appagati dal prodotto della loro deduzione che trasformano in meta, idolo, oggetto di fede e invece non è nulla poichè sistematicamente alterano e ignorano l’unica fonte che li potrebbe salvare… dimenticano che l’uomo deve aprirsi al Logos, . che la più grande libertà è proprio quella di lasciarsi afferrare dal Logos…
    Dunque 2 e co. fate come volete… postate o meno i vostri fastidiosi squittii… Se direte cose sensate sarà un guadagno per tutti coloro che sono in cammino; se continuate con insulti gratuiti, farete in modo da esercitare i sentimenti di compassione e calma che ci sono altrettanto necessari! non c’è crisi, difficoltà o semplice ‘contrattempo’ che non abbia come senso finale un passo innanzi nell’evoluzione interiore…

  31. Antonio
    at |

    Mirvena, credo che tu sia un’anima molto nobile ed evoluta. Lo si percepisce dalla profondità dei tuoi pensieri, che non sono mero prodotto di un ragionamento accademico, bensì una spinta a riconnettersi con la sorgente di ogni verità, il Logos.
    Purtroppo noi su questo piano non siamo immagine e somiglianza dell’Altissimo, siamo mescolanza, miscela di anima e spirito di opposizione, ed i nostri pensieri sono spesso distorti, ingannevoli, anche troppo accademici. Nel migliore dei casi possiamo formulare teorie interessanti, ragionamenti sottili, ma nulla più. Solamente il Logos può estrarre la Luce purificata da questa miscela diabolica insita in noi, aprendoci finalmente alla Verità.
    Personalmente, io ammetto di non essere ancora in grado di vincere le tensioni, di accettare tutto ciò che mi accade, e abbandonarmi al Logos anche negli eventi più tristi della mia vita. Mi lascio spesso vincere dalle difficoltà della vita, e ultimamente sto diventando molto ribelle verso questo schifo di mondo che ci intrappola nella sua illusione, e ci costringe a restare schiavi delle preoccupazioni della vita quotidiana e di ogni genere di minchiate.
    Tu, invece, mi sembri molto avanti nel cammino, sei un’anima molto evoluta, a differenza di quanto hai detto in una mail precedente.
    Ciao
    Antonio

  32. Antonlogos
    at |

    Sono sempre io, Antonlogos

  33. mirvena
    at |

    magari, Antonio, magari… di strada ce n’è tanta da fare… ma ci provo… del resto proprio per ripulsa verso questo mondo oscuro e tenebroso, intraprendo questa strada…. ho paura che se non trovo la ‘calma’ vengo presa nella tempesta… ed è peggio… per cui bisogna lavorare su noi stessi anche spronandoci a vicenda.

  34. lestat
    at |

    mike, non riesco a leggere ultimo post. oltre alla foto c’è uno scritto?

  35. mirvena
    at |

    Lestat, prova a cambiare Explorer e usa Mozilla… così il testo si può leggere.

  36. ereticognostico
    at |

    LESTAT ,USA ASSOLUTAMENTE FIREFOX 3.6 DI MOZILLA E’ IL MIGLIORE…

    GRAZIE MIRVENA, HAI RESO PERFETTAMENTE IL CONCETTO IN MANIERA ILLUMINATA…..IO ,DA PAR MIO,SENTO CHE E’ GIUSTISSIMO CIO’ CHE DICI E CHE IL LOGOS ESTRAPOLATO DA OGNI ALTRA MATERIALITA’ E’ LA VERA VIA…IL PROBLEMA E’ CHE MI SENTO ANCHE MOLTO VICINO AD ANTONIO PERCHE’ ALCUNE VOLTE LO TSUNAMI DELLA MATERIALITA’ E’ TALMENTE FORTE CHE MI INTRAPPOLA NELLA SUA SPIRALE DI BASSEZZA…….

    GRAZIE A VOI CMQ ANIME NOBILI CHE MI AIUTATE A CRESCERE…..

    UN ABBRACCIO A TUTTI VOI…..

  37. anthonlogos
    at |

    Già, EreticoGnostico, la trappola della materialità è talmente forte che può persino farci dimenticare la nostra missione e restare vittima dell’illusione.
    Credo che la questione fondamentale sia la seguente:
    Per compiere qualunque grande impresa, è necessaria una cosa: la FEDE.
    Se noi solo lo volessimo, potremmo fare qualunque cosa con la forza della Mente, anche spostare una montagna. Se noi crediamo fortemente in qualcosa, tale cosa si verificherà. Se noi crediamo di stare bene, allora staremo bene veramente. Se noi crediamo di poter interagire col Logos, allora tutto ciò accadrà. Viceversa, se pensiamo impossibile tutto questo, non accadrà mai.
    Cristo rimprovera i discepoli soprattutto per la loro mancanza di Fede, che impedisce loro di diventare Creatori della Realtà e fare quel definitivo salto vibrazionale. Per vincere gli Arconti bisogna dominare questo piano di realtà, avere pieno potere su di esso, e solo l’energia cristica latente in noi può permetterci di farlo. L’energia cristica, però, si attiva soltanto attraverso la nostra Fede, e se noi non l’abbiamo, se non crediamo reale questa possibilità, allora saranno gli Arconti a dominare noi. Potremmo interagire col Logos attraverso visioni, intuizioni, solamente quando crederemo veramente possibile tutto questo.
    Ciò significa creare la propria realtà, ed è questo che ci permette di vincere l’illusione, a mio avviso. E’ la Mente che controlla tutto.
    Ciao a tutti
    Antonio

  38. due
    at |

    Massimo rispetto per Mirvena.

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