LA MACCHINA INFERNALE

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Osho non è uno dei miei preferiti. Non saprei spiegarvi perchè. Ma quello che ho letto nel suo Commento al Fiore D’oro è degno di lode,  e porterà chiarezza riguardo all’argomento che vi ha fatto tanto discutere:


L’uomo è una macchina, ma non è nato per essere una macchina e morire come una macchina. L’uomo ha in sè il seme di una grande fioritura di consapevolezza, ha la possibilità di deventare divino; ma questo non accade. Non accade perchè l’uomo è stato ipnotizzato dalla società, dallo stato, dalla chiesa istituzionalizzata  dagli interessi costituiti. La società ha bisogno di schiavi e l’uomo può rimanere uno schiavo solo se non gli viene permesso di crescere fino alla sua completa fioritura. La società ha bisogno della vostra carne e della vostra pelle e naturalmente questo non piace a nessuno. Di conseguenza, l’intero processo di socializzazione e di civilizzazione non è altro che una profonda ipnosi. L’uomo viene ipnotizzato fin dal primo istante successivo alla sua nascita. Viene ipnotizzato a credere che la società esiste per il suo bene, a suo favore, cosa totalmente falsa. Viene ipnotizzato a credere che la società esiste per il suo bene, a suo favore, cosa totalmente falsa. Viene ipnotizzato a credere di essere immortale: non lo è. Ha la possibilità di esserlo, ma non lo è. E se l’ipnosi continuerà, l’uomo non sarà mai immortale. Tu vivi solo in quanto essere mortale, perchè vivi nel corpo. Il corpo morirà. Ciò che è nato, è destinato a morire. La nascita è l’inizio del corpo, e la morte è la sua fine. Conosci qualcos’altro in te che vada oltre il corpo? Hai sperimentato qualcosa che sia più elevato o più profondo del corpo. Hai visto in te qualcosa che esisteva anche prima della tua nascota? Se l’hai visto, allora sei immortale. Se conosci il tuo volto, il tuo volto originale, il volto che avevi prima di nascere, allora sai che sarai  qui anche dopo la tua morte; altrimenti non lo sai. L’uomo può essere immortale. ma vive sovrastato dalla morte perchè vive identificato con il corpo. La società non ti consente di conoscere niente oltre il corpo. La società ha interesse solo per il tuo corpo: il tuo corpo può essere usato, la tua arma è pericolosa. Un uomo con l’anima è sempre pericoloso, perchè un uomo con l’anima è un uomo libero, non può essere ridotto in schiavitù. Un uomo che sa di avere un’anima immortale, ha una dedizione profonda verso l’esistenza stessa, verso Dio. Non si cura per niente delle strutture sociali costruite dall’uomo, nè dalla civiltà, nè dalla cultura. Per lui qureste sono celle di una prigione. Non esiste come cristiano, nè come hindu, nè come musulmano. Non può far parte della folla. Esiste come individuo. Il tuo corpo fa parte della folla, la tua anima no. La tua anima è profondamente individuale: ha la fragranza della libertà. Ma la tua anima non può essere usata in alcun modo nel mondo degli affari. La società ha bisogno solo del tuo corpo. E se inizi a lottare per far affiorare la tua anima, diventi un grave pericolo per la società, perchè in tal caso i tuoi interessi cambiano. Da estroverso divieni introverso: inizi a muoverti entro la dimensione interiore. La società esiste all’esterno e vuole che tu rimanga estroverso, che i tuoi interessi siano il denaro, il potere, il prestigio, in modo che le tue energie continuino ad andare verso l’esterno. Se cominci a muoverti verso l’interiorità significa che sei divenuto un dropout: non fai più parte della competizione, il gioco che gli altri fanno all’esterno. Cominci a scavare in profondità nel tuo essere. Ed è lì la FONTE DELL’IMMORTALITA’. La società ti impedisce di entrare nella tua dimensione interiore. E il modo migliore per impedirtelo è darti l’idea fasulla che stai già entrando dentro di te. Quando vai in chiesa, non stai entrando nella tua interiorità. Quando vai al tempio non stai entrando nella tua interiorità. Ma il mondo ti ha ipnotizzato facendoti credere che, se vuoi entrare nella tua interiorità, devi andare dai preti. Ma i preti sono agenti dello stato e della società. I preti sono sempre contrari ai mistici, perché colui che va da un mistico comincerà ad entrare nella sua dimensione interiore. Un mistico vive in un modo totalmente diverso. Le sue energie si muovono in una diversa gestalt. Il suo fiume fluisce verso l’interiorità. Perciò colui che va da un mistico entrerà in sintonia con lui e comincerà ad entrare nella propria interiorità in modo naturale, semplice e spontaneo. Stare con un maestro, con un mistico serve solo e unicamente a questo…Ricordati che devi andare lontano. Ricorda che devi liberarti delle trappole che la società ha messo intorno a te. Ricorda che non hai ancora adempiuto il compito per cui sei venuto sulla terra. Ricorda che sei solo un seme, non sei ancora un’anima

LA MACCHINA INFERNALEultima modifica: 2010-06-12T14:36:00+02:00da mikeplato
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9 Responses

  1. salvator rosa
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    Si! MIke finalmente, Osho è stato l’AVATAR DI SINTESI avvelenato dagli stati uniti, il suo lavoro ERMETICO è stato prezioso ed ha dato la CHIAVE D’ENTRATA diffondendo la la LUCE nel mondo ha riportato gli insegnamenti di TUTTI infondendo la sintesi. Dice: QUANDO SARO’ MORTO IL DANNO SARA’ GIA’ STATO FATTO.

  2. michela
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    Osho è stato per me un maestro di grande libertà ,ha fatto cadere i miei schemi ,tagliato catene ,costruito ponti,mi ha confuso..(quante volte parlava di una cosa in un modo un giorno per poi dire il contrario il giorno dopo ?!),mi ha fatto piangere e ridere ..discorsi mistici profondi ..e subito dopo barzellette demenziali , spesso non capivo ,ma sentivo che dovevo fidarmi ,al di la dei miei preconcetti (gli orologi ?! le macchinone?!) e delle mie paure e quando mi sono aperta,arresa a lui ,ecco il dono ,bellissimo ,il riflesso della mia essenza ,la visione (finalmente) di “casa””,la liberta’.(P.S. un capitolo dI un suo libro si intitolava :preti e politici ,la mafia dell ‘anima.) Grazie Mike ,sempre vigile e attento nell ‘ “alchemizzare “tutto qua dentro !

  3. ANGELO CICCARELLA
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    Caro Mike, Osho così come altri istruttori spirituali del Novecento, sono grimaldelli della coscienza, necessari, a volte feroci, ma comunque utili per rompere le catene psicosociali di molti di noi, che subiscono il processo di acculturazione dal sistema. I loro metodi differiscono, a volte appesantiti da equazioni personali non del tutto risolte; tuttavia ben vengano. Mi ritengo un privilegiato per aver incontrato Scandurra e mi auguro di poterne essere degno. Le sue conoscenze magari esulano dalla divulgazione libresca modaiola, difatti tento di ri-trasmettere quanto ricevuto senza abbellimenti, proclami, soprattutto ribadendo un fatto centrale: o dedichi tutta la tua vita alla scoperta dello spirito, destando ciò che dorme, o altrimenti ci si brucia. Tutto va’ sperimentato, la verità è sperimentale, ma costa cara.

  4. giacomo
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    Il tuo post, mi ha fatto venire a mente una discussione tra operai, (io sono un operaio). Ho fatto presente al collega di lavoro che anche lui è uno schiavo, come lo sono anche io. E lui non convinto mi dice: ma no non c’è nessuno che ci comanda. Viviamo in una prigione, e c’è gente che non la riesce a vedere.

  5. Kyros Cosmos
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    Bellissimo, Mike! Grazie!

    Lo posto subito anche nel mio sito! Grazie ancora! 😉

    Ciao

  6. Alga Nera n.702
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    Chi pò dirsi a riparo dalla cortina degli ami? Chi può dirsi eviscerato dalla trama tissutale del mondo tanto da non dubitare di sé stesso nelle pieghe della sera? Chi è al riparo da gli automatismi sublimi della carne e della deriva psichica della catena d’oro. Chi non ha i Signori del mondo sotto la pelle? Chi non si è accorto del soffio che gonfia di forza le velature dell’ego? Chi non sente l’orgoglio del sarcasmo e la baldanza cava di quando cavalchiamo l’onda che penetrare come uno spettro nell’immacolata immagine interiore? Chi parla per Loro voce? E chi, e quando altri parlano contro di Loro? Chi una volta è la Loro voce ed il giorno dopo tenta di disvelarne i misteri? Dentro la casa Essi vivono nel sonno apparente, la grande mascherata che li cela nel mondo li cela nell’io che Essi edificarono a Loro dimora.
    Chi fra di noi nasconde le tenebre nella bocca?

    Rimango, vostro obbligato, umile Servitore.

  7. lestat
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    bellissimo e verissimo secondo me tuo commento. bisogna sempre…lavorare…sulla linea di maggior resistenza. questa è la sfida. ascoltare la flebile voce interiore dell’innocenza se ancora rimane, e non tradirla.

  8. maxmerlino
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    Non ho mai letto nulla di Osho; questo è stupendo.
    Grazie

  9. Caterina
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    clap clap clap!!! Chiaro e limpido!
    Anch’io come Max non ho mai letto nulla di Osho… ma mi sa che devo inziare a farlo!
    Grazie di cuore Mike!
    Caterina.

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