IL MOSTRO ATTESO

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il mostro di Loch Ness

 

La Trasmissione MISTERO tratta il tema di Loch Ness. Ma questo, come tanti altri misteri concernenti i “mostri”, è solo un simbolo. Nessie non esiste, ma è un simbolo vivente del vero mostro che è in noi, che si cela nelle acque corporee (Deus Absconditum), e che emergerà, come emerse 2000 anni fa dalle acque di Yeshua ben Joseph. Il Mostro è prossimo all’emersione, ossia al risveglio. L’archetipo dei mostri è Oannes, la grande bestia del mare Eritreo che emergeva per insegnare la scienza sacra agli uomini, come appunto fece 2000 anni fa.

 

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Oannes l’uomo pesce, il Re dei Mostri emergenti. Se sostituiamo la a alla c di Loch Ness, abbiamo L’Oannes
Mostri come lo Yeti e il Bigfoot, nella realtà inesistenti, sono invece simboli viventi del SUPERCONSCIO COLLETTIVO, espressioni dell’ETERNA IDEA MESSIANICA
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Lo Yeti (E.T. il sovrumano)
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Il Bigfoot o Sasquatch. I grandi piedi sono il simbolo della Forza di volontà nella Via Iniziatica. Agli Hobbit di Tolkien è associabile il medesimo simbolismo

SIAMO IN UN MONDO COMPLETAMENTE SIMBOLICO
IL MOSTRO ATTESOultima modifica: 2010-06-15T23:43:00+02:00da mikeplato
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16 Responses

  1. Sante
    at |

    mmm Non mi convince il collegamento con Loch Ness, e il bigfoot manifestazione viva del superconscio

  2. lestat
    at |

    semplicemente vero. la frequenza aumenta, la frequenza della forza insita nei tuoi post. come un grido che diventa sempre più forte.

  3. Lleyton
    at |

    Caro Mike,
    fino a qualche tempo fa ero certo dell’esistenza di questi “animali” e ritenevo la scienza non li avesse ancora scoperti. Poi, riguardo ad alcuni, specie quelli che di animalesco hanno di meno ma che sono sfuggenti e presentano caratteristiche peculiari per un semplice animale, ho cominciato a pensare provenissero da un altro piano del reale e che si palesassero nel nostro secondo modalità non chiare e con finalità ancor meno cristalline. Quando dici che non esistono, intendi che non esistono su questo piano del reale e che provengono da altri, oppure intendi che sono delle specie di tulpa prodotte dalla mente dell’osservatore che li vede e li fotografa, oppure che non hanno alcuna consistenza, né fisica né eterea, e che le immagini sono taroccate? un qualcosa di vivente non potrebbe essere ugualmente un simbolo dell’inconscio collettivo? mi spiego: un qualcosa di reale, non può esso stesso essere simbolo di un’idea, una concretizzazione epifanica di quest’ultima?
    un abbraccio.

  4. Alga Nera n.702
    at |

    Post curioso ed interessante (come il 90% di questo blog), tuttavia io ho sempre associato queste pulsioni sotterranee ad una tensione collettiva rivolta verso la parte primitiva e ,diciamo ,animale che l’uomo moderno ha rifiutato di sé, il sommerso, il rimosso che torna in veste archetipa a solleticare il sonno degli uomini dell’era wireless. Un pò l’opposto se vogliamo del mito dell’alieno pacificatore e portatore di una sapienza psichica superiore. Perdonatemi qualora il mio commento non fosse in linea con il profilo del blog.

    Sempre vostro debitore.

  5. mirvena
    at |

    …. non riuscire a cogliere il buono nell’impegno di Mike… che tristi menti e che anime oscure…. … è che non sanno offrire nulla , solo dileggio…crescete che è ora…

  6. Milly
    at |

    Il mostro atteso…complimenti Due hai scelto il link giusto!!! Finalmente da qualche giorno ce ne stavamo tranquilla nel blog a fare bei discorsi e a condividere idee e conoscenza, aiutandoci gli uni con gli altri…. e arrivi tu, sempre cosi sgradevole, sempre cosi rancoroso a portare melma…scusa, ma per caso Mike ti ha fregato la regazza??? E’ per questo tutto il livore che hai??? Se vuoi stare in questo blog, porta qualcosa anche tu, insegnaci se sei cosi avanti nel cammino, ti apprezzeremmo di piu’!!!

  7. itasor
    at |

    Non sono ne un esoterico ne un illuminato solo un curioso.
    Il mostro” nessi” celato nel lago(gola) mi ricorda molto i nessi che si fanno in gola con i suoni (parole, significati,o meglio suonificati) che devono rimanere ben nascosti. Chi li trova ha il vero significato delle cose e forse trova anche un modo per comunicare. Con chi?……..

  8. Antonlogos
    at |

    Non so, è chiaro che l’argomento è complesso.
    Personalmente sostengo che certe CREATURE appartengano ad una dimensione archetipale senza nessuna ripercussione sul piano fisico, per cui ci è possibile interagire con loro soltanto innalzandoci al loro PIANO D’AZIONE. Di conseguenza, non possono certo essere fotografati.
    Ascrivo a questa categoria tutti i personaggi della MITOLOGIA e del FOLKLORE quali gnomi, elfi, folletti, fate, vampiri, draghi, Babbo Natale, ecc., tutti esseri archetipali che possono essere percepiti attraverso esperienze mistiche o stati alterati di coscienza. Durante un’esperienza di questo tipo, probabilmente entriamo in contatto con un piano più alto di realtà che ci consente di interagire con tali esseri e attingere informazioni da questo serbatorio archetipale. Preciso che qui si tratta di energie annidate nel nostro INCONSCIO che però si svelano a noi calandosi in una forma specifica, forse perchè solo così possono essere percepite.
    Gli animali della mitologia egizia, ad esempio, non erano certo esseri di questo piano fisico ma CREATURE ARCHETIPALI che riflettevano qualità e attributi specifici del DIO ALTISSIMO, e che in quanto tali si trovano dentro di noi. Non avremmo certo visto un UOMO-IBIS o un UOMO-SCIACALLO sulle sponde del Nilo, oppure OANNES emergere dalle acque del mare. Insomma, questo genere di creature per me appartiene ad una dimensione extra-fisica, l’IPERURANIO Platonico dive risiede l’IDEA-ARCHETIPO di ogni cosa.
    Non mi sento invece di ascrivere a questa categoria esseri quali il BIGFOOT, lo YETI, il CHUPACABRA o il MOSTRO DI LOCH NESS. Credo che i primi tre appartengano tranquillamente alla sfera fisica come lo siamo noi, poichè sarebbero state trovate TRACCE FISICHE della loro presenza, Nessie invece credo non esista affatto. Ma è solo una mia opinione, non tento di convincere nessuno.
    Ciao a tutti

  9. blackmamba811
    at |

    Con il termine Alga s’indica comunemente un organismo di struttura semplice, autotrofo, unicellulare…se si considera l’aggettivo Nera è tutto un dire!!!un niente impastato con un po di niente

  10. Chiara Rovigatti
    at |

    Caro Antologos, come dici giustamente tu l’argomento è complesso… Comunque, non abbinerei gnomi, elfi, folletti e fate a Babbo Natale che simbolizza l’Anziano dei Giorni (Atik Yomin), la Mente Infinita che tutto include ancora prima che si esprima. Infatti, Babbo Natale è vestito con i colori della Grande Opera ad indicare il processo di risalita verso la Sorgente Infinita. Babbo Natale quindi è un archetipo; le altre creature dianzi nominate sono invece elementali e la parola stessa ne indica la natura. Sono espressione degli elementi: elfi (aria), gnomi (terra), ecc. Anche la fata è un archetipo, impersonando la Neshamah.
    Concordo con te che gli animali della mitologia egizia siano archetipi in quanto ipostasi divine ed espressione degli attributi divini. Big Foot, Yeti, Chupacabra li vedo più come intromissioni astrali nel fisico piuttosto che manifestazione dello Spirito Immanifesto che alberga in noi; però, visto che tutto è simbolo, nessuno ci vieta di vedere nei grandi piedi di Big Foot la Forza di Volontà dell’iniziato, e in Nessie un Oannes che emerge dalle acque corporee.
    3-baci, Chiara

  11. Antonlogos
    at |

    Carissima Chiara,
    grazie per il tuo eccelso contributo che contribuisce a gettare luce su un argomento non semplice.
    Vorrei introdurre poi una questione che a mio avviso è strettamente connessa all’argomento che stiamo trattando: lo sciamanismo.
    A differenza delle grandi religioni monoteiste, ciascuna col proprio Avatar e il suo testo sacro della rivelazione, la tradizione sciamanica non ha nessun testo sacro nè un Messia della rivelazione. Lo sciamanismo si basa esclusivamente su tecniche di raggiungimento dell’estasi finalizzate all’esperienza mistica, al contatto diretto con il divino. Lo sciamano nei suoi viaggi sperimenta l’energia divina, le forze arcane della natura, il Principio Unico che permea ogni cosa.
    Personalmente, credo che lo sciamanismo sia alla base di tutte le tradizioni spirituali del pianeta, anche se appare un sistema più primitivo, mancando totalmente di dottrine, testi esoterici o di un corpus di insegnamenti. La stessa essenza della Tradizione dovrebbe essere sciamanica nei suoi fondamenti. Se ci pensiamo bene, le religioni si originano proprio a partire dall’esperienza mistica e dalla codifica di tale esperienza in un certo simbolismo, da cui prende corpo una dottrina. E lo sciamanismo tende proprio al raggiungimento dell’estasi mistica.
    In sostanza, le esperienze mistiche sperimentate dagli sciamani nei loro viaggi sono le stesse dei mistici d’Oriente e d’Occidente. Si connettono sempre allo stesso Principio Unico ed interagiscono con il divino. Quello che cambia è solo l’aspetto, la forma archetipale con cui il divino si mostra e penetra nella loro coscienza. Ecco perchè, poi, terminata l’esperienza, il “resoconto di viaggio” sarà codificato in un linguaggio simbolico diverso e di qui la diversità esteriore delle varie tradizioni.
    Parlo in linea generale, ciò non toglie che alcuni possano avere esperienze mistiche più intense di altri e sperimentare piani di realtà più elevati, ma è una questione che riguarda esclusivamente le capacità del singolo. Gesù ad esempio ha avuto il massimo grado di esperienza mistica raggiungendo il livello supremo dell’evoluzione spirituale, il Cristo.
    La stessa mitologia di cui stiamo parlando, che racchiude eventi e archetipi senza tempo situati nella Meta-Storia, può essere ricondotta ad esperienze mistiche sciamaniche nei loro fondamenti. Un viaggio sciamanico, infatti, consentirebbe proprio di entrare in comunicazione con questo bagaglio di archetipi e attingere informazioni (una sorta di download). Credo che così si siano originati i miti e le leggende.
    Quindi, per quanto rozza e primitiva possa apparire la tradizione sciamanica, essa è la più concreta e pratica forma di avvicinamento al divino perchè ci istruisce per connetterci direttamente alla dimensione archetipale, mettendoci in condizione di guardare in faccia la realtà nel suo reale aspetto.
    3 baci, Antonio

  12. Chiara Rovigatti
    at |

    Caro Antonlogos, la questione dello sciamanesimo riveste più volti e interessa più di un livello di percezione. Personalmente non ho una risonanza particolare con questo tipo di tradizione, cionondimeno non posso non riconoscerne una certa valenza interiore, per chi si accontenta. Tutto dipende dalla qualità dell’operatore, dalla sua purezza intendo dato che questa incide notevolmente sul tipo dell’esito. Dello sciamanesimo non amo il ricorrere a sostanze psicotrope per indurre certi stati alterati di coscienza che, la mia personale spiritualità rifugge credendo fermamente che certi stati non debbano essere indotti, bensì frutto di faticoso lavoro interiore. Di conseguenza non attribuisco allo sciamanesimo, come fai tu, questo grande valore di esperienza mistica dato che, per lo più, esso agisce sul piano animico per produrre effetti di natura diversa con ripercussioni anche sul piano fisico o visibile. Lo sciamano è come un mago che, tramite una ritualità specifica, può richiamare effetti propri all’astrale per creare modifiche sul piano fisico. E questo ovviamente significa che lo sciamano è ben lontano dall’interagire coi Regni di Luce Superluminale. Quindi lo sciamano è in grado di esplorare probabilmente l’universo parallelo ed i suoi abitanti, la qualità dei quali dipende appunto da quella dell’operatore stesso (lo sciamano appunto).
    La Via di ritorno alla Sorgente è una via nuda (senza strumenti di appoggio) e si basa unicamente su un costante processo di purificazione personale per liberarsi del proprio substrato psicologico. Niente mescalina. Niente ayahuasca. Niente peyote. Solo fatica e tante lacrime. E nessun maestro/operatore esterno che ti possa aiutare nell’Opera. No, lo sciamanesimo non fa per me.
    3-baci, Chiara

  13. Antonlogos
    at |

    Capisco benissimo il tuo punto, infatti io mi riferisco ad una forma PURA di sciamanismo che non fa uso di nessuna sostanza psicotropa. Concordo pienamente che certi stati di coscienza non debbano essere indotti ma conseguiti attraverso un duro lavoro interiore. Proprio per questo non mi sento di generalizzare lo sciamanismo ad un processo di manipolazione dell’astrale perchè tutto dipende dalla qualità spirituale dell’anima in questione. Credo infatti che un’esperienze sciamanica “naturale” possa sintonizzare un’anima molto evoluta con quel regno archetipale sperimentato da tutti i mistici in ogni angolo del pianeta.
    Un abbraccio, 3 baci
    Antonio

  14. Chiara Rovigatti
    at |

    Scusa Antonlogos, francamente devo capire a che tipo di sciamanesimo ti riferisci quando parli di “esperienza sciamanica naturale”… Personalmente non conosco alcuna forma di sciamanesimo che non ricorra all’uso di sostanze psicotrope tanto che, quando si pensa all’uno naturalmente si abbina anche il secondo. Gli amerindi, Don Juan, ecc. Lo sciamano è l’uomo medicina per eccellenza; intendendo la medicina nella sua accezione più ampia e cioè di cura che investe oltre che il fisico anche l’animico. L’animico, non lo spirituale: c’è una bella differenza. Intuisco la tua fascinazione verso questo tipo di tradizione che, essendo patrimonio solitamente da popoli che hanno un particolare legame molto stretto con la natura ed i suoi processi, riveste un’aura di quasi incorruttibilità e di elevazione interiore che, a mio parere, non possiede.
    Non voglio per questo mettere in dubbio la validità di un tale tipo di percorso: basta essere ben consci dei suoi limiti che sono per me evidenti perchè lo sciamanesimo oltre un certo livello non va per sua stessa struttura e modus operandi.
    3-baci, Chiara

  15. Antonlogos
    at |

    Non posso certo dimostrarti che lo sciamanismo è un percorso di suprema elevazione interiore non avendo mai vissuto nessuna esperienza di questo tipo. Quindi potrebbe anche essere come dici tu. Tuttavia, mi piace avvicinarmi ad ogni tradizione senza escludere nessuna possibilità, consapevole di non avere le basi per accertarne la validità o meno. La Via con la quale mi sento più in risonanza è quella gnostica, ma sono incuriosito da molte altre tradizioni, specie quelle azteca, maya, incas. Mi rendo conto che ognuno di noi trarrà le sue considerazioni sulla base di ciò che sente nel profondo, ma è un fatto puramente soggettivo perchè noi non sapremo mai la reale portata di un certo tipo di approccio al divino, ad eccezione di chi ha realmente vissuto in quei contesti. Non sapremo mai se un amerindo ha avuto straordinarie esperienze mistiche e rivelazioni dai mondi superiori, oppure se ha visitato solo i regni del basso astrale, per cui non mi sento di escludere a priori nessuna possibilità. Tutto può essere.
    3 baci, Antonio

  16. Maurizio Spagna
    at |

    IL MOSTRO DELLE COSE
    …ogni notte può definirsi l’ultima
    e ogni mattino può durare il tempo dello scoppio delle menti…

    All’interno
    Orecchi in cerca di commenti
    Che costituiscono
    Le nostre e il mostro delle cose
    I maglioni che ci vanno stretti
    Le idee sparite, sepolte
    E il Giuda in noi-
    Canali digitali
    Con tranci di carne vinta
    Piccoli uomini
    Al limite
    Al contrario
    E impazienti del sistema-
    Supposizioni
    Concettuali contenute in uno zaino imposto
    E viuzze
    Isteriche di rivoltosi:
    Crisi, crisi è il mostro delle cose
    Che da alte siepi
    Scaglia il bambino del futuro per terra
    E gli sfila la coscienza!

    Il giardino è formato
    Il labirinto
    È uno sgabello della nostra anima
    Corridoi
    Di chilometri dove tutto è perduto
    Stanze
    Per scomparire con il tuo pensiero
    E canali digitali
    Intricati nella loro ricerca indigesta
    Di un sintomo corrotto-

    Fiancheggio
    Una stella bassa
    Le mie parole sono brucianti come braci
    E all’interno
    In lontananza…
    Sono un cielo color cenere-

    ©2010 Maurizio Spagna
    e il giro del mondo poetico-
    http://www.ilrotoversi.com

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