Capolavoro di Stanislaw Lem, Solaris è un romanzo fondamentale nella fantascienza di tutti i tempi. Ed è soprattutto un’opera che con uno stile magistrale si sofferma non tanto sui misteri dell’universo quanto sui temi dell’identità, sull’ignoto che è in noi, come sfida ai limiti delle possibilità di percezione umana.
Il pianeta Solaris, ad anni luce dalla Terra, è formato da un unico immenso oceano e sembra possedere strani poteri. E’ capace, infatti, di penetrare nella mente degli astronauti che lo stanno studiando ed evocare immagini del loro passato. Immagini che si trasformano in veri e propri esseri viventi, in grado di ragionare e provare sentimenti. Il pianeta è forse abitato da un’intelligenza superiore? Ed è possibile una comunicazione mentale tra l’uomo e il pianeta senziente? Sono questi i tormentosi interrogativi che si pongono i protagonisti della missione, le cui vite risulteranno sconvolte.
Ora la mia domanda è: LEM HA PARLATO DI DIO o DELL’ARCONTE PLANETARIO, DATO CHE CI TROVIAMO INNANZI AD UN PIANETA SENZIENTE?
QUESTO PIANETA HA POTERI DEMIURGICI o POTERI CREATIVI EX NILHO?
PERCHE’ è QUESTA LA DIFFERENZA TRA ELYON e L’ARKON TOU TOUTOU KOSMOU
Guarda un pò, Lem al contrario fa Mel…
Non soloma STANISLAW LEM spesso scritto:S.LEMè SALEM
Mike mi sei mancato.
IO TI HO DETTO: VIENI SU FB